Veronica Giliani, al secolo Orsola, nacque il 27 dicembre 1660 a
Mercatello sul Metauro. A cinque mesi prese a camminare da sola per recarsi a
venerare un quadro della Santissima Trinità; a sette mesi ammonì un negoziante
poco onesto: «Fate la giustizia, che Dio vi vede». Dai due anni iniziò a godere
delle visioni di Gesù e Maria. Quando la madre ricevette il Viatico, le si pose
accanto esclamando: «Oh, che cosa bella avete voi avuto, mamma! Oh, che odore
di Gesù!». Prima di morire la pia genitrice nell’affidare a ciascuna delle sue
cinque figlie una piaga del Crocifisso come rifugio e oggetto particolare di
devozione, assegnò alla piccola Orsola quella del Sacro Cuore. La lettura delle
vite dei Martiri rafforzavano nella fanciulla l’amore a Gesù e al prossimo e lo
spirito di orazione e mortificazione. Il 17 dicembre 1677 entrò, nel monastero
delle Cappuccine di Città di Castello, di cui diverrà badessa nel 1716. Qui,
unita a Gesù Cristo in mistico sposalizio, fu fatta oggetto di copiosissimi
favori divini che ella stessa, per ordine dell’autorità ecclesiastica, mise per
iscritto. Mirabile fu l’amorosa devozione alla Passione che per grazia divina
portò sul suo medesimo corpo: nel 1694 ricevette l’imposizione della Corona di
Spine; il Venerdì Santo del 1697 le apparvero le stimmate e nel cuore ebbe
impressi gli strumenti della Passione. A buon diritto fu quindi detta “Sposa
del Crocifisso”. I fenomeni furono esaminati accuratamente e dal Vescovo ordinario
e dal Sant’Offizio dell’Inquisizione: entrambi constatarono la veridicità dei
fatti e la pazienza, l'umiltà e l'obbedienza della piissima monaca. Tutta
ripiena di divina carità, riversava il suo amore sui peccatori, sulle anime
sante del Purgatorio e su tutta la Santa Chiesa, specialmente sui sacerdoti.
Morì nel bacio del Divino Sposo il 9 luglio 1727 dopo trentatré giorni di
malattia e dopo che il confessore le ordinò di rendere lo spirito. Nel suo
cuore verginale furono trovati scolpiti gli emblemi della passione così come li
aveva descritti e persino disegnati per ordine del confessore. Esaminati e
canonicamente approvati gli scritti e i miracoli, Pio VII la beatificò il 18
giugno 1804 e Gregorio XVI la inserì nel catalogo delle sante vergini il 26
maggio 1839. Ancora oggi il suo corpo è venerato sotto l'altare maggiore della
chiesa delle Cappuccine in Città di Castello.
Corpo di S. Veronica, Monastero
delle Clarisse di Città di Castello
PROPRIUM MISSAE
Duplex maius - Paramentis albis
INTROITUS
Ps
44:8.- Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit
te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis. ~~
Ps 44:2.- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea
Regi. ~~ Glória ~~ Dilexísti
iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo
lætítiæ præ consórtibus tuis.
Ps
44:8.- Hai amato la giustizia ed hai detestato l’empietà: perciò
Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi
pari. ~~ Ps 44:2.- Ha
gettato il mio cuore una buona parola: io dico al re il mio poema ~~
Gloria ~~ Hai amato la giustizia ed hai detestato l’empietà: perciò
Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi pari
Gloria
ORATIO
Preghiamo
LECTIO
Fratelli,
chi si vanta, si vanti nel Signore: poiché non chi si raccomanda da sé è
approvato, bensì colui che il Signore raccomanda. Vorrei che voi sopportaste un
po' di stoltezza da parte mia. Ma si, sopportatemi; poiché sono geloso di voi,
della gelosia di Dio, avendovi fidanzati ad un solo sposo, come vergine casta
da presentare a Cristo.
GRADUALE
Col
tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna.
ALLELUIA
Alleluia,
alleluia.
EVANGELIUM
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli
sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro
allo sposo e alla sposa. Ma cinque di esse erano stolte e cinque prudenti. Le
cinque stolte, nel prendere le lampade, non presero l'olio con sé; le prudenti,
invece, insieme con le lampade presero anche l'olio, nei loro vasi. Tardando a
venire lo sposo, si assopirono tutte e si addormentarono. Ma a mezzanotte si
udì un clamore: “Ecco viene lo sposo: uscitegli incontro”. Allora tutte le
vergini si alzarono e prepararono le loro lampade. E dissero le stolte alle
prudenti: “Dateci un po' del vostro olio, poiché le nostre lampade stanno per
spegnersi”. Risposero le prudenti dicendo: “Non basterebbe né a noi, né a voi:
andate piuttosto dai rivenditori e compratevene”. Mentre esse andavano, giunse
lo Sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui alla festa nuziale, e la
porta fu chiusa. All'ultimo momento, giunsero anche le altre vergini e
dicevano: O Signore, Signore, aprici!". Ma egli rispose: “In verità vi
dico: non vi conosco”. Vigilate, dunque, poiché non sapete né il giorno né
l'ora».
OFFERTORIUM
Ti
rendono onore figlie di re, alla tua destra sta la regina in manto d’oro, con
varietà di ornamenti
SECRETA
Accetta,
misericordioso Iddio, queste ostie di lode che umilmente ti offriamo e fa’ che
ci ridondino a perpetuo aiuto per l’intervento della tua beata Vergine
Veronica. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
COMMUNIO
Le
cinque vergini prudenti, assieme alle lampade, presero seco pure l’olio nei
propri vasi; a mezzanotte si udì un clamore: “Ecco, viene lo Sposo: uscite
incontro a Cristo Signore”
POSTCOMMUNIO
Preghiamo
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