lunedì 5 agosto 2019

San Giovanni Maria Vianney, Prete e Confessore, Patrono dei Parroci


“Giovanni Maria Vianney, nato l'8 maggio 1786 da pii contadini nel villaggio di Dardilly, nella diocesi di Lione, fin dall'infanzia diede molti segni di santità. A otto anni mentre custodiva le pecore, soleva ora insegnare colla parola e coll'esempio a recitare il Rosario ai bambini genuflessi dinanzi alla immagine della Madre di Dio. ora, lasciata la cura del gregge alla sorella o ad altro, appartarsi in luogo più nascosto per darsi più liberamente alla preghiera davanti all'effigie della Vergine. Amantissimo dei poveri, faceva sue delizie condurli nella casa paterna e aiutarli in ogni maniera. Per essere istruito nelle lettere, venne affidato al parroco del villaggio di Ecully; ma essendo tardo d'ingegno, incontrò negli studi difficoltà quasi insormontabili. Col digiuno e coll'orazione implorò l'aiuto divino, e per chiedere la facilità ad apprendere, pellegrinò, mendicando, al sepolcro di san Francesco Regis. Compiuto con fatica il corso di Teologia, fu trovato abbastanza idoneo per essere ordinato in sacris. Nel villaggio di Ecully, sotto il parroco, di cui era stato eletto vicario, si sforzò con tutte le forze di raggiungere i gradi più alti della perfezione pastorale. Trascorso un triennio, fu mandato, come un Angelo del cielo, nella borgata di Ars, che non molto dopo fu assegnata alla diocesi di Belley, e rinnovò in maniera floridissima la faccia della sua parrocchia del tutto squallida e deserta. Assiduo ogni giorno per moltissime ore nel giudicare e dirigere le coscienze, introdusse l'uso della Comunione frequente, rinnovò le pie confraternite: e in modo meraviglioso infuse negli animi una tenera devozione alla Vergine Immacolata. Stimando poi essere del pastore espiare i peccati del gregge affidato, non cessava né di pregare, né di vegliare, né di flagellarsi e digiunare continuamente. Non potendo Satana sopportare tanta virtù dell'uomo di Dio, lo assalì prima con vessazioni e poi con aperto combattimento: ma Giovanni Maria sopportava pazientemente le atrocissime afflizioni. Spesso era invitato dalle parrocchie vicine, affinché, come i Missionari, provvedesse alla salvezza delle anime ora colla predicazione ora coli'ascoltare le confessioni. Acceso di zelo per la gloria di Dio, fece sì che i pii esercizi delle Missioni venissero istituiti, colla fondazione d'una dotazione perpetua, in più di cento parrocchie. In mezzo a queste cose, rendendo Iddio illustre il suo servo con miracoli e doni, sorse quel celebre pellegrinaggio, onde, per un ventennio, affluirono ogni anno ad Ars quasi centomila persone d'ogni età e condizione non solo dalle lontane provincie della Francia e d'Europa, ma anche dall'America. Consunto più dalle fatiche che dalla vecchiaia, dopo aver predetto il giorno della sua morte, si addormentò nel bacio del Signore, il 4 Agosto dell'anno 1859, in età di anni 73. Chiaro per molti miracoli, Pio X l'iscrisse fra i Beati l'8 maggio 1905, e Pio XI fra i Santi del Cielo nell'anno santo 1925 il 31 maggio, e ne estese la festa alla Chiesa universale” (dal Breviario Romano, Letture del Mattutino).
Il Proprium Missae che pubblichiamo è tratto dall'Appendice del Messale Romano "pro aliquibus locis".




INTROITUS
Gal. 6, 14.- Mihi autem absit gloriári, nisi in cruce Dómini nostri Iesu Christi, per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo.  ~~   Ps. 30, 2.- In te, Dómine, sperávi, non confúndar in ætérnum : in iustitia tua libera me.  ~~   Glória   ~~   Mihi autem absit gloriári, nisi in cruce Dómini nostri Iesu Christi, per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo.

