La
vergine Restituta, nata a Tenizia in Africa, rifulse non tanto per la nobiltà
della stirpe quando per l’amore della divina sapienza. Accusata di professare
la vera Religione, fu condotta a Cartagine dall’empio prefetto Proculo, e ora
con minacce, ora con blandizie, tentata, confermò il suo animo nella certezza
di morire piuttosto che tradire la verginità e la fede. Allora il preside,
furente, comandò di torturarla con l’eculeo, di appenderla per i capelli, di
trafiggerle con un chiodo i piedi. Non riuscendo tuttavia a trionfare,
attribuendo ad arti magiche quell’invitta costanza, la condannò ad essere
bruciata in mezzo al mare. Costretta
dunque in ceppi, venne posta in una navicella ricolma di sarmenti, stoppa, pece
e resina. Quindi stadi lontani dalla spiaggia, il fuoco, per divino consiglio,
non lese la Vergine, ma prese tutti coloro che volevano arderla e così velocemente la barba fu sommersa. A
tal vista, Restituta, ardentemente, con gli occhi al cielo, esclamò: “O profondità
della potenza e della clemenza del Signore! Dov’è la superbia degli empi?
Comanda, o Signore, che io giunga al porto della salvezza eterna”. E così
pregando, conseguì la duplice palma di Vergine e di Martire: cessò di vivere il
diciassette Maggio, mentre era imperatore Valeriano. La navicella intanto senza
vele né remi, approdò, salva per miracolo, nell’isola d’Ischia in Campania.
Lucina, pia donna dell’isola, avvertita di tutto ciò da un Angelo in sogno
anche al fine di decorosamente seppellire l’illibato corpo della Vergine, destatasi,
trovò la nave contenente il prezioso tesoro sulla spiaggia e partecipato al
popolo il prodigio, rendendo grazie a
Dio, fece tutto ciò che gli era stato comandato. Mosso da queste cose
Costantino, grande fra i Cesari, fece traslare ed onorevolmente deporre le
sacre reliquie nella basilica da lui edificata in onore di Restituta. Il giorno
della festa è celebrato solennemente dal Clero, soprattutto dal venerabile
collegio dei Canonici, a tutela e gloria della patria. (dal Breviario Proprio del Regno di Napoli)
INTROITUS
Ps
118:46-47- Loquébar de testimóniis tuis in conspéctu regum, et non confundébar:
et meditábar in mandátis tuis, quæ diléxi nimis. (T.P. Alleluia, alleluia) ~~ Ps
118:1- Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini. ~~
Glória ~~ Loquébar de testimóniis
tuis in conspéctu regum, et non confundébar: et meditábar in mandátis tuis, quæ
diléxi nimis. (T.P. Alleluia, alleluia)
Ps
118:46-47.- Parlai dei tuoi precetti anche in faccia ai re, senza
vergognarmene; meditai i tuoi comandamenti che ho amato sopra ogni cosa. (T.P.
Alleluia, alleluia) ~~ Ps 91:2 - È bene cantare la gloria al
Signore: e lodare, Altissimo, il tuo Nome.
~~ Gloria ~~ Parlai dei tuoi precetti anche in faccia ai
re, senza vergognarmene; meditai i tuoi comandamenti che ho amato sopra ogni
cosa. (T.P. Alleluia, alleluia)
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus,
qui beatam Restitutam Virginem et Matyrem tuam, illaesam in flambi custodisti:
eiusdem nobis intercessione concede, ut tua charitate succensi, ab ardoribus
sempiternis arceamur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum:Qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O
Dio, che custodisti illesa la beata Vergine e Martire Restituta tra le fiamme,
concedici, per sua intercessione che, accesi dalla tua carità, che siamo protetti dal fuoco sempiterno. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LECTIO
Léctio
libri Sapiéntiæ.
Eccli
51:1-8; 51:12
Confitébor
tibi, Dómine, Rex, et collaudábo te Deum, Salvatórem meum. Confitébor nómini
tuo: quóniam adiútor et protéctor factus es mihi, et liberásti corpus meum a
perditióne, a láqueo línguæ iníquæ et a lábiis operántium mendácium, et in
conspéctu astántium factus es mihi adiutor. Et liberasti me secúndum
multitúdinem misericórdiæ nóminis tui a rugiéntibus, præparátis ad escam, de
mánibus quæréntium ánimam meam, et de portis tribulatiónum, quæ circumdedérunt
me: a pressúra flammæ, quæ circúmdedit me, et in médio ignis non sum æstuáta:
de altitúdine ventris inferi, et a lingua coinquináta, et a verbo mendácii, a
rege iníquo, et a lingua iniústa: laudábit usque ad mortem ánima mea Dóminum:
quóniam éruis sustinéntes te, et líberas eos de mánibus géntium, Dómine, Deus
noster.
Ti
loderò, o Signore mio Re: ti glorificherò, o Dio mio salvatore. Grazie renderò
al tuo nome, perché tu sei stato mio rifugio e protettore. Ed hai preservato il
mio corpo dalla perdizione, dal laccio della lingua perversa e dalle labbra di
quelli che ordivano menzogne. E nella tua grande misericordia m'hai liberato da
leoni ruggenti pronti a divorarmi, dalle mani di chi cercava l'anima mia. Da
molte angustie mi hai scampato e dalle spire di fiamma avvolgente e tra
l’incendio di fuoco indomato no fui bruciata. Ancora mi hai scampato al seno
profondo dell’inferno, dalle labbra maldicenti, dagli orditori di menzogne, da
un re iniquo e dalla lingua fraudolenta.
