sabato 27 luglio 2019

Santa Marta vergine, sorella dei Ss. Lazzaro e Maria Maddalena, ospite del Salvatore


Santa Marta di Betania, sorella di San Lazzaro e, secondo la tradizione latina (vedi qui), di Santa Maria Maddalena è l’ospite sollecita del Salvatore, colei che attivamente lo serve, colei che attribuisce a Gesù l’onnipotenza di far resuscitare il fratello morto da quattro giorni, perché crede con fede fermissima che quell’amico di famiglia è “Signore … il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo” (cfr. Ioann. XI, 17-27). Come la sorella Maria è tipo della vita contemplativa, Maria è tipo di quella attiva: non cattiva certo questa, ma ottima e necessaria anche all’attiva quella.

Jacopo Tintoretto, Cristo in casa di Marta e Maria, 1570-75, 

Il Breviario Romano ci riferisce che “dopo l'ascensione di lui al cielo, presa dai Giudei insieme col fratello, colla sorella, colla serva Marcella e con Massimino, uno dei 72 discepoli di Cristo Signore, il quale aveva battezzato tutta questa famiglia, e con molti altri Cristiani, fu imbarcata su di una nave senza vela e senza remi, ed esposta a certo naufragio nell'immensità del mare. Ma la nave, guidata da Dio, li condusse tutti salvi a Marsiglia. Questo miracolo e la loro predicazione convertirono a Cristo prima i Marsigliesi, poi quelli d'Aix e le popolazioni vicine; e Lazzaro fu fatto vescovo di Marsiglia, e Massimino di Aix. Maddalena poi, abituata alla preghiera e a stare ai piedi del Signore, si ritirò in una vasta caverna sopra un'altissima montagna per godervi la parte migliore, che si era scelta per assaporare la felicità della contemplazione celeste; dove visse trenta anni separata da ogni commercio umano, trasportata durante questo tempo ogni giorno dagli Angeli nelle altezze per udire i canti dei Celesti abitatori. Marta invece, colla sua ammirabile santità di vita e carità, guadagnatosi l'amore e l'ammirazione di tutti gli abitanti di Marsiglia, si ritirò con alcune donne di grande virtù in un luogo solitario; dove visse lungo tempo con grandissima riputazione di pietà e prudenza, e dove infine, resa illustre per i suoi miracoli, dopo avere predetta molto prima la sua morte, se n'andò al Signore il 29 Luglio. Il suo corpo riscuote a Tarrascona grande venerazione”.

Tomba di Santa Marta a Tarascona 

La festa do santa Marta si trova per la prima volta nel Messale Francescano del 1263 nell’ottava di Santa Maria Maddalena, il 29 luglio appunto. Celebrata che nella cappella papale di Avignone, sarà infine San Pio V a inserirla nel Messale Romano (messa Dilexisti comune delle Vergini con Vangelo proprio) col rito semidoppio. Il testo della messa che segue è tratto dal Proprio per il Patriarcato Latino di Gerusalemme (1935).

 
Busto reliquiario di Santa Marta a Tarascona

INTROITUS
Joann. 12.- Qui mihi ministrat, me sequatur; et ubi ego sum illic et minister meus erit. Si quis mihi ministraverit, honorificabit eum Pater meus, dicit Dominus omnipotens. ~~ Ps 100.- Oculi mei ad fideles terrae, ut sedeant mecum: ambulans in via immaculata. ~~ Qui mihi ministrat, me sequatur; et ubi ego sum illic et minister meus erit. Si quis mihi ministraverit, honorificabit eum Pater meus, dicit Dominus omnipotens.

Joann. 12.- Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà ~~ Ps 100.- I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese perché restino a me vicino:chi cammina per la via integra sarà mio servitore. ~~ Gloria ~~ Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà


