giovedì 31 maggio 2018

Litanie del Sacro Cuore di Gesù

Le Litanie del Sacratissimo Cuore di Gesù, composte di trentatré invocazioni, furono approvate nella loro forma definita da Sua Santità Leone XIII il 2 aprile 1899. Il Sommo Pontefice Pio XI le arricchì di un'indulgenza di sette anni e di un'indulgenza plenaria alle solite condizioni se dette indulgenze con i versetti e l'orazione vengono recitate piamente per un mese intero.



Kýrie, eléison.
Christe, eléison.
Kýrie, eléison.
Christe, audi nos.
Christe, exáudi nos.
Pater de cælis, Deus, miserére nobis.
Fili, Redémptor mundi, Deus, miserére nobis.
Spíritus Sancte, Deus, miserére nobis.
Sancta Trínitas, unus Deus, miserére nobis.
Cor Jésu, Fílii Patris ætérni, miserére nobis.
Cor Jésu, in sinu Vírginis Matris a Spíritu Sancto formátum, miserére nobis.
Cor Jésu, Verbo Dei substantiáliter unítum, miserére nobis.
Cor Jésu, maiestátis infinítæ, miserére nobis.
Cor Jésu, templum Dei sanctum, miserére nobis.
Cor Jésu, tabernáculum Altíssimi, miserére nobis.
Cor Jésu, domus Dei et porta cæli, miserére nobis.
Cor Jésu, fornax ardens caritátis, miserére nobis.
Cor Jésu, justítiæ et amóris receptáculum, miserére nobis.
Cor Jésu, bonitáte et amóre plenum, miserére nobis.
Cor Jésu, virtútum ómnium abýssus, miserére nobis.
Cor Jésu, omni láude digníssimum, miserére nobis.
Cor Jésu, rex et centrum ómnium córdium, miserére nobis.
Cor Jésu, in quo sunt omnes thesáuri sapiéntiæ et sciéntiæ, miserére nobis.
Cor Jésu, in quo hábitat omnis plenitúdo divinitátis, miserére nobis.
Cor Jésu, in quo Pater sibi bene complácuit, miserére nobis.
Cor Jésu, de cúius plenitúdine omnes nos accépimus, miserére nobis.
Cor Jésu, desidérium cóllium æternórum, miserére nobis.
Cor Jésu, pátiens et múltæ misericórdiæ, miserére nobis.
Cor Jésu, dives in omnes qui ínvocant te, miserére nobis.
Cor Jésu, fons vítæ et sanctitátis, miserére nobis.
Cor Jésu, propitiátio pro peccátis nostris, miserére nobis.
Cor Jésu, saturátum oppróbriis, miserére nobis.
Cor Jésu, attrítum propter scélera nostra, miserére nobis.
Cor Jésu, usque ad mortem obœdiens factum,
Cor Jésu, láncea perforátum, miserére nobis.
Cor Jésu, fons totíus consolatiónis, miserére nobis.
Cor Jésu, vita et resurréctio nostra, miserére nobis.
Cor Jésu, pax et reconciliátio nostra,
miserére nobis.
Cor Jésu, víctima peccatórum, miserére nobis
Cor Jésu, salus in te sperántium, miserére nobis.
Cor Jésu, spes in te moriéntium, miserére nobis.
Cor Jésu, delíciæ sanctórum ómnium,
miserére nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, parce nobis, Dómine.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, exáudi nos, Dómine.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi,  miserére nobis.
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Padre celeste, Dio, abbi pietà di noi.
Figlio Redentore dei mondo, Dio, abbi pietà di noi.
Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi.
Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, Figlio dell'Eterno Padre, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Madre, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, sostanzialmente unito al Verbo di Dio, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, maestà infinita, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, tempio santo di Dio, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, tabernacolo dell'Altissimo, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, casa di Dio e porta del cielo, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, fornace ardente di amore, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, fonte di giustizia e di carità, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, colmo di bontà e di amore, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, abisso di ogni virtù, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, degnissimo di ogni lode, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, ove sono tutti i tesori di sapienza e di scienza, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, ove abita tutta la pienezza della deità, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, in cui il Padre si compiacque, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, dalla cui pienezza tutti abbiamo ricevuto, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, desiderio della patria eterna, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, paziente e misericordioso, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, fonte di vita e di santità, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, propiziazione per nostri peccati, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, ricolmato di oltraggi, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, annientato dalle nostre colpe, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, fonte di ogni consolazione, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, vita e risurrezione nostra, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, pace e riconciliazione nostra, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, vittima per i peccatori, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, salvezza di chi spera in te, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, speranza di chi muore, abbi pietà di noi.
Cuore di Gesù, gioia di tutti i santi, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati dei mondo, perdonaci, Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati dei mondo, esaudiscici, Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati dei mondo, abbi pietà di noi.

V. Jésu, mitis et húmilis corde
R. Fac cor nostrum secúndum cor tuum.
V. Gesù, mite ed umile di cuore.
R. Fa’ il nostro cuore simile al tuo.

Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, réspice in cor dilectíssimi Fílii tui, et in láudes et satisfactiónes quas in nómine peccatórum tibi persólvit, iísque misericórdiam tuam peténtibus tu véniam concéde placátus, in nómine ejúsdem Fílii tui Jésu Christi: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, sæcula sæculórum. Amen.

Preghiamo
Dio onnipotente e sempiterno, guarda al Cuore del tuo dilettissimo Figliuolo, e alle lodi e alle soddisfazioni che esso ti ha innalzato e perdona clemente a tutti coloro che ti chiedono misericordia nel nome del medesimo tuo Figliuolo Gesù Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo per   tutti i secoli dei secoli. Così sia.





Dottrina e canoni Tridentini della comunione sotto le due specie

Sebbene fin dai primordi della Chiesa pure i fedeli comunicassero al calice, l'insorgere in Occidente di varie eresie eucaristiche, la Chiesa Latina adottò progressivamente l'uso di comunicare i fedeli con la sola Ostia consacrata, per inculcare la verità di fede delle sostanziale presenza del Cristo tutto intero - Christus totus - sotto ciascuna delle due specie, come bene spiega san Tommaso (ST, III, q. 76, a. 2). Insorgendo gli eretici del secolo XV e XVI contro questa prassi ecclesiastica, il Concilio Tridentino con decreto del 16 giugno 1562 volle chiarire la faccenda. 


Proemio.- Il sacrosanto Concilio ecumenico e generale Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito Santo, sotto la presidenza dei medesimi Legati della Sede Apostolica, poiché per le arti dell’iniquissimo demonio sono state messe in giro, in diversi luoghi, cose mostruose sull’adorabile e santissimo Sacramento dell’Eucarestia, per cui in alcune province molti sembrano essersi allontanati dalla fede e dall’obbedienza della Chiesa Cattolica, crede che a questo punto debbano esporsi le verità che riguardano la comunione sotto le due specie e la comunione dei fanciulli. Esso, quindi, proibisce assolutamente a tutti i fedeli cristiani di osare di credere, insegnare, predicare diversamente, in seguito, su questi argomenti, da quanto è stato spiegato e definito con questi decreti.


Capitolo I.- Dichiara, dunque, ed insegna, lo stesso santo sinodo, istruito dallo Spirito Santo, - che è Spirito di sapienza e di intelletto, Spirito di consiglio e di pietà (Cfr. Is 11, 2) -, ed attenendosi al giudizio e all’uso della Chiesa stessa, che i laici e i chierici che non celebrano, non sono obbligati da nessun precetto divino a ricevere il sacramento dell’Eucarestia sotto le due specie, e che non si può assolutamente dubitare (senza diminuzione per la fede) che basti ad essi, per la salvezza, la comunione sotto una sola specie. Poiché, anche se Cristo signore, nell’ultima cena istituì e diede agli apostoli questo Sacramento sotto le specie del pane e del vino, non è detto, però, che quella istituzione e quella consegna voglia significare che tutti i fedeli per istituzione del Signore siano obbligati a ricevere l’una e l’altra specie. Che poi la comunione sotto entrambe le specie sia comandata dal Signore, non si deduce neppure dal discorso di Giovanni VI, comunque esso, secondo le varie interpretazioni dei santi padri e dottori, debba intendersi. Infatti, chi disse: “Se non mangerete la carne del Figlio dell’uomo e non berrete il suo sangue, non avrete la vita in voi, disse pure: Se qualcuno mangerà di questo pane, vivrà in eterno” (Gv 6, 52). E Chi disse: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna” (Gv 6, 55), disse anche: “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”; e finalmente chi disse: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me ed io in lui” (Gv 6, 57), disse, tuttavia: “Chi mangia questo pane, vive in eterno” (Gv 6, 59).


