mercoledì 28 febbraio 2018

Sacro Manto in onore di san Giuseppe

Il Sacro Manto è una devozione graditissima a san Giuseppe ed efficacissima per ottenere grazie. Essa consta nella recita per un mese delle seguenti orazioni.
  


 In nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti. Amen.


Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.

Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ultima agonia.

Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.


3 Gloria alla SS. Trinità ringraziandola di avere esaltato S. Giuseppe ad una dignità del tutto eccezionale.
  
                                           OFFERTA
1. Eccomi, o gran Patriarca, prostrato devotamente innanzi a te. Ti presento questo Manto prezioso e ti offro il proposito della mia devozione fedele e sincera. Tutto quello che potrò fare in tuo onore, durante la mia vita, io intendo eseguirlo, per mostrarti l'amore che ti porto. Aiutami, S. Giuseppe! Assistimi ora e in tutta la mia vita, ma soprattutto assistimi nell'ora della mia morte, come tu fosti assistito da Gesù e da Maria, perché ti possa un giorno onorare nella patria celeste per tutta l'eternità. Amen.


2. O glorioso Patriarca S. Giuseppe, prostrato innanzi a te, ti presento con devozione i miei omaggi e incomincio a offrirti questa preziosa raccolta di preghiere, a ricordo delle innumerevoli virtù che adornano la tua santa persona. In te ebbe compimento il sogno misterioso dell'antico Giuseppe, il quale fu una tua anticipata figura: non solamente, infatti, ti circondò con i suoi fulgidissimi raggi il Sole divino, ma ti rischiarò pure della sua dolce luce la mistica Luna, Maria. Deh!, glorioso Patriarca, se l'esempio di Giacobbe, che andò di persona a rallegrarsi con il figlio suo prediletto, esaltato sopra il trono dell'Egitto, servì a trascinarvi anche i figli suoi, non varrà l'esempio di Gesù e di Maria, che ti onorarono di tutta la loro stima e di tutta la loro fiducia, a trarre me pure, per intessere in tuo onore questo manto prezioso? Deh!, o gran Santo, fa' che il Signore rivolga sopra di me uno sguardo di benevolenza. E come l'antico Giuseppe non scacciò i colpevoli fratelli, anzi li accolse pieno di amore, li protesse e li salvò dalla fame e dalla morte, così tu, o glorioso Patriarca, mediante la tua intercessione, fa' che il Signore non voglia mai abbandonarmi in questa valle di esilio. Ottienimi inoltre la grazia di conservarmi sempre nel numero dei tuoi servi devoti, che vivono sereni sotto il manto del tuo patrocinio. Questo patrocinio io desidero averlo per ogni giorno della mia vita e nel momento dell'ultimo mio respiro. Amen.


ORAZIONI

1. Salve, o glorioso S. Giuseppe, depositario dei tesori incomparabili dei Cielo e padre putativo di Colui che sostiene tutte le creature. Dopo Maria SS., tu sei il Santo più degno dei nostro amore e meritevole della nostra venerazione. Fra tutti i Santi, tu solo avesti l'onore di allevare, nutrire e abbracciare il Messia, che tanti Profeti e Re avevano desiderato di vedere. S. Giuseppe, salva l'anima mia e ottienimi dalla misericordia divina la grazia che umilmente imploro. E per le Anime benedette del Purgatorio ottieni un grande sollievo nelle loro pene.

3 Gloria


2. O potente S. Giuseppe, tu fosti dichiarato patrono universale della Chiesa, e io t'invoco fra tutti i Santi, quale fortissimo protettore dei miseri e benedico mille volte il tuo cuore, pronto sempre a soccorrere ogni sorta di bisogni. A te, o caro S. Giuseppe, fanno ricorso la vedova, l'orfano, l'abbandonato, l'afflitto, ogni sorta di sventurati; non c'è dolore, angustia o disgrazia che tu non abbia pietosamente soccorso. Degnati, quindi, di usare a mio favore i mezzi che Dio ha messo nelle tue mani, affinché io possa conseguire la grazia che ti domando. E voi, anime sante dei Purgatorio, supplicate S. Giuseppe per me.

