giovedì 3 ottobre 2019

In Vigilia Seraphici Sancti Patris nostri Francisci.

«Avvicinandosi il momento del suo transito, fece chiamare intorno a sé tutti i frati del luogo e, consolandoli della sua morte con espressioni carezzevoli li esortò con paterno affetto all’amore di Dio. Si diffuse a parlare sulla necessità di conservare la pazienza, la povertà, la fedeltà alla santa Chiesa Romana, ma ponendo sopra tutte le altre norme il santo Vangelo. Mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce (giacché aveva sempre amato questo segno) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. Inoltre aggiunse ancora: “State saldi, o figli tutti, nel timore del Signore e perseverate sempre in esso! E, poiché sta per venire la tentazione e la tribolazione, beati coloro che persevereranno nel cammino iniziato! Quanto a me, mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla Sua grazia!”. Terminata questa dolce ammonizione, l’uomo a Dio carissimo comandò che gli portassero il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il passo di Giovanni, che incomincia: “Prima della festa di Pasqua...” (Gv 13, 1). Egli, poi, come poté, proruppe nell’esclamazione del salmo: “Con la mia voce al Signore io grido, con la mia voce il Signore io supplico” e lo recitò fin al versetto finale: “Mi attendono i giusti, per il momento in cui mi darai la ricompensa” (cfr. Sal 141, 1-8). Quando, infine, si furono compiuti in lui tutti i misteri, quell’anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa nell’abisso della chiarità divina e l’uomo beato s’addormentò nel Signore (cfr. At 7, 60)» (S. Bonaventura, FF 1241 - 1242 - 1243).

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INTROITUS
Ps 141, 8.- Educ de custodia animam meam ad confitendum nomini tuo: me exspectant justi, donec retribuas mihi.  ~~   Ps. 141, 1, 8.- Voce mea ad Dominum clamavi: voce mea ad Dominum deprecatus sum.  ~~   Glória   ~~   Educ de custodia animam meam ad confitendum nomini tuo: me exspectant justi, donec retribuas mihi.

Gal 6:14.- Trai dal carcere l'anima mia, affinché io dia lode al tuo nome: i giusti stanno aspettando il momento, in cui tu mi rimuneri.  ~~   Ps. 30, 2.- Con la mia voce al Signore io grido, con la mia voce il Signore io supplico.  ~~  Gloria   ~~  Trai dal carcere l'anima mia, affinché io dia lode al tuo nome: i giusti stanno aspettando il momento, in cui tu mi rimuneri.

ORATIO
Orémus.
Deus, qui superbis resistis, et gratiam praestas humilibus: da nobis, quaesumus, intercedente beato Patre nostro Francisco, cujus solemnia praevenimus, superbe non sapere, sed tibi placita humilitate proficere; ut per ejus vestigia gradientes, dona tuae gratiae consequamur. Per Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Dio che resisti ai superbi e dai grazia agli umili: concedici, te ne preghiamo, per l’intercessione del beato nostro Padre Francesco, alla cui solennità ci prepariamo, di non essere superbi, ma ti compiere perfettamente nell’umiltà ciò che a te piace, affinché seguendo le vestigia di lui, conseguiamo i doni della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Oratio.
Comm. Translat. S. Clarae.
Deus, qui splendore virtutum beatam Claram innumeris virginibus praelucere voluisti: ejus meritis, et intercessione concede; ut hic in luce semper ambulemus et in coelesti regno perpetua vultus tui hilaritate perfrui mereamur. Per Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Dio, che hai voluto che fra innumerabili vergini la beata Chiara risplendesse maggiormente dello splendore delle virtù: pei suoi meriti e la sua intercessione concedici che qui camminiamo sempre nella luce e nel regno celeste meritiamo di godere in perpetuo dell’ilare tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Epistolae beati Pauli Apostoli ad Corinthios 
2Cor 5, 1-9
Fratres: Scimus enim quoniam si terrestris domus nostra hujus habitationis dissolvatur, quod ædificationem ex Deo habemus, domum non manufactam, æternam in cælis. Nam et in hoc ingemiscimus, habitationem nostram, quæ de cælo est, superindui cupientes: si tamen vestiti, non nudi inveniamur. Nam et qui sumus in hoc tabernaculo, ingemiscimus gravati: eo quod nolumus expoliari, sed supervestiri, ut absorbeatur quod mortale est, a vita. Qui autem efficit nos in hoc ipsum, Deus, qui dedit nobis pignus Spiritus. 6 Audentes igitur semper, scientes quoniam dum sumus in corpore, peregrinamur a Domino (per fidem enim ambulamus, et non per speciem): audemus autem, et bonam voluntatem habemus magis peregrinari a corpore, et præsentes esse ad Dominum.

