Il
Giovedì Santo durante la Messa in Coena Domini celebrata nella
Chiesa Cattedrale, il Vescovo - circondato da dodici Presbiteri, sette
Diaconi e sette Suddiaconi - benedice gli olii dei Catecumeni e degli
Infermi e consacra il Sacro Crisma. Questi santi olii serviranno per
l’amministrazione del Battesimo e dell’Estrema Unzione e per il conferimento
dell’Ordine Sacerdotale.
Il
Vescovo celebra la messa more solito fino al Canone, fermandosi prima delle
parole "Per quem omnia ...".
Quindi,
fatta la riverenza al Santissimo Sacramento, si porta al lato dell'epistola
dove si purifica le dita. Dopo di che, nuovamente fatta la riverenza al
Santissimo Sacramento, scende dall'altare per andare a posizionarsi nella sede
davanti alla mensa allestita nel presbiterio.
Allora
l’Arcidiacono, stando accanto al Vescovo dice: "Oleum
infirmorum".
Quindi il Suddiacono con due accoliti si reca in Sacrestia per
addurre al Vescovo il vaso dell’Olio già preparato. Lo consegna poi
all’Arcidiacono dicendo: "Oleum infirmorum".
Il
Vescovo, in piedi e con la mitria, esorcizza e benedice l’olio, con voce
udibile dai circostanti:
Exorcizo
te, immundissime spiritus, omnisque incursio satanae, et omne phantasma: in
nomine Pa✠tris,
et Fi✠lii,
et Spiritus✠ Sancti;
ut recedas ab hoc oleo, ut possit effici unctio spiritalis ad corroborandum
templum Dei vivi; ut in eo possit Spiritus Sanctus habitare, per nomen Dei
Patris omnipotentis, et per nomen dilectissimi Filii ejus Domini nostri Jesu
Christi, qui venturus est judicare vivos et mortuos, ct saeculum per
ignem. Amen.
Ti esorcizzo, spirito immondissimo, e
con te ogni presenza e illusione di Satana, nel nome del Padre e del Figliuolo
e dello Spirito Santo, affinché ti allontani da quest’olio ed esso possa
diventare unzione sacramentale atta a corroborare il tempio di Dio vivo; perché
in questo possa abitare lo Spirito Santo, nel nome di Dio Padre onnipotente,
nel nome del dilettissimo suo Figliuolo Gesù Cristo nostro Signore, che verrà a
giudicare i vivi ed i morti ed il mondo col fuoco. Amen
Quindi
allo stesso modo, deposta la mitria dice:
V. Dominus
vobiscum.
R. Et
cum spiritu tuo.
Oremus.
Emitte,
quaesumus, Domine, Spiritum Sanctum tuum Paraclitum de coelis in hanc
pinguedinem olivae, quam de viridi ligno producere dignatus es, ad refectionem
mentis, et corporis; ut tua sancta bene✠dictione, sit omni hoc unguento coelestis medicinae peruncto
tutamen mentis et corporis, ad evacuandos omnes dolores, omnes infirmitates,
omnemque aegritudinem mentis et corporis, unde unxisti Sacerdotes, Reges,
Prophetas et Martyres; sit Chrisma tuum perfectum, Domine, nobis a te
benedictum, permanens in visceribus nostris. In nomine Domini nostri Jesu
Christi.
Ti preghiamo, o Signore, manda dal cielo
il tuo Spirito Santo Paraclito,in questo pingue succo d’olivo che ti sei
degnato trarre da una pianta a sostentamento dell’anima e del corpo; e per la
tua santa benedizione divenga difesa dell’anima e del corpo per chiunque sarà
stato unto da questo celeste rimedio, in modo da scacciare ogni dolore, ogni
infermità, ogni sofferenza fisica e spirituale. Con esso hai unto i i
sacerdoti,i re, i profeti e i martiri; quest’olio da te e per noi benedetto sia
quell’unzione perfetta che rimanga nell’intimo delle anime nostre. Nel nome di
Gesù Cristo nostro Signore.