3 Gloria


3. A tante migliaia di persone che ti hanno pregato prima di me hai donato conforto e pace, grazie e favori. L'animo mio, mesto e addolorato, non trova riposo in mezzo alle angustie dalle quali è oppresso. Tu, o caro Santo, conosci tutti i miei bisogni, prima ancora che li esponga con la preghiera. Tu sai quanto mi è necessaria la grazia che ti domando. Mi prostro al tuo cospetto e sospiro, o caro S. Giuseppe, sotto il grave peso che mi opprime. Nessun cuore umano mi è aperto, al quale possa confidare le mie pene; e, se pur dovessi trovare compassione presso qualche anima caritatevole, essa tuttavia non mi potrebbe aiutare. A te pertanto ricorro e spero che non mi vorrai respingere, poiché S. Teresa ha detto e ha lasciato scritto nelle sue memorie: "Qualunque grazia si domanda a S. Giuseppe verrà certamente concessa". Oh! S. Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi pietà dei mio dolore e pietà delle anime sante dei Purgatorio, che tanto sperano dalle nostre orazioni.

3 Gloria


4. O eccelso Santo, per la tua perfettissima obbedienza a Dio, abbi pietà di me.

Per la tua santa vita piena di meriti, esaudiscimi.

Per il tuo carissimo Nome, aiutami.

Per il tuo clementissimo cuore, soccorrimi.

Per le tue sante lacrime, confortami.

Per i tuoi sette dolori, abbi compassione di me.

Per le tue sette allegrezze, consola il mio cuore.

Da ogni male dell'anima e dei corpo liberami.

Da ogni pericolo e disgrazia scampami.

Soccorrimi con la tua santa protezione e impetrami, nella tua misericordia e potenza, quello che mi è necessario e soprattutto la grazia di cui ho particolare bisogno.

Alle anime care dei Purgatorio ottieni la pronta liberazione dalle loro pene.

3 Gloria


5. O glorioso S. Giuseppe innumerevoli sono le grazi e i favori, Che tu ottieni per poveri afflitti. Ammalati d ogni genere, oppressi, calunniati, traditi, privati d'ogni umano conforto, miseri bisognosi di pane o di appoggio, implorano la tua regale protezione e vengono esauditi nelle loro domande. Deh! non permettere, o S. Giuseppe carissimo, che io abbia ad essere la sola, fra tante persone beneficate, che resti priva della grazia che ti ho domandato. Mostrati anche verso di me potente e generoso e io ti, ringrazierò benedicendoti in eterno, glorioso Patriarca San Giuseppe, mio grande protettore e particolare liberatore delle anime sante dei Purgatorio.

3 Gloria


6. O eterno divin Padre, per i meriti di Gesù e di Maria, degnati accordarmi la grazia che imploro. A nome di Gesù e di Maria, mi prostro riverente alla tua divina presenza e ti prego devotamente perché voglia accettare la mia ferma decisione di perseverare nella schiera di coloro che vivono sotto il patrocinio di S. Giuseppe. Benedici quindi il prezioso manto, che io oggi dedico a lui quale pegno della mia devozione.

3 Gloria


PIE SUPPLICHE in ricordo della vita nascosta di. S. Giuseppe con Gesù e Maria

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nell'anima mia e la santifichi.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nel mio cuore e lo infiammi di carità.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nella mia intelligenza e la illumini.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nella mia volontà e la fortifichi.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nei miei pensieri e li purifichi.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nei miei affetti e li regoli.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nei miei desideri e li diriga.

S. Giuseppe, prega Gesù che venga nelle mie operazioni e le benedica.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il suo santo amore.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù l'imitazione delle sue virtù.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la vera umiltà di spirito.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la mitezza di cuore.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la pace dell'anima.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il santo timore di Dio.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il desiderio della perfezione.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la dolcezza di carattere.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù un cuore puro e caritatevole.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la grazia di sopportare con pazienza le sofferenze della vita.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la sapienza delle verità eterne.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la perseveranza nell'operare il bene.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la fortezza nel sopportare le croci.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù il distacco dai beni di questa terra.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù di camminare per la via stretta del cielo.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù di essere libero da ogni occasione di peccato

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù un santo desiderio del Paradiso.

S. Giuseppe, ottienimi da Gesù la perseveranza finale

S. Giuseppe, non mi allontanare da te.

S. Giuseppe, fa' che il mio cuore non cessi mai di amarti e la mia lingua di lodarti

S. Giuseppe, per l'amore che portasti a Gesù aiutami ad amarlo.

S. Giuseppe, degnati di accogliermi come tuo devoto.

S. Giuseppe, io mi dono a te: accettami e soccorrimi.

S. Giuseppe, non mi abbandonare nell'ora della morte.

Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il cuore e l'anima mia.

