mercoledì 31 ottobre 2018

Vigilia di Ognissanti

La Santa Madre Chiesa, rivestita del viola della penitenza, si prepara al celebrare la solenne festa di tutti i Santi: di coloro cioè che, dopo una vita di penitenza e di persecuzione, in Cielo, dove siedono principi sugli scranni lasciati vuoti dagli Angeli ribelli, godono in eterno della visione beatifica di Dio, cui cantano il perpetuo Osanna.


Storicamente questa giornata è legata alla Cappella Sistina del Palazzo Apostolico Vaticano. Il 31 ottobre 1512 Giulio II, il terribile Papa guerriero che era impegnato a combattere la corruzione del clero e l’ingerenza dei Principi nell’assise del Quinto Concilio Lateranense e nei campi di battaglia, vi cantava il vespro d’Ognissanti, inaugurando la volta michelangiolesca.




 PRORPIUM MISSAE
Simplex - Paramentis violaceis

INTROITUS
Sap 3:8.- Júdicant Sancti gentes et dominántur pópulis: et regnábit Dóminus, Deus illórum, in perpétuum. ~~ Ps 32:1- Exsultáte, justi, in Dómino: rectos decet collaudátio. ~~ Glória ~~ Júdicant Sancti gentes et dominántur pópulis: et regnábit Dóminus, Deus illórum, in perpétuum.

Sap 3:8.-  I Santi giudicheranno le nazioni, domineranno i popoli, e loro re sarà Iddio eternamente. ~~ Ps 32:1- Esultate, o giusti, nel Signore, ai buoni si addice la lode. ~~ Gloria ~~ I Santi giudicheranno le nazioni, domineranno i popoli, e loro re sarà Iddio eternamente.

ORATIO
Orémus.
Dómine, Deus noster, multiplica super nos grátiam tuam: et, quorum praevenimus gloriósa sollémnia, tríbue subsequi in sancta professione lætítiam. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Signore, Dio nostro, moltiplica su di noi la tua grazia: e concedici di conseguire con una santa vita la felicità di coloro, alla cui gloriosa, solennità ci prepariamo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Apocalýpsis beáti Joánnis Apóstoli.
Apoc 5:6-12
In diébus illis: Ecce, ego Joánnes vidi in médio throni et quatuor animálium et in médio seniórum Agnum stantem tamquam occísum, habéntem córnua septem et óculos septem: qui sunt septem spíritus Dei, missi in omnem terram. Et venit: et accépit de déxtera sedéntis in throno librum. Et cum aperuísset librum, quatuor animália et vigínti quatuor senióres ceciderunt coram Agno, habéntes singuli cítharas, et phiálas áureas plenas odoramentórum, quæ sunt oratiónes sanctórum: et cantábant cánticum novum, dicéntes: Dignus es, Dómine, accípere librum et aperíre signácula ejus: quóniam occisus es, et redemísti nos Deo in sánguine tuo ex omni tribu et lingua et pópulo et natióne: et fecísti nos Deo nostro regnum et sacerdótes: et regnábimus super terram. Et vidi, et audívi vocem Angelórum multórum in circúitu throni et animálium et seniórum: et erat númerus eórum mília mílium, dicéntium voce magna: Dignus est Agnus, qui occísus est, accípere virtútem et divinitátem et sapiéntiam et fortitúdinem et honórem et glóriam et benedictiónem in saecula sæculórum. Amen.

In quei giorno, io, Giovanni, vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. E l'Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. E quando l'ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno un'arpa e coppe d'oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. Cantavano un canto nuovo: "Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra".Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: "L'Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione. Per tutti i secoli dei secoli.Amen.".

GRADUALE
Ps 149:5; 149:1
Exsultábunt Sancti in glória: lætabúntur in cubílibus suis.
V. Cantáte Dómino cánticum novum: laus ejus in ecclésia sanctórum.

Erompano i santi in grida di gloria; acclamino dai loro seggi.
V. Cantate al Signore un cantico nuovo; la sua lode risuoni nella chiesa dei santi.