Gloria


ORATIO
Orémus.
Omnipotens sempiterne Deus, qui Unigenitum tuum, pro salute hominum in terris conversantem, beatæ Virginis Marthæ hospitio suscipi voluisti; præsta, quæsumus, ut, ejusdem Virginis meritis et intercessione in cœlorum domicilio recepi misericorditer valeamus. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Onnipotente e sempiterno Iddio, che volesti che il tuo Unigenito, disceso a vivere sulla terra per la salvezza degli uomini, fosse ospitato dalla beata Vergine Marta: fa’ che, per l’intercessione e i meriti della medesima Vergine, possiamo misericordiosamente essere accolto nella dimora dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Commemoratio Ss. Felicis, Simplicii, Faustini et Beatricis.
Præsta, quaesumus, Dómine: ut, sicut pópulus christiánus Mártyrum tuórum Felícis, Simplícii, Faustíni et Beatrícis temporáli sollemnitáte congáudet, ita perfruátur ætérna; et, quod votis célebrat, comprehéndat efféctu. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Fa', o Signore, che come il popolo cristiano gode della solennità temporale dei tuoi santi martiri Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice, così abbia a godere dell'eterna felicità, conseguendo quanto celebra con desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapientiae.
Eccli 26, 16-24
Gratia mulieris sedulæ delectabit virum suum, et ossa illius impinguabit. Disciplina illius datum Dei est. Mulier sensata et tacita, non est immutatio eruditæ animæ. Gratia super gratiam mulier sancta et pudorata. Omnis autem ponderatio non est digna continentis animæ. Sicut sol oriens mundo in altissimis Dei, sic mulieris bonæ species in ornamentum domus ejus. Lucerna splendens super candelabrum sanctum, et species faciei super ætatem stabilem.Columnæ aureæ super bases argenteas,et pedes firmi super plantas stabilis mulieris. Fundamenta æterna supra petram solidam, et mandata Dei in corde mulieris sanctæ.

La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa. E' un dono del Signore una donna silenziosa,non c'è compenso per una donna educata. Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta. Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa. Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura. Colonne d'oro su base d'argento, tali sono gambe graziose su solidi piedi. I fondamenti eterni su solida pietra, e i comandamenti di Dio nel cuore della donna santa.

GRADUALE
Luc 10
Dómine, non est tibi curæ, quod soror mea réliquit me solam ministráre? dic ergo illi, ut me ádiuvet.
V. Martha, Martha, sollícita es et turbáris erga plúrima: porro unum est necessárium.

Signore, non ti importa che mia sorella mi lasci sola a preparare? Dille dunque che mi aiuti
V. Marta, Marta, ti affanni ed inquieti per troppe cose. Eppure una sola è necessaria!

ALLELUIA
Allelúja, allelúja.
Martha autem satagebat circa frequens ministerium. Allelúja.

Alleluia, alleluia.
Marta si affannava tra le molte faccende di casa. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 10:38-42
In illo témpore: Intrávit Jesus in quoddam castéllum: et múlier quædam, Martha nómine, excépit illum in domum suam: et huic erat soror nómine María, quæ étiam sedens secus pedes Dómini, audiébat verbum illíus. Martha autem satagébat circa frequens ministérium: quæ stetit et ait: Dómine, non est tibi curæ, quod soror mea réliquit me solam ministráre? dic ergo illi, ut me ádiuvet. Et respóndens, dixit illi Dóminus: Martha, Martha, sollícita es et turbáris erga plúrima: porro unum est necessárium. María óptimam partem elégit, quæ non auferétur ab ea.

In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, chiamata Marta, lo ricevette in casa sua. E questa aveva una sorella di nome Maria, la quale, postasi a sedere ai piedi del Signore, ne ascoltava la parola. Marta intanto si affannava tra le molte faccende di casa. Fermatasi poi disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi lasci sola a preparare? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, ti affanni ed inquieti per troppe cose. Eppure una sola è necessaria! Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

OFFERTORIUM
Eccli 24
In habitatióne sancta coram ipso ministrávi. Et sic in Sion firmáta sum, et in civitáte sanctificáta simíliter requiévi, et in Ierúsalem potéstas mea.

Nel tabernacolo santo, dinanzi a Lui ho esercitato il mio ministero, poi ebbi fissa dimora in Sion. Nella città santa parimenti posai ed in Gerusalemme è il mio potere.

