Nato
da Pietro ed Anna Claver il 25 giugno 1581 a Verdù in Spagna, il nostro Santo
fin dai primi anni fu educato cristianamente. Inviato a Barcellona per gli
studi fu ammesso dal Vescovo fra i suoi chierici. Ma un più vivo desiderio
nutriva Pietro: essere della Compagnia di Gesù. I suoi genitori non sapevano
come staccarsi da un sì caro figliuolo, perciò gli negarono il consenso. Pietro
allora si rivolse con tutto l'animo alla Santissima Vergine. Ottenuta la
sospirata grazia, entrò in religione. A Maiorca conobbe sant'Alfonso Rodriguez
che lo incitò ad andare in America. Approdato a Cartagena de Indias si recò a
Santa Fè per compiervi la sua formazione, e nel 1616 sempre a Cartagena
ricevette l'ordinazione sacerdotale. Di qui comincia la sua nuova vita feconda
d'apostolato e di abnegazione per le anime. Nel 1622 emise la professione
religiosa solenne aggiungendo la promessa di spendere tutta la sua vita a
servizio degli schiavi: lavorò tanto per' essi che se non ebbe la corona del
martirio cruento ebbe quella di un martirio diurno, di preghiera, di lotta, di
sacrifici, d'un intenso apostolato. Un giorno, dopo aver radunati tanti negri
da riempire la chiesa, e mentre questi ascoltavano la parola divina, il demonio
destò un sì improvviso e spaventevole turbine che tutti cercarono la salvezza
nella fuga e Pietro che stava alla porta, fu travolto. Tutti rimasero illesi:
solo Pietro fu trovato più tardi, pesto e ferito, in orazione nella cappella
della Vergine. Nella contagiosa pestilenza che poco dopo infierì in quelle
regioni, Pietro mostrò la sua eroica carità. Ai piedi dei malati prestava loro
i più umili servizi e assieme al pane materiale dava loro il pane spirituale,
il pane della fede cristiana. Ma presto la fibra di questo coraggioso apostolo
di Cristo venne a consumarsi. Il suo corpo più non resse alle fatiche e cadde
sfinito contraendo il terribile morbo che sopportò eroicamente per ben quattro
anni. Finalmente la sua corona era pronta: dopo un'agonia di un giorno,
circondato dai suoi negri, il Santo Apostolo rendeva la bell'anima a Dio l'8
settembre 1654. Fu beatificato il 16 luglio 1850 da Pio IX e canonizzato il 15
gennaio 1888 da Leone XIII, il quale pure lo costituti celeste speciale Patrono
delle Missioni della Nigrizia il 7 luglio 1896.
INTROITUS
Ps. 106, 9 et
10.- Satiavit
Dominus animam inanem,et animam esurientem satiavit bonis: sedentes in tenebris
et umbra mortis; vinctos in mendicitate et ferro. ~~ Ps ibid, 8.- Confiteantur Domino misericordiæ eius, et mirabilia
eius filiis hominum. ~~ Glória ~~ Satiavit Dominus animam inanem,et
animam esurientem satiavit bonis: sedentes in tenebris et umbra mortis ;
vinctos in mendicitate et ferro.
Ps. 106, 9 et
10.- Il
Signore ha saziato l’anima sitibonda, ha ricolmata di beni l’anima famelica:
coloro che sedevano nelle tenebre e nell’ombra di morte, imprigionati, mendichi
e nelle catene. ~~ Ps ibid, 8.- Lodino
il Signore le sue misericordie, le sue meraviglie a pro dei figliuoli degli
uomini. ~~ Gloria ~~ Il Signore ha
saziato l’anima sitibonda, ha ricolmata di beni l’anima famelica: coloro che
sedevano nelle tenebre e nell’ombra di morte, imprigionati, mendichi e nelle
catene.
Gloria
ORATIO
Oremus
Deus,
qui abreptos in servitutem Nigritas ad agnitionem tui nominis vocaturus, beatum
Petrum mira in eis iuvandis caritate et patientia roborasti: eius nobis
intercessione concede; ut, quæ Iesu Christi sunt quærentes, proximos opere et
veritate diligamus. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui
tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo
O
Dio, che per chiamare alla conoscenza del tuo Nome i negri costretti in schiavitù,
ha reso forte nella carità e nella pazienza san Pietro, onde fosse loro di
aiuto: concedici di amare i nostri prossimi che ricercano Gesù Cristo nella
verità e con le opere. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Lectio
Isaiæ Prophetæ
Is 58, 6-10
Hæc
dicit Dominus: Dissolve colligationes impietatis, solve fasciculos deprimentes,
dimitte eos qui confracti sunt liberos, et
omne onus dirumpe;frange esurienti panem tuum, et egenos vagosque induc in
domum tuam; cum videris nudum, operi eum, et carnem tuam ne despexeris. Tunc
erumpet quasi mane lumen tuum; et sanitas tua citius orietur, et anteibit
faciem tuam justitia tua, et gloria Domini colliget te. Tunc invocabis, et
Dominus exaudiet; clamabis, et dicet: Ecce adsum. Si abstuleris de medio tui
catenam, et desieris extendere digitum et loqui quod non prodest; cum effuderis
esurienti animam tuam, et animam afflictam repleveris, orietur in tenebris lux
tua, et tenebræ tuæ erunt sicut meridies.