Fratelli, sappiamo che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. È Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito. Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore

GRADUALE
Ps 42,1
Quemadmodum desiderat cervus ad fontes aquarum, ita desiderat anima mea ad te, Deus.
Ivi, 2
Sitivit anima mea ad Deum fortem, vivum; quando veniam, et apparebo ante faciem Dei?

Come il cervo desidera le fontane di acqua, cosi te desidera, o Dio, l'anima mia.
V. L'anima mia ha sete di Dio forte e vivo: e quando sarà che io venga, e mi presenti dinanzi alla faccia di Dio?

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 16:24-27.
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Si quis vult post me veníre, ábneget semetípsum, et tollat crucem suam, et sequátur me. Qui enim volúerit ánimam suam salvam fácere, perdet eam: qui autem perdíderit ánimam suam propter me, invéniet eam. Quid enim prodest hómini, si mundum univérsum lucrétur, ánimæ vero suæ detriméntum patiátur? Aut quam dabit homo commutatiónem pro ánima sua? Fílius enim hóminis ventúrus est in glória Patris sui cum Angelis suis: et tunc reddet unicuíque secúndum ópera ejus.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e. mi segua. Poiché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà e chi sacrificherà la sua vita, per amor mio, la troverà. Infatti che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde l'anima? oppure che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi Angeli e allora renderà a ciascuno secondo il suo operato».

OFFERTORIUM
Ps 42, 3
Fuerunt mihi lacrimae meae panes die ac no6te, dum dicitur mihi quotidie: Ubi est Deus tuus?

Mio pane furono le mie lagrime, e notte e giorno, mentre a me si diceva: Il Dio tuo dov'è?

SECRETA
Sancti Patris nostri Francisci natalitia praevenientes, munera tibi offerimus, Domine, te humiliter deprecantes; ut hic ejus imitatores, et in coelesti patria ejusdem gloriae consortes clementer efficias. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preparandoci a festeggiare il natale del nostro Santo Padre Francesco, ti preghiamo umilmente di benedire, o Signore, i doni che ti offriamo: affinché tu clementemente ci renda qui in terra suoi imitatori e nella patria celeste consorti della sua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro Translat. S. Clarae.
Munera, Domine, in Translatione beatae Clarae Virginis tibi dicata, sanctifica: et ejus meritis, et intercessione da nobis famulis tuis: ut, a terrenis cupiditatibus expediti, ad coelestia desideria transeamus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Santifica i doni consacratiti, o Signore, nella memoria della Traslazione della beata vergine Chiara: pei suoi meriti e la sua intercessione da’ a noi tuoi servi di, abbandonate le terrene cupidigie, passare ai desideri celesti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 41, 5
Effudi in me animam meam, quoniam transibo in locum tabernaculi admirabilis usque ad domum Dei.

Dilatai in me l'anima mia; perocché io passerò al luogo del tabernacolo ammirabile, fino alla casa di Dio.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Refecti cibo potuque coelesti, supplices te Domine, deprecamur; ut, intercedente beato Patre nostro Francisco, cujus natalitia praevenimus, jucundos facias suae interesse festivitati, et ad coelestem Jerusalem feliciter pervenire. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ristorati dal cibo e dalla bevanda celesti, supplici ti preghiamo, o Signore, affinché, per intercessione del beato nostro Padre Francesco, al cui natale ci predisponiamo, tu ci faccia partecipare, giocondi, della sua festa e ci faccia giungere felicemente alla celeste Gerusalemme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Oremus
Pro Translat. S. Clarae.
Quod de sancti altaris tui benedictione percepimus, sit nobis, Domine, contra spiritales nequitias singulare praesidium; cujus virtute beata Clara ab hostium incursu liberari promeruit. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Quello che dalla benedizione del tuo santo altare abbiamo ricevuto, sia per noi, o Signore, presidio singolare contro le spirituali nequizie: appunto per virtù di esso la beata Chiara meritò di essere liberata dall'assalto dei nemici. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.





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