SECRETA
Admitte, pie et misericors Deus, hostias et preces quas in sancto altari tuo tibi devote offerimus ob commemorationem sanctae Virginis tuae Marthae; ut sicut illa pura tibi mente servivit in terris; ita nos ejus intercessione, post huius ministerii decursum, feliciter vivamus in caelis. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accetta, o Dio pio e misericordioso, le ostie e le preghiere che offriamo al tuo santo altare in memoria della tua santa vergine Marta: come ella ti ha servito con cuore puro in terra, così anche noi, per sua intercessione, dopo il servizio che ti prestiamo in terra, possiamo felicemente vivere in cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro Ss. Felici, Simplicio, Faustino et Beatrici.
Hóstias tibi, Dómine, pro sanctórum Mártyrum tuórum Felícis, Simplícii, Faustíni et Beatrícis commemoratióne deférimus: supplíciter deprecántes; ut indulgéntiam nobis páriter cónferant et salútem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Eccoti, Signore queste ostie in memoria dei tuoi santi martiri Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice; umilmente ti supplichiamo perché ci portino perdono ed anche salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Luc 10
Intrávit Jesus in quoddam castéllum: et múlier quædam, Martha nómine, excépit illum in domum suam

Gesù entrò in un villaggio e una donna, chiamata Marta, lo ricevette in casa sua.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sumptis, Domine, salutis aeternae mysteriis, te suppliciter exoramus, ut intercedente beata et gloriosa Virgine Martha hospita tua, illius gaudiorum efficiamur participes, et aeterni praemii cohaeredes. Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Ricevuti i misteri della eterna salvezza, ti supplichiamo, o Signore, onde, per l’intercessione della beata e gloriosa vergine Marta, tua ospite, siamo resi partecipi delle sue gioie e coeredi del premio eterno: Tu che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro Ss. Felici, Simplicio, Faustino et Beatrici.
Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut sanctórum Martyrum tuórum Felícis, Simplícii, Faustíni et Beatrícis coeléstibus mýsteriis celebráta sollémnitas, indulgéntiam nobis tuæ propitiatiónis acquírat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che i celesti misteri celebrati nella solennità dei tuoi santi martiri Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice, ci ottengano la tua benigna indulgenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


mercoledì 24 luglio 2019

San Giacomo Maggiore, Apostolo e Patrono delle Spagne

Giacomo, Galileo, figlio di Zebedeo e fratello germano dell'Apostolo Giovanni, chiamato col fratello tra i primi Apostoli, abbandonò il padre e le reti per seguire il Signore, e tutti due furono chiamati dallo stesso Gesù Boanerges, cioè figli del tuono. Egli fu uno dei tre Apostoli, che il Salvatore amò di più, e che volle avere come testimoni della sua trasfigurazione, del miracolo che fece allorché risuscitò la figlia del capo della sinagoga, e quando si ritirò sul monte degli Olivi per pregare il Padre, prima d'essere preso dai Giudei.
Dopo l'ascensione di Gesù al cielo, egli predicò la sua divinità nella Giudea e nella Samaria, convertendo moltissimi alla fede cristiana. Partito poi per la Spagna, vi convertì alcuni a Cristo; di questi in seguito san Pietro ne ordinò sette vescovi e li inviò per primi in Spagna. Quindi ritornato a Gerusalemme, avendo guadagnato, fra gli altri, alla verità della fede il mago Ermogene, e proclamando liberamente la divinità di Gesù Cristo, Erode Agrippa, divenuto re sotto l'imperatore Claudio, per conciliarsi i Giudei, condannò Giacomo alla pena capitale. Colui che l'aveva condotto al tribunale, vedendo il coraggio col quale andava al martirio, si dichiarò cristiano anche lui.
Mentre venivano portati al supplizio, egli chiese perdono a Giacomo; e Giacomo, baciandolo: «La pace sia con te» gli disse. Pertanto vennero tutti due decapitati; poco prima Giacomo aveva guarito un paralitico. Il suo corpo fu poi trasportato a Compostela, dove è in sommo onore, accorrendovi pellegrini da tutte le parti del mondo per motivo di pietà e di voti. Per celebrare la memoria del suo natale, la Chiesa ha scelto quest'oggi, ch'è il giorno della sua traslazione, perché fu verso la festa di Pasqua ch'egli, primo degli Apostoli, rese testimonianza a Gesù Cristo con l'effusione del suo sangue a Gerusalemme.

(Breviario Romano)



Ex Proprio pro Hispaniarum Regno
Paramentis rubeis - Duplex I classis cum octava 


INTROITUS
Isa 66, 19. - Ponam in eis signum, dicit Dominus, et mittam ex eis ad eos qui non audierunt de me, et annuntiabunt gloriam meam gentibus.  ~~  Ps 18, 2. - Cæli enarrant gloriam Dei, et opera manuum ejus annuntiat firmamentum.   ~~   Glória  ~~  Ponam in eis signum, dicit Dominus, et mittam ex eis ad eos qui non audierunt de me, et annuntiabunt gloriam meam gentibus.

