Pio IV (1559-1565), il Papa che aveva
portato a compimento il Concilio di Trento e ne aveva approvati tutti i
decreti, con la bolla "In sacrosanta" del
13 novembre 1564 istituiva la seguente professione di fede che avrebbero dovuto
recitare tutti coloro che sarebbero assurti ai gradi della gerarchia
ecclesiastica e delle Università. In essa, dopo la proclamazione del Simbolo
niceno-costantinopolitano, venivano affermate tutte quelle verità della Fede
Cattolica definite nel Tridentino. Leone XIII (1878-1903) fece in seguito
aggiungere alla Professione l'articolo riguardante il primato e l'infallibile
Magistero del Romano Pontefice.
Pio IV approva i decreti tridentini nel Concistoro del 26 gennaio 1564 (Cappella Altemps, Santa Maria in
Trastevere, Roma)
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Io (nome) con fede sicura
credo e professo tutto e singolarmente quanto è contenuto nel Simbolo della
Fede di cui fa uso la Santa Romana Chiesa, cioè: Credo in un solo Dio, Padre
onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed
invisibili; ed in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio unigenito di Dio, e nato
dal Padre prima di tutti i secoli, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio
vero, generato, non fatto, consustanziale al Padre; per mezzo di lui furono
create tutte le cose; egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai
cieli, e s'incarnò per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine, e si fece
uomo; fu anche crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, patì e fu sepolto; e
risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, e salì al cielo, siede alla
destra del Padre, e tornerà di nuovo con gloria a giudicare i vivi e i morti, e
il suo regno non avrà mai fine; credo nello Spirito Santo, Signore e
vivificante, che procede dal Padre e dal Figlio; il quale è adorato e
glorificato insieme col Padre e col Figlio; il quale parlò per mezzo dei
profeti; e credo nella Chiesa una, santa cattolica e apostolica. Professo
esservi un solo Battesimo per la remissione dei peccati, ed aspetto la
resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Così è. Fermissimamente
ammetto ed accetto le tradizioni ecclesiastiche e le altre osservanze e
costituzioni della stessa Chiesa. Ammetto pure la sacra Scrittura secondo
l'interpretazione che ne ha dato e ne dà la Santa Madre Chiesa, alla quale
compete giudicare del senso genuino e dell'interpretazione delle sacre
Scritture, né mai l'intenderò e l'interpreterò se non secondo l'unanime
consenso dei padri. Confesso anche che sono sette i veri e propri Sacramenti della
Nuova Legge istituiti da Gesù Cristo nostro Signore e necessari, sebbene non
tutti a tutti, per la salvezza del genere umano, cioè: Battesimo,
Confermazione, Eucaristia, Penitenza, estrema Unzione, Ordine e Matrimonio; e
che infondono la grazia, e che di essi il Battesimo, la Confermazione e
l'Ordine non si possono reiterare senza sacrilegio. Accetto e riconosco inoltre
i riti ammessi ed approvati della Chiesa Cattolica per la solenne
amministrazione di tutti i Sacramenti sopra elencati. Accolgo e accetto in ogni
parte tutto quanto è stato definito e dichiarato nel sacrosanto Concilio di
Trento riguardo il peccato originale e la giustificazione. Parimenti credo che
nella Messa viene offerto a Dio un sacrificio vero, proprio e propiziatorio per
i vivi e i defunti, e che nel santissimo Sacramento dell'Eucaristia c'è
veramente, realmente e sostanzialmente il Corpo e il Sangue assieme all'Anima e
alla Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, e che avviene la conversione di
tutta la sostanza del pane in corpo e di tutta la sostanza del vino in sangue,
la qual conversione la Chiesa Cattolica chiama transustanziazione. Confesso
anche che sotto una sola specie si riceve tutto integro Cristo e un vero
Sacramento. Ritengo senza esitazione che esiste il Purgatorio e che le anime
ivi rinchiuse sono aiutate dai suffragi dei fedeli; similmente poi che si
devono venerare e invocare i Santi che regnano con Cristo, che essi offrono a
Dio le loro preghiere per noi e che le loro reliquie devono essere venerate.
Dichiaro fermamente che si possono ritrarre e ritenere le immagini di Cristo e
della sempre Vergine Madre di Dio, come pure degli altri Santi, e che ad esse
si deve tributare l'onore dovuto e la venerazione; affermo inoltre che da
Cristo è stato conferito alla Chiesa il potere delle indulgenze e che il loro
uso è della massima utilità al popolo cristiano. Riconosco la Santa, Cattolica
ed Apostolica Chiesa Romana come Madre e Maestra di tutte le Chiese, e prometto
e giuro obbedienza al Romano Pontefice, successore di san Pietro Principe degli
Apostoli e vicario di Gesù Cristo. Accetto e professo ancora senza dubbi tutte
le altre cose insegnate, definite e dichiarate dai sacri canoni e in
particolare dal sacrosanto Concilio di Trento [e dal Concilio ecumenico Vaticano
I specialmente quanto al primato e al magistero infallibile del Romano
Pontefice]: nel contempo anch'io condanno, rigetto e anatematizzo tutte le
dottrine contrarie e qualunque eresia condannata, rigettata ed anatematizzata
dalla Chiesa. Io (nome) prometto, mi impegno e giuro, con l'aiuto di Dio, di
mantenere e conservare tenacissimamente integra ed immacolata fino all'ultimo
respiro di vita questa stessa vera Fede Cattolica, fuori della quale nessuno
può essere salvo, che ora spontaneamente professo e ammetto con convinzione, e
di procurare, per quanto sta in me, che sia ritenuta, insegnata e predicata ai
miei sottoposti e a coloro di cui mi sarà affidata la cura nel mio ministero:
così faccio voto, così prometto e giuro; così mi aiutino Iddio e questi santi
Vangeli di Dio.
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