lunedì 4 novembre 2019

San Carlo Borromeo Cardinale, Vescovo e Confessore

Dal Breviarium Romanum
«Carlo, nacque a Milano dalla nobile famiglia Borromeo, e una luce divina che illuminò la notte della sua nascita, la camera della madre, fece presagire di quale grande santità sarebbe egli stato. Arruolatosi fin da fanciullo alla milizia clericale, e provvisto poi di una abbazia, avvertì il padre di non impiegarne la rendita per la sua famiglia; e allorquando ne divenne lui l'amministratore, tutto quello che gli avanzava, lo distribuiva ai poveri. Giovanetto studiò le arti liberali a Pavia. Fu sì geloso della castità, che respinse con invitta costanza donne impudiche inviategli più volte per fargli perdere la purezza, A ventitré anni aggregato da suo zio Pio IV al sacro collegio dei cardinali, vi si distinse per insigne pietà e splendore di ogni virtù. Poco dopo dallo stesso creato arcivescovo di Milano, s'applicò con ogni sollecitudine a governare la chiesa affidatagli, secondo le riforme del concilio di Trento, ch'era stato terminato proprio allora, grazie soprattutto alle sue cure; e, per riformare i costumi sregolati del suo popolo, oltre la frequente celebrazione di sinodi, mostrò in se stesso un modello d'eminente santità. Lavorò moltissimo ad estirpare l'eresia dal paese dei Resi e degli Svizzeri, convertendone moltissimi alla fede cristiana. La carità di quest'uomo risplendé particolarmente allorché, venduto il suo principato d'Orlo, ne donò, in un sol giorno, ai poveri l'intero prezzo di quaranta mila scudi d'oro. Né con minore carità ne distribuì altri ventimila, che gli erano stati legati. Rinunziò alle larghe rendite ecclesiastiche, ond'era stato ricolmo dallo zio, non ritenendosi se non quanto gli era necessario per i propri usi e per soccorrere i poveri. Per nutrire i quali, durante la peste che infierì a Milano, alienò tutto il mobilio di sua casa, senza riservarsi neppure il letto, dormendo di poi su una nuda tavola; visitava spesso gli appestati, li sollevava con affetto di padre e, amministrando loro i sacramenti della Chiesa colle proprie mani, li consolava in modo meraviglioso. Intanto facendosi mediatore presso Dio con umilissime preghiere, a stornare la sua collera, ordinò una processione pubblica, prendendovi parte con una fune al collo, nudi i piedi e insanguinati per gli inciampi, portando una croce, e offrendo se stesso come vittima per i peccati del popolo. Fu energico difensore della libertà della Chiesa. Ma appunto perché sollecito nel ristabilire la disciplina, dei sediziosi gli spararono contro, mentre pregava, una schioppettata, rimanendone illeso per mera protezione divina.  Fu di un'astinenza ammirabile; digiunava spessissimo in pane ed acqua, e talvolta si contentava di soli lupini. Veglie notturne, asprissimo cilicio, frequenti discipline domavano il suo corpo. Fu amantissimo dell'umiltà e della dolcezza. Benché occupato in gravissimi negozi, non tralasciò mai l'orazione e la predicazione della parola di Dio. Edificò molte chiese, monasteri e collegi. Scrisse più opere, assai utili soprattutto per l'istruzione dei vescovi; ed è pure per sua opera che uscì il catechismo dei parroci. Infine, si ritira nella solitudine del monte Varano, dove si trovane scolpite delle tavole rappresentanti al vivo i misteri della passione del Signore; e là, vivendo alcuni giorni una vita rude per volontaria mortificazione, ma dolce per la meditazione delle sofferenze di Cristo, fu colpito da febbre. Ritornato a Milano, e aggravandosi il male, coperto di cenere e di cilizio, e fissi gli occhi all'immagine del Crocifisso, se ne andò in cielo a quarantasette anni d'età, il 3 Novembre dell'anno del Signore 1584, Glorioso per miracoli, il sommo Pontefice Paolo V l'iscrisse nel novero dei Santi».