Isa 66, 19. - Io porrò in essi un segno e di essi ne manderò a coloro che non sentirono mai parlare di me e annunzieranno ai Gentili la mia gloria.  ~~  Ps 18, 2. - I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani.  ~~  Gloria  ~~  Io porrò in essi un segno e di essi ne manderò a coloro che non sentirono mai parlare di me e annunzieranno ai Gentili la mia gloria. 


Gloria


ORATIO
Orémus.
Esto, Dómine, plebi tuæ sanctificátor et custos: ut, Apóstoli tui Iacóbi muníta præsídiis, et conversatióne tibi pláceat, et secúra mente desérviat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, santifica e custodisci il tuo popolo: sorretto dall'aiuto del tuo apostolo Giacomo ti piaccia per la santità della vita e ti serva in tranquillità di spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corinthios.
1 Cor 4:9-15
Fratres: Puto, quod Deus nos Apóstolos novíssimos osténdit, tamquam morti destinátos: quia spectáculum facti sumus mundo et Angelis et homínibus. Nos stulti propter Christum, vos autem prudéntes in Christo: nos infírmi, vos autem fortes: vos nóbiles, nos autem ignóbiles. Usque in hanc horam et esurímus, et sitímus, et nudi sumus, et cólaphis caedimur, et instábiles sumus, et laborámus operántes mánibus nostris: maledícimur, et benedícimus: persecutiónem pátimur, et sustinémus: blasphemámur, et obsecrámus: tamquam purgaménta huius mundi facti sumus, ómnium peripséma usque adhuc. Non ut confúndam vos, hæc scribo, sed ut fílios meos caríssimos móneo. Nam si decem mília pædagogórum habeátis in Christo: sed non multos patres. Nam in Christo Iesu per Evangélium ego vos génui.

Fratelli: Mi pare che Dio abbia veramente messo noi apostoli all'ultimo posto, come dei destinati a morte, perché siamo divenuti spettacolo al mondo, agli Angeli e agli uomini. Noi stolti per Cristo e voi prudenti in Cristo; noi deboli e voi forti; voi onorati e noi disprezzati. Anche in questo momento noi soffriamo fame e nudità; siam presi a schiaffi, e non abbiamo ove posarci; e ci affanniamo a lavorare con le nostre mani; maledetti, benediciamo; perseguitati, sopportiamo: calunniati, preghiamo; sino ad ora trattati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per farvi arrossire vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi come carissimi miei figliuoli; perché anche se avete diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù mediante il Vangelo.

GRADUALE
Mal 2, 6
Lex Domini semper fuit in ore ejus, et iniquitas non est inventa in labiis ejus
V. In pace et in æquitate ambulavit, et impios convertit ab iniquitate.

La legge del Signore fu sempre nel suo cuore e mai sulle sue labbra fu trovata iniquità.
V. Ha camminato con pace e rettitudine e ha convertito molti empi.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
O sidus refúlgens Hispániæ, sancte Jacóbe Apóstole: intercede pro nobis ad Dóminum. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
O rutilante stella della Spagna, San Giacomo Apostolo, intercedi per noi presso Dio. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 20:20-23
In illo témpore: Accessit ad Iesum mater filiórum Zebedaei cum fíliis suis, adórans et petens áliquid ab eo. Qui dixit ei: Quid vis? Ait illi: Dic, ut sédeant hi duo fílii mei, unus ad déxteram tuam et unus ad sinístram in regno tuo. Respóndens autem Iesus, dixit: Néscitis, quid petátis. Potéstis bíbere cálicem, quem ego bibitúrus sum? Dicunt ei: Póssumus. Ait illis: Cálicem quidem meum bibétis: sédere autem ad déxteram meam vel sinístram, non est meum dare vobis, sed quibus parátum est a Patre meo.

