giovedì 18 aprile 2019

Giovedì Santo : Benedizione e consacrazione degli olii santi

Il Giovedì Santo durante la Messa in Coena Domini celebrata nella Chiesa Cattedrale, il Vescovo - circondato da dodici Presbiteri, sette Diaconi e sette Suddiaconi - benedice gli olii dei Catecumeni e degli Infermi e consacra il Sacro Crisma. Questi santi olii serviranno per l’amministrazione del Battesimo e dell’Estrema Unzione e per il conferimento dell’Ordine Sacerdotale. 


Il Vescovo celebra la messa more solito fino al Canone, fermandosi prima delle parole "Per quem omnia ...". 


Quindi, fatta la riverenza al Santissimo Sacramento, si porta al lato dell'epistola dove si purifica le dita. Dopo di che, nuovamente fatta la riverenza al Santissimo Sacramento, scende dall'altare per andare a posizionarsi nella sede davanti alla mensa allestita nel presbiterio. 
Allora l’Arcidiacono, stando accanto al Vescovo dice: "Oleum infirmorum".
Quindi il Suddiacono con due accoliti si reca in Sacrestia per addurre al Vescovo il vaso dell’Olio già preparato. Lo consegna poi all’Arcidiacono dicendo: "Oleum infirmorum".

Il Vescovo, in piedi e con la mitria, esorcizza e benedice l’olio, con voce udibile dai circostanti:

Exorcizo te, immundissime spiritus, omnisque incursio satanae, et omne phantasma: in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti; ut recedas ab hoc oleo, ut possit effici unctio spiritalis ad corroborandum templum Dei vivi; ut in eo possit Spiritus Sanctus habitare, per nomen Dei Patris omnipotentis, et per nomen dilectissimi Filii ejus Domini nostri Jesu Christi, qui venturus est judicare vivos et mortuos, ct saeculum per ignem. Amen.

Ti esorcizzo, spirito immondissimo, e con te ogni presenza e illusione di Satana, nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, affinché ti allontani da quest’olio ed esso possa diventare unzione sacramentale atta a corroborare il tempio di Dio vivo; perché in questo possa abitare lo Spirito Santo, nel nome di Dio Padre onnipotente, nel nome del dilettissimo suo Figliuolo Gesù Cristo nostro Signore, che verrà a giudicare i vivi ed i morti ed il mondo col fuoco. Amen

Quindi allo stesso modo, deposta la mitria dice:
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
Oremus.
Emitte, quaesumus, Domine, Spiritum Sanctum tuum Paraclitum de coelis in hanc pinguedinem olivae, quam de viridi ligno producere dignatus es, ad refectionem mentis, et corporis; ut tua sancta benedictione, sit omni hoc unguento coelestis medicinae peruncto tutamen mentis et corporis, ad evacuandos omnes dolores, omnes infirmitates, omnemque aegritudinem mentis et corporis, unde unxisti Sacerdotes, Reges, Prophetas et Martyres; sit Chrisma tuum perfectum, Domine, nobis a te benedictum, permanens in visceribus nostris. In nomine Domini nostri Jesu Christi.

Ti preghiamo, o Signore, manda dal cielo il tuo Spirito Santo Paraclito,in questo pingue succo d’olivo che ti sei degnato trarre da una pianta a sostentamento dell’anima e del corpo; e per la tua santa benedizione divenga difesa dell’anima e del corpo per chiunque sarà stato unto da questo celeste rimedio, in modo da scacciare ogni dolore, ogni infermità, ogni sofferenza fisica e spirituale. Con esso hai unto i i sacerdoti,i re, i profeti e i martiri; quest’olio da te e per noi benedetto sia quell’unzione perfetta che rimanga nell’intimo delle anime nostre. Nel nome di Gesù Cristo nostro Signore.



Compiute queste cose, l’Olio degli Infermi, così come fu portato, viene riportato in Sacrestia e riposto con dilegenza. Il Vescovo prosegue la Messa fino alla comunione del Corpo e del Sangue compresa. Omessa la preghiera “Domine Jesu Christe” comunica il Diacono, il Suddiacono e il Clero. Quindi, purificatesi le dita, ritorna alla predetta sede e qui si siede con la mitria in capo.
Allora l’Arcidiacono dice: "Oleum ad sanctum Chrisma".
Quindi allo stesso modo soggiunge: "Oleum Catechumenorum".