EVANGELIUM
Sequéntia   sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 6:17-23
In illo témpore: Descéndens Jesus de monte, stetit in loco campéstri, et turba discipulórum ejus, et multitúdo copiósa plebis ab omni Judaea, et Jerúsalem, et marítima, et Tyri, et Sidónis, qui vénerant, ut audírent eum et sanaréntur a languóribus suis. Et, qui vexabántur a spirítibus immúndis, curabántur. Et omnis turba quærébat eum tángere; quia virtus de illo exíbat, et sanábat omnes. Et ipse, elevátis óculis in discípulos suos, dicébat: Beáti, páuperes: quia vestrum est regnum Dei. Beáti, qui nunc esurítis: quia saturabímini. Beáti, qui nunc fletis: quia ridébitis. Beáti éritis, cum vos óderint hómines, et cum separáverint vos et exprobráverint, et ejécerint nomen vestrum tamquam malum, propter Fílium hóminis. Gaudéte in illa die et exsultáte: ecce enim, merces vestra multa est in coelo.

In quel tempo: Gesù si fermò in un ripiano con la folla dei suoi discepoli e gran quantità di popolo che da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalle marine di Tiro e di Sidone era venuta ad ascoltarlo e farsi guarire dalle proprie infermità. E quelli che erano vessati da spiriti immondi ne erano liberati; e tutto il popolo cercava di toccarlo, perché da lui scaturiva una potenza che sanava tutti. E alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, che siete poveri, perché a voi appartiene il Regno di Dio. Beati voi che ora avete fame , perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e oltraggeranno e ripudieranno il vostro nome come di malvagi per cagione del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate; ecco, la vostra mercede sarà grande nel cielo».

OFFERTORIUM
Ps 149:5-6
Exsultábunt Sancti in glória, lætabúntur in cubílibus suis: exaltatiónes Dei in fáucibus eórum.

Erompano i santi in grida di gloria; acclamino dai loro seggi; nella loro bocca le lodi di Dio.

SECRETA
Altáre tuum, Dómine, munéribus cumulámus oblátis: da, quaesumus; ut ad salútem nostram, ómnium Sanctórum tuórum precatióne, profíciant, quorum sollémnia ventúra præcúrrimus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ricolmiamo, o Signore, il tuo altare con l’offerta di doni: concedici, ti preghiamo, affinché la solennità ventura che preveniamo giovi alla nostra salvezza tramite la preghiera di tutti i tuoi Santi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.Amen.

COMMUNIO
Sap 3:1; 3:2; 3:3
Justórum ánimæ in manu Dei sunt, et non tanget illos torméntum malítiæ: visi sunt óculis insipiéntium mori: illi autem sunt in pace.

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e non li toccherà il tormento della malvagità: parvero morire agli occhi degli stolti: invece essi sono nella pace

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sacraméntis, Dómine, et gáudiis optátæ celebritátis explétis: quaesumus; ut eórum précibus adjuvémur, quorum recordatiónibus exhibéntur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuumQui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Completati, o Signore, i misteri e le gioie della desiderata festività, ti preghiamo affinché siamo aiutati dalle preghiere di coloro, per ricordare i quali li abbiamo compiuti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