Ex Appendice Missalis Romani pro aliquibus locis

INTROITUS
Eccli 45:29- 30 - In bonitate et alacritate animæ suæ placuit Deo: ideo státuit ei testaméntum pacis, et príncipem sanctorum et gentis suæ, ut sit illi sacerdótii dígnitas in ætérnum  ~~  Ps 72,1 - Quam bonus Israel Deus his, qui recto sunt corde!  ~~  Glória ~~  In bonitate et alacritate animæ suæ placuit Deo: ideo státuit ei testaméntum pacis, et príncipem sanctorum et gentis suæ, ut sit illi sacerdótii dígnitas in ætérnum

Eccli 45:29- 30 - Piacque a Dio per la bontà e la risoluzione del suo cuore: per questo strinse con lui un patto di pace, lo fece principe delle cose sante e del suo popolo, perché abbia in eterno la dignità sacerdotale.  ~~  Ps 72,1 - Come è buono Iddio con Israele, con tutti i retti di cuore!  ~~  Gloria  ~~  Piacque a Dio per la bontà e la risoluzione del suo cuore: per questo strinse con lui un patto di pace, lo fece principe delle cose sante e del suo popolo, perché abbia in eterno la dignità sacerdotale.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Ecclésiam tuam, Dómine, sancti Caróli Confessóris tui atque Pontíficis contínua protectióne custódi: ut, sicut illum pastorális sollicitúdo gloriósum réddidit; ita nos eius intercéssio in tuo semper fáciat amóre fervéntes. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Tieni, o Signore, la tua Chiesa sotto la continua protezione del beato Carlo confessore tuo e vescovo, affinché. come la sua sollecitudine nel ministero pastorale lo rese glorioso, così la sua intercessione ci renda sempre ferventi nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro Octava Omnium Sanctorum
Omnípotens sempitérne Deus, qui nos ómnium Sanctórum tuórum mérita sub una tribuísti celebritáte venerári: quaesumus; ut desiderátam nobis tuæ propitiatiónis abundántiam, multiplicátis intercessóribus, largiáris.

O Dio onnipotente ed eterno, che ci hai concesso di celebrare con unica solennità i meriti di tutti i tuoi Santi, Ti preghiamo di elargirci la bramata abbondanza della tua propiziazione, in grazia di tanti intercessori.

Pro Ss. Vitale et Agrícola Martyribus
Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut, qui sanctórum Mártyrum tuórum Vitális et Agrícolæ sollémnia cólimus, eórum apud te intercessiónibus adiuvémur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.Amen.

Preghiamo.
Concedici, Dio onnipotente, che celebrando la solennità dei tuoi santi martiri Vitale e Agricola, ne godiamo pure l’intercessione presso di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ
Eccli 50, 1 et 4-11
Ecce sacérdos magnus, qui in vita sua sufulsit domum, et in diebus suis corroboravit templum. Qui curavit gentem suam, et liberavit eam a perdizione. Qui praevaluit amplificare civitatem, qui adeptus est gloria, et gloriam in conversatione gentis, et ingressum domus et atrii amplificavit. Quasi stella matutina in medio nebulae, et quasi luna plena in diebus suis lucet; et quasi sol refulgens, sic ille effusit in templo Dei. Quasi arcus refulgens inter nebulas gloriae, et quasi flos rosarum in diebus vernis, et quasi lilia quae sunt in transitu aquae, et quasi thus redolens in diebus aestatis; quasi ignis effulgens, et thus ardens in igne; quasi va sauri solidum, ornatum omni lapide pretioso; quasi oliva pullulans, et cypressus in altitudinem se extollens, in accipiendo ipsum stolam gloriae, et vestiri eum in consummationem virtutis.

Ecco il gran sacerdote, che mentre visse rifondò la casa e ai suoi tempi fu restauratore del tempio. Egli ebbe cura del suo popolo e lo liberò dalla perdizione. Egli giunse a ingrandire la città e si acquistò gloria vivendo in mezzo alla sua nazione e ampliò l’ingresso del tempio. Come la stella del mattino tra la nebbia e come splende la luna nei giorni di sua pienezza. E come rifulge il sole, così egli rifulse nel tempio di Dio. Come l’arcobaleno che splende nelle chiare nuvole e come il fior della rosa in tempo di primavera, e come i gigli presso le acque, e come la pianta dell’incenso dà gradito odore ai giorni di estate. Quasi ulivo che mignola e come il cipresso che si alto s’estolle; così quando egli prendeva il manto e si rivestiva di tutti i suoi ornamenti.