Capitolo II.- Il Concilio dichiara, inoltre, che la Chiesa ha sempre avuto il potere di stabilire e mutare nella distribuzione dei sacramenti, salva la loro sostanza, quegli elementi che ritenesse di maggiore utilità per chi li riceve o per la venerazione degli stessi sacramenti, a seconda delle circostanze, dei tempi e dei luoghi. Cosa che l’apostolo sembra accennare chiaramente, quando dice: “La gente ci ritenga servi di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio” (1Cor 4, 1). Ed è abbastanza noto che egli stesso si è servito di questo potere, sia in molte altre circostanze (Cfr. At 16. 3; 21, 26-27) che in relazione a questo stesso sacramento, quando, date alcune disposizioni circa l’uso di esso: “Il resto, dice, lo disporrò quando verrò” (1Cor 11, 34). Perciò la Santa Madre Chiesa, consapevole di questo suo potere nell’amministrazione dei sacramenti, anche se all’inizio della Religione Cristiana l’uso delle due specie non era stato infrequente, col progredire del tempo, tuttavia, mutato in larghissima parte della chiesa quell’uso, spinta da gravi e giusti motivi, approvò la consuetudine di dare la comunione solo sotto una sola specie e credette bene farne una legge, che non è lecito riprovare o cambiare a proprio capriccio, senza l’autorità della stessa Chiesa.


Capitolo III.- Il concilio dichiara, inoltre, che quantunque il nostro Redentore, com’è stato detto poco fa, abbia istituito e dato agli Apostoli, nell’ultima cena, questo sacramento sotto due specie, bisogna tuttavia confessare che anche sotto una sola specie si riceve Cristo tutto intero e il vero sacramento, e che, per quanto riguarda il frutto, quelli che ricevono una sola specie non vengono defraudati di nessuna grazia necessaria alla salvezza.


Capitolo IV.- Finalmente lo stesso santo sinodo insegna che i bambini che non hanno l’uso della ragione, non sono obbligati da alcuna necessità alla comunione sacramentale dell’eucarestia. Rigenerati, infatti, dal lavacro del battesimo (Cfr. Tt 3, 5) e incorporati a Cristo, non possono, a quell’età, perdere la grazia di figli di Dio, che hanno acquistato.


Non si deve, tuttavia, condannare l’antichità, se in qualche luogo ha conservato quest’uso. Come, infatti, quei padri santissimi dovettero avere un motivo plausibile, per l’indole di quei tempi, che giustificasse il loro modo d’agire, così bisogna credere che, senza dubbio, hanno agito in tal modo, senza pensare affatto che ciò fosse necessario alla salvezza.


CANONI

1. Se qualcuno dirà che tutti e singoli i fedeli cristiani devono ricevere l’una e l’altra specie del santissimo sacramento dell’eucarestia per divino precetto o perché sia necessario alla salvezza, sia anatema.

2. Chi dirà che la santa chiesa cattolica non sia stata addotta da giuste ragioni e da giusti motivi, a dare la comunione ai laici e a quei sacerdoti che non celebrano sotto una specie soltanto o che in ciò essa erri, sia anatema.

3. Se qualcuno negherà che sotto la sola specie del pane si riceve Cristo, fonte ed autore di tutte le grazie, tutto intero perché, come alcuni dicono falsamente, non è ricevuto sotto l’una e l’altra specie, secondo l’istituzione di Cristo, sia anatema.