3 Gloria


INVOCAZIONI A SAN GIUSEPPE
I. Ricordati, o purissimo sposo di Maria, o caro mio protettore S. Giuseppe, che mai si udì aver alcuno invocato la tua protezione e chiesto il tuo aiuto senza essere stato consolato. Con questa fiducia io mi rivolgo a te e a te fervorosamente mi raccomando. O S. Giuseppe, ascolta la mia preghiera, accoglila pietosamente ed esaudiscila. Amen.


II. Glorioso S. Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensa a me, veglia su di me. Insegnami a lavorare per la mia santificazione e prendi sotto la tua pietosa cura i bisogni urgenti che oggi affido alle tue sollecitudini paterne. Allontana gli ostacoli e le difficoltà e fa' che il felice esito di quanto ti chiedo sia per la maggior gloria del Signore e per il bene dell'anima mia. E in segno della mia più viva riconoscenza, ti prometto di far conoscere le tue glorie, mentre con tutto l'affetto benedico il Signore che ti volle tanto potente in cielo e sulla terra.


LITANIE DI SAN GIUSEPPE
Kyrie, eléison.
Christe, eléison.

Kyrie, eléison.

Christe, audi nos.

Christe, exáudi nos.

Pater de cælis Deus, miserére nobis.

Fili, Redémptor mundi, Deus, miserére nobis.

Spíritus Sancte, Deus, miserére nobis.

Sancta Trínitas, unus Deus, miserére nobis.

Sancta María, ora pro nobis.

Sancte Ioseph, ora pro nobis.

Proles David ínclita, ora pro nobis.

Lumen Patriarcharum, ora pro nobis.

Dei Genetrícis Sponse, ora pro nobis.

Custos pudice Vírginis, ora pro nobis.

Filii Dei nutrície, ora pro nobis.

Christi defénsor sédule, ora pro nobis.

Almae Familiae praeses, ora pro nobis.

Ioseph iustíssime, ora pro nobis.

Ioseph castíssime, ora pro nobis.

Ioseph prudentíssime, ora pro nobis.

Ioseph fortíssime, ora pro nobis.

Ioseph obedientíssime, ora pro nobis.

Ioseph fidelíssime, ora pro nobis.

Spéculum patiéntiae, ora pro nobis.

Amátor paupertátis, ora pro nobis.

Exémplar opíficum, ora pro nobis.

Domésticae vitae decus, ora pro nobis.

Custos vírginum, ora pro nobis.

Familiárum cólumen, ora pro nobis.

Solácium miserórum, ora pro nobis.

Spes aegrotántium, ora pro nobis.

Patróne moriéntium, ora pro nobis.

Terror daémonum, ora pro nobis.

Protéctor sanctae Ecclésiae, ora pro nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Dómine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, exáudi nos, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserére nobis.


V. Constítuit eum dóminum domus suae.

R. Et príncipem omnis possesiónis suae.


Orémus.
Deus, qui ineffábili providéntia beátum Ioseph sanctíssimae Genetrícis tuae sponsum elígere dignátus es: praesta, quaesumus; ut, quem protectórem venerámur in terris, intercessórem habére mereámur in caelis: Qui vivis et regna in saecula saeculorum. Amen.

CHIUSURA DEL SACRO MANTO.


O Glorioso San Giuseppe, che da Dio sei stato posto a capo e custode della più santa tra le famiglie, degnati di essermi dal cielo custode dell'anima mia, che domanda di essere ricevuta sotto il manto dei tuo patrocinio. lo fin da questo momento, ti eleggo a padre, a protettore, a guida, e pongo sotto la tua speciale custodia l'anima mia, il mio corpo, quanto ho e quanto sono, la mia vita e la mia morte. Guardami come tuo figlio; difendimi da tutti i miei nemici visibili ed invisibili; assistimi in tutte le necessità: consolami in tutte le amarezze della vita, ma specialmente nelle agonie della morte. Rivolgi una parola per me a quell'amabile Redentore, che Bambino portasti sulle tue braccia, a quella Vergine gloriosa, di cui fosti direttissimo sposo. Impetrami quelle benedizioni che tu vedi essere utili al mio vero bene, alla mia eterna salvezza, e io farò di tutto per non rendermi indegno dei tuo speciale patrocinio. Amen.