domenica 28 ottobre 2018

Consacrazione di tutto il genere umano al Cuore santissimo di Gesù Cristo Re

CHRISTVS VINCIT
CHRISTVS REGNAT
CHRISTVS IMPERAT


“Con la Nostra apostolica autorità istituiamo la festa di nostro Signore Gesù Cristo Re, stabilendo che sia celebrata in tutte le parti della terra l'ultima domenica di ottobre, cioè la domenica precedente la festa di tutti i Santi. Similmente ordiniamo che in questo medesimo giorno, ogni anno, si rinnovi la consacrazione di tutto il genere umano al Cuore santissimo di Gesù, che il Nostro Predecessore di santa memoria Pio X aveva comandato di ripetere annualmente … La celebrazione di questa festa, che si rinnova ogni anno, sarà anche d’ammonimento per le nazioni che il dovere di venerare pubblicamente Cristo e di prestargli obbedienza riguarda non solo i privati, ma anche i magistrati e i governanti: li richiamerà al pensiero del giudizio finale, nel quale Cristo, scacciato dalla società o anche solo ignorato e disprezzato, vendicherà acerbamente le tante ingiurie ricevute, richiedendo la sua regale dignità che la società intera si uniformi ai divini comandamenti e ai principî cristiani, sia nello stabilire le leggi, sia nell'amministrare la giustizia, sia finalmente nell'informare l'animo dei giovani alla santa dottrina e alla santità dei costumi” (Pio XI,Quas primas, 11 dicembre 1925).


Segue la recita delle Litanie del Sacro Cuore di Gesù.

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martedì 23 ottobre 2018

Santissimo Redentore

Il Mistero della Divina Redenzione è propriamente e naturalmente un mistero di amore: un mistero, cioè, di amore giusto da parte di Cristo verso il Padre celeste, cui il sacrificio della Croce, offerto con animo amante ed obbediente, presenta una soddisfazione sovrabbondante ed infinita per le colpe del genere umano: «Cristo, soffrendo per carità ed ubbidienza, offrì a Dio qualche cosa di maggior valore, che non esigesse la compensazione per tutte le offese a Dio fatte dal genere umano»(Sum. Theol., III, q. 48, a.). Inoltre, il Mistero della Redenzione è un mistero di amore misericordioso dell’Augusta Trinità e del Redentore divino verso l’intera umanità, poiché questa, essendo del tutto incapace di offrire a Dio una soddisfazione degna per i propri delitti, Cristo, mediante le inscrutabili ricchezze di meriti, che si acquistò con l’effusione del suo preziosissimo Sangue, poté ristabilire e perfezionare quel patto di amicizia tra Dio e gli uomini, ch’era stato una prima volta violato nel Paradiso terrestre per colpa di Adamo, e poi innumerevoli volte per le infedeltà del Popolo Eletto. Pertanto il Divin Redentore - nella sua qualità di legittimo e perfetto Mediatore nostro - avendo, sotto lo stimolo di una accesissima carità per noi, conciliato perfettamente i doveri e gli impegni del genere umano con i diritti di Dio, è stato indubbiamente l’autore di quella meravigliosa conciliazione tra la divina giustizia e la divina misericordia, che costituisce appunto l’assoluta trascendenza del mistero della nostra salvezza, così sapientemente espressa dall’Angelico Dottore in queste parole: «Giova osservare che la liberazione dell’uomo, mediante la passione di Cristo, fu conveniente sia alla sua misericordia che alla sua giustizia. Alla giustizia anzitutto, perché con la sua passione Cristo soddisfece per la colpa del genere umano: e quindi per la giustizia di Cristo l’uomo fu liberato. Alla misericordia, poi, poiché, non essendo l’uomo in grado di soddisfare per il peccato inquinante tutta l’umana natura, Dio gli donò un riparatore nella persona del Figlio suo. Ora questo fu da parte di Dio un gesto di più generosa misericordia, che se Egli avesse perdonato i peccati senza esigere alcuna soddisfazione. Perciò sta scritto: “Dio, ricco di misericordia, per il grande amore che ci portava pur essendo noi morti per le nostre colpe, ci richiamò a vita in Cristo”» (Sum. Theol., III, q. 46, a. 1 ad 3).  [Pio XII, Haurietis aquas, 15 maggio 1956]

  
INTROITUS
Is 61, 10- Gaudens gaudebo in Domino, et exsultabit anima mea in Deo meo: quia induit me vestimentis salutis, et indumento iustitiæ circumdedit me. ~~ Ps 88.- Misericordias Domini in æternum cantabo: in generationem et generationem annuntiabo veritatem tuam in ore meo. ~~ Gloria ~~ Gaudens gaudebo in Domino, et exsultabit anima mea in Deo meo: quia induit me vestimentis salutis, et indumento iustitiæ circumdedit me.