Allora i dodici Presbiteri, i sette Diaconi e i sette Suddiaconi coi ministri necessari vanno processionalmente in Sacrestia a prendere l’Olio Crismale e l’Olio dei Catecumeni. Mentre ritornano si canta l’inno di Venanzio Fortunato:

O Redemptor, sume carmen temet concinentium.
 [O Redentore accogli il canto di coloro che ti celebrano]

Audi, Judex mortuorum,
una spes mortalium,
audi voces proferentum
donum pacis praevium.

Rit. O Redemptor

Arbor foeta alma luce
hoc sacrandum protulit:
fert hoc prona praesens turba
Salvatori saeculi.

Rit. O Redemptor

Stans ad aram imo supplex
infulatus Pontifex,
debitum persolvit omne,
consecrato Chrismate.

Rit. O Redemptor

Consecrare tu dignare,
Rex perennis patriae,
hoc olivum, signum vivum,
jura contra daemonum.

Rit. O Redemptor
Ascolta Giudice dei morti,
unica speranza di mortali,
ascolta le voci di chi ti offre
un dono, simbolo di pace.



La pianta fecondata dalla luce produsse l’olio da consacrare;
ed il popolo presente l’offre, adorandolo, al Salvatore del mondo.



In piedi, accanto all’altare,
il supplice Pontefice
compie il suo ufficio
consacrando il crisma.



O Re della patria eterna,
degnati di consacrare
quest’olio, quale segno efficace
contro le forze del demonio.

 Il Vescovo benedice il balsamo per il confezionamento del Crisma
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
Oremus.
Deus, mysteriorum coelestium et virtutum omnium praeparator, nostras, quaesumus, preces exaudi, hanc odoriferam sicci corticis lacrimam (quae felicis virgae profluendo sudorem, sacerdotali nos opimat unguento) acceptabilem tuis praesta mysteriis, et concessa benedictione sanctifica. Per Dominum nostrum. Amen

O Dio ordinatore dei celesti misteri e della loro efficacia, esaudisci, te ne preghiamo, le nostre preghiere; rendi idoneo ai tuoi santi misteri questo odoroso succo di un arida corteccia, che, sgorgando come sudore da un felice ramo, ci arricchisce di sacerdotale unguento, e santificalo con la tua benedizione. Per il nostro Signore. Amen

Oremus.
Creaturarum omnium, Domine, procreator, qui per Moysen famulum tuum permistis herbis aromatum fieri praecepisti sanctiticationem unguenti; clementiam tuam suppliciter deposcimus, ut huic unguento, quod radix produxit stirpea, spiritualem gratiam largiendo, plenitudinem sancti  ficationis infundas. Sit nobis, Domine, fidei hilaritate conditum; sit sacerdotalis unguenti Chrisma perpetuum; sit ad coelestis vexilli impressionem dignissimum; ut quicumque Baptismate sacro renati isto fuerint liquore peruncti, corporum atque animarum benedictionem plenissimiam consequantur, et beatae fidei collato munere perenniter amplientur. Per Dominum nostrum. Amen

O Dio, Creatore di tutti gli esseri, che per mezzo del tuo sevo Mosè ordinasti di preparare un olio di benedizione, unendovi pure erbe aromatiche, supplichiamo la tua clemenza affinché tu infonda la pienezza della santificazione a questo unguento, prodotto da una radice d’albero, elargendo una grazia spirituale. Sia esso per noi, Signore, profumato dalla gioia della fede; sia crisma perpetuo di unzione sacerdotale; sia attissimo ad imprimere il sacro carattere, affinché chiunque rinato nel battesimo sarà stato unto con quest’olio, consegua la più ampia benedizione dell’anima e del corpo e progredisca sempre più nel dono della fede. Per il nostro Signore. Amen

Il Vescovo su una patena mescola del balsamo con un po’ d’olio crismale dicendo:
Oremus Dominum Deum nostrum omnipotentem, qui incomprehensibilem unigeniti Filii sui sibique coaeterni divinitatem mirabili dispositione verae humanitati inseparabiliter conjunxit, et cooperante gratia Spiritus Sancti, oleo exsultationis prae participibus suis linivit, ut homo, fraude diaboli perditus, gemina et singulari constans materia, perenni redderetur, de qua exciderat, hereditati; quatenus hos ex diversis creaturarum speciebus liquores creatos sanctae Trinitatis perfectione benedicat, et benedicendo sanctificet, concedatque, ut simul permisti unam fiant; et quicumque exterius inde perunctus fuerit, ita interius liniatur, quod omnibus sordibus corporalis materiae carens, se participem regni coelestis effici gratuletur. Per eumdem Dominum nostrum ... in unitate ejusdem Spiritus Sancti. Amen.