Si consiglia di recitare anche la preghiera di Leone XIII a san Giuseppe arricchita di un indulgenza di sette anni ed altrettante quarantene


A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa. Deh! per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della Divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; cessa da noi, o Padre amantissimo, cotesta peste di errori e di vizi, che ammorba il mondo; ci assisti propizio dal Cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo Protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la Santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, acciocché a tuo esempio, e mercé il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.   E così sia.



venerdì 23 febbraio 2018

Santa Margherita da Cortona, penitente

Santa Margherita da Cortona, Perugina di nascita, dopo una giovinezza nel peccato, scossa dall'assassinio del concubino, chiese e ottenne di essere ammessa nel Terz'Ordine di san Francesco. Qui con ammirevole penitenza e con copiosissime lacrime incessantemente lavò le colpe della sua passata vita e dalle bassezze del peccato fu da Dio spesso innalzate alle vette più alte della contemplazione mistica. Passò allo Sposo celeste il 22 febbraio 1297, ad appena 50 anni. Innocenzo X ne approvò il culto il 17 marzo 1653. Questa novella Maddalena fu infine canonizzata da Benedetto XIII il 16 maggio 1728. La si commemora il 26 febbraio.


Il suo corpo, mirabilmente incorrotto, spirante un soave odore e celebre per frequenti miracoli, è venerato con grande onore nella basilica dedicatale in Cortona.




INTROITUS

Ps 118:75; 118:120.- Cognóvi, Dómine, quia aequitas iudícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo carnes meas, a mandátis tuis tímui.   ~~  Ps 118:1.- Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini.   ~~  Glória   ~~  Cognóvi, Dómine, quia aequitas iudícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo carnes meas, a mandátis tuis tímui.


Ps 118:75; 118:120.- Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Tu fai fremere di spavento la mia carne, io temo i tuoi giudizi.   ~~  Ps 118:1 .- Beati gli uomini di integra condotta, che camminano nella legge del Signore.   ~~  Gloria   ~~  Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Tu fai fremere di spavento la mia carne, io temo i tuoi giudizi.



Gloria



ORATIO

Orémus.

Deus, qui famulam tuam Margaritam de perditionis via ad salutis tramiter misericorditer deduxisti: eadem nobis miseratione concede; ut quam prius errantem sectari non erubuimus, mox pœnitentem impigre sequi gloriemur. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Preghiamo

O Dio, che hai portato la tua serva Margherita dalla via della perdizione alla strada della salvezza: concedi misericordiosamente pure a noi di gloriarci di imitarla nella penitenza, così come non ci vergognammo di imitarla nel peccato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen


LECTIO

Léctio libri Sapiéntiæ.

Cant 3, 2-5; 8, 6-7

Surgam, et circuíbo civitátem: per vicos et pláteas quæram, quem díligit ánima mea: quæsívi illum, et non invéni. Invenérunt me vígiles, qui custódiunt civitátem. Num quem díligit ánima mea, vidístis? Páululum cum pertransíssem eos, invéni, quem díligit ánima mea: ténui eum, nec dimíttam, donec introdúcam illum in domum matris meæ et in cubículum genetrícis meæ. Adjúro vos, fíliæ Jerúsalem, per cápreas cervósque campórum, ne suscitétis neque evigiláre faciátis diléctam, donec ipsa velit. Pone me ut signáculum super cor tuum, ut signáculum super bráchium tuum: quia fortis est ut mors diléctio, dura sicut inférnus æmulátio: lámpades ejus lámpades ignis atque flammárum. Aquæ multæ non potuérunt exstínguere caritátem, nec flúmina óbruent illam: si déderit homo omnem substántiam domus suæ pro dilectióne, quasi nihil despíciet eam.


Mi alzerò e girerò per la città, per le vie e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore. Lo cercai e non lo trovai. Mi trovarono le guardie di ronda per la città: «Avete visto l'amore dell'anima mia?». Quando le ebbi oltrepassate di poco, trovai l'amato del mio cuore, lo abbracciai e non lo lasciai più, finché non l'ebbi condotto in casa di mia madre, alla dimora della mia genitrice. O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi a non disturbare, a non svegliare l'amata finché essa non voglia. Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio, ché l'amore è forte come la morte, l'affezione è tenace come l'inferno. I suoi ardori sono di fuoco e fiamme. Copiose acque non possono estinguere l'amore, né i fiumi sommergerlo. Se uno potesse offrire in cambio dell'amore tutto il suo, terrebbe per un niente quella spesa.


