Prima che Pio XII tra il 1955 e il 1956 istituisse la festa di san
Giuseppe Artigiano, Patrono dei lavoratori, la Chiesa Romana consacrava il 1°
maggio alla festa dei santi Apostoli Filippo e Giacomo Minore (in origine il
Maggiore).
L'Apostolo Filippo, di Betsaida, fu uno tra i primi chiamati da
Cristo Signore e con lui ebbe notevole famigliarità, cosa che si può ricavare
dal fatto che a lui si rivolsero quei Greci che volevano vedere il Salvatore
(Cfr. Joann. XII, 20 ss.). Dopo la Pentecoste predicò il Vangelo nella Scizia.
Morì martire, crocefisso e lapidato, a Gerapoli di Frigia, dove ancora oggi se
ne può visitare la tomba.
L'Apostolo
Giacomo il Minore, cugino del Signore, detto il Giusto per la santità di vita,
fu eletto dopo la Pentecoste primo Vescovo di Gerusalemme. Nell'anno 62,
durante la vacanza del potere romano, il sommo sacerdote Anano ne decretò
arbitrariamente la condanna a morte: fu precipitato dal pinnacolo del tempio e,
una volta a terra, finito a bastonate. Egli è l'autore di una delle
Lettere Cattoliche, quella detta appunto di Giacomo.
Le
loro reliquie si trovano nella basilica romana dei XII Apostoli, eretta da san
Giulio I e consacrata da Giovanni III, la cui dedicazione ricorre proprio il 1°
maggio.
INTROITUS
Neh
9:27.- Clamavérunt ad te, Dómine, in témpore afflictiónis suæ, et tu de
coelo exaudísti eos, allelúja, allelúja ~~ Ps
32:1.- Exsultáte, justi, in Dómino: rectos decet collaudátio. ~~ Glória ~~ Clamavérunt
ad te, Dómine, in témpore afflictiónis suæ, et tu de coelo exaudísti eos,
allelúja, allelúja
Neh
9:27.- O Signore, Te invocarono nel tempo della
loro afflizione; e Tu dal cielo li esaudisti, alleluia, alleluia. ~~ Ps
32:1.- Esultate, o giusti, nel Signore, ai
buoni si addice la lode. ~~ Gloria ~~ O
Signore, Te invocarono nel tempo della loro afflizione; e Tu dal cielo li
esaudisti, alleluia, alleluia.
Gloria
ORATIO
Preghiamo.
LECTIO
I
giusti terranno alta la testa dinanzi a coloro che li oppressero e rapirono le
loro fatiche. E questi a tal vista saranno agitati da orribile spavento e
resteranno sorpresi di così inaspettata e repentina salvezza. E diranno tra sé,
tocchi da pentimento, e singhiozzando per affanno di spirito: «Ecco quelli che
una volta erano l'oggetto delle nostre derisioni, e a motteggio
di vituperio! Noi, insensati, stimavamo la loro vita una pazzia e senza
onore la loro fine; ecco essi sono ora annoverati tra i figli di Dio ed hanno
il loro posto fra i santi».
ALLELUIA
Alleluia, alleluia
I
cieli cantano le tue meraviglie, o Signore, e la tua fedeltà nell'assemblea dei
santi. Alleluia
EVANGELIUM
In
quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Non si turbi il vostro cuore. Credete
in Dio ed anche in me. Nella casa di mio Padre ci son molte dimore. Se così non
fosse ve l'avrei detto; infatti io vado a preparare un posto per voi. E quando
sarò andato e vi avrò preparato il posto, verrò di nuovo a prendervi con me,
affinché dove sono io siate anche voi! E del luogo, ove io vado, voi ben
conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai, e come
possiamo saperne la strada?». Gesù rispose: «Io sono la via, la verità e la
vita; nessuno può andare al Padre se non per me. Se aveste conosciuto me,
conoscereste pure il Padre; ma d'ora in poi lo conoscete e lo vedete». Gli
disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». E Gesù a lui: «Da tanto
tempo sono con voi, e ancora non mi conosci, o Filippo? Chi vede me vede anche
il Padre. Come puoi dire dunque "Mostraci il Padre?". Non credete
dunque che io sono nel Padre e il Padre in me? Le parole che vi dico non le
dico da me: ma il Padre che è in me, è lui che agisce. Credete in me: io sono
nel Padre e il Padre è in me; se non altro credetelo per le stesse opere. In
verità , in verità vi dico: Chi crede in me compirà anche lui le opere che io
faccio e ne farà di maggiori, perché io vado al Padre. E qualunque cosa
domanderete al Padre in nome mio, la farò».
Credo
OFFERTORIUM
I
cieli cantano le tue meraviglie, O Signore, e la tua fedeltà nella assemblea
dei santi, alleluia, alleluia.
SECRETA
Accetta
benigno, o Signore, l'offerta che ti presentiamo nella festa dei tuoi santi
apostoli Filippo e Giacomo, e allontana tutti i mali che ci meritiamo. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Tanto
témpore vobíscum sum, et non cognovístis me? Philíppe, qui videt me, videt et
Patrem meum, allelúia: non credis, quia ego in Patre, et Pater in me est?
Allelúja, allelúja.
Da
tanto tempo sono con voi, e non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede
anche il Padre mio, alleluia: non credi che io sono nel Padre, e il Padre è in
me? Alleluia, alleluia.
POSTCOMMUNIO
Preghiamo.
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