Compiute
queste cose, l’Olio degli Infermi, così come fu portato, viene riportato in
Sacrestia e riposto con dilegenza. Il Vescovo prosegue la Messa fino alla
comunione del Corpo e del Sangue compresa. Omessa la preghiera “Domine
Jesu Christe” comunica il Diacono, il Suddiacono e il Clero. Quindi,
purificatesi le dita, ritorna alla predetta sede e qui si siede con la mitria
in capo.
Allora
l’Arcidiacono dice: "Oleum ad sanctum Chrisma".
Quindi
allo stesso modo soggiunge: "Oleum Catechumenorum".
Allora
i dodici Presbiteri, i sette Diaconi e i sette Suddiaconi coi ministri
necessari vanno processionalmente in Sacrestia a prendere l’Olio Crismale e
l’Olio dei Catecumeni. Mentre ritornano si canta l’inno di Venanzio Fortunato:
O Redemptor, sume carmen
temet concinentium.
[O Redentore accogli il canto di coloro che
ti celebrano]
Audi, Judex mortuorum,
una spes mortalium,
audi voces proferentum
donum pacis praevium.
Rit. O Redemptor
Arbor foeta alma luce
hoc sacrandum protulit:
fert hoc prona praesens turba
Salvatori saeculi.
Rit. O Redemptor
Stans ad aram imo supplex
infulatus Pontifex,
debitum persolvit omne,
consecrato Chrismate.
Rit. O Redemptor
Consecrare tu dignare,
Rex perennis patriae,
hoc olivum, signum vivum,
jura contra daemonum.
Rit. O Redemptor
|
Ascolta Giudice dei morti,
unica speranza di mortali,
ascolta le voci di chi ti offre
un dono, simbolo di pace.
La pianta fecondata dalla luce produsse l’olio da consacrare;
ed il popolo presente l’offre, adorandolo, al Salvatore del mondo.
In piedi, accanto all’altare,
il supplice Pontefice
compie il suo ufficio
consacrando il crisma.
O Re della patria eterna,
degnati di consacrare
quest’olio, quale segno efficace
contro le forze del demonio.
|
Il Vescovo benedice il balsamo
per il confezionamento del Crisma
V. Dominus
vobiscum.
R. Et
cum spiritu tuo.
Oremus.
Deus, mysteriorum coelestium et virtutum
omnium praeparator, nostras, quaesumus, preces exaudi, hanc odoriferam sicci
corticis lacrimam (quae felicis virgae profluendo sudorem, sacerdotali nos
opimat unguento) acceptabilem tuis praesta mysteriis, et concessa benedictione
sancti✠fica.
Per Dominum nostrum. Amen
O Dio ordinatore dei celesti misteri e della loro
efficacia, esaudisci, te ne preghiamo, le nostre preghiere; rendi idoneo ai
tuoi santi misteri questo odoroso succo di un arida corteccia, che, sgorgando
come sudore da un felice ramo, ci arricchisce di sacerdotale unguento, e
santificalo con la tua benedizione. Per il nostro Signore. Amen
Oremus.