GRADUALE

Ps 44:3; 44:5

Diffúsa est grátia in labiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.

V. Propter veritátem et mansuetúdinem et iustítiam: et de ducet te mirabíliter déxtera tua


Sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre

V. Per la verità, la mansuetudine e la giustizia, la tua destra ti guiderà mirabilmente.


Dopo Settuagesima dopo il Graduale si dice il Tratto

Veni sponsa Christi, accipe coronam, quam tibi Dominus præparavit in æternum.

Ps 44,8 et 5

Dilexisti justitiam, et odisti iniquitatem; propterea unxit te Deus, Deus tuus, oleo lætitiæ, præ consortibus tuis.

V. Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna.


Vieni, o sposa di Cristo, ricevi la corona che il Signore ti ha preparata per l'eternità.

V. Amasti la giustizia e l'empietà detestasti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.

V. Col tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna.


Durante l’anno dopo il Graduale si dice

Allelúja, allelúja.

Ps 44:5

Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna. Allelúja.


Alleluia, alleluia.

Col tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna. Alleluia


EVANGELIUM

Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.

Matt 13:44-52

In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum thesáuro abscóndito in agro: quem qui invénit homo, abscóndit, et præ gáudio illíus vadit, et vendit univérsa, quæ habet, et emit agrum illum. Iterum símile est regnum coelórum homini negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem una pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et emit eam. Iterum símile est regnum coelórum sagénæ, missæ in mare et ex omni génere píscium cóngreganti. Quam, cum impléta esset educéntes, et secus litus sedéntes, elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne saeculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio justórum, et mittent eos in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor déntium. Intellexístis hæc ómnia? Dicunt ei: Etiam. Ait illis: Ideo omnis scriba doctus in regno coelórum símilis est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.


In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «È simile il regno dei cieli ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo trovatolo, tiene celato, e, tutto giulivo dell'accaduto, va a vendere quel che ha e compra quel campo. Ancora: Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; trovatane una di gran pregio, va a vendere quanto ha e la compra. Il regno dei cieli inoltre è simile ad una rete gettata in mare, che ha preso ogni sorta di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, e sedutisi, ripongono in ceste i buoni, e buttan via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo: Verranno gli Angeli e toglieranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente: ivi sarà pianto e stridor di denti. Avete intese tutte queste cose?». Gli dicono: «Sì ». Ed Egli a loro: «Per questo ogni scriba istruito nel regno dei cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dalla sua dispensa cose nuove e cose vecchie».


OFFERTORIUM

Ps 44:3

Diffúsa est grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum, et in saeculum saeculi.  


Sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre.


SECRETA

Placationis hostia, quam tibi offerimus, Domine, beatæ Margaritæ interveniente suffragio, optatæ nobis indulgentiæ plenitudine largiatur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Questo sacrificio placatorio che ti offriamo, o Signore, ci ottenga, mediante il suffragio di Santa Margherita, la pienezza del perdono desiderato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


COMMUNIO

Ps 44:8

Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.


Amasti la giustizia e l'empietà detestasti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.


POSTCOMMUNIO

Orémus.

Uberes, Domine, sanctæ tuæ Margaritæ lacrimæ duritatem nostri cordis emolliant: ut per hujus virtutem sacrificii debitas reatibus flammas incesanti flectu extinguamus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo.

Le copiose la lacrime di Santa Margherita fiacchino, o Signore, la durezza del cuor nostro: onde per la forza di questo sacrificio, estinguiamo con continuo pianto quel fuoco che abbiamo meritato coi peccati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.