Gal 6:14.- Di nulla mi glorio se non della Croce di Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo suo è crocifisso a me il mondo, come io sono crocifisso per il mondo.  ~~   Ps. 30, 2.- In te, Signore, ho sperato e mai sarò deluso; per la tua giustizia salvami.  ~~  Gloria   ~~  Di nulla mi glorio se non della Croce di Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo suo è crocifisso a me il mondo, come io sono crocifisso per il mondo.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Omnípotens et miséricors Deus, qui sanctum Ioánnem Maríam pastoráli stúdio et iugi oratiónis ac poeniténtiæ ardóre mirábilem effecísti: da, quaesumus; ut, eius exémplo et intercessióne, ánimas fratrum lucrári Christo, et cum eis ætérnam glóriam cónsequi valeámus. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Dio onnipotente e misericordioso, che rendesti mirabile san Giovanni Maria per lo zelo pastorale e per il continuo ardore della preghiera e della penitenza: danne, te ne preghiamo, che, per l'esempio e la intercessione di lui, riusciamo a guadagnare a Cristo le anime dei fratelli e a conseguire insieme con essi la gloria eterna. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Ezechiélis Prophétæ.     
Ezech. 33, 7 et 10-12. 
Et tu, fili hóminis, speculatórem dedi te dómui Israël; áudiens ergo ex ore meo sermónem, annuntiábis eis ex me. Tu ergo, fili hóminis, dic ad domum Israël: Sic locúti estis, dicentes: Iniquitátes nostræ et peccáta nostra super nos sunt; et in ipsis nos tabéscimus: quómodo ergo vívere potérimus? Dic ad eos: Vivo ego, dicit Dóminus Deus, nolo mortem ímpii, sed ut convertátur ímpius a via sua, et vivat. Convertímini, convertímini a viis vestris péssimis; et quare moriámini, domus Israël? Tu ítaque, fili hóminis, dic ad fílios pópuli tui: Impíetas ímpii non nocébit ei, in quacúmque die convérsus fúerit ab impietáte sua.

O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: «Voi dite: “I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?”». Di’ loro: «Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?». Figlio dell'uomo, di’ ancora ai figli del tuo popolo: «L'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità».

GRADUALE
Ps. 44, 2.      
Eructávit cor meum verbum bonum : dico ego ópera mea Regi.
Ps. 38, 4.
Concáluit cor meum intra me, et in meditatióne mea exardescet ignis.

Il mio cuore ha gettato una buona parola: io recito le mie opere al Re
V. Arse in me il mio cuore e un fuoco divampò nelle mie considerazioni.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Eccli. 48, 1.
Surrexit quasi ignis, et verbum ipsíus quasi fácula ardebat. Allelúia.

Alleluia, alleluia
Sorse come il fuoco e la sua parola ardeva come una fiaccola. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia   sancti Evangélii secundum Matthǽum.
Mt. 9, 35-38.
In illo témpore : Circuíbat Iesus omnes civitátes et castélla, docens in synagógis eórum et prǽdicans evangélium regni, et curans omnem languórem et omnem infirmitátem. Videns autem turbas, misértus est eis : quia erant vexáti et iacéntes sicut oves non habéntes pastórem. Tunc dicit discípulis suis : Messis quidem multa, operárii autem pauci. Rogáte ergo Dóminum messis, ut mittat operários in messem suam.

In quel tempo, Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».

OFFERTORIUM
Coloss. 1, 24-25.  
Gáudeo in passiónibus, et adímpleo ea quæ desunt passiónum Christi in carne mea, pro córpore eius quod est Ecclesía, cuius factus sum ego miníster.

Sono lieto delle sofferenze che sopporto e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa, della quale sono diventato ministro.

SECRETA
Super hanc illibátam hóstiam, omnípotens sempitérne Deus, descéndat invisíbilis plenitúdo Spíritus Sancti : et præsta ; ut intercedénte beáto Ioánne María, casto córpore et mundo corde ad tantum semper mystérium accedámus.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Su questa ostia illibata discenda, onnipotente e sempiterno Iddio, l’invisibile pienezza dello Spirito Santo e fa’ che, per l’intercessione del beato Giovanni Maria, ci accostiamo sempre a cotanto mistero con corpo casto e cuore puro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Luc. 6, 17-19.       
Multitúdo languéntium, et qui vexabántur a spirítibus immúndis veniébant ad Iesum ; quia virtus de illo exíbat, et sanábat omnes.

Andava da Gesù una moltitudine di malati e di persone vessate dagli spiriti mondi: infatti da Lui usciva una virtù che li guariva tutti.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Angelórum dape refécti, te, Dómine, deprecámur : ut sicut in fortitúdine huius panis beátus Ioánnes María advérsu ómnia invícta constántia tolerávit ; ita nos eius méritis et imitatióne, de virtúte in virtútem eúntes, ad te felíciter perducámur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Saziati dall’angelico banchetto,ti preghiamo, o Signore, che come il beato Giovanni Maria tollerava ogni cosa con invitta costanza per la forza di questo Pane, così noi, per i suoi meriti e per la sua imitazione, progredendo di virtù virtù, giungiamo felicemente a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.




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