Is 61, 10.- Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia. ~~ Ps 88.- Canterò per sempre le misericordie del Signore: di generazione in generazione annunzierò colla mia bocca la sua fedeltà. ~~ Gloria ~~ Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia.


Gloria


ORATIO
Oremus
Deus, qui Unigenitum tuum mundi Redemptorem constituisti, et per eum, devicta morte, nos misericorditer ad vitam reparasti: concede; ut, hæc beneficia recolentes, tibi perpetua caritate adhærere et eiusdem redemptionis fructum percipere mereamur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
O Dio, che hai costituito il tuo Unigenito Redentore del mondo, e per mezzo di Lui, sconfitta la morte, ci hai riacquistato alla vita: concedici che, meditando questi benefici, meritiamo di aderire a te con perpetua carità e di conseguire il frutto della Redenzione. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Epistolæ beati Pauli Apostoli ad Ephesios
Eph. 1, 3-9
Benedictus Deus et Pater Domini nostri Iesu Christi, qui benedixit nos in omni benedictione spirituali in cœlestibus in Christo,sicut elegit nos in ipso ante mundi constitionem, ut essemus sancti et immaculati in conspectu eius in caritate. Qui prædestinavit nos in adoptionem filiorum per Iesum Christum in ipum: secundum propositum voluntatis suæ, in laudem gloriæ suæ, in qua glorificavit nos in dilecto Filio suo. In quo habemus redemptionem per sanguinem eius, remissionem peccatorum secundum divitias gratiæ eius, quæ superabundavit in nobis in omni sapientia et prudentia: ut notum faceret nobis sacramentum voluntatis suæ, secundum beneplacitum eius, quod proposuit in eo.

Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito.

GRADUALE
Ps 85, 9-10
Omnes gentes, quoascumque fecisti, venient et adorabunt coram te, Domine: et glorificabunt nomen tuum.
V. Quoniam magnus es tu et faciens mirabilia: tu es Deus solus.

Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome.
V. Poiché grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio.

ALLELUIA
Alleluia, alleluia
Ps 73,12
Deus autem Rex noster ante sæcula: operatus est salutem in medio terræ. Alleluia

Alleluia, alleluia
Dio è nostro re prima dei secoli, ha operato la salvezza nella nostra terra. Alleluia

EVANGELIUM
Sequentia  sancti Evangelii secundum Ioannem.
Ioann 3, 13-18
In illo tempore: Dixit Iesus Nicodemo: Nemo ascendit in cœlum, nisis qui descendit de cœlo. Et sicut Moyses exaltavit serpentem in deserto: ita exaltari oportet Filium hominis, ut omnis, qui credit in ipsum, non pereat, sed habeat vitam æternam. Sic enim Deus dilexit mundum, ut Filium suum Unigenitum daret: ut omnis, qui credit in eum, non pereat, sed habeat vitam æternam. Non enim misit Deus Filium summ in mundum, ut iudicet mundum, sed ut salvetur mundus per ipsum. Qui credit in eum, non iudicatur; qui autem non credit, iam iudicatus est: quia non credit in nomine Unigenitii Filii Dei.

In quel tempo, disse Gesù a Nicodemo: nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.


Credo


OFFERTORIUM
Salus populi ego sum, dicit Dominus: de quacumque tribulatione clamaverint ad me, exaudiam eos: et ero illorum Deus in perpetuum, alleluia.

Io sono la salvezza dei popoli, dice il Signore: in qualunque calamità mi invocheranno, io li esaudirò, e sarò il loro Signore in perpetuo.