lunedì 19 febbraio 2018

Pio esercizio della Via Crucis

La Via Crucis rappresenta il viaggio doloroso di Gesù Cristo, allorquando andò colla croce sulle spalle a morire sul Calvario per amor nostro; onde questa devozione deve praticarsi con tutta la tenerezza, pensando di andare accompagnando il Salvatore con le lacrime nostre per compatirlo e ringraziarlo. La Santa Madre Chiesa ha misericordiosamente arricchita questa piissima pratica di molte sante indulgenze. Anzitutto, per volere di Benedetto XIV, «chiunque mediterà la Passione del Signore in questo santo esercizio» può lucrare «le stesse indulgenze che acquisterebbe se visitasse personalmente le stazioni della Via Crucis di Gerusalemme» (Decr. 3 aprile 1731). Il 20 ottobre 1931 Pio XI poi ha regolamentato le indulgenze lucrabili da coloro che compiono il pio esercizio, sia da soli sia con altri:
1. un’indulgenza plenaria “toties quoties” si compia la pia pratica;
2. un’altra indulgenza plenaria se il giorno stesso in cui si è compiuta la pia pratica, o in un altro giorno del mese, si assista alla Sacra Sinassi;
3. un’indulgenza parziale di dieci anni per ogni singola stazione se la Via Crucis non si concludesse a causa di un ragionevole motivo;
4. un’indulgenza plenaria, a norma dei decreti dell’8 agosto 1859 e del 25 marzo 1931, a coloro che, non potendo prender parte alla Via Crucis, per legittimo impedimento o per malattia, reciteranno davanti ad un Crocefisso all’uopo benedetto 20 Pater, Ave, Gloria;
5. un’indulgenza parziale di dieci anni dieci quarantene per ogni Pater, Ave, Gloria della ventina di cui sopra;
6. un’indulgenza plenaria a coloro che, a causa della malattia, meditino sul Crocifisso all’uopo benedetto pur senza recitare i 20 Pater, Ave, Gloria.

VIA CRUCIS
con le meditazioni di sant’Alfonso Maria de Liguori
   


Ciascuno inginocchiato avanti l'altar maggiore farà un atto di contrizione e farà l'intenzione di guadagnare le indulgenze per sé o per le anime del purgatorio. Dirà:

Signor mio Gesù Cristo, voi in questo viaggio andaste con tanto amore a morire per me ed io tante volte vi ho voltate le spalle; ma ora v'amo con tutta l'anima mia e perché v'amo, mi pento di vero cuore d'avervi offeso; perdonatemi e permettetemi ch'io venga ad accompagnarvi in questo viaggio. Voi andate a morire per amor mio, voglio venire ancor io con voi a morire per amor vostro, amato mio Redentore. Gesù mio, sempre unito con voi voglio vivere e morire.
  
Prima Stazione  -  Gesù è condannato a morte



V.
 Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera, come Gesù Cristo dopo essere stato flagellato e coronato di spine fu ingiustamente condannato da Pilato a morir crocifisso. 
Adorato mio Gesù, non fu Pilato, no, ma furono i peccati miei che vi condannarono alla morte. Per lo merito di questo doloroso viaggio vi prego ad assistermi nel viaggio che l'anima mia sta facendo all'eternità. Io v'amo, Gesù amor mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore d'avervi offeso. Non permettete ch'io mi separi più da voi. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come volete. Io tutto accetto quel che piace a voi.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


Stabat Mater dolorosa,

juxta Crucem lacrimosa,

dum pendebat Filium.


Seconda Stazione  -  Gesù è caricato della croce

 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come Gesù Cristo camminando in questo viaggio colla croce sulle spalle a te pensava, e per te offriva a Dio la morte, che andava a patire.
Amabilissimo Gesù mio, io abbraccio tutte le tribolazioni che mi avete destinate fino alla morte; vi prego per lo merito della pena che voi soffriste in portar la vostra croce a darmi l'aiuto in portar la mia con perfetta pazienza e rassegnazione. Io v'amo, Gesù amor mio. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io mi separi più da voi. Fate ch'io sempre v'ami e poi fate di me quel che vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Cujus animam gementem
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.

Terza Stazione  -  Gesù cade sotto la croce la prima volta


  
V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera questa prima caduta di Gesù Cristo sotto la croce. Aveva egli le carni tutte lacerate da' flagelli, la testa coronata di spine ed avea sparsa gran copia di sangue, onde stava così debole che appena potea camminare; portava poi quel gran peso sulle spalle, i soldati gli davano spinte e così più volte cadde in questo viaggio.
Amato mio Gesù, non è il peso della croce, ma quello de' miei peccati che tante pene vi fa patire. Deh per lo merito di questa prima caduta liberatemi dal cadere in peccato mortale. Io v'amo, Gesù mio, con tutto il cuore. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi fate di me quanto vi piace.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


O quam tristis et afflicta,

fuit illa benedicta

Mater Unigeniti!


