La dodicenne Maria Goretti, trafitta a morte per la difesa della
sua castità, volava al Cielo coronata della duplice corona di vergine e di
martire, il 6 luglio 1902. Subito
fu fatta oggetto della devozione del popolo cristiano e anche della ammirazione
da parte di acattolici (il leader del Partito Comunista Italiano Palmiro
Togliatti propose Maria Goretti come modello di vita alle giovani comuniste
Federazione Giovanile Comunista Italiana).
Pio XII, che già l’aveva beatificata il 27 aprile 1947, dopo che la Sacra Congregazione dei Riti nel 1949 ebbe riconosciute le due guarigioni miracolose, la elevava agli onori dei Santi il 24 giugno 1950, in una piazza san Pietro gremita di fedeli tra i quali la madre, i fratelli e l'assassino della nuova piccola Santa. Ai fedeli il Sommo Pontefice rivolgeva il seguente discorso:
Pio XII, che già l’aveva beatificata il 27 aprile 1947, dopo che la Sacra Congregazione dei Riti nel 1949 ebbe riconosciute le due guarigioni miracolose, la elevava agli onori dei Santi il 24 giugno 1950, in una piazza san Pietro gremita di fedeli tra i quali la madre, i fratelli e l'assassino della nuova piccola Santa. Ai fedeli il Sommo Pontefice rivolgeva il seguente discorso:
Venerabili
Fratelli e diletti figli,
Per
un amoroso disegno della Provvidenza divina l'esaltazione suprema di una umile
figlia del popolo è stata celebrata in questo vespro luminoso con una solennità
senza pari e in forma sin qui unica negli annali della Chiesa: nella vastità e
nella maestà di questo luogo di mistero, fatto tempio sacro, cui è volta il
firmamento che canta le glorie dell'Altissimo; da voi così bramata, prima che
da Noi disposta; con un concorso di fedeli numerosissimo, quale non videro mai
eguale le altre canonizzazioni; e soprattutto quasi così imposta
dall'abbagliante fulgore e dalla inebriante fragranza di questo giglio,
ammantato di porpora, che or ora con intimo gaudio abbiamo ascritto all'albo
dei Santi : la piccola e dolce Martire della purezza: Maria Goretti. Perché,
diletti figli, siete accorsi in così sterminato numero alla sua glorificazione?
Perché, ascoltando o leggendo il racconto della sua breve vita, così
somigliante a una limpida narrazione evangelica per semplicità di linee, per
colore di ambiente, per la stessa fulminea violenza della morte, vi siete
inteneriti fino alle lacrime? Perché Maria Goretti ha conquistato così
rapidamente i vostri cuori, fino a divenirne la prediletta, la beniamina? Vi è
dunque in questo mondo, apparentemente travolto e immerso nell'edonismo, non
soltanto una sparuta schiera di eletti assetati di cielo e di aria pura, ma
folla, ma immense moltitudini, sulle quali il soprannaturale profumo della
purezza cristiana esercita un fascino irresistibile e promettente: promettente
e rassicurante. Se è vero che nel martirio di Maria Goretti sfolgorò
soprattutto la purezza, in essa e con essa trionfarono anche le altre virtù
cristiane. Nella purezza era l'affermazione più elementare e
significante del dominio perfetto dell'anima sulla materia; nell'eroismo
supremo, che non s'improvvisa, era l'amore tenero e docile, obbediente ed
attivo verso i genitori; il sacrificio nel duro lavoro quotidiano; la povertà
evangelicamente contenta e sostenuta dalla fiducia nella Provvidenza celeste;
la religione tenacemente abbracciata e voluta conoscere ogni dì più, fatta
tesoro di vita e alimentata dalla fiamma della preghiera; il desiderio ardente
di Gesù Eucaristico, ed infine, corona della carità, l'eroico perdono concesso
all'uccisore: rustica ghirlanda, ma così cara a Dio, di fiori campestri, che
adornò il bianco velo della sua prima Comunione, e poco dopo il suo martirio. Così
questo sacro rito si svolge spontaneamente in un'accolta popolare per la
purezza. Se alla luce di ogni martirio fa sempre amaro contrasto la macchia di
una iniquità, dietro a quello di Maria Goretti sta uno scandalo, che all'inizio
di questo secolo parve inaudito. A distanza di quasi cinquant'anni, tra
la spesso insufficiente reazione dei buoni, la congiura del malcostume,
valendosi di libri, di illustrazioni, di spettacoli, di audizioni, di mode, di
spiagge, di associazioni, tenta di scalzare in seno alla società e alle
famiglie, a danno principalmente della fanciullezza anche tenerissima, quelli
che erano i presidi naturali della virtù. O giovani, fanciulli e
fanciulle dilettissimi, pupille degli occhi di Gesù e dei Nostri, - dite -
siete voi ben risoluti a resistere fermamente, con l'aiuto della grazia divina,
a qualsiasi attentato che altri ardisse di fare alla vostra purezza? E
voi, padri e madri, al cospetto di questa moltitudine, dinanzi alla immagine di
questa vergine adolescente, che col suo intemerato candore ha rapito i vostri
cuori, alla presenza della madre di lei, che, educatala al martirio, non ne
rimpianse la morte, pur vivendo nello strazio, ed ora s'inchina commossa ad
invocarla, — dite — siete voi pronti ad assumere il solenne impegno di
vigilare, per quanto è da voi, sui vostri figli, sulle vostre figlie, affine di
preservarli e difenderli contro tanti pericoli che li circondano, e di tenerli
sempre lontani dai luoghi di addestramento alla empietà e alla perversione
morale? Ed ora, o voi tutti che Ci ascoltate, in alto i cuori! Sopra le
malsane paludi e il fango del mondo si stende un cielo immenso di bellezza. È
il cielo che affascinò la piccola Maria; il cielo a cui ella volle ascendere
per l'unica via che ad esso conduce: la religione, l'amore di Cristo, la eroica
osservanza dei suoi comandamenti.
Salve,
o soave e amabile Santa! Martire sulla terra e angelo in cielo, dalla tua
gloria volgi lo sguardo su questo popolo, che ti ama, che ti venera, che ti
glorifica, che ti esalta. Sulla tua fronte tu porti chiaro e fulgente il nome
vittorioso di Cristo (cfr. Apoc. 3, 12); sul tuo volto virgineo è la forza
dell'amore, la costanza della fedeltà allo Sposo divino; tu sei Sposa di
sangue, per ritrarre in te l'immagine di Lui. A te, potente presso l'Agnello di
Dio, affidiamo questi Nostri figli e figlie qui presenti e quanti altri sono a
Noi spiritualmente uniti. Essi ammirano il tuo eroismo, ma anche più vogliono
essere tuoi imitatori nel fervore della fede e nella incorruttibile illibatezza
dei costumi. A te i padri e le madri ricorrono, affinché tu li assista nella
loro missione educativa. In te per le Nostre mani trova rifugio la fanciullezza
e la gioventù tutta, affinché sia protetta da ogni contaminazione e possa
incedere per il cammino della vita nella serenità e nella letizia dei puri di
cuore. Così sia.
FILMATO
STORICO DELLA CANONIZZAZIONE
Preghiamo affinché le ragazze di oggi si comportino come Santa Maria Goretti e non abbiano rapporti sessuali con chiunque affinché possano salvarsi l'anima e non bruciare poi eternamente nel fuoco eterno dell'inferno con i loro complici nel peccato mortale di Fornicazione! Amen.
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