Così
dice il Signore: Sciogli le catene dell’empietà, togli i legami che opprimono,
rimanda liberi gli oppressi e spezza ogni giogo. Dividi il pane con l'affamato,
porta nella tua casa i miseri e i raminghi, vesti l’ignudo, non spregiare la
tua propria carne. Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua guarigione
verrà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti
seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed
egli dirà: «Eccomi!». Se toglierai di mezzo a te la catena, il puntare il dito
e il parlare empio, se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è
digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come
il meriggio.
GRADUALE
Ps 71, 12-14
Liberabit
pauperem a potente,et pauperem cui non erat adjutor. Parcet pauperi et inopi,
et animas pauperum salvas faciet.
V. Ex usuris et
iniquitate redimet animas eorum, et honorabile nomen eorum coram illo.
Egli
libererà il povero dal potente e il misero che non trova aiuto, avrà pietà del
debole e del povero e salverà la vita dei miseri.
V. Li riscatterà
dalla violenza e dal sopruso, sarà prezioso ai suoi occhi il loro nome.
ALLELUIA
Alleluia,
alleluia
Ps 9, 33 et 35
Exsurge,
Domine Deus, exaltetur manus tua; ne obliviscaris pauperum. Tibi derelictus est
pauper; orphano tu eris adjutor. Alleluia
Alleluia,
alleluia
Sorgi,
Signore, alza la tua mano, non dimenticare i miseri. A te si abbandona il
misero, dell'orfano tu sei il sostegno. Alleluia
EVANGELIUM
Sequentia
✠ sancti
Evangelii secundum Lucam
Luc. 10, 29-37
In
illo tempore: quidam legisperitus volens justificare seipsum, dixit ad Iesum:
Et quis est meus proximus? Suscipiens autem Iesus, dixit: Homo quidam
descendebat ab Ierusalem in Iericho, et incidit in latrones, qui etiam
despoliaverunt eum: et plagis impositis abierunt semivivo relicto. Accidit
autem ut sacerdos quidam descenderet eadem via: et viso illo præterivit.
Similiter et Levita, cum esset secus locum, et videret eum, pertransiit.
Samaritanus autem quidam iter faciens, venit secus eum: et videns eum,
misericordia motus est. Et appropians alligavit vulnera ejus, infundens oleum
et vinum: et imponens illum in iumentum suum, duxit in stabulum, et curam eius egit.
Et altera die protulit duos denarios, et dedit stabulario, et ait: Curam illius
habe: et quodcumque supererogaveris, ego cum rediero reddam tibi. Quis horum
trium videtur tibi proximus fuisse illi, qui incidit in latrones? At ille
dixit: Qui fecit misericordiam in illum. Et ait illi Iesus: Vade, et tu fac
similiter.
In
quel tempo, un dottore della legge volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi
è il mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e
incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto
in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio,
passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli
fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo
giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente,
estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò
che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti
sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli
rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa’
lo stesso».
OFFERTORIUM
Iob 29, 12-13 et
15-16
Eo
quod liberassem pauperem vociferantem, et pupillum cui non esset adiutor.
Benedictio perituri super me veniebat, et cor viduæ consolatus sum. Oculus fui
cæco, et pes claudo. Pater eram pauperum.
Io
liberavo il povero che gridava e l’orfano privo di difensore. Benedizioni
mandava a me colui che era in pericolo di vita e portavo conforto al cuore
delle vedove. Fui occhio al cieco e piede allo zoppo. Io ero padre per i
poveri.
SECRETA
Caritatis
victima, quam immolantes offerimus,sit nobis, Domine, te miserante,
propitiabilis: et, beati Petri precibus et meritis, ad obtinendam patientiæ et
caritatis augmentum, efficax et salutaris. Per eundem Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
L’immolazione,
o Signore, della vittima di carità che ti offriamo, sia, per tua misericordia,
a noi propizia, e, per le preghiere ed i meriti di san Pietro, ci riesca
salutare ed efficace per ottenere un aumento di pazienza e di carità. Per il
medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Ezech. 34, 15-16
Ego
pascam oves meas, et ego eas accubare faciam, dicit Dominus Deus.Quod perierat
requiram, et quod abjectum erat reducam, et quod confractum fuerat alligabo, et
quod infirmum fuerat consolidabo.
Io
pascerò le mie pecorelle ed io le farò riposare, dice il Signore Iddio. Andrò
in cerca di quella che era smarrita e rialzerò quella che era caduta; fascerò
le piaghe di quella che avrà patito frattura e ristorerò la debole.
POSTCOMMUNIO
Oremus
Crescat
in nobis, Domine, tuæ pietatis effectus salutaris: ut, cœlesti pabulo nutriti,
æternæ vitæ coronam, beato Petro intercedente, feliciter assquamur. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
Cresca
in noi, o Signore, il frutto salutare della tua pietà onde, nutriti dal cibo
celeste, per l'intercessione di san Pietro, otteniamo la corona della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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