Quarta Stazione  -  Gesù incontra la sua afflitta Madre


 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera l'incontro che ebbero in questo viaggio il Figlio colla sua Madre. Si guardarono insieme Gesù e Maria e i loro sguardi divennero come tante saette, con cui si ferirono i loro Cuori innamorati.
Amatissimo Gesù mio, per la pena che provaste in questo incontro, concedetemi la grazia di esser vero divoto della vostra SS. Madre. E voi, Regina mia addolorata, ottenetemi colla vostra intercessione una continua ed amorosa memoria della Passione del vostro Figlio. V'amo, Gesù amor mio, mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io v'ami e poi fate di me quel che vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Quae moerebat et dolebat
Mater Christi dum videbat
Nati poenas incliti.

Quinta Stazione  -  Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce




V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come vedendo i Giudei che Gesù per la debolezza andava ad ogni passo quasi spirando l'anima, temendo che morisse per la via, essi che voleano vederlo morto colla morte infame di croce, costrinsero Simone Cireneo a portar la croce appresso del Signore.
Dolcissimo Gesù mio, non voglio come il Cireneo ricusar la croce, io l'abbraccio e l'accetto; accetto specialmente la morte che mi sta destinata con tutte quelle pene che l'accompagneranno; l'unisco colla morte vostra e ve l'offerisco. Voi siete morto per amor mio, io voglio morire per amor vostro e per darvi gusto. Soccorretemi voi colla vostra grazia. V'amo, Gesù amor mio. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io vi ami e poi fate di me quanto vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Quis est homo qui non fleret
Mater Christi si videret
in tanto supplicio?

 Sesta Stazione  -  Gesù è asciugato dalla Veronica


V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera come la santa donna Veronica vedendo Gesù così affannato e col volto bagnato di sudore e di sangue, gli porse un pannolino e con quello asciugandosi nostro Signore vi lascio impressa la sua sagra imagine. -Diletto mio Gesù, il vostro volto prima era bello, ma in questo viaggio non comparisce più bello, ma tutto difformato delle ferite e dal sangue. Oimè che l'anima mia anche fu bella, quando ricevé la vostra grazia nel Battesimo; ma io l'ho difformata poi co' miei peccati. Voi solo, mio Redentore, potete restituirle l'antica bellezza: fatelo per la vostra Passione.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


Quis non posset contristari,

Christi Matrem contemplari

dolentem cum Filio?


Settima Stazione  -  Gesù cade la seconda volta


 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera la seconda caduta di Gesù sotto la croce, colla quale si rinnova all'afflitto Signore il dolore di tutte le ferite del suo venerando capo e di tutte l'altre sue sagre membra.
Mansuetissimo Gesù mio, quante volte voi m'avete perdonato ed io son tornato a cadere ad offendervi! Deh per lo merito di questa nuova caduta, datemi l'aiuto a perseverare in grazia vostra sino alla morte; fate che in tutte le tentazioni che mi assaliranno, io sempre mi raccomandi a voi. Io v 'amo, Gesù amor mio, con tutto il cuore. Mi pento d'avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Pro peccatis suae gentis
vidit Jesum in tormentis
et flagellis subditum.

Ottava Stazione  -  Gesù consola le donne di Gerusalemme



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera come le donne vedendo Gesù Cristo cosi affannato e che andava scorrendo sangue per la via, piangeano per compassione; ma Gesù loro disse: Non piangete sopra di me, ma sopra de' vostri figli.
Addolorato mio Gesù, io piango le offese che vi ho fatte, per le pene da me meritate, ma più per lo disgusto che ho dato a voi che tanto m'avete amato. Non tanto l'inferno quanto l'amor vostro mi fa piangere i miei peccati. Gesù mio, io v'amo più di me stesso. Mi pento d'avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


Vidit suum dulcem Natum

moriendo desolatum

dum emisit spiritum.

Nona Stazione  -  Gesù cade la terza volta

 

V.
 Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera la terza caduta di Gesù Cristo. Era troppo la debolezza di Gesù e troppo era la crudeltà de' manigoldi, i quali voleano ch'egli affrettasse i passi, quando appena aveva forza di camminare.
Strapazzato mio Gesù, deh per lo merito della debolezza che voleste patire nel viaggio al Calvario, datemi la fortezza bastante a vincere tutti i rispetti umani e tutti i miei malvagi appetiti, che per lo passato mi hanno indotto a disprezzare la vostra amicizia. Io v'amo, Gesù amor mio, con tutto il mio cuore. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Eja, Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac ut tecum lugeam.
  