Creaturarum omnium, Domine, procreator,
qui per Moysen famulum tuum permistis herbis aromatum fieri praecepisti
sanctiticationem unguenti; clementiam tuam suppliciter deposcimus, ut huic
unguento, quod radix produxit stirpea, spiritualem gratiam largiendo,
plenitudinem sancti ✠ ficationis infundas. Sit nobis, Domine, fidei
hilaritate conditum; sit sacerdotalis unguenti Chrisma perpetuum; sit ad
coelestis vexilli impressionem dignissimum; ut quicumque Baptismate sacro
renati isto fuerint liquore peruncti, corporum atque animarum benedictionem
plenissimiam consequantur, et beatae fidei collato munere perenniter
amplientur. Per Dominum nostrum. Amen
O Dio, Creatore di tutti gli esseri, che per mezzo del
tuo sevo Mosè ordinasti di preparare un olio di benedizione, unendovi pure erbe
aromatiche, supplichiamo la tua clemenza affinché tu infonda la
pienezza della santificazione a questo unguento, prodotto da una radice d’albero,
elargendo una grazia spirituale. Sia esso per noi, Signore, profumato dalla
gioia della fede; sia crisma perpetuo di unzione sacerdotale; sia attissimo ad
imprimere il sacro carattere, affinché chiunque rinato nel battesimo sarà stato
unto con quest’olio, consegua la più ampia benedizione dell’anima e del corpo e
progredisca sempre più nel dono della fede. Per il nostro Signore. Amen
Il Vescovo su una patena mescola del
balsamo con un po’ d’olio crismale dicendo:
Oremus Dominum Deum nostrum omnipotentem,
qui incomprehensibilem unigeniti Filii sui sibique coaeterni divinitatem
mirabili dispositione verae humanitati inseparabiliter conjunxit, et cooperante
gratia Spiritus Sancti, oleo exsultationis prae participibus suis linivit, ut
homo, fraude diaboli perditus, gemina et singulari constans materia, perenni
redderetur, de qua exciderat, hereditati; quatenus hos ex diversis creaturarum
speciebus liquores creatos sanctae Trinitatis perfectione bene✠dicat, et benedicendo sancti✠ficet, concedatque, ut simul permisti unam
fiant; et quicumque exterius inde perunctus fuerit, ita interius liniatur, quod
omnibus sordibus corporalis materiae carens, se participem regni coelestis
effici gratuletur. Per eumdem Dominum nostrum ... in unitate ejusdem Spiritus
Sancti. Amen.
Preghiamo il Signore Iddio nostro onnipotente, il
quale con mirabile disposizione unì indissolubilmente ad una vera natura umana
l’incomprensibile divinità del suo Unigenito Figlio coeterno, e, cooperante la
grazia dello Spirito Santo, lo unse con olio di esultanza a preferenza di ogni
altro, onde l’uomo formato di anima e di corpo, e perduto dall’inganno del
demonio, fosse restituito all’eterna eredità dalla quale era decaduto, di
benedire con la virtù della Santissima Trinità questi liquidi estratti da
piante diverse e, benedicendoli, di santificarli, e far sì che, mescolati
insieme, divengano una cosa sola, chiunque ne sarà stato unto esteriormente
venga santificato interiormente, in modo che, mondo da ogni macchia della
materia corporale, goda di esser reso partecipe del regno celeste. Per il
nostro Signore ... nell’unità dello stesso Spirito Santo. Amen.
Il Vescovo alita per tre volte, a
formare una croce, sull’orlo dell’ampolla del Crisma. Quindi alitano sull’orlo
della medesima ampolla i dodici sacerdoti. Dopo di che il Vescovo si alza e
dice:
Exorcizo te, creatura olei,
per Deum Patrem omnipotentem, qui fecit coelum et terram, mare, et omnia quae
in eis sunt, ut omnis virtus adversarii, omnis exercitus diaboli, omnisque
incursio, et omne phantasma satanae eradicetur, et effugetur a te; ut fias
omnibus qui ex te ungendi sunt, in adoptionem filiorum, per Spiritum Sanctum.
In nomine Dei Pa✠tris omnipotentis, et Jesu✠Christi Filii ejus Domini nostri, qui cum eo vivit et regnat Deus, in
unitate ejusdem Spiritus ✠ Sancti.