SECRETA
Suscipe, quæsumus, Domine, oblatum redemptionis æternæ mysterium: et præsta; ut Unigeniti Filii tui gloriosis meritis intercedentibus, vivificet nos semper et muniat. Per endem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Accetta, te ne preghiamo, o Signore, il mistero dell’eterna Redenzione che ti è offerto, onde, mercé l’intercessione dei gloriosi meriti dell’Unigenito tuo Figlio, ci vivifichi e ci protegga. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 106, 8
Confiteantur Domino misericordiæ eius, et mirabilia eius filiis hominum, alleluia.

Glorifichino il Signore le sua misericordie, i suoi prodigi a favore degli uomini, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Oremus
Corporis tui sacri ac pretiosi Sanguinis, quo redempti sumus, Domine Iesu Christe, participes effecti: quæsumus; ut in nobis tua munera tuearis, atque a præsentis vitæ malis ereptos ad bona perducas sempiterna: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Signore Gesù Cristo, resi partecipi del tuo Sacro Corpo e del tuo Preziosissimo Sangue, mercé i quali siamo stati redenti, ti preghiamo custodire in noi i tuoi doni e condurci ai beni sempiterni una volta liberati dai mali della vita presente: Tuo che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


martedì 16 ottobre 2018

La Purità della beata Vergine Maria

La devozione del Messale Romano al 16 ottobre propone una Messa “Puritatis beatae Mariae Virginis” (della Purezza della beata Vergine Maria). Dio ci ha rivelato che Maria Santissima fin dal suo concepimento fu preservata dal peccato originale e quindi non commise nessun peccato. Ella, l’Immacolata concezione, fu pura in maniera perfetta: . Pura nella mente ordinata esclusivamente a Dio, sommo Vero, sommo Bene, sommo Bello. Pura nel cuore  - "orto chiuso e fontana sigillata" (Cant. IV, 12) -  in cui nulla vi risiedette se non l'amor di Dio e  gli affetti più pii e più casti. Pura nel corpo in quanto come ci ricorda la liturgia “sempre intatta nella gloria verginale, generò al mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore”. Nell'anima e nel corpo era tutta di Dio: "Nulla di contaminato in essa s'infiltra" (Sap. VII, 25). Invochiamo dalla Madonna la grazia di vincere l’impurità: “O Maria, o purissima colomba, quanti sono nell'inferno per questo vizio! Signora, liberatecene; fate che nelle tentazioni sempre ricorriamo a voi e v'invochiamo, dicendo: Maria, Maria, aiutaci. Amen” (Sant’Alfonso).
  



INTROITUS
Sedulius.- Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui cælum terrámque regit in saecula sæculórum.  ~~  Ps 44:2.- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi.  ~~  Glória  ~~  Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui cælum terrámque regit in saecula sæculórum.

Sedulius.- Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.  ~~  Ps 44:2.- Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema.  ~~  Gloria  ~~  Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.


Gloria


ORATIO
Oremus
Da quæsumus, omnipotens æterne Deus: ut, purrissimæ Mariæ Virginis integerrimam Virginitatem festiva celebritate venerantes, eius intercessione, puritatem mentis et corporis consequamur. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
O Dio onnipotente ed eterno, concedici, te ne preghiamo, che venerando festosamente l’integerrima Verginità della purissima Vergine Maria otteniamo anche noi purità di anima e di corpo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio libri Sapientiæ
Cant 2,10-14
En dilectus meus loquitur mihi. Surge, propera, amica mea, columba mea, formosa mea, et veni: iam enim hiems transiit; imber abiit, et recessit. Flores apparuerunt in terra nostra; tempus putationis advenit: vox turturis audita est in terra nostra; ficus protulit grossos suos; vineæ florentes dederunt odorem suum. Surge, amica mea, speciosa mea, et veni: columba mea, in foraminibus petræ, in caverna maceriæ,ostende mihi faciem tuam, sonet vox tua in auribus meis: vox enim tua dulcis, et facies tua decora.

Ecco, che mi parla il mio diletto: «Alzati, affrettati, amica mia, mia colomba, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata;i fiori sono apparsi nei campi,il tempo della potatura è venuto e la voce della tortora si è fatta sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso,fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave,il tuo viso è leggiadro».