4. Se qualcuno dirà che la comunione eucaristica è necessaria ai bambini anche prima che abbiano raggiunto l’età di ragione, sia anatema.





mercoledì 30 maggio 2018

Santa Giovanna d'Arco, vergine

Giovanna d’Arco, nata a Domremy in Lorena il 6 gennaio 1412, fu eletta da Dio per andare in soccorso del futuro Carlo VIII di Francia contro gli Inglesi. Accolta nell’esercito francese, a diciassette anni, confidando in Gesù e Maria, lo guidò alle vittorie di Orleans e Patay, che permisero la consacrazione di Carlo VIII a Reims. Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni che la vendettero agli alleati Inglesi. Questi, dopo un processo - in seguito invalidato da Callisto III - la arsero a Rouen il 30 maggio 1431. Questa vergine guerriera, dichiarata Venerabile da Leone XIII il 27 gennaio 1894, fu beatificata da san Pio X il 18 aprile 1909 e canonizzata da Benedetto XV il 16 maggio 1920



INTROITUS
Exod. 15, 1 et 2.- Cantemus Domino: gloriose enim magnificatus est. Fortitudo mea et laus mea Dominus, et factus est mihi in salutem. (T.P. Alleluja, alleluja)  ~~  Ps. 97, 1.- Cantate Domino canticum novum, quia mirabilia fecit  ~~  Gloria  ~~  Cantemus Domino: gloriose enim magnificatus est. Fortitudo mea et laus mea Dominus, et factus est mihi in salutem. (T.P. Alleluja, alleluja)  


Exod. 15, 1 et 2.- Cantiamo in onore del Signore, perché ha mirabilmente trionfato. Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato. (T.P. Alleluia, alleluia) ~~  Ps. 97, 1.- Cantate al Signore un canto nuovo: Egli ha compiuto meraviglie.  ~~  Gloria  ~~  Cantiamo in onore del Signore, perché ha mirabilmente trionfato. Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato. (T.P. Alleluia, alleluia)




Gloria



ORATIO

Oremus.

Deus, qui beatam Joannam Virginem ad fidem ac patriam tuendam mirabiliter suscitasti: da, quæsumus, eius intercessione; ut Ecclesia tua, hostium superatis insidiis, perpetua pace fruatur. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Preghiamo
O Dio, che mirabilmente suscistasti la tua beata vergine Giovanna per difendere la fede e la patria: concedici, per sua intercessione, che, superata ogni insidia dei nemici, godiamo della pace perpetua. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO

Lectio libri Sapientiæ

Sap. 8, 9-15

Proposui sapientiam adducere mihi ad convivendum: sciens, quoniam mecum communicabit de bonis, et erit allocutio cogitationis et tædii mei. Habebo, propter hanc, claritatem ad turbas et honorem apud seniores juvenis: et acutus inveniar in iudicio, et in conpsectu potentium admirabilis ero, et facies principum mirabuntur me: tacentem me sustinebunt, et loquentem me respicient, et sermocinante me plura, manus ori suo imponent. Præterea habebo, per hanc, immortalitatem: et memoriam æternam his, qui post me futuri sunt, relinquam. Disponam populos: et nationes mihi erunt subditæ. Timebunt me audientes reges horrendi: in multitudine videbor bonus et in bello fortis.


Ho deciso di prender la sapienza a compagna della mia vita, sapendo che mi sarà consigliera di bene e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore. Per essa avrò gloria tra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani. Sarò trovato acuto in giudizio, sarò ammirato di fronte ai potenti. Se tacerò, resteranno in attesa; se parlerò, mi presteranno attenzione; se prolungherò il discorso, si porranno la mano sulla bocca. Per essa otterrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno ai miei successori. Governerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette; sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso.


GRADUALE

Judic. 5,8-11.

Nova bella elegit Dominus, et portas hostium ipse subvertit.

