martedì 25 giugno 2019

Coroncina al Sacro Cuore di Gesù



I. Amorosissimo mio Gesù, al riflettere sul vostro buon Cuore, e al vederlo tutto pietà e dolcezza per i peccatori, mi sento rallegrare il mio e colmar di fiducia di essere da voi bene accolto. Ahimè, quanti peccati ho commesso! Ma ora, qual Pietro e qual Maddalena, dolente li piango e li detesto, perché sono offesa di voi, sommo bene. Sì, sì, concedetemene il perdono; ed oh! muoia io, ve lo chiedo pel vostro buon Cuore, muoia prima di offendervi e certo viva solo per riamarvi.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

II. Benedico, Gesù mio, l’umilissimo vostro Cuore, e vi ringrazio che, nel darmelo per esemplare, non solo con forti premure mi eccitate a imitarlo, ma, a costo pure di tante tue umiliazioni, me ne additate e appianate la via. Folle che fui ed ingrato! Ah quanto traviai! Perdonatemi. Non più superbia, ma con umil cuore, tra umiliazioni seguir voglio voi e ottenere pace e salute. Avvaloratemi voi e benedirò in eterno il vostro Cuore.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

III. Ammiro Gesù mio, il pazientissimo vostro Cuore, e vi ringrazio di tanti meravigliosi esempi d’invitta sofferenza a noi lasciati. Mi dispiace che indarno mi rimproverano la strana mia delicatezza, insofferente d’ogni piccola pena. Ah, Gesù mio caro, infondetemi nel cuore un fervido e costante amore alle tribolazioni, alle croci, alla mortificazione e alla penitenza, acciocché, seguendovi al Calvario, giunga con voi alla gioia in paradiso.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

IV. Innanzi al mansuetissimo vostro Cuore, caro Gesù io inorridisco del mio, così diverso dal vostro. Purtroppo io ad un ombra, a un gesto, a una parola in contrario, mi inquieto e mi lamento. Deh! perdonate i miei trasporti e datemi grazia d’imitare per l’avvenire, in qualunque contrarietà, l’inalterabile vostra mansuetudine, e così godere perpetua e santa pace.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

V. Si cantino pur lodi, o Gesù, al generosissimo vostro Cuore, vincitore della morte e dell’inferno, che ben se le merita tutte. Io resto più che mai confuso a vedere il mio sì pusillanime, che teme di qualunque diceria e rispetto umano; ma non sarà più così. Da voi imploro sì coraggiosa forza che combattendo e vincendo in terra, trionfi poi lieto con voi in cielo.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

Volgiamoci a Maria consacrandoci vieppiù a lei, e confidando nel materno suo Cuore diciamole:
Per gli altri pregi del vostro Cuore dolcissimo, impetratemi, o gran Madre di Dio e Madre mia, Maria, vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, vostro Figliuolo, onde io, racchiuso in esso coi miei pensieri ed affetti, adempia tutti i miei doveri e con alacrità di cuore serva sempre, ma specialmente in questo giorno, a Gesù.

V. Cor Jesu, flagrans amore nostri.
R. Inflamma cor nostrum amore tui.

Oremus
llo nos igne, quaesumus, Domine, Spiritus Sanctus inflammet, quem Dominus noster Jesus Christus e penetralibus Cordis sui misit in terram et voluit vehementer accendi: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


