La
Santa Chiesa, rivestita del viola della penitenza, si prepara a celebrare la
solennità dei due gloriosissimi Apostoli Simone e Giuda Taddeo. Simone predicò
il Vangelo nell'Egitto, Taddeo nella Mesopotamia, poi, entrati insieme nella Persia,
avendovi convertito a Cristo una innumerevole moltitudine di quel popolo,
compirono il martirio. Le loro spoglie si conservano nella Basilica di San
Pietro a Roma in un altare situato nel punto che la tradizione indica come il
luogo in cui fu innalzata la croce del medesimo Principe degli Apostoli.
INTROITUS
Ps
78:11-12; 78:10- Signore, il gemito del prigioniero
giunga fino a Te; rendi il settuplo ai nostri nemici; vendica il sangue versato. ~~ Ps 78:1- O
Dio, i pagani hanno invaso il tuo retaggio, profanato il tuo santo tempio,
ridotto Gerusalemme a un tugurio. ~~ Gloria ~~ Signore,
il gemito del prigioniero giunga fino a Te; rendi il settuplo ai nostri nemici;
vendica il sangue versato.
ORATIO
Concéde, quǽsumus, omnípotens Deus: ut, sicut Apostolórum tuórum Simonis et Judæ gloriósa natalítia prævenímus; sic ad tua benefícia promerénda, majestátem tuam pro nobis ipsi prævéniant. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
LECTIO
1
Cor 4:9-14
Fratres:
Spectáculum facti sumus mundo et Angelis et homínibus. Nos stulti propter
Christum, vos autem prudéntes in Christo: nos infírmi, vos autem fortes: vos
nóbiles, nos autem ignóbiles. Usque in hanc horam et esurímus, et sitímus, et
nudi sumus, et cólaphis cǽdimur,
et instábiles sumus, et laborámus operántes mánibus nostris: maledícimur, et
benedícimus: persecutiónem pátimur, et sustinémus: blasphemámur, et obsecrámus:
tamquam purgaménta hujus mundi facti sumus, ómnium peripséma usque adhuc. Non
ut confúndant vos, hæc scribo, sed ut fílios meos caríssimos móneo: in Christo
Jesu, Dómino nostro.
Fratelli:
siamo divenuti spettacolo al mondo, agli Angeli e agli uomini. Noi stolti per
Cristo e voi prudenti in Cristo; noi deboli e voi forti; voi onorati e noi
disprezzati. Anche in questo momento noi soffriamo fame e nudità; siam presi a
schiaffi, e non abbiamo ove posarci; e ci affanniamo a lavorare con le nostre
mani; maledetti, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, preghiamo;
sino ad ora trattati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per
farvi arrossire vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi come carissimi miei
figlioli, in Gesù Cristo Signor nostro.
GRADUALE
Vindíca, Dómine, sánguinem Sanctórum tuórum, qui effúsus est.
V. Posuérunt mortália servórum tuórum, Dómine, escas volatílibus coeli: carnes Sanctórum tuórum béstiis terræ.
O
Signore, sia fatta conoscere la vendetta del sangue dei tuoi servi, che è stato
sparso.
V. Han
gettato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo, e le carni
dei tuoi santi alle belve della terra.
EVANGELIUM
Joannes 15:1-7
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Ego sum vitis vera: et Pater meus agrícola est. Omnem pálmitem in me non feréntem fructum, tollet eum: et omnem, qui fert fructum, purgábit eum, ut fructum plus áfferat. Jam vos mundi estis propter sermónem, quem locútus sum vobis. Manéte in me: et ego in vobis. Sicut palmes non potest ferre fructum a semetípso, nisi mánserit in vite: sic nec vos, nisi in me manséritis. Ego sum vitis, vos pálmites: qui manet in me, et ego in eo, hic fert fructum multum: quia sine me nihil potéstis fácere. Si quis in me non mánserit, mittétur foras sicut palmes, et aréscet, et cólligent eum, et in ignem mittent, et ardet. Si manséritis in me, et verba mea in vobis mánserint: quodcúmque voluéritis, petétis, et fiet vobis.
In
quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite, il Padre mio è
il coltivatore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglierà via, e
quello che porta frutto, lo poterà, affinché ne porti ancor di più. Voi siete
già mondi a motivo della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me: ed io in
voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto, se non rimane unito alla vite,
così nemmeno voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci; chi
rimane in me ed io in lui, porta molto frutto; perché senza di me non potete
far niente. Chi non rimane in me sarà gettato via come il tralcio e si
dissecca, e lo raccolgono e lo buttano nel fuoco, ove brucia. Se rimanete in me
e rimangono in voi le mie parole, domandate quel che volete e vi sarà fatto».
OFFERTORIUM
Exsultábunt
Sancti in glória, lætabúntur in cubílibus suis: exaltatiónes Dei in fáucibus
eórum.
Erompano
i santi in grida di gloria; acclamino dai loro seggi; sia nella loro bocca
l'esaltazione di Dio.
SECRETA
Con
i nostri doni, o Signori, precediamo la festa dei tuoi santi Apostoli Simone e
Giuda: ti preghiamo supplici affinché le cose che come ostacoli impediscono la
nostra coscienza siano rese accettabili per i meriti di quelli. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Posuérunt
mortália servórum tuórum, Dómine, escas volatílibus coeli, carnes Sanctórum
tuórum béstiis terræ: secúndum magnitúdinem bráchii tui pósside fílios morte
punitórum.
Hanno
dato i cadaveri dei tuoi servi, o Signore, in pasto agli uccelli del cielo, e
le carni dei tuoi santi alle bestie selvatiche: per la potenza del tuo braccio
salva i condannati a morte.
POSTCOMMUNIO
Preghiamo.
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