In quel tempo si accostò a Gesù la madre dei figli di Zebedeo con i propri figliuoli, adorando e in atto di chiedere qualche cosa. «Che vuoi?» le disse. Quella rispose: «Di' che seggano questi due miei figliuoli, uno alla destra e l'altro alla tua sinistra nel tuo regno». E Gesù rispose: «Non sapete quello che domandate. Potete voi bere il calice, che io berrò?». Gli rispondono: «Lo possiamo». Dice loro: «Il calice mio voi certo lo berrete: sedere però alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concedervelo, ma è per quelli cui è stato preparato dal Padre mio».


Credo (per totam octavam)


OFFERTORIUM
Ps 138:17
Nimis bonoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum

I tuoi amici, o Dio, sono sommamente onorati; veramente forte è diventato il loro principato.

SECRETA
Oblatiónes pópuli tui, quaesumus, Dómine, beáti Iacóbi Apóstoli pássio beáta concíliet: et, quæ nostris non aptæ sunt méritis, fiant tibi plácitæ eius deprecatióne. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Il glorioso martirio del beato apostolo Giacomo ti renda gradite, Signore, le offerte del tuo popolo: e poiché i meriti non le fanno degne di te, ti piacciano per le sue preghiere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE APOSTOLIS
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te, Dómine, supplíciter exoráre, ut gregem tuum, Pastor ætérne, non déseras: sed per beátos Apóstolos tuos contínua protectióne custódias. Ut iísdem rectóribus gubernétur, quos óperis tui vicários eídem contulísti præésse pastóres. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes

E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza innalzare a te, Signore, la nostra preghiera. Ti supplichiamo, Pastore eterno: non abbandonare il tuo gregge, ma per mezzo dei tuoi Santi Apostoli custodiscilo e proteggilo sempre. Continui ad essere governato da quelli che tu stesso hai eletto vicari dell'opera tua, e hai costituito pastori. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria

COMMUNIO
Eccli 45,20-21
Ipsum elegit Dominus in salutem gentium et dedit illi in præceptis suis potestatem, in testamentis judiciorum: docere Jacob testimonia, et in lege sua lucem dare Israël.

Il Signore lo scelse per la salvezza delle genti, gli affidò i suoi comandamenti, il potere sulle prescrizioni del diritto, perché insegnasse a Giacobbe i decreti e illuminasse Israele nella sua legge.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Beáti Apóstoli tui Iacóbi, quaesumus, Dómine, intercessióne nos ádiuva: pro cuius festivitáte percépimus tua sancta lætántes.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Aiutaci, Signore, per l'intercessione del tuo santo apostolo Giacomo: nella cui festa abbiamo ricevuto con gioia i tuoi santi misteri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.




Qui la messa di San Giacomo per la Chiesa Universale: http://sardiniatridentina.blogspot.com/2017/07/san-giacomo-il-maggiore-apostolo.html

Vigilia propria di San Giacomo Maggiore, Apostolo e Patrono delle Spagne


Ex Proprio pro Hispaniarum Regno

La Vergine Maria il 2 gennaio dell'anno 40 apparve  col suo vero corpo  a Saragozza all'Apostolo Giacomo che stava evangelizzando la Spagna, consegnandogli il Pilar (vedi qui) 

INTROITUS
Matth. 4, 21- Procedens Dominus juxta mare Galilææ vidit duos fratres, Jacobum Zebedæi, et Joannem fratrem ejus, in navi cum Zebedæo patre eorum, reficientes retia sua : et vocavit eos. ~~ Ps 18, 2. - Cæli enarrant gloriam Dei, et opera manuum ejus annuntiat firmamentum. ~~ Glória ~~ Procedens Dominus juxta mare Galilææ vidit duos fratres, Jacobum Zebedæi, et Joannem fratrem ejus, in navi cum Zebedæo patre eorum, reficientes retia sua : et vocavit eos.

Matth. 4, 21- Procedendo il Sìgnore lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, sulla nave col proprio padre che rassettavano le reti e li chiamò. ~~ Ps 18, 2. – I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. ~~ Gloria ~~ Procedendo il Sìgnore lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, sulla nave col proprio padre che rassettavano le reti e li chiamò.