Fino alla morte l'anima mia loderà il Signore; poiché Tu liberi quelli che ti
aspettano con pazienza, e li salvi dal potere delle nazioni, o Signore Iddio
nostro.
GRADUALE
Ps
44:8.
Dilexísti
iustítiam, et odísti iniquitátem.
V.
Proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ.
Hai
amato la giustizia e detestati l’empietà.
V.
Per questo Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia.
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia.
Ps
48:15; 48:16
Adducántur
Regi Vírgines post eam: próximæ eius afferéntur tibi in lætítia. Allelúia.
Alleluia,
alleluia.
Dopo
di lei saranno condotte al Re altre
vergini: le sue compagne ti saranno portate in letizia. Alleluia
Nel
tempo pasquale, omesso il Graduale, si dicembre
Allelúia,
allelúia.
Ps.
44, 15 et 16.
Adducéntur
Regi Vírgines post eam : próximæ eius afferéntur tibi in lætítia. Alleluia.
Ibid.,
5.
Spécie
tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna. Allelúia.
Alleluia,
alleluia.
Dopo
di lei saranno condotte al Re altre
vergini: le sue compagne ti saranno portate in letizia. Alleluia
Col
tuo splendore e con la tua bellezza, tendi l’arco, avanza lietamente e regna.
Alleluia
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum
Matthaeum.
Matt
25:1-13
In
illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis parábolam hanc: Simile erit regnum
coelórum decem virgínibus: quæ, accipiéntes lámpades suas, exiérunt óbviam
sponso et sponsæ. Quinque autem ex eis erant fátuæ, et quinque prudéntes: sed
quinque fátuæ, accéptis lampádibus, non sumpsérunt óleum secum: prudéntes vero
accepérunt óleum in vasis suis cum lampádibus. Horam autem faciénte sponso,
dormitavérunt omnes et dormiérunt. Média autem nocte clamor factus est: Ecce,
sponsus venit, exíte óbviam ei. Tunc surrexérunt omnes vírgines illae, et
ornavérunt lámpades suas. Fátuæ autem sapiéntibus dixérunt: Date nobis de óleo
vestro: quia lámpades nostræ exstinguúntur. Respondérunt prudéntes, dicéntes:
Ne forte non suffíciat nobis et vobis, ite pótius ad vendéntes, et émite vobis.
Dum autem irent émere, venit sponsus: et quæ parátæ erant, intravérunt cum eo
ad núptias, et clausa est iánua. Novíssime vero véniunt et réliquæ vírgines,
dicéntes: Dómine, Dómine, áperi nobis. At ille respóndens, ait: Amen, dico
vobis, néscio vos. Vigiláte ítaque, quia nescítis diem neque horam.
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli
sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro
allo sposo e alla sposa. Ma cinque di esse erano stolte e cinque prudenti. Le
cinque stolte, nel prendere le lampade, non presero l'olio con sé; le prudenti,
invece, insieme con le lampade presero anche l'olio, nei loro vasi. Tardando a
venire lo sposo, si assopirono tutte e si addormentarono. Ma a mezzanotte si
udì un clamore: “Ecco viene lo sposo: uscitegli incontro”. Allora tutte le
vergini si alzarono e prepararono le loro lampade. E dissero le stolte alle
prudenti: “Dateci un po' del vostro olio, poiché le nostre lampade stanno per
spegnersi”. Risposero le prudenti dicendo: “Non basterebbe né a noi, né a voi:
andate piuttosto dai rivenditori e compratevene”. Mentre esse andavano, giunse
lo Sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui alla festa nuziale, e la
porta fu chiusa. All'ultimo momento, arrivarono anche le altre vergini e
incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità
vi dico: vi conosco”. Vigilate, dunque, poiché non sapete né il giorno né
l'ora».
OFFERTORIUM
Ps
44:15; 44:16
Afferéntur
Regi Vírgines post eam: próximæ eius afferéntur tibi in lætítia et
exsultatióne: adducántur in templum Regi Dómino. (T.P. Alleluia)
Le
vergini dietro a lei sono condotte al Re; le sue compagne sono condotte a Te
con gioia ed esultanza; sono introdotte nel palazzo del Re Signore. (T.P.
Alleluia)
SECRETA
Súscipe,
Dómine, múnera, quæ in beátæ Restitutae Vírginis et Mártyris tuæ sollemnitáte
deférimus: cuius nos confídimus patrocínio liberári. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Accogli,
o Signore, queste offerte che ti presentiamo nella solennità di Santa
Restituta, Vergine e Martire tua, per la cui protezione confidiamo di essere
liberati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
COMMUNIO
Ps
118:78; 118:80
Confundántur
supérbi, quia iniúste iniquitátem fecérunt in me: ego autem in mandátis tuis
exercébor, in tuis iustificatiónibus, ut non confúndar. (T.P. Alleluia)
Siano
confusi i superbi , perché ingiustamente macchinarono cose inique contro di me:
ma io mi eserciterò nei tuoi comandamenti, nelle tue giustificazioni, affinché
non resti confuso. (T.P. Alleluia)
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Auxiliéntur
nobis, Dómine, sumpta mystéria: et, intercedénte beáta Restituta Vírgine et
Mártyre tua, sempitérna fáciant protectióne gaudére. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
I
misteri che abbiamo ricevuto, o Signore, siano il nostro soccorso, e per
l'intercessione della beata Restituta, vergine e martire tua, ci ottengano la
gioia della tua protezione perenne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen.