venerdì 15 marzo 2019

Venerdì dopo la prima Domenica di Quaresima : LA SACRA LANCIA E I SACRI CHIODI

Continuando nella venerazione degli strumenti della Passione la Chiesa, in questo venerdì dopo la prima domenica di Quaresima, pone davanti ai fedeli la Lancia con cui san Longino squarciò il costato e il Cuore del Crocefisso Gesù, da cui sgorgarono sangue ed acqua  significando la nascita della Chiesa e figurando i Sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia; e i Chiodi che,  come aveva profetizzato il santo Profeta Davide, trafissero le mani e i piedi del nostro Redentore.


La reliquia della Lancia (foto) fu donata dal Sultano Turco Beyezed II a papa Innocenzo VIII che la ricevette il 31 maggio 1492. Già conservata a Santa Maria del Popolo, dal 1629 è custodita nella Basilica di san Pietro all’interno della cappella sovrastante la colossale statua di san Longino in uno dei piloni che reggono la cupola.


I chiodi invece uno (foto 1) è conservato a Milano, in Duomo, l’altro (foto 2) a Roma presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.




INTROITUS
Ps 21,17-18 et 15.- Foderunt manus meas et pedes meos: dinumeraverunt omnia ossa mea: et sicut aqua effusus sum.  ~~  Ps ibid, 15.- Factum est cor meum tamquam cera liquescens in medio ventris mei.  ~~  Gloria  ~~  Foderunt manus meas et pedes meos: dinumeraverunt omnia ossa mea: et sicut aqua effusus sum.

Ps 21,17-18 et 15.- Perforarono le mie mani ed i miei piedi; hanno contato tutte le mie ossa. Mi sono disciolto come acqua.  ~~  Ps ibid, 15.- Il mio cuore è diventato come cera, che si liquefa in mezzo alle mie viscere.  ~~  Gloria  ~~  Perforarono le mie mani ed i miei piedi; hanno contato tutte le mie ossa. Mi sono disciolto come acqua.

ORATIO
Oremus
Deus, qui in assumptæ carnis infirmitate Clavis affigi et Lancea vulnerari pro mundi salute voluisti: concede propitius; ut, qui eorundem Clavorum et Lanceæ solemnia veneramur in terris, de glorioso victoriæ tuæ triumpho gratulemur in cœlis: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
O Dio che per la salvezza del mondo volesti, nella infermità dell’umanità assunta, essere trafitto coi Chiodi e essere ferito con la Lancia, concedici, propizio, di allietarci in cielo del glorioso trionfo della tua vittoria, dopo aver qui in terra celebrato la solenne festa dei Chiodi e della Lancia: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Zachariæ Prophetæ
Zach 12, 10-11; 13, 6-7
Hæc dicit Dominus: Effundam super domum Davis, et super habitatores Ierusalem spiritum gratiæ et precum: et aspicient ad me, quem tranfixerunt: et plangent eum planctu quasi super unigenitum, et dolebunt super eum, ut doleri solet in morte primogeniti. In die illa magna erit planctus in Ierusale, et dicetur: Quid sunt plagæ istæ in medio manuum tuarum? Et dicet: His plagatus sum in domo eorum, qui diligebant me. Framea, suscitare super pastorem meum, et super virum cohærentem mihi, dicit Dominus exercituum: percute pastorem, et dispergentur oves: ait Dominus omnipotens.

Questo dice il Signore: Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme e gli si dirà: «Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?», egli risponderà: «Queste le ho ricevute in casa dei miei amici». Insorgi, spada, contro il mio pastore, contro colui che è mio compagno. Oracolo del Signore degli eserciti. Percuoti il pastore e sia disperso il gregge. Oracolo del Signore Iddio.

GRADUALE
Ps 68, 21-22
Improperium expectavi cor meum et miseriam: et sustinui, qui simul mecum contristaretur et non fuit: consolantem me quaesivi et non inveni.
V. Dederunt in escam meam fel, etin siti mea potaverunt me aceto

Il cuor mio sia spettava l’oltraggio e l’afflizione. Attesi chi si duolesse meco, ma non vi fa nessuno. Cercai chi mi consolasse, ma non lo trovai.
V. Hanno messo nel mio cibo veleno
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

TRACTUS
Is 53, 4-5
Vere languores nostros ipse tulit et dolores nostros ipse portavit
V. Et nos putavimus eum quasi leprosum et percussum a Deo et humiliatum.
V. Ipse autem vulneratus est propter iniquitates nostras, attritus est propter scelera nostra.
V. Disciplina pacis nostræ super eum: et livore eius sanati sumus.

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori.
V. Noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.
V. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.
V. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

EVANGELIUM
Sequentia santi Evangelii secundum Ioannem
Ioann 19, 28-35
In illo tempore: Sciens Iesus, quia omnia consummata sunt, ut consummaretur Scriptura, dixit: Sitio. Vas ergo erat positum aceto plenum. Illi autem spongiam plenam acero, hyssopo circumponentes, obtulerunt ori eius. Cum ergo accepisset Iesus acetum, dixit: Consummatum est. Et inclinato capite tradidit spirius. Iudæi ergo (quoniam Parasceve erat), ut non remanerent in croce corpora sabbato (erat enim magnus dies ille sabbati) rogaverunt Pilatum, ut frangerentur eorum crura et tollerntur. Venerunt ergo milites: et primi quidem fregerunt crura et alterius, qui crucifixus est cum eo. Ad Iesum autem venissent, ut viderunt eum iam mortuum, non fregerunt eius crura, sed unus militum lancea latus eius aperuit, et continuo exivit sanguis et aqua. Et qui vidit, testimoniom perhibuit: et verum est testimonium eius.

In quel tempo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò. Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera.


Credo


OFFERTORIUM
Insurrexerunt in me viri iniqui: absque misericordia quæsierunt me interficere: et non pepercerunt in faciem meam spuere: lanceis suis vulneraverunt me, et concussa sunt omia ossa mea.

Gli uomini iniqui insorsero contro di me: mi vollero uccidere senza misericordia alcuna; non si astennero dallo sputarmi in faccia e mi ferirono con le loro lance. Tutte le mio ossa sono scosse

SECRETA
Santificet nos, quæsumus, Domine, hoc sanctum et immaculatum sacrificium vespertinum: quod Unigenitus Filius tuus obtulit pro salute mundi: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Ci santifichi, o Signore, questo santo ed immacolato sacrificio vespertino che il tuo Unigenito Figlio offerse per la salute del mondo: Egli che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.  Amen.

COMMUNIO
Videbunt in quem tranfixerunt, cum moverentur fundamenta terræ.

Mentre trema la terra guarderanno a Colui che hanno trafitto

POSTCOMMUNIO
Oremus
Domine Iesu Christe, qui temetipsum in Cruce holocaustum immaculatum et spontaneum Deo Patri obtulisti: quæsumus; ut eiusdem sacrificii oblatio veneranda indulgentiam nobis obtineat et gloriam sempiternam: Qui vivis et regnas cum eodem Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Signore Gesù Cristo, sulla Croce ti offristi a Dio Padre quale volontario ed immacolato olocausto, ti preghiamo affinchè questa venerabile offerta sacrificale ci ottenga l’indulgenza e la gloria sempiterna: Tu che sei Dio, e vivi e regni col medesimo Dio Padre, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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