Preghiamo il Signore Iddio nostro onnipotente, il quale con mirabile disposizione unì indissolubilmente ad una vera natura umana l’incomprensibile divinità del suo Unigenito Figlio coeterno, e, cooperante la grazia dello Spirito Santo, lo unse con olio di esultanza a preferenza di ogni altro, onde l’uomo formato di anima e di corpo, e perduto dall’inganno del demonio, fosse restituito all’eterna eredità dalla quale era decaduto, di benedire con la virtù della Santissima Trinità questi liquidi estratti da piante diverse e, benedicendoli, di santificarli, e far sì che, mescolati insieme, divengano una cosa sola, chiunque ne sarà stato unto esteriormente venga santificato interiormente, in modo che, mondo da ogni macchia della materia corporale, goda di esser reso partecipe del regno celeste. Per il nostro Signore ... nell’unità dello stesso Spirito Santo. Amen.


 Il Vescovo alita per tre volte, a formare una croce, sull’orlo dell’ampolla del Crisma. Quindi alitano sull’orlo della medesima ampolla i dodici sacerdoti. Dopo di che il Vescovo si alza e dice:
Exorcizo te, creatura olei, per Deum Patrem omnipotentem, qui fecit coelum et terram, mare, et omnia quae in eis sunt, ut omnis virtus adversarii, omnis exercitus diaboli, omnisque incursio, et omne phantasma satanae eradicetur, et effugetur a te; ut fias omnibus qui ex te ungendi sunt, in adoptionem filiorum, per Spiritum Sanctum. In nomine Dei Patris omnipotentis, et JesuChristi Filii ejus Domini nostri, qui cum eo vivit et regnat Deus, in unitate ejusdem Spiritus Sancti.

Ti esorcizzo, creatura olio, per Dio Padre onnipotente, che creò il cielo e la terra, il mare e quanto racchiude: affinchè sia sradicatoda te e messo in fuga ogni potere dell’avversario, ogni forza del demonio, ogni manifestazione ed illusione satanica, in modo che quanti da te saranno unti ricevano, per virtùd dello Spirito Santo, l’adozione a figli di Dio. Nel nome di Dio Padre onnipotente e di Gesù Cristo suo Figliuolo e Signor nostro, che con Lui vive e regna nell’unità dello stesso Spirito Santo

Per omnia saecula saeculorum.
R. Amen.
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
V. Sursum corda.
R. Habemus ad Dominum.
V. Gratias agamus Domino Deo nostro.
R. Dignum et justum est.
Vere dignum et justum est, aequum et salutare, nos tibi semper, et ubique gratas agere, Domine sancte, Pater omnipotens, aeterne Deus: Qui in principio, inter cetera bonitatis tuae munera, terram producere fructifera ligna jussisti, inter quae hujus pinguissimi liquoris ministrae olivae nascerentur, quarum fructus sacro Chrismati deservi ret. Nam et David prophetico spiritu gratiae tuae Sacramenta praenoscens, vultus nostros in oleo exhilarandos esse cantavit: et cum mundi crimina diluvio quondam expiarentur effuso, similitudinem futuri muneris columba demonstrans per olivae ramum, pacem terris redditam nuntiavit. Quod in novissimis temporibus manifestis est effectibus declaratum, cum Baptismatis aquis omnium criminum commissa delentibus, haec olei unctio vultus nostros jucundos effi cit, ac serenos. Inde etiam Moysi famulo tuo mandatum dedisti, ut Aaron fratrem suum prius aqua lotum per infusionem hujus unguenti constitueret Sacerdotem. Accessit ad hoc amplior honor, cum Filius tuus Jesus Christus Dominus noster lavari se a Joanne undis Jordanicis exegisset, ut Spiritu Sancto in columbae similitudine desuper misso, Unigenitum tu um, in quo tibi optime complacuisse, testimonio subsequentis vocis ostenderes, et hoc illud esse manifestissime comprobares, quod eum oleo laetitiae prae consortibus suis ungendum David Propheta cecinisset. Te igitur deprecamur, Domine sancte, Pater omnipotens, aeterne Deus, per eumdem Jesum Christum Filium tuum Dominum nostrum, ut hujus creaturae pinguedinem sanctificare tua benedictione digneris et Sancti  Spiritus ei admiscere virtutem, cooperante Christi Filii tui potentia, a cujus nomine sancto Chrisrna nomen acce pit, unde unxisti Sacerdotes, Reges, Prophetas et Martyres: ut spiritualis lavacri Baptismo renovandis creaturam Chrismatis in Sacramentum perfectae salutis vitaeque confirmes; ut sanctificatione unctionis infusa, corruptione primae nativitatis absorpta, sanctum unius cujusque templum acceptabilis vitae innocentiae odore redolescat: ut secundum constitutionis tuae Sacramentum, regio, et sacerdotali, propheticoque honore perfusi, vestimento incorrupti muneris induantur; ut sit his, qui renati fuerint ex aqua et Spiritu Sancto, Chrisma salutis, eosque aeternae vitae participes, et coelestis gloriae faciat esse consortes. Per eundem Dominum. Amen