Decima Stazione  -  Gesù è spogliato delle sue vesti


V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come Gesù venendo da' carnefici spogliato con violenza, perché la veste interiore erasi attaccata colle carni lacerate da' flagelli, nell'essergli strappata quella veste, gli fu strappata ancora la pelle. Compatisci il tuo Signore e digli: Innocente mio Gesù, per lo merito del dolore che allora sentiste, datemi l'aiuto a spogliarmi di tutti gli affetti alle cose di questa terra, acciocch'io riponga tutto il mio amore in voi, che troppo siete degno d'essere amato. V'amo con tutto il mio cuore. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io v'offenda più. Fate ch'io v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Fac ut ardeam cor meum
in amando Christum Deum
ut sibi complaceam.

Undicesima Stazione  -   Gesù è inchiodato alla croce



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come Gesù essendo gittato sovra la croce, stende le mani ed offerisce all'Eterno Padre il sagrificio della sua vita per la nostra salute. L'inchiodano quei barbari e poi alzando la croce lo lasciano a morir di dolore su quel patibolo infame.
Disprezzato mio Gesù, inchiodate voi questo mio cuore a' piedi vostri, acciocché resti ivi per sempre ad amarvi e non vi lasci più. Io v'amo più di me stesso, mi pento di avervi offeso; non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Sancta Mater, istud agas
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide.

Dodicesima Stazione  -  Gesù muore in croce



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come il tuo Gesù dopo tre ore di agonia sulla croce, finalmente consumato da' dolori si abbandona col corpo, china la testa e muore.
O morto mio Gesù, bacio intenerito cotesta croce, ove per me siete morto. Io per li miei peccati ho meritato di fare una mala morte; ma la morte vostra è la speranza mia. Deh per li meriti della vostra morte datemi la grazia di morire abbracciato a' vostri piedi e ardendo per voi d'amore. Nelle vostre mani raccomando l'anima mia. Io v'amo con tutto il cuore. Mi pento d'avervi offeso; non permettete che vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Tui Nati vulnerati
tam dignati pro me pati
poenus mecum divide.

Tredicesima Stazione  - Gesù è deposto dalla croce  



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come essendo già spirato il Signore, lo scesero dalla croce due suoi discepoli, Giuseppe e Nicodemo, e lo riposero in braccio all'afflitta Madre, la quale con tenerezza l'accolse e se lo strinse al seno.
O Madre addolorata, per amore di questo Figlio accettatemi per vostro servo e pregatelo per me. E voi, mio Redentore, giacché per me siete morto, accettatemi ad amarvi, mentre io solo voi voglio e niente più. V'amo, Gesù mio, e mi pento di avervi offeso; non permettete ch'io v'offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Fac me tecum pie flere,
Crucifixo condolere
donec ego vixero.

Quattordicesima Stazione  -  Gesù è posto nel sepolcro




V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come i discepoli portarono a seppellire Gesù già morto, accompagnato ancora dalla sua santa Madre, la quale lo accomodò nel sepolcro colle sue stesse mani. Dipoi chiusero il sepolcro, e di là tutti si partirono.
Ah Gesù mio seppellito, bacio cotesta pietra, che vi racchiuse. Ma di là voi fra tre giorni risorgeste; vi prego per la vostra Risurrezione di farmi risorgere nel giorno finale con voi glorioso, per venire a star sempre unito con voi in cielo a lodarvi ed amarvi per sempre. Io v'amo, e mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io v'offenda più. Fate ch'io v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Quando corpus morietur,
fac, ut animae donétur
paradisi gloria. Amen.


V. Salva nos Christe per virtutem Crucis.
R. Qui salvasti Petrum in mari miserere nobis.

Oremus
Deus qui nos inclyta passione Filii tui per viam Crucis ad æternam gloriam pervenire docuisti: concede propitius; ut quem piis ad Calvariæ locum sociamus affectibus, in suis etiam triumphis perpetim subsequamur: Qui tecum vivit et regnat in saecula saeculorum. Amen.




Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...