GRADUALE
Cant. 2, 2 et 17
Sicut lilium inter spinas, sic amica mea inter filias.
. Dilectus meus mihi, et ego illi, qui pascitur inter lilia.

Come un giglio fra le spine così la mia amica fra le fanciulle.
. Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me; egli pascola il gregge tra i gigli.

ALLELUIA
Alleluia, alleluia
Cant. 6,9
Quæ est ista, quæ progreditur quasi aurora consurgens,pulchra ut luna, electa ut sol, terribilis ut castrorum acies ordinata?
Alleluia

Alleluia, alleluia
Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole,terribile come un esercito schierato a battaglia?
Alleluia

EVANGELIUM
Sequentia Sancti Evangelii secundum Lucam
Luc. 1, 26-35
In illo tempore: Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galilæe, cui nomen Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat Ioseph, et nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad eam dixit: Ave, gratia plena, Dominus tecum: beneicta tu in mulieribus. Quæ cum audisset,turbata est in sermone eius: et cogitabat qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ad ei: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce, concipies in utero et paries Filium, et vocabis nomen eius Iesus. Hic erit magnus, rt Filius Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David, patris eius: et regnabit in domo Iacob in æternum, et regni eius non erit finis. Dixit autem Maria ad Angelum: Quomodo fiet istud, quoniam virum non cognosco? Et respondens Angelus, dixit ei: Spiritus Samctus superveniet in te,et virtus Altissimi obumbrabit tibi.

In quel tempo, l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una Vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'Angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un Figliuolo, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figliuolo dell'Altissimo; il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'Angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo».


Credo


OFFERTORIUM
Post partum, Virgo, inviolata permansisti: Dei Genitrix, intercede pro nobis.

O Vergine, anche dopo il parto sei rimasta inviolata: Madre di Dio intercedi per noi

SECRETA
Unigeniti tui, Domine, nobis succurrat humanitas: ut, qui natus ex Virgine, Matris integritatem non minuit, sed sacravit, in Puritatis eius solemniis, nostris nos piaculis exuens, oblationem nostram tibi faciat acceptam Iesus Christus Dominus noster: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Ci soccorra, o Signore, l’umanità del tuo Unigenito: affinché, Egli, che nato da una Vergine non diminuì l’integrità della Madre, ma la consacrò; nella festa solenne della sua Purezza, spogliandoci delle nostre colpe, Ti renda accetta la nostra oblazione, Gesù Cristo nostro Signore: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Benedicta et venerabilis es, Virgo Maria, quæ sine tactu pudoris inventa es Mater Salvatoris.

Sei benedetta e venerabile, o Vergine Maria: senza offesa al pudore sei diventata Madre del Salvatore

POSTCOMMUNIO
Oremus
Sumptis, Domine, salutis nostræ subsidis, da, quæsumus; purrissimæ Virginis Mariæ patrociniis nos ubique protegi; in cuijs veneratione hæc tuæ obtulimus maiestati. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Ricevuti, o Signore, i conforti della nostra salvezza, concedici di essere protetti ovunque dal patrocinio della purissima Vergine Maria, in onore della quale abbiamo offerto alla tua maestà questo sacrificio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