Ti esorcizzo,
creatura olio, per Dio Padre onnipotente, che creò il cielo e la terra, il mare
e quanto racchiude: affinchè sia sradicatoda te e messo in fuga ogni potere
dell’avversario, ogni forza del demonio, ogni manifestazione ed illusione
satanica, in modo che quanti da te saranno unti ricevano, per virtùd dello
Spirito Santo, l’adozione a figli di Dio. Nel nome di Dio Padre onnipotente e
di Gesù Cristo suo Figliuolo e Signor nostro, che con Lui vive e regna
nell’unità dello stesso Spirito Santo
Per omnia saecula saeculorum.
R. Amen.
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
V. Sursum corda.
R. Habemus ad Dominum.
V. Gratias agamus Domino Deo nostro.
R. Dignum et justum est.
Vere dignum et justum est,
aequum et salutare, nos tibi semper, et ubique gratas agere, Domine sancte,
Pater omnipotens, aeterne Deus: Qui in principio, inter cetera bonitatis tuae
munera, terram producere fructifera ligna jussisti, inter quae hujus
pinguissimi liquoris ministrae olivae nascerentur, quarum fructus sacro
Chrismati deservi ret. Nam et David prophetico spiritu gratiae tuae Sacramenta
praenoscens, vultus nostros in oleo exhilarandos esse cantavit: et cum mundi
crimina diluvio quondam expiarentur effuso, similitudinem futuri muneris
columba demonstrans per olivae ramum, pacem terris redditam nuntiavit. Quod in
novissimis temporibus manifestis est effectibus declaratum, cum Baptismatis
aquis omnium criminum commissa delentibus, haec olei unctio vultus nostros
jucundos effi cit, ac serenos. Inde etiam Moysi famulo tuo mandatum dedisti, ut
Aaron fratrem suum prius aqua lotum per infusionem hujus unguenti constitueret
Sacerdotem. Accessit ad hoc amplior honor, cum Filius tuus Jesus Christus
Dominus noster lavari se a Joanne undis Jordanicis exegisset, ut Spiritu Sancto
in columbae similitudine desuper misso, Unigenitum tu um, in quo tibi optime
complacuisse, testimonio subsequentis vocis ostenderes, et hoc illud esse
manifestissime comprobares, quod eum oleo laetitiae prae consortibus suis
ungendum David Propheta cecinisset. Te igitur deprecamur, Domine sancte, Pater
omnipotens, aeterne Deus, per eumdem Jesum Christum Filium tuum Dominum
nostrum, ut hujus creaturae pinguedinem sanctificare tua bene✠dictione digneris et Sancti Spiritus ei admiscere virtutem,
cooperante Christi Filii tui potentia, a cujus nomine sancto Chrisrna nomen acce pit, unde unxisti
Sacerdotes, Reges, Prophetas et Martyres: ut spiritualis lavacri Baptismo
renovandis creaturam Chrismatis in Sacramentum perfectae salutis vitaeque
confirmes; ut sanctificatione unctionis infusa, corruptione primae nativitatis
absorpta, sanctum unius cujusque templum acceptabilis vitae innocentiae odore
redolescat: ut secundum constitutionis tuae Sacramentum, regio, et sacerdotali,
propheticoque honore perfusi, vestimento incorrupti muneris induantur; ut sit
his, qui renati fuerint ex aqua et Spiritu Sancto, Chrisma salutis, eosque
aeternae vitae participes, et coelestis gloriae faciat esse consortes. Per eundem Dominum. Amen
È veramente giusto e necessario, doveroso e salutare,
renderti grazie sempre e dovunque o Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed
eterno. Tu all’inizio del mondo, fra gli altri doni della tua bontà, ordinasti
che la terra producesse alberi fruttiferi, fra i quali nascessero gli ulivi,
produttori dell’olio, destinato a preparare il sacro crisma. Già David,
conoscendo con spirito profetico i sacramenti della tua grazia, cantò che i
nostri volti sarebbero stati unti dell’olio, e quando i delitti del mondo furono
espiati colle acque del diluvio la colomba,indicando col ramo d’olivo un
simbolo dei futuri beni, annunziò che la pace era stata ridonata alla terra.