È veramente giusto e necessario, doveroso e salutare, renderti grazie sempre e dovunque o Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu all’inizio del mondo, fra gli altri doni della tua bontà, ordinasti che la terra producesse alberi fruttiferi, fra i quali nascessero gli ulivi, produttori dell’olio, destinato a preparare il sacro crisma. Già David, conoscendo con spirito profetico i sacramenti della tua grazia, cantò che i nostri volti sarebbero stati unti dell’olio, e quando i delitti del mondo furono espiati colle acque del diluvio la colomba,indicando col ramo d’olivo un simbolo dei futuri beni, annunziò che la pace era stata ridonata alla terra. Ciò si è realizzato nei tempi nuovi con effetti palesi, poiché, cancellati i peccati di tutti colle acque del battesimo, l’unzione di quest’olio rende i nostri volti lieti e sereni. Inoltre tu comandasti al tuo servo Mosè di consacrare sacerdote, dopo un’abluzione, suo fratello Aronne mediante l’infusione dell’olio. A ciò si aggiunse ancor maggiore dignità quando il tuo Figliuolo Gesù Cristo nostro Signore volle essere battezzato da Giovanni nelle acque del Giordano; quando lo Spirito Santo discese su di lui in forma di colomba, tu proclamasti, per mezzo della voce che facesti udire, che egli era il tuo Unigenito nel quali avevi posto ogni compiacenza, e lo indicasti nel modo più manifesto come colui del quale Davide profeta aveva cantato che sarebbe stato unto con olio di letizia a preferenza di ogni altro. Ti preghiamo dunque, Signore santo, Padre onnipotente, etero Iddio, per lo stesso Gesù Cristo Figliuol tuo e Signor nostro, di degnarti santificare e benedire quest’olio, tua creatura, e di unirvi la virtù dello Spirito Santo con la cooperazione della potenza di Cristo tuo Figliuolo, dal cui santo nome fu chiamato il crisma,con cui volesti fossero unti i sacerdoti, i re, i profeti e i martiri, affinché sia crisma di salvezza per quanti saranno rigenerati dall’acqua e dallo Spirito Santo e li renda partecipi della gloria celeste nella vita eterna. Per il nostro Signore. Amen.

Il Vescovo mescola il balsmamo con un po’ d’olio dell’ampolla crismale, dicendo:
Haec commixtio liquorum fiat omnibus ex ea perunctis propitiatio, et custodia salutaris in saecula saeculorum. Amen.

Questa mescolanza di liquidi sia per tutti quelli che ne saranno unti propiziazione e custodia per la vita eterna. Amen.

Il Vescovo, chianato il capo, tre volte saluta il Crisma dicendo:  “Ave, sanctum Chrisma”. E la seconda e terza volta lo fa a voce sempre più alta. Dopo il terzo saluto bacia l’orlo dell’ampolla. Fatto ciò, il Vescovo si siede e prende la mitra. I dodici sacerdoti, uno dopo l’altro, accedono alla mensa su cui è posta l’ampolla crismale, e fatta la riverenza al Sacramento posto sull’altare e al Vescovo, genuflettono per tre volte di fronte all’ampolla, con voce sempre più alta, dicendo:  “Ave, sanctum Chrisma”.  
Dopo di che il Vescovo si alza e dice l'esorcismo sull'olio dei Catecumeni

Exorcizo te, creatura Olei, in nomine Dei Patris omnipotentis, et in nomine Jesu Christi, et Spiritus Sancti, ut in hac invocatione individuae Trinitatis, atque unius virtute Deitatis, omnis nequissima virtus adversarii, omnis inveterata malitia diaboli, omnis violenta incursio, omne confusum et caecum phantasma eradicetur, et effugetur, et discedat a te; ut divinis Sacramentis purificata fias in adoptionem carnis et spiritus, eis qui ex te ungendi sunt, in remissionem omnium peccatorum; ut efficiantur eorum corpora ad omnem gratiam spiritualem accipiendam sanctificata. Per eumdem Dominum nostrum Jesum Christum, qui venturus est judicare vivos et mortuos, et saeculum per ignem. Amen.