lunedì 15 ottobre 2018

Santa Teresa di Gesù, vergine

Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada, nacque ad Avila il 28 marzo 1515. Devotissima e amantissima di Gesù fin dall’infanzia si distinse per virtù, per carismi e per dottrina. Assieme a san Giovanni della Croce riformò il Carmelo: è  la Madre e Maestra dei Fratelli e delle Sorelle dell'Ordine dei Carmelitani di più stretta osservanza. Fu ampiamente beneficiata da carismi mistici e più volte il dardo dell’Amor Divino, come le stessa scrive nella sua autobiografia, le trapassò il cuore (che tuttora si conserva, vedi Transverberazione del Cuore di santa Teresa d'Avila). Ebbe come direttori spirituali, san Francesco Borgia e san Pietro d'Alcantara. Non meno degna di ammirazione è la sua dottrina: «Questa donna è stata così grande e tanto utile alla salutare istruzione dei cristiani, che sembra essere o non molto o per nulla inferiore a quei grandi padri e dottori della Chiesa, che abbiamo ricordato … per cui giustamente la Chiesa è solita attribuire a questa vergine gli onori propri dei dottori» (San Pio X). Dello stesso avviso Gregorio XV, Benedetto XIII, Benedetto XV, Pio XI e Pio XII. Gli Spagnoli che l’hanno presso Dio potentissima Patrona, da secoli la chiamano Mystica y Serafica Doctora.  Questa grande protagonista della Controriforma Cattolica passò al Signore il 15 ottobre 1582 e la sua anima fu vista salire in Cielo sotto forma di colomba. Il 24 aprile 1614 Paolo V ne celebrava la beatificazione  e infine Gregorio XV la inseriva fra i Santi il 12 marzo 1622 assieme a Filippo Neri, Isidoro Agricola, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio.  



PROPRIUM MISSAE
Ex Appendice Missalis Romani pro aliquibus locis
Duplex
In Hispaniarum Regno, Duplex I classis cum octava

INTROITUS
3 Reg 4, 29.- Dedit ei Deus sapientiam, et prudentiam multam nimis, et latitudinem cordis quasi arenam quæ est in littore maris. ~~ Ps 97,1.- Cantate Domino canticum novum, quia mirabilia fecit. ~~ Glória ~~ Dedit ei Deus sapientiam, et prudentiam multam nimis, et latitudinem cordis quasi arenam quæ est in littore maris.

3 Reg 4, 29.- Dio le concesse sapienza e prudenza molto grandi e larghezza di cuore illimitata come la sabbia che è sulla spiaggia del mare. ~~ Ps 97,1.- Cantate al Signore un canto nuovo: Egli ha fatto meraviglie. ~~ Gloria ~~ Dio le concesse sapienza e prudenza molto grandi e larghezza di cuore illimitata come la sabbia che è sulla spiaggia del mare.


Gloria


ORATIO
Oremus.
Exáudi nos, Deus, salutáris noster: ut, sicut de beatæ Teresiæ Vírginis tuæ festivitate gaudemus; ita cœlestis eius doctrinæ pabulo nutriamur, et piæ devotionis erudiamur affectu. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, nostra salvezza, ascoltaci e fa' che, mentre godiamo della festa di santa Teresa, vergine tua, siamo nutriti del cibo della sua celeste dottrina ed educati nel sentimento di una pia devozione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio libri Sapientiæ
Sap 7, 7-14 Optavi, et datus est mihi sensus; et invocavi, et venit in me spiritus sapientiæ: et præposui illam regnis et sedibus, et divitias nihil esse duxi in comparatione illius.Nec comparavi illi lapidem pretiosum, quoniam omne aurum in comparatione illius arena est exigua, et tamquam lutum æstimabitur argentum in conspectu illius. Super salutem et speciem dilexi illam, et proposui pro luce habere illam, quoniam inextinguibile est lumen illius. Venerunt autem mihi omnia bona pariter cum illa, et innumerabilis honestas per manus illius; et lætatus sum in omnibus, quoniam antecedebat me ista sapientia, et ignorabam quoniam horum omnium mater est. Quam sine fictione didici, et sine invidia communico, et honestatem illius non abscondo. Infinitus enim thesaurus est hominibus; quo qui usi sunt, participes facti sunt amicitiæ Dei, propter disciplinæ dona commendati.

Desiderai la prudenza e mi fu elargita; implorai e venne in me lo spirito della sapienza. La preferii a regni e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento. L'amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa luce,perché non tramonta lo splendore che ne promana. Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre. Senza frode la imparai e senza invidia io la dono, non nascondo le sue ricchezze. Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento.

GRADUALE
Eccli 51, 24-25 Danti mihi sapientiam dabo gloriam: zelata sum bonum, et non confundar.
V. Colluctata est anima mea in illa, et in faciendo eam confirmata sum.

