San
Gennaro era Vescovo di Benevento quando scoppiò la persecuzione di Diocleziano:
fu decapitato a Pozzuoli assieme ad altri membri del clero e il suo sangue
raccolto ribollisce annualmente: «Si espone l’ampolla del sangue insieme col
capo del Martire e dopo uno spazio più o meno lungo di preghiera, il sangue
comincia a liquefarsi, aumentando il volume, come se fosse allora in
ebollizione [...] Dio vuol mostrare al suo popolo di Napoli, che il sangue del
loro gran Patrono - “æterno flori”
come là lo chiamano nell’antica iscrizione sepolcrale - è sempre rubicondo e
vivo al cospetto del Signore perché nell’eternità e in Dio non esiste passato,
ma tutto è presente e in vita a lui dinnanzi. Il martirio del glorioso Vescovo
protegge continuamente la bella e cara città di Partenope, così ricca in genio
dei suoi figli, come i fiori magnifici di santità» (Card. A.I. Schuster, Liber
Sacramentorum, Torino, 1932, vol. VIII, p. 262).
PROPRIUM
MISSAE
Pro Regno Neapolitano - Duplex I classis cum
octava
INTROITUS
Par.
16, 24-25.- Narrate
alle genti la sua gloria e a tutti i popoli i suoi prodigi: poiché grande è il
Signore ~~ Ps 46:2.- Genti
tutte, battete le mani: celebrate Dio con grida di gioia. ~~ Gloria ~~ Narrate
alle genti la sua gloria e a tutti i popoli i suoi prodigi: poiché grande è il
Signore
Gloria
ORATIO
Preghiamo.
LECTIO
Fratelli, i
Santi mercé la Fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia,
conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del
fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza,
divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne
riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non
accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione.
Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono
lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti
di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati - di loro il
mondo non era degno! -, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le
spelonche della terra. E tutti costoro nella testimonianza della fede sono
stati trovati in Cristo Gesù Signor nostro.
GRADUALE
L’Angelo del
Signore spinse fuori la fiamma dalla fornace: il fuoco non li toccò affatto,né
fece loro alcun male.
ALLELUIA
Alleluia,
alleluia.
SEQUENTIA
Salve potens
urbis rector,
Salve pater et
protector,
Ianuari,
patriae.
Tu qui fidem
Iesu Christi
Confitendo,
suscepisti
Lauream
martyrii,
Ad agonem usque
mortis
Triumphasti
athleta fortis
De tormentis
asperis.
Caput Christo
iam sacratum,
Flore aeterno
coronatum,
Praebuisti
gladio.
Gloriosum tot
portentis,
Tot praeclarum
monumentis
Nomen tuum
canimus.
Celebremus
exultantes,
Collaudemus
venerantes
Nostrae signum
fidei.
Tu, nos inter,
in ferventi,
Mirabiliter
loquenti
Vivis adhuc
sanguine.
Iure Custos qui
vocaris,
Fauste tegis et
tutaris
Moenia Neapolis.
Christo phialam
ostendis,
Quo placato, nos
defendis
Tuo patrocinio.
Quotquot
imminent flagella,
Motus terrae,
pestem, bella,
Famem, citus
comprime.
Tolle dexteram
et saevi
Ignes, cineres
Vesevi
Arce, extingue,
contere.
Dux ad astra
nobis datus,
Apud Christum
advocatus,
Ipse nos
refrigeres.
Sancta Trinitas
laudetur
Quae Neapolim
tuetur
Ianuarii
sanguine. Amen. Alleluia
Salve potente reggitore della città,
salve padre e protettore
della patria, Gennaro.
Tu, che la fede di Gesù Cristo
confessando, hai ricevuto
la corona del martirio.
Nell’agone fino alla morte
trionfasti da atleta forte
degli aspri tormenti.
Il capo a Cristo già sacrato,
dal fiore eterno coronato,
presentasti alla spada.
Glorioso per tanti portenti,
preclaro per tanti monumenti,
il tuo nome cantiamo.
Celebriamo esultanti,
lodiamo veneranti,
il segno della nostra fede.
Tu, in mezzo a noi, nel ribollente,
nel mirabilmente eloquente
sangue ancora vivi.
Custode sei a buon diritto chiamato,
benignamente proteggi e difendi
le mura di Napoli.
A Cristo mostri la fiala,
ed placatolo, difendici
col tuo patrocinio.
Qualsivoglia infurii flagello,
terremoto, peste, guerra,
fame, subito scaccia.
Stendi la destra e il crudele
fuoco e le ceneri del Vesuvio
allontana e spegni
Datoci per guida al Cielo,
Avvocato presso Cristo,
ristoraci.
La Santa Trinità sia lodata,
che Napoli protegge
col sangue di Gennaro. Amen. Alleluia.
EVANGELIUM
In quel tempo
Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Ecco: io vi mando come pecore in
mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le
colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e
vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori
e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi
consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete
dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete
infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il
fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno
contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio
nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato ».
Credo
OFFERTORIUM
O Signore, tu
sei mia gloria e mio scudo: tu hai rialzato la mia testa e hai esaudito dal tuo
santo monte.
SECRETA
Raccomandino le
nostre oblazioni le sante preghiere del beato Gennaro, il quale, coronato del
sacerdozio e del martirio, la Fede e la Carità immolarono alla maestà tua quale
vittima gradita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
COMMUNIO
Io farò apparire
dei prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra: sangue e fuoco e vapor di
fumo.
POSTCOMMUNIO
Preghiamo.
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