mercoledì 13 giugno 2018

Benedizione dei pani di sant'Antonio di Padova



Nella festa di sant’Antonio si usa benedire due sacramentali in particolare: il pane (sacramentale più noto) e i gigli, simboli della verginità intemerata del Santo Taumaturgo. La benedizione del pane è legata al miracolo  della risurrezione del piccolo Tommasino. Lasciato incautamente dalla madre accanto a un recipiente pieno d’acqua, il bimbo annega. Quando la donna se ne accorge, la testa del figlio è ormai sul fondo del recipiente. Il piccino di soli 20 mesi viene tirato fuori dal mastello ormai rigido e morto. La mamma fa voto di distribuire ai poveri la quantità di grano corrispondente al peso del bimbo, se Antonio lo resuscita. Così avviene: il bambino torna in vita.



V. Adjutorium nostrum in nomine Domini.
R. Qui fecit cœlum et terram.
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo

Oremus
Domine Jesu Christe, panis Angelorum, panis vivus æternæ vitæ, benedicere dignare panem istum, sicut benedixisti quinque panes in deserto: ut omnes ex eo gustantes,  beato Antonio Confessore tuo atque Doctore   intercedente, inde corporis et animæ percipiant sanitatem: Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum. Amen

Preghiamo
Signore Gesù Cristo, pane degli Angeli, pane vivo della vita eterna, degnati benedire questo pane come benedicesti i cinque pani nel deserto: onde a quanti ne mangeranno, per intercessione del beato Antonio tuo Confessore e Dottore, tornino salutari per l’anima e il corpo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Quindi il Sacerdote asperge i pani con l’acqua benedetta.
  



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