Ubi collisi sunt currus, et hostium suffocatus est exercitus, ibi narrentur iustitiæ Domini, et clementia eius in fortes Israel.


Il Signore ha preso nuovi modi di guerreggiare: ha distrutte Egli stesso le forze dei nemici.
Colà dove si schiantarono i carri dei nemici e fu schiacciato il loro esercito, ivi si narrino la giustizia del Signore e la sua clemenza verso i campioni di Israele.


Nel tempo fra l'anno, dopo il Graduale, si dice

Alleluja, alleluja

Judith. 13,17- 18.

Laudate Dominum, Deum nostrum, qui non deseruit sperantes in se, et in me, ancilla sua, adimplevit misericordiam suam, quam promisit domui Israel. Alleluja.


Alleluia, alleluia
Lodate il Signore Iddio nostro, che non ha abbandonato coloro che speravano in lui ed in me, sua serva, ha adempiuto la sua misericordia, che promise alla casa di Israele. Alleluia.


Nel tempo pasquale, omesso il Gruduale, si dice

Alleluja, alleluja

Judith 15,11

Fecisti viriliter, et confortatum est cor tuum: manus Domini confortavit te, et ideo eris benedicta in æternum. Alleluja

Judith 8,29

Nunc ergo ora pro nobis, quoniam mulier sancta es et timens Deum. Alleluja


Alleluia, alleluia
Hai agito virilmente e hai avuto cuore: la mano del Signore ti ha dato forza e perciò sarai benedetta in eterno. Alleluia.
Ora dunque prega per noi, perché sei una donna santa e timorata di Dio. Alleluia


EVANGELIUM

Sequentia  sancti Evangelii secundum Matthæum

Matth. 16, 24-27

In illo tempore: Dixit Jesus discipiulis suis: Si quis vult post me venire, abneget semetipsum, et tollat crucem, et sequatur me. Qui enim voluerit animam suam salvam facere, perdet eam: qui autem perdiderit animam suam popter me, inveniet eam. Quid enim prodest homini, si mundum universum lucretur, animæ vero suæ detrimentum patiatur? Aut quam dabit homo commutationem pro anima sua? Filius enim hominis venturus est in gloria Patris sui cum Angelis suis: et tunc reddet unicuque secundum opera ejus.


In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figliuol dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.



OFFERTORIUM

Judith 15, 10.

Benedixerut eam omnes una voce, dicentes: Tu gloria Jerusalem, tu lætitia Israel, tu honorificentia populi nostri. (T.P. Alleluja, alleluja)


Tutti insieme le rivolsero parole di benedizione ed esclamarono al suo indirizzo: «Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu il magnifico vanto d'Israele, tu lo splendido onore della nostra gente». (T.P. Alleluia, alleluia)


SECRETA

Hæc hostia salutaris, Domine, illam nobis in rebus arduis conferat fortitudinem, cuius beata Joanna, sub tanta discriminum varietate, tam insignia præbuit repellendos, etiam bello pericula subire non dubitaverit. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Questo sacrificio salutare, o Signore, ci conferisca nelle avversità quella fortezza che dimostrò la beata Giovanna nel respingere i tanti discrimini che pesavano su di lei, sì che non dubitò neppure nei pericoli della guerra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


COMMUNIO

Ps. 22,4.

Si ambulavero in medio umbræ mortis, non timebo mala, quoniam tu mecum es, Domine Jesu. (T.P. Alleluja, alleluja)


Se dovessi camminare nell’ombra della morte, non temerei alcun male, perché tu sei con me, Signore Gesù. (T.P. Alleluia, alleluia)


POSTCOMMUNIO

Oremus.

Cœlesti pane refectos, qui toties beatam Joannam aluit ad victoriam: præsta, quæsumus, omnipotens Deus: ut hoc salutis alimentum de inimicis nostris victores nos efficiat. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Preghiamo
Ristorati dal pane del cielo, che spinse la beata Giovanna alla vittoria, ti preghiamo, Dio onnipotente, che questo cibo salutare ci faccia trionfare di tutti i nostri nemici. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.