ORATIO
Orémus.
Da, quaesumus, omnípotens Deus: ut beáti Jacobi Apóstoli tui, quam prævenímus, veneránda sollémnitas, et devotiónem nobis áugeat et salútem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Fa, Dio onnipotente, che l'augusta solennità, alla quale ci prepariamo, del tuo beato Apostolo Giacomo, aumenti in noi la devozione e l'aiuto per la salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Eccli 5:2-4; 5:6-9.
Benedíctio Dómini super caput justi. Ideo dedit illi Dóminus hereditátem, et divísit illi partem in tríbubus duódecim: et invénit grátiam in conspéctu omnis carnis. Et magnificávit eum in timóre inimicórum, et in verbis suis monstra placávit. Glorificávit illum in conspéctu regum, et jussit illi coram pópulo suo, et osténdit illi glóriam suam. In fide et lenitáte ipsíus sanctum fecit illum, et elégit eum ex omni carne. Et dedit illi coram præcépta, et legem vitæ et disciplínæ, et excélsum fecit illum. Státuit ei testaméntum ætérnum, et circumcínxit eum zona justítiæ: et índuit eum Dóminus corónam glóriæ.

La benedizione del Signore è sopra il capo del giusto. Pertanto il Signore gli diede un'eredità, e divise per lui una parte nelle dodici tribù: e trova grazia al cospetto di ogni uomo. E lo rese grande con timore dei nemici, e placò le belve con le sue parole. Lo glorificò davanti ai re, e lo comandò davanti al suo popolo, e gli mostrò la sua gloria. Lo fece santo per la fede e la mansuetudine di lui, e lo elesse fra tutti gli uomini. E diede precetti davanti a lui e legge di vita e disciplina, e lo rese eccelso. Stabilì per lui un patto eterno, e gli cinse attorno la cintura della giustizia: ed il Signore gli fece indossare la corona di gloria.

GRADUALE
Ps.138,17-18
Nimis honorificati sunt amici tui, Deus; nimis confortatus est principatus eorum.
V. Dinumerabo eos, et super arenam multiplicabuntur.

I tuoi amici, o Dio, sono sommamente onorati; veramente forte è diventato il loro principato.
V. Se li conto sono più della sabbia.

EVANGELIUM
Sequentia sancti Evangelii secundum Marcum
Marc 3, 13-20
In illo tempore, Et ascendens Jesus in montem vocavit ad se quos voluit ipse: et venerunt ad eum. Et fecit ut essent duodecim cum illo: et ut mitteret eos prædicare. Et dedit illis potestatem curandi infirmitates et ejiciendi dæmonia. Et imposuit Simoni nomen Petrus: et Jacobum Zebedæi, et Joannem fratrem Jacobi, et imposuit eis nomina Boanerges, quod est, Filii tonitrui: et Andream, et Philippum, et Bartholomæum, et Matthæum, et Thomam, et Jacobum Alphæi, et Thaddæum, et Simonem Cananæum, et Judam Iscariotem, qui et tradidit illum. Et veniunt ad domum : et convenit iterum turba, ita ut non possent neque panem manducare.

In quel tempo, Gesù salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.

OFFERTORIUM
Ps 8:6-7
Glória et honore coronásti eum: et constituísti eum super ópera mánuum tuárum, Dómine.

Lo hai coronato di gloria e di onore: e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani, o Signore.

SECRETA
Apostólici reveréntia cúlminis offeréntes tibi sacra mystéria, Dómine, quae; sumus: ut beáti Jacobi Apóstoli tui suffrágiis, cujus natalícia prævenímus; plebs tua semper et sua vota deprómat, et desideráta percípiat. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Mentre ti offriamo i sacri misteri con la reverenza del culmine apostolico, ti preghiamo, o Signore, affinchè tramite i suffragi del beato Giacomo tuo Apostolo, la cui festa ci prepariamo a celebrare, il tuo popolo ottenga i suoi voti e riceva le cose che desidera. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Marc 3, 17
Vocavit Dominus Jacobum Zebedæi, et Joannem fratrem Jacobi, et imposuit eis nomina Boanerges, quod est, Filii tonitrui