GRADUALE
 Sap 4, 13-14
Consummatus in brevi tempore explevit tempora multa: placita enim erat Deo anima illius.
V. Propter hoc properavit educere illum de medio iniquitatis. Alleluia

Maturato in breve tempo egli compì in breve tempo una lunga carriera: infatti era a cara a Dio l’anima sua.
V. Per questo egli si affrettò a trarlo di mezzo alle iniquità.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Eccli 45,9
Induit eum stolam gloriae, et coronavit eum in vasis virtutis. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
L’ha rivestito del manto della gloria e lo ha ornato di maestosi ornamenti. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia    sancti Evangélii secundum Ioannem
Ioann 10:11-16
In illo témpore: Dixit Iesus pharisaeis: Ego sum pastor bonus. Bonus pastor ánimam suam dat pro óvibus suis. Mercennárius autem, et qui non est pastor, cuius non sunt oves própriæ, videt lupum veniéntem, et dimíttit oves et fugit: et lupus rapit et dispérgit oves; mercennárius autem fugit, quia mercennárius est et non pértinet ad eum de óvibus. Ego sum pastor bonus: et cognósco meas et cognóscunt me meæ. Sicut novit me Pater, et ego agnósco Patrem, et ánimam meam pono pro óvibus meis. Et álias oves hábeo, quæ non sunt ex hoc ovíli: et illas opórtet me addúcere, et vocem meam áudient, et fiet unum ovíle et unus pastor.

In quel tempo, disse Gesù ai Farisei: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la sua vita per le sue pecore. Il mercenario, invece, che non è pastore, al quale non appartengono le pecore, se vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; allora il lupo rapisce e disperde le pecore. II mercenario fugge, perché è mercenario, e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me, e io conosco il Padre; e io dò la mia vita per le mie pecore. Ed ho altre pecore, che non sono di quest'ovile: anche quelle devo condurre: e ascolteranno la mia voce, e si farà un solo gregge ed un solo pastore».

OFFERTORIUM
Sap 8, 2
Amavit sapientiam a iuventute sua, et quaesivit sibi sponsam eam assumere, et amator factus est formae illius.

Amò la sapienza fin dalla prima giovinezza e procurò di prenderla in isposa e divenne amatore della sua bellezza

SECRETA
Sancti Caroli Confessoris tui atque Pontificis pastoralis officii vigilantiam et praeclaras virtutes admirantibus: praesta, quaesumus; ut ipsius inhaerentes vestigiis tibi digne munera deferamus, Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Concedi, Signore, che ammirando la vigilanza dell’ufficio pastorale  e le preclare virtù del tuo santo confessore e pontefice Carlo, ti offriamo degnamente questo sacrificio, seguendone le orme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro Octava Omnium Sanctorum
Múnera tibi, Dómine, nostræ devotiónis offérimus: quæ et pro cunctórum tibi grata sint honóre Iustórum, et nobis salutária, te miseránte, reddántur.

Ti offriamo, o Signore, i doni della nostra devozione: Ti siano graditi in onore di tutti i Santi e tornino a noi salutari per tua misericordia.

Pro Ss. Vitale et Agrícola Martyribus
Oblatis, quaesumus, Dómine, placáre munéribus: et, intercedéntibus sanctis Martýribus tuis Vitále et Agrícola, a cunctis nos defénde perículis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, te ne preghiamo, sii placato da questi doni offerti, e per l’intercessione dei tuoi santi martiri Vitale e Agricola preservaci da ogni pericolo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Eccli 39, 13
Non recedet memoria eius, et nomen eius requiretur a generatione et generationem.

Non perirà la memoria di lui e il suo nome sarà ripetuto da una generazione all’altra.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sanctificent nos, quaesumus, Domine, sumpta mysteria: et sancto Cárolo Confessóre tuo atque Pontífice intercedente, nostro rum purificent maculas delictorum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ci santifichino, o Signore, i misteri che abbiamo ricevuti: per intercessione del tuo santo confessore e pontefice Carlo, ci mondino dalle macchie dei nostri peccati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro Octava Omnium Sanctorum
Da, quaesumus, Dómine, fidélibus pópulis ómnium Sanctórum semper veneratióne lætári: et eórum perpétua supplicatióne muníri.

Concedi ai tuoi popoli, Te ne preghiamo, o Signore, di allietarsi sempre nel culto di tutti Santi: e di essere muniti della loro incessante intercessione.

Pro Ss. Vitale et Agrícola Martyribus
Hæc nos commúnio, Dómine, purget a crímine: et, intercedéntibus sanctis Martýribus tuis Vitále et Agrícola, coeléstis remédii fáciat esse consórtes. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Questa comunione ci mondi dalla colpa, o Signore, e per l'intercessione dei tuoi santi martiri Vitale e Agricola, ci renda perennemente partecipi del rimedio celeste. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



Qui la Messa del Messale Romano

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