San Ferdinando III, re e confessore

Ferdinando III, nato a Zamora il 5 agosto 1501, fu Re di Castiglia e Leon dal 1217 alla morte. Fu zelante propagatore della Fede, patrono delle arti e delle scienze e valoroso combattente per il Regno di Cristo contro i Mori che allora occupavano varie regioni delle Spagne. Tra le alte imprese, degna di memoria è la liberazione di Siviglia (22 dicembre 1248) che aprì la strada alla completa redenzione dell’Andalusia, eccezion fatta per il Sultanato di Granada. Morì a Siviglia il 30 maggio 1252, dopo aver ricevuto devotissimamente in ginocchio gli estremi Sacramenti.



Il suo corpo (in foto) inumato nella cattedrale di Santa Maria della Sede dove tuttora si conserva e venera. Glorioso per miracoli, Alessandro VII l’iscrisse fra i Beati il 31 maggio 1655 e Clemente X fra i Santi il 4 febbraio 1671.


PROPRIUM MISSAE
Proprium pro Hispania


INTROITUS
1 Par. 17,24.- Permaneat, et magnificetur nomen tuum usque in sempiternum: et dicatur: Dominus exercitum Deus Israel. (T.P. Alleluia, alleluia)  ~~  Iudith 16,3.- Dominus conterens bella, Dominus nomen est illi.  ~~  Gloria  ~~  Permaneat, et magnificetur nomen tuum usque in sempiternum: et dicatur: Dominus exercitum Deus Israel. (T.P. Alleluia, alleluia)


1 Par. 17,24.- Sia saldo e sia sempre magnificato il tuo nome! Si possa dire: Il Signore degli eserciti è Dio per Israele! (T.P. Alleluia, alleluia)  ~~  Iudith 16,3.- Il Signore distrugge gli eserciti: Signore è il suo Nome  ~~  Gloria  ~~  Sia saldo e sia sempre magnificato il tuo nome! Si possa dire: Il Signore degli eserciti è Dio per Israele! (T.P. Alleluia, alleluia)



Gloria



ORATIO

Oremus

Deus, qui beato Ferdinando prœliari prœlia tua et fidei inimicos superare dedisti: concede, ut, eius nos intercessione muniti, ab hostibus mentis et corporis liberemur. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Preghiamo
O Dio, che hai concesso a San Ferdinando di combattere le tue battaglie e di sconfiggere i nemici della fede: concedi che noi, muniti della sua intercessione, siamo liberati dai nemici dell’anima e del corpo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO

Lectio Isaiæ Prophetæ

Is. 45, 1-3, 13, 14, 16, 25, 26

Hæc dicit Dominus christo meo Cyro, cujus apprehendi dexteram, ut subiiciam ante faciem eius gentes, et dorsa regum vertam, et aperiam coram eo ianuas, et portæ non claudentur. Ego ante te ibo, et gloriosos terræ humiliabo; portas æreas conteram, et vectes ferreos confringam: et dabo tibi thesauros absconditos, et arcana secretorum, ut scias quia ego Dominus, qui voco nomen tuum, Deus Israël. Ego suscitavi eum ad iustitiam, et omnes vias eius dirigam; ipse ædificabit civitatem meam, et captivitatem meam dimittet. Labor Ægypti, et negotiatio Æthiopiæ, et Sabaim viri sublimes ad te transibunt, et tui erunt. Post te ambulabunt, vincti manicis pergent. Confusi sunt, et erubuerunt omnes: simul abierunt in confusionem fabricatores errorum: quia mihi curvabitur omne genu, et iurabit omnis lingua: meæ sunt iustitiæ et imperium.


Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro. Ti consegnerò tesori nascosti e le ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio di Israele, che ti chiamo per nome. Io l'ho stimolato per la giustizia; spianerò tutte le sue vie. Egli ricostruirà la mia città e rimanderà i miei deportati. Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia e i Sabei dall'alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene. Saranno confusi e svergognati tutti;  se ne andranno con ignominia i fabbricanti di idoli: perché  davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua. Mie sono le giustizie e l’impero».