Ciò si è realizzato nei tempi nuovi con effetti palesi, poiché, cancellati i
peccati di tutti colle acque del battesimo, l’unzione di quest’olio rende i
nostri volti lieti e sereni. Inoltre tu comandasti al tuo servo Mosè di
consacrare sacerdote, dopo un’abluzione, suo fratello Aronne mediante
l’infusione dell’olio. A ciò si aggiunse ancor maggiore dignità quando il tuo
Figliuolo Gesù Cristo nostro Signore volle essere battezzato da Giovanni nelle
acque del Giordano; quando lo Spirito Santo discese su di lui in forma di
colomba, tu proclamasti, per mezzo della voce che facesti udire, che egli era
il tuo Unigenito nel quali avevi posto ogni compiacenza, e lo indicasti nel
modo più manifesto come colui del quale Davide profeta aveva cantato che
sarebbe stato unto con olio di letizia a preferenza di ogni altro. Ti preghiamo
dunque, Signore santo, Padre onnipotente, etero Iddio, per lo stesso Gesù
Cristo Figliuol tuo e Signor nostro, di degnarti santificare e benedire
quest’olio, tua creatura, e di unirvi la virtù dello Spirito Santo con la
cooperazione della potenza di Cristo tuo Figliuolo, dal cui santo nome fu
chiamato il crisma,con cui volesti fossero unti i sacerdoti, i re, i profeti e
i martiri, affinché sia crisma di salvezza per quanti saranno rigenerati
dall’acqua e dallo Spirito Santo e li renda partecipi della gloria celeste
nella vita eterna. Per il nostro Signore. Amen.
Il Vescovo mescola il balsmamo con un po’ d’olio
dell’ampolla crismale, dicendo:
Haec commixtio liquorum
fiat omnibus ex ea perunctis propitiatio, et custodia salutaris in saecula
saeculorum. Amen.
Questa mescolanza di liquidi sia per tutti quelli che
ne saranno unti propiziazione e custodia per la vita eterna. Amen .
Il Vescovo, chianato il capo, tre volte saluta il
Crisma dicendo: “Ave, sanctum Chrisma”. E la seconda e terza
volta lo fa a voce sempre più alta. Dopo il terzo saluto bacia l’orlo dell’ampolla.
Fatto ciò, il Vescovo si siede e prende la mitra. I dodici sacerdoti, uno dopo
l’altro, accedono alla mensa su cui è posta l’ampolla crismale, e fatta la
riverenza al Sacramento posto sull’altare e al Vescovo, genuflettono per tre
volte di fronte all’ampolla, con voce sempre più alta, dicendo: “Ave, sanctum Chrisma”.
Dopo di che il Vescovo si alza e dice l'esorcismo sull'olio dei Catecumeni
Exorcizo te, creatura Olei,
in nomine Dei Pa✠tris omnipotentis, et in nomine Jesu ✠ Christi, et Spiritus ✠ Sancti, ut in hac invocatione individuae
Trinitatis, atque unius virtute Deitatis, omnis nequissima virtus adversarii, omnis inveterata malitia diaboli,
omnis violenta incursio, omne confusum et caecum phantasma eradicetur, et
effugetur, et discedat a te; ut divinis Sacramentis purificata fias in
adoptionem carnis et spiritus, eis qui ex te ungendi sunt, in remissionem
omnium peccatorum; ut efficiantur eorum corpora ad omnem gratiam spiritualem
accipiendam sanctificata. Per eumdem Dominum nostrum Jesum Christum, qui
venturus est judicare vivos et mortuos, et saeculum per ignem. Amen.