Il Signore chiamò Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sancti Apóstoli tui Jacobi, quaesumus. Dómine, supplicatióne placátus: et veniam nobis tríbue, et remédia sempitérna concéde. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ti preghiamo, o Signore, affinché placato dalla supplica del tuo santo Apostolo Giacomo, tu ci conceda il perdono ed attribuisca gli eterni rimedi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Messa della Vigilia di San Giacomo Maggiore, Apostolo, per la Chiesa Universale: http://sardiniatridentina.blogspot.com/2018/07/vigilia-di-san-giacomo-apostolo.html

mercoledì 3 luglio 2019

San Leone II, Papa e Confessore

San Leone II, siciliano di origine, fu papa dal 682 al 683. Le fonti ce lo descrivono come versatissimo nella lingua latina come nella greca ed in possesso di una splendida eloquenza e di buone capacità poetiche e musicali, tanto che si può ipotizzare una sua direzione della schola cantorum del Laterano. Il suo breve pontificato fu caratterizzato dalla difesa dei diritti della Sede Romana contro le tensioni centrifughe di Vescovi come quello di Ravenna e contro le intromissioni imperiali. Accolse gli Atti del Concilio Costantinopolitano III compresa la condanna di papa Onorio I “che, anziché estinguere sul nascere la fiamma dell'eresia, come si conviene all'autorità apostolica, la alimentò con la sua trascuratezza” (Lettera ai vescovi della Spagna, PL 96, 414) a riguardo della questione monotelita. Amplificò lo splendore delle sacre cerimonie per onorare degnamente la maestà di Dio e per istruire il popolo; parimenti restaurò alcune chiese, deponendovi anche onorevolmente i corpi dei Martiri. Non dimenticò infine i poveri, verso i quali fu padre amoroso. La sua festa è senza dubbio nata dal fraintendimento della festa “sancti Leonis secundo”, che era celebrata dalla Chiesa Romana il 28 giugno in memoria della Traslazione di san Leone Magno.


INTROITUS
Joannes 21:15-17.- Si díligis me, Simon Petre, pasce agnos meos, pasce oves meas. ~~ Ps 29:2.- Exaltábo te, Dómine, quóniam suscepísti me, nec delectásti inimícos meos super me.  ~~  Glória  ~~  Si díligis me, Simon Petre, pasce agnos meos, pasce oves meas. 

Joannes 21:15-17.- Se mi ami, Simon Pietro, pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.  ~~  Ps 29:2.- Ti voglio esaltare, Signore, perché mi hai salvato, né hai fatto che gioisca colui che mi ha in odio.  ~~  Gloria  ~~  Se mi ami, Simon Pietro, pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. 


Gloria


ORATIO
Orémus.
Gregem tuum, Pastor ætérne, placátus inténde: et, per beátum Leónem Summum Pontíficem, perpétua protectióne custódi; quem totíus Ecclésiæ præstitísti esse pastórem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O eterno Pastore, volgi lo sguardo benigno sul tuo gregge e custodiscilo con una continua protezione, per intercessione del sommo Pontefice san Leone, che hai costituito pastore di tutta la Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Commemoratio  Octavae SS Petri et Pauli
Deus, qui hodiérnam diem Apostolórum tuórum Petri et Pauli martýrio consecrásti: da Ecclésiæ tuæ, eórum in ómnibus sequi præcéptum; per quos religiónis sumpsit exórdium. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che consacrasti questo giorno col martirio dei tuoi Apostoli Pietro e Paolo: concedi alla tua Chiesa di seguire in ogni cosa i precetti di coloro, per mezzo dei quali ebbe principio la religione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Petri Apóstoli.
l Pet 5:1-4; 5:10-11.
Caríssimi: Senióres, qui in vobis sunt, obsécro consénior et testis Christi passiónum, qui et ejus, quæ in futúro revelánda est, glóriæ communicátor: páscite qui in vobis est gregem Dei, providéntes non coácte, sed spontánee secúndum Deum, neque turpis lucri grátia, sed voluntárie; neque ut dominántes in cleris, sed forma facti gregis ex ánimo. Et, cum appáruerit princeps pastórum, percipiétis immarcescíbilem glóriæ corónam. Deus autem omnis grátiæ, qui vocávit nos in ætérnam suam glóriam in Christo Jesu, módicum passos ipse perfíciet, confirmábit solidabítque. Ipsi glória et impérium in saecula sæculórum. Amen.