Io ti esorcizzo, creatura olio, nel nome di Dio Padre onnipotente e nel nome di Gesù Cristo e nel nome dello Spirito Santo, onde per questa invocazione dell’indivisibile Trinità ed in virtù dell’unica Deità, sia sradicata e si allontani da te ogni funesta potenza del nemico, ogni malizia del diavolo, ogni violenta incursione, ogni confusa e cieca illusione; affinché purificato dai divini misteri tu divenga per quelli che con te saranno unti mezzo della divina adozione del corpo e dello spirito e della remissione di tutti i peccati; ed i loro corpo santificati siano atti a ricevere la grazia spirituale. Per lo stesso nostro Signore Gesù Cristo che verrà a giudicare i vivi e i morti e il mondo per mezzo del fuoco. Amen

V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
Oremus.
Deus, incrementorum omnium et profectuum spiritualium remunerator, qui virtute Sancti Spiritus imbecillarum mentium rudimenta confirmas, te oramus, Domine, ut emittere digneris tuam benedictionem super hoc oleum, et venturis ad beatae regenerationis lavacrum tribuas per unctionem hujus creaturae purgationem mentis et corporis; ut si quae illis adversantium spirituum inhaesere maculae, ad tactum sanctificati olei hujus abscedant: nullus spiritualibus nequitiis locus, nulla refugis virtutibus sit facultas, nulla insidiantibus malis latendi licentia relinquatur. Sed venientibus ad fidem servis tuis, et Sancti Spiritus tui operatione mundandis, sit unctionis hujus praeparatio utilis ad salutem, quam etiam coelestis regenerationis nativitate in Sacramento sunt Baptismatis adepturi. Per Domintim nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui venturus est judicare vivos, et mortuos, et saeculum per ignem. Amen.

O Dio, rimuneratore di ogni incremento e progresso, che con al virtù dello Spirito Santo confermi i primi sforzi delle anime deboli, ti preghiamo di degnarti far scendere la tua benedizione su quest’olio e di concedere per l’unzione di questo elemento la purificazione dell’anima e del corpo a quanti perverranno al lavacro della rinascita spirituale: affinché se restasse in loro qualche macchia degli spiriti del male, scompaia al contatto di quest’olio santo; non vi sia più luogo per le malvagie potenze spiritual, né abbiano ove rifugiarsi o possibilità di nascondersi per tendere insidie. Ma ai tuoi servi che verranno alla fede e che saranno purificati per opere del tuo Santo Spirito, la preparazione di quest’olio sia efficace per raggiungere quella salvezza che conseguiranno nella celeste rinascita del Sacramento del Battesimo. Per il nostro Signore Gesù Cristo che verrà a giudicare i vivi e i morti e il mondo per mezzo del fuoco. Amen

Quindi il Vescovo e successivamente i dodici sacerdoti, riverentemente salutano l’olio, dicendo tre volte nel tono della lezione: “Ave, sanctum oleum”.

 O Redemptor, sume carmen temet concinentium.
 [O Redentore accogli il canto di coloro che ti celebrano]

Ut novetur sexus omnis
unctione Chrismatis:
ut sanetur sauciata
dignitatis gloria.

Rit. O Redemptor

Lota mente sacro fonte
aufugantur crimina,
uncta fronte sacrosancta
influunt charismata.

Rit. O Redemptor

Corde natus ex Parentis
alvum implens Virginis,
praesta lucem, claude mortem
Chrismatis consortibus.

Rit. O Redemptor

Sit haec dies festa nobis
saeculorum saeculis:
sit sacrata digna laude,
nec senescat tempore

Rit. O Redemptor
Uomini e donne siano rinnovati
 dall’unzione del crisma
e sia restaurata
la dignità ferita



Con il lavacro battesimale
scompaiano i peccati;
con l’unzione del crisma
s cendano i sacri doni



Tu che sei nato dal cuore del Padre
e sei sceso nel seno della Vergine,
illumina e allontana dalla morte
coloro che sono uninti col crisma.



Sia questo per noi un giorno di festa
che duri in eterno;
un giorno santo, degno di lode,
che non conosce tramonto.











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