Io ti esorcizzo, creatura olio, nel nome di Dio Padre
onnipotente e nel nome di Gesù Cristo e nel nome dello Spirito Santo, onde per
questa invocazione dell’indivisibile Trinità ed in virtù dell’unica Deità, sia
sradicata e si allontani da te ogni funesta potenza del nemico, ogni malizia
del diavolo, ogni violenta incursione, ogni confusa e cieca illusione; affinché
purificato dai divini misteri tu divenga per quelli che con te saranno unti
mezzo della divina adozione del corpo e dello spirito e della remissione di
tutti i peccati; ed i loro corpo santificati siano atti a ricevere la grazia
spirituale. Per lo stesso nostro Signore Gesù Cristo che verrà a giudicare i
vivi e i morti e il mondo per mezzo del fuoco. Amen
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
Oremus.
Deus, incrementorum omnium
et profectuum spiritualium remunerator, qui virtute Sancti Spiritus
imbecillarum mentium rudimenta confirmas, te oramus, Domine, ut emittere
digneris tuam benedictionem super hoc oleum, et venturis ad beatae
regenerationis lavacrum tribuas per unctionem hujus creaturae purgationem
mentis et corporis; ut si quae illis adversantium spirituum inhaesere maculae,
ad tactum sanctificati olei hujus abscedant: nullus spiritualibus nequitiis
locus, nulla refugis virtutibus sit facultas, nulla insidiantibus malis latendi
licentia relinquatur. Sed venientibus ad fidem servis tuis, et Sancti Spiritus
tui operatione mundandis, sit unctionis hujus praeparatio utilis ad salutem,
quam etiam coelestis regenerationis nativitate in Sacramento sunt Baptismatis adepturi.
Per Domintim nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui venturus est judicare
vivos, et mortuos, et saeculum per ignem. Amen.
O Dio, rimuneratore di ogni incremento e progresso,
che con al virtù dello Spirito Santo confermi i primi sforzi delle anime
deboli, ti preghiamo di degnarti far scendere la tua benedizione su quest’olio
e di concedere per l’unzione di questo elemento la purificazione dell’anima e
del corpo a quanti perverranno al lavacro della rinascita spirituale: affinché
se restasse in loro qualche macchia degli spiriti del male, scompaia al
contatto di quest’olio santo; non vi sia più luogo per le malvagie potenze
spiritual, né abbiano ove rifugiarsi o possibilità di nascondersi per tendere
insidie. Ma ai tuoi servi che verranno alla fede e che saranno purificati per
opere del tuo Santo Spirito, la preparazione di quest’olio sia efficace per
raggiungere quella salvezza che conseguiranno nella celeste rinascita del
Sacramento del Battesimo. Per il nostro Signore Gesù Cristo che verrà a giudicare
i vivi e i morti e il mondo per mezzo del fuoco. Amen
Quindi il Vescovo e successivamente i dodici
sacerdoti, riverentemente salutano l’olio, dicendo tre volte nel tono della
lezione: “Ave, sanctum oleum”.
O Redemptor, sume carmen
temet concinentium.
[O Redentore accogli il canto di coloro che
ti celebrano]
Ut novetur sexus omnis
unctione Chrismatis:
ut sanetur sauciata
dignitatis gloria.
Rit. O Redemptor
Lota mente sacro fonte
aufugantur crimina,
uncta fronte sacrosancta
influunt charismata.
Rit. O Redemptor
Corde natus ex Parentis
alvum implens Virginis,
praesta lucem, claude mortem
Chrismatis consortibus.
Rit. O Redemptor
Sit haec dies festa nobis
saeculorum saeculis:
sit sacrata digna laude,
nec senescat tempore
Rit. O Redemptor
|
Uomini e donne siano rinnovati
dall’unzione del crisma
e sia restaurata
la dignità ferita
Con il lavacro battesimale
scompaiano i peccati;
con l’unzione del crisma
s cendano i sacri doni
Tu che sei nato dal cuore del Padre
e sei sceso nel seno della Vergine,
illumina e allontana dalla morte
coloro che sono uninti col crisma.
Sia questo per noi un giorno di festa
che duri in eterno;
un giorno santo, degno di lode,
che non conosce tramonto.
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