GRADUALE

1 Reg. 2,10

Dominus dabit imperium regi suo, et sublimabit cornu christi sui.

Ps. 88,19

Quia Dominus est assumptio nostra, et sancti Israel regis nostri


Il Signore darà forza al suo re e ed eleverà la potenza del suo consacrato.
. Imperocché la nostra protezione è il Signore, il Santo di Israele che è il nostro Re



Nel tempo fra l’anno, dopo il Graduale, si dice

Alleluia alleluia.

1 Reg. 10, 2

Dominum formidabunt adversarii eius: et super ispos in cœlis tonabit. Alleluia.


Alleluia, alleluia
Temeranno grandemente il Signore i suoi nemici: Egli tuonerà sopra di essi nei cieli. Alleluia


Nel tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice

Alleluia, alleluia

Ps.111,1

Beatus vir, qui timet Dominum: in mandatis eius cupit nimis. Alleluia

Osee 14, 6

Iustus germinabit sicut lilium: et florebit in æternum ante Dominum. Alleluia


Alleluia, alleluia
Beato l’uomo che teme il Signore: trova gran diletto nei suoi comandamenti. Alleluia
Il giusto germoglierà come un giglio: fiorirà in eterno davanti al Signore. Alleluia


EVANGELIUM

Sequentia  sancti Evangelii secundum Matthæum

Matth. 22, 15-22

In illo tempore: pharisæi, consilium inierunt ut caperent eum in sermone.  Et mittunt ei discipulos suos cum Herodianis, dicentes: Magister, scimus quia verax es, et viam Dei in veritate doces, et non est tibi cura de aliquo: non enim respicis personam hominum: dic ergo nobis quid tibi videtur, licet censum dare Cæsari, an non? Cognita autem Iesus nequitia eorum, ait: Quid me tentatis, hypocritæ? ostendite mihi numisma census. At illi obtulerunt ei denarium. Et ait illis Iesus: Cuius est imago hæc, et superscriptio? Dicunt ei: Cæsaris. Tunc ait illis: Reddite ergo quæ sunt Cæsaris, Cæsari : et quæ sunt Dei, Deo. Et audientes mirati sunt, et relicto eo abierunt.


In quel tempo, i farisei tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli Erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.


OFFERTORIUM

Ps 75, 12-13

Vovete, et reddite Domino Deo vestro, omnes qui in circuitu eius affertis munera: terribili est ei qui aufert spiritum principum, terribili apud reges terræ(T.P. Alleluia, alleluia)


Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, quanti lo circondano portino doni al Terribile, a lui che toglie il respiro ai principi; Egli è terribile per i re della terra. (T.P. Alleluia, alleluia)


SECRETA

Munera quæ offerimus, Domine, Deus noster tibi sint placita: et beati Ferdinandi regis intercessione proficiant ad salutem æternam. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Ti piacciano, o Signore Iddio nostro, le offerte che ti presentiamo: per l’intercessione del santo re Ferdinando, ci siano giovevoli alla salvezza eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


COMMUNIO

Ps. 135, 25

Confitemini Deo cœli, qui dat escam omni carni: confitemini Domino dominorum, quoniam in æternum misericordia eius. (T.P. Alleluia, alleluia)


Lodate il Dio del cielo che dà il cibo ad ogni vivente: perché eterna è la sua misericordia. Lodate il Signore dei signori: perché eterna è la sua misericordia. (T.P. Alleluia, alleluia)



POSTCOMMUNIO

Oremus

Cœlestis mensæ Corporis et Sanguinis tui pabulo recreati, quæsumus, Domine, clementiam tuam: ut, beati Ferdinandi regis precibus et meritis, æternæ retributionis dona capiamus: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Preghiamo
Ricreati al pasto della mensa del tuo Corpo e del tuo Sangue, imploriamo, o Signore, la tua clemenza onde, per le preghiere e i meriti del santo re Ferdinando, otteniamo i doni della ricompensa eterna: Tu che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.




Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...