Carissimi: Sacerdote anch'io e teste della Passione di Cristo e chiamato ad aver parte alla futura gloria, io scongiuro i sacerdoti che sono tra voi: Pascete il gregge di Dio, che vi è affidato, governandolo non per forza, ma volentieri per amor di Dio; non per il vil guadagno, ma con animo generoso; non come dominatori delle Chiese, ma come sinceri modelli del gregge; e così, quando apparirà il principe dei pastori, riceverete l'incorruttibile corona della gloria. Il Dio di ogni grazia, il quale ci ha chiamati in Gesù Cristo all'eterna sua gloria, con un po' di patire vi perfezionerà, vi conforterà, vi confermerà. A Lui impero e gloria in eterno. Amen.

GRADUALE  
Ps 106:32; 106:31
Exáltent eum in Ecclésia plebis: et in cáthedra seniórum laudent eum.
V. Confiteántur Dómino misericórdiæ ejus; et mirabília ejus fíliis hóminum.

Lo esaltino nell'assemblea del popolo e lo lodino dalla cattedra degli anziani.
V. Celebrino il Signore le sue misericordie, le meraviglie da lui operate in favore dei figli degli uomini.

ALLELUIA
Allelúja, allelúja
Matt 16:18
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam. Allelúja.

Alleluia, alleluia
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 16:13-19
In illo témpore: Venit Jesus in partes Cæsaréæ Philíppi, et interrogábat discípulos suos, dicens: Quem dicunt hómines esse Fílium hóminis? At illi dixérunt: Alii Joánnem Baptístam, alii autem Elíam, alii vero Jeremíam aut unum ex prophétis. Dicit illis Jesus: Vos autem quem me esse dícitis? Respóndens Simon Petrus, dixit: Tu es Christus, Fílius Dei vivi. Respóndens autem Jesus, dixit ei: Beátus es, Simon Bar Jona: quia caro et sanguis non revelávit tibi, sed Pater meus, qui in coelis est. Et ego dico tibi, quia tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam, et portæ ínferi non prævalébunt advérsus eam. Et tibi dabo claves regni coelórum. Et quodcúmque ligáveris super terram, erit ligátum et in coelis: et quodcúmque sólveris super terram, erit solútum et in coelis.

In quel tempo, Gesù, venuto nella zona di Cesarea di Filippo, interrogava i suoi discepoli: «Chi dicono che sia il Figlio dell'uomo?». Ed essi risposero: «Alcuni Giovanni il. Battista, altri Elia, altri ancora Geremia, o uno dei profeti». Disse loro Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù, in risposta, gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, poiché non la carne e il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io dico a te che tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. E ti darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato anche nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto anche nei cieli».

OFFERTORIUM
Jer 1:9-10
Ecce, dedi verba mea in ore tuo: ecce, constítui te super gentes et super regna, ut evéllas et destruas, et ædífices et plantes.

Ecco che le mie parole pongo sulla tua bocca: ecco che io ti prepongo a nazioni e a regni per svellere ed abbattere, per edificare e piantare. 

SECRETA
Oblátis munéribus, quaesumus, Dómine, Ecclésiam tuam benígnus illúmina: ut, et gregis tui profíciat ubique succéssus, et grati fiant nómini tuo, te gubernánte, pastóres. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Per i doni che ti offriamo, o Signore, illumina benigno la tua Chiesa, affinché ovunque il tuo gregge progredisca e, docili alla tua guida, i pastori siano graditi al tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro Octava SS Petri et Pauli
Hóstias, Dómine, quas nómini tuo sacrándas offérimus, apostólica prosequátur orátio: per quam nos expiári tríbuas et deféndi. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.  Amen.

Le offerte, o Signore, che Ti presentiamo, affinché siano consacrate al tuo nome, vengano accompagnate dalla preghiera degli Apostoli, mediante la quale Tu ci conceda perdono e protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Matt 16:18
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam.

Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! 

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Refectióne sancta enutrítam gubérna, quaesumus, Dómine, tuam placátus Ecclésiam: ut, poténti moderatióne dirécta, et increménta libertátis accípiat et in religiónis integritáte persístat. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Guida benevolmente, o Signore, la tua Chiesa, nutrita con questo santo ristoro: diretta dal tuo potente governo, essa goda di una crescente libertà e mantenga integra la sua fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Orémus.
Pro  Octava SS Petri et Pauli
Quos coelésti, Dómine, alimento satiásti: apostólicis intercessiónibus ab omni adversitáte custódi. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Quelli, o Signore, che Tu saziasti di un alimento celeste, per intercessione degli Apostoli, proteggili contro ogni avversità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...