Con
quel profondo rispetto che la fede m'ispira, o mio Dio e mio Salvatore Gesù
Cristo, vero Dio e vero Uomo, io Vi amo con tutto il cuore e Vi adoro rinchiuso
nell'Augustissimo Divin Sacramento dell'Altare, in risarcimento e riparazione
di tutte le irriverenze, profanazioni, sacrilegi e mediocrità, che per mia
disgrazia io avessi mai commesso, come pure di tutti quelli che sono stati
fatti dagli altri, specialmente se sacerdoti e diaconi, e che purtroppo si
faranno in avvenire. Vi adoro, dunque, mio amabilissimo Dio, non già quanto
siete degno di essere adorato, né per quanto io abbia il dovere di farlo, ma
almeno quanto io posso e vorrei poterlo fare con tutta quella perfezione di cui
sono capaci i Santi ed ogni creatura ragionevole. Frattanto intendo adorarVi
ora e sempre, non solamente per portar riparo di quei Cattolici freddi e
tiepidi che non Vi adorano come Vi si conviene, e non soltanto per pensar di
migliorare il mio stato e convertirmi sempre di più alla Vostra potente
misericordia, ma ancora per la conversione degli eretici, scismatici, non
cattolici, idolatri e cattivi cristiani. Ah! Sì, Gesù mio! Vi imploro: siate da
tutti riconosciuto, adorato, amato e ringraziato ogni momento,
nell'Augustissimo Divin Sacramento. Abbiate compassione del Vostro stesso Divin
Sacramento impetrando nei nostri animi amore e compassione per la Vostra Divina
Presenza, non vogliaTe che ancora Vi si oltraggi e Vi si offenda, ben sapendo
che ogni offesa richiederà per giustizia il pegno e la penitenza delle Anime
che si renderanno colpevoli di sì grave e grande oltraggio. AbbiaTe per tutti
compassione, Gesù adorabile! Così sia!
Vi
adoro ogni momento. O vivo Pan del Ciel, gran Sacramento.
Gesù,
unico Amore del Cuor di Maria; vi prego a benedir l'anima mia.
A
Voi dono la mia vita e il mio cuore; Santissimo Gesù, mio prode Salvatore.
Il
Sommo Pontefice Pio VII, con Rescritto della Sacra Congregazione delle
Indulgenze del giorno 21 gennaio 1815, concesse l'indulgenza di duecento giorni
ogni volta che con cuore contrito e divotissimamente si reciteranno davanti al
Santissimo Sacramento la detta Ammenda Onorevole e le Giaculatorie
Signore,
pietà
Cristo,
pietà
Signore,
pietà
Cristo,
ascoltaci
Cristo,
esaudiscici
Padre
celeste Dio, abbi pietà di noi
Figlio
Redentore del mondo, Dio, abbi pietà di noi
Spirito
Santo, Dio, abbi pietà di noi
Santa
Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi
Ostia
Santa, offerta per la salute dei peccatori, abbi pietà di noi
Ostia
Santa, umiliata sull'altare da noi e per noi, abbi pietà di noi
Ostia
Santa, fatta segno di contraddizione, abbi pietà di noi
Ostia
Santa, oltraggiata dai bestemmiatori, abbi pietà di noi
Ostia
Santa, trasportata dal S. Tabernacolo nella casa dei peccatori, abbi pietà di
noi
Per
l'estremo disprezzo d'un Sacramento così ammirabile, Signore ti diamo
riparazione
Per
le irriverenze dei cristiani, Signore ti diamo riparazione
Per
gli scandali di coloro che ti sono consacrati, Signore ti diamo riparazione
Per
la profanazione dei tuoi Santuari, Signore ti diamo riparazione
Per
i Sacri Cibori rapiti a forza, Signore ti diamo riparazione
Per
le bestemmie degli empi, Signore ti diamo riparazione
Per
l'ostinazione degli eretici, Signore ti diamo riparazione
Per
i profanatori delle tue Chiese che ne hanno fatto il luogo dei loro sacrilegi,
Signore ti diamo riparazione
Ti
preghiamo di concederci la grazia di amarti di più per riparare tanto odio
contro di te, Signore esaudiscici
Ti
preghiamo di avere la nostra riparazione fatta in spirito di umiltà, Signore
esaudiscici
Ostia
santa, esaudiscici
Ostia
pura, esaudiscici
Ostia
immacolata, esaudiscici
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
V. Hai
dato loro il pane del cielo.
R. Che
contiene ogni dolcezza.
Preghiamo
O
Dio, che nel Sacramento mirabile ci hai lasciato il ricordo della tua passione;
concedici di venerare i sacri misteri del corpo e sangue tuo, così da sentire continuamente
in noi il frutto della tua redenzione: Tu vivi e regni nei secoli dei secoli.
Così sia.
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