A colui che mi dà la sapienza io darò gloria: ebbi zelo del bene e non ne avrò rossore.
V. Per lei ha combattuto l’anima mia e mi tengo costante nel seguirla.

ALLELUIA
Alleluia, alleluia.
Ps 118,130
Declaratio sermonum tuorum illuminat, et intellectum dat parvulis. Alleluia

Alleluia, alleluia.
La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. Alleluia

EVANGELIUM
Sequentia sancti Evangelii secundum Matthæum
Matth 11, 25-30 I
n illo tempore: Respondens Iesus dixit: Confiteor tibi, Pater, Domine cæli et terræ, quia abscondisti hæc a sapientibus, et prudentibus, et revelasti ea parvulis. Ita Pater: quoniam sic fuit placitum ante te. Omnia mihi tradita sunt a Patre meo. Et nemo novit Filium, nisi Pater: neque Patrem quis novit, nisi Filius, et cui voluerit Filius revelare. Venite ad me omnes qui laboratis, et onerati estis, et ego reficiam vos. Tollite iugum meum super vos, et discite a me, quia mitis sum, et humilis corde: et invenietis requiem animabus vestris. Iugum enim meum suave est, et onus meum leve.

In quel tempo, rispondendo Gesù disse: Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».


In Hispania dicitur CREDO per totam Octavam


OFFERTORIUM
Ier 20,9 Factus est in corde meo quasi ignis exæstuans, claususque in ossibus meis, et defeci, ferre non sustinens.

Nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,chiuso nelle mie ossa. Venni meno perché mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo.

SECRETA
Maiestati tuæ, quæsumus, Domine, beatæ Teresiæ precibus nostra sit accepta devotio: qui medullatum cordis eius ita placuit holocaustum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ti preghiamo, o Signore, che ti sia accetta la nostra devozione per le preghiere di santa Teresa , il cui cuore ti piacque quale olocausto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO DE SANCTA TERESIA 
Vere dignum et iustum est, æquum et salutare, nos tibi semper et ubìque gratias agere: Domine sancte, Pater omnipotens, ætérne Deus:per Christum Dominum nostrum. Qui beatam Theresiam Sanctorum tuorum scientia ac divinæ caritatis ardore munerare: et Angeli visione, ignito iaculo præcordia eius transverberantis, vehementius inflammare: eamque tibi spiritali connubio sociatam, data dextera, significare dignatus est. Quo caritatis incendio dum beatæ Teresiæ vita consumitur, spiritus eius, columbæ specie egredi visus, sublimem cœlestis gloriæ gradum conscendit.Et ideo cum Angelis et Archangelis, cum Thronis et Dominationibus cumque omni militia cœlestis exercitus hymnum gloriæ tuæ canimus, sine fine dicentes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio, per Cristo nostro Signore. Tu che ti degnasti di donare a santa Teresa la scienza dei tuoi Santi e l’ardore della carità; di infiammarla dipoi più fortemente quando, durante l’estasi, l’Angelo le trasverberò il cuore coll’igneo dardo; ed infine di dichiararla, portale la destra, a te associata in mistico connubio. Mentre la vita di santa Teresa si consumava per l’incendio di carità, il suo spirito, che fu visto uscire da lei sotto forma di colomba, s’elevò alla sublime dignità della gloria celeste. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

COMMUNIO
Ps 88, 2 
Misericordas Domini in æternum cantabo, alleluia.

Canterò in eterno le misericordie del Signore, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Oremus
Subtita tibi familia, quam cœlesti pane satiasti, quæsumus, Domine Deus noster: ut, beatæ Teresiæ intercessione et exemplo, misericordias valeat in æternum cantare. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Ti preghiamo, o Signore Dio nostro, perché la famiglia a te soggetta, che tu saziasti col pane del cielo, possa, per l’intercessione e sull’esempio di santa Teresa, cantare in eterno le tue misericordie. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...