lunedì 3 giugno 2019

Santa Clotilde Regina

Clotilde nacque a Lione intorno al 475, figlia del re Childerico I, capo dei Burgundi. Nel 481 le venne ucciso il padre e allora lei, con la madre e la sorella maggiore Croma, si ritirò a Ginevra. Insieme si diedero ad una vita di preghiera e poi di assistenza ai bisognosi. Andò soggetta anche a persecuzioni ed alla perdita della madre per assassinio, finché, tramite gli ambasciatori, venne chiesta in sposa da Clodoveo, il giovane re dei Franchi. Il capostipite dei Merovingi, era un uomo pagano, piuttosto rude ed irreligioso. Diede tuttavia il permesso alla moglie di battezzare ognuno dei cinque figli. Con l’aiuto e la protezione del vescovo di Reims, San Remigio, Clotilde andava anche iniziando una lenta ma profonda opera di seduzione morale nei riguardi del marito. Un vero prodigio avvenne nel 496, quando Clodoveo si trovò costretto ad attaccare battaglia contro i suoi nemici Alamanni nei pressi di Colonia. Temendo il peggio, egli invocò il Dio della moglie e ne uscì vittorioso. Allora promise la conversione alla fede cattolica e la notte di Natale di quell’anno si fece battezzare a Reims dal vescovo stesso. Quasi tutti i sudditi lo imitarono. Fu tale atto un successo della regina Clotilde, cosi importante da fare della Francia la “primogenita della Chiesa”. Dopo quella conversione Clodoveo si fece amico di molti vescovi, estendendo il proprio potere su buona parte della Francia, che poco dopo avrà per capitale Parigi. Rimasta vedova dopo vent’anni di matrimonio, la regina di Francia andò incontro a molte altre struggenti prove dinastiche, finché si ritirò a Tours, presso la tomba di San Martino, di cui era particolarmente devota. In quella regione fondò chiese e monasteri, dandosi a penitenza e ad opere di carità.  A Tours Clotilde morì il 3 giugno 545. In tempi successivi da quella città sarà portata come una santa virtuosa e coraggiosa al sepolcro di Parigi, accanto al corpi di Clodoveo e di Santa Genoveffa, patrona della capitale. I suoi resti mortali furono poi cremati nel 1793 per evitarne la profanazione rivoluzionaria. Ora riposano in una basilica a lei dedicata e costruita tra il 1846 e il 1856, dove il 3 giugno di ogni anno la santa viene solennemente commemorata. (fonte: santiebeati)


INTROITUS
Ps. 17, 47 et 51.- Vivit Dóminus, et benedíctus Deus meus, magníficans salútes regis eius, et fáciens misericórdiam christo suo, et sémini eius usque in sǽculum. (T.P. Allelúia, allelúia).  ~~  Ps. 17, 2-3.- Díligam te, Dómine, fortitúdo mea : Dóminus firmaméntum meum, et refúgium meum, et liberátor meus.  ~~  Glória  ~~  Vivit Dóminus, et benedíctus Deus meus, magníficans salútes regis eius, et fáciens misericórdiam christo suo, et sémini eius usque in sǽculum. (T.P. Allelúia, allelúia).

Ps. 17, 47 et 51.- Viva il Signore e sia benedetto il mio Dio: a lui che meravigliosamente ha salvato il suo re e ha fatto misericordia al suo consacrato e alla sua discendenza in eterno. (T.P. Alleluia, alleluia).  ~~  Ps. 17, 2-3.- Ti amerò, Signore, mia fortezza: il Signore è mio firmamento, mio rifugio e mio liberatore.  ~~  Gloria  ~~  Viva il Signore e sia benedetto il mio Dio: a lui che meravigliosamente ha salvato il suo re e ha fatto misericordia al suo consacrato e alla sua discendenza in eterno. (T.P. Alleluia, alleluia).


Gloria


ORATIO
Oremus
Réspice, quǽsumus, Dómine, ad Francórum benignus natiónem : et quibus per devótam sanctæ Clotíldis instántiam donum fídei contulísti ; per eius intercessiónem tríbue sincérum christiánæ pietátis affectum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Riguarda benigno, o Signore, alla nazione dei Franchi: a coloro i quali, per la devota supplica di Santa Clotilde, hai donato la Fede, concedi, per l’intercessione della medesima, un sincero attaccamento alla Religione Cristiana. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corinthios.    
1 Cor 7, 13-17      
Fratres: si qua múlier fidélis habet virum infidélem, et hic conséntit habitáre cum illa, non dimíttat virum : sanctificátus est enim vir infidélis per mulíerem fidélem, et sanctificáta est múlier infidélis per virum fidélem: alióquin fílii vestri immúndi essent, nunc autem sancti sunt. Quod si infidélis discédit, discédat: non enim servitúti subiéctus est frater, aut soror in huiúsmodi: in pace autem vocavit nos Deus. Unde enim scis múlier, si virum salvum fácies? aut unde scis vir, si mulíerem salvam fácies? Nisi unicuíque sicut divísit Dóminus, unumquémque sicut vocávit Deus, ita ámbulet.

Fratelli, una donna che abbia il marito infedele, se questi consente a rimanere con lei, non lo ripudi: perché il marito infedele viene reso santo dalla moglie credente e la moglie infedele viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi. Ma se l’infedele vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla pace! E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie? Fuori di questi casi, ciascuno continui a vivere secondo la condizione che gli ha assegnato il Signore, così come Dio lo ha chiamato

GRADUALE
Est. 14, 1.3.13.16.18        
Regína confúgit ad Dóminum, et deprecabátur, dicens : Tríbue, Dómine, sermónem composítum in conspéctu leónis, et transfer cor illíus.
V. Tu scis quod numquam lætáta sit ancílla tua, nisi in te, Deus Abraham.

La regina ricorse al Signore e pregava dicendo: Metti nella mia bocca parole adatte al cospetto di quel leone e cambia il suo cuore.
V. Tu sai che mai ho avuto contento se non in te, Iddio di Abramo

ALLLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps. 19, 7.
Impléat Dóminus omnes petitiónes tuas ; nunc cognóvi quóniam salvum fecit Dóminus christum sum. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Il Signore adempia ogni tua preghiera: ora so che il Signore ha salvato il suo consacrato. Alleluia.

Nel tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice:
Allelúia, allelúia.
Ps. 19, 7.
Impléat Dóminus omnes petitiónes tuas ; nunc cognóvi quóniam salvum fecit Dóminus christum sum. Allelúia.
Est. 15, 5.11
Cum invocásset ómnium rectórem et salvatórem Deum, convértit Deus spíritum regis. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Il Signore adempia ogni tua preghiera: ora so che il Signore ha salvato il suo consacrato. Alleluia.
Invocò Iddio, Reggitore e Salvatore di tutti:  Dio ha convertito il cuore del re. Allelúia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secundum Matthǽum.     
Matt 13, 44-52    
In illo témpore : Dixit Iesus discípulis suis parábolam me : Símile est regnum cælórum thesáuro abscóndito in agro : quem qui invénit homo, abscóndit, et præ gáudio illíus vadit, et vendit univérsa, quæ habet, et emit agrum illum. Iterum símile est regnum cælórum hómini negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem una pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et emit eam. Iterum símile est regnum cælórum sagénse, missæ in mare et ex omni génere píscium congregánti. Quam, cum impléta esset, educéntes, et secus litus sedéntes, elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne sǽculi : exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio iustórum, et mittent eos in camínum ignis : ibi erit fletus et stridor déntium. Intellexístis hæc ómnia ? Dicunt ei : Etiam. Ait illis : Ideo omnis scriba doctus in regno cælórum símilis est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «È simile il regno dei cieli ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo trovatolo, tiene celato, e, tutto giulivo dell'accaduto, va a vendere quel che ha e compra quel campo. Ancora: Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; trovatane una di gran pregio, va a vendere quanto ha e la compra. Il regno dei cieli inoltre è simile ad una rete gettata in mare, che ha preso ogni sorta di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, e sedutisi, ripongono in ceste i buoni, e buttan via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo: Verranno gli Angeli e toglieranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente: ivi sarà pianto e stridor di denti. Avete intese tutte queste cose?». Gli dicono: «Sì ». Ed Egli a loro: «Per questo ogni scriba istruito nel regno dei cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dalla sua dispensa cose nuove e cose vecchie».

OFFERTORIUM
Ps. 101, 18 et 19   
Respéxit Dóminus in oratiónem humílium: scribántur haec in generatióne áltera, et pópulus qui creábitur laudábit Dóminum. (T.P. Allelúia).

Iddio a rivolto lo sguardo alla orazione degli umili:  si scivano queste cose alla generazione futura ed il popolo che sarà creato darà lode al Signore. (T.P. Alleluia)

SECRETA
Exáudi, Dómíne, pópulum sub patrocínio Reginæ suæ sanctæ tibi supplicántem: regnúmque quod tibi subiécit, perpétua protectióne custódi. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Esaudisci, o Signore, il popolo che ti supplica sotto la protezione della sua santa regina e custodisci sempre il regno che ella ti ha sottomesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps. 21, 31
Anima mea Dómino vivet, et semen meum sérviet ipsi. (T.P. Allelúia).

L’anima mia vivrà per il Signore e la mia discendenza servirà a Lui.  (T.P. Alleluia)

POSTCOMMUNIO
Oremus
Auxiliéntur nobis, Dómíne, sacraménta quæ súmpsimus : et quos per beátam Clotíldem ad cæléste regnum vocáre dignátus es, eiúsdem fac regni possessióne felíces. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Ci siano d’aiuto, o Signore, i sacramenti che abbiamo ricevuti: coloro che a mezzo di Santa Clotilde di sei degnato chiamare al regno dei cieli, allietali con il suo possesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.






Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...