lunedì 19 novembre 2018

Sant'Elisabetta d'Ungheria, vedova del Terz'Ordine di san Francesco


“Elisabetta, figlia di Andrea II re d'Ungheria, cominciò dall'infanzia a temere Dio; e col crescere dell'età, crebbe anche nella pietà. Maritatasi a Lodovico Langravio d'Assia e Turingia, adempiva i suoi doveri verso Dio con non minor cura di quella verso suo marito. Infatti si alzava di notte per attendere lungamente alla preghiera; e, datasi a diverse opere di carità, si prestava al servizio delle vedove, degli orfani, dei malati, degli indigenti, e, infierendo una crudele carestia, distribuì con liberalità le provvigioni della sua casa. Dava asilo ai lebbrosi, e ne baciava le mani e i piedi. Fece costruire un magnifico ospedale per curarvi e mantenervi i poveri. Dopo la morte del marito, per servire più liberamente a Dio, depose ogni abito mondano, e, vestita una tonaca grossolana, entrò nell'ordine delle Penitenti di san Francesco [il Terz’Ordine], distinguendovisi soprattutto nella virtù della pazienza e umiltà. Perché, spogliatasi d'ogni bene, cacciata dal proprio palazzo, abbandonata da tutti, sopportò con coraggio invincibile ingiurie, sarcasmi e maldicenze, rallegrandosi inoltre immensamente di soffrire tali cose per Iddio. Abbassandosi fino ai più vili servizi verso i poveri e i malati, procurava loro tutto il necessario, contentandosi per sua nutrizione di sole erbe e legumi. Trascorsa religiosissimamente la sua vita in queste e in moltissime altre opere sante, giunse infine il termine del suo pellegrinaggio, che aveva già predetto ai suoi domestici. Mentre, fissi gli occhi al cielo, s'intratteneva nella contemplazione divina, si addormentò nel Signore [il 17 novembre 1231], dopo essere stata mirabilmente assistita da Dio e confortata dei sacramenti. Moltissimi miracoli si operarono subito sulla sua tomba. Riconosciutili e canonicamente approvati, Gregorio IX la iscrisse nel novero dei Santi [il il 27 maggio 1235]” (dal Breviario Romano. Secondo notturno del Mattutino della festa).
Si fa anche la commemorazione di san Ponziano, papa dal 21 luglio 230 al 28 settembre 235 e martire in Sardegna.



PROPRIUM MISSAE
Ex Missali Seraphico

 INTROITUS
Judith 8, 8- Erat haec in omnibus famosissima, quotiamo timebat Dominum valde: nec erat qui loqueretur de illa verbum malum. ~~ Ps 44,2- Eructavit cor meum verbum bonum: dico ego opera mea Regi. ~~ Glória ~~ Erat haec in omnibus famosissima, quotiamo timebat Dominum valde: nec erat qui loqueretur de illa verbum malum.

Judith 8, 8- Ella era presso tutti in grandissimo concetto, perché molto temeva Dio e non v’era chi dicesse di lei mala parola. ~~ Ps 44,2- Il mio cuore ha emesso una buona parola: al re canto il mio poema. ~~ Gloria ~~ Ella era presso tutti in grandissimo concetto, perché molto temeva Dio e non v’era chi dicesse di lei mala parola


Gloria


ORATIO
Orémus.
Tuórum corda fidélium, Deus miserátor, illústra: et, beátæ Elisabeth précibus gloriósis; fac nos próspera mundi despícere, et coelésti semper consolatióne gaudére. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Illumina, Dio misericordioso, i cuori dei tuoi fedeli: e, per le preghiere gloriose della beata Elisabetta, fa' che noi, disprezzando i beni del mondo, godiamo sempre delle consolazioni celesti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro S. Pontiano Papa et Martyre
Gregem tuum, Pastor ætérne, placátus inténde: et, per beátum Pontiánum Mártyrem tuum atque Summum Pontíficem, perpétua protectióne custódi; quem totíus Ecclésiæ præstitísti esse pastórem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O eterno Pastore, volgi lo sguardo benigno sul tuo gregge e custodiscilo con una continua protezione, per intercessione del tuo martire e sommo Pontefice san Ponziano, che hai costituito pastore di tutta la Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum.
1 Tim 5:3-10.
Caríssime: Víduas honóra, quæ vere víduæ sunt. Si qua autem vidua fílios aut nepótes habet, discat primum domum suam régere, et mútuam vicem réddere paréntibus: hoc enim accéptum est coram Deo. Quæ autem vere vidua est et desoláta, speret in Deum, et instet obsecratiónibus et oratiónibus nocte ac die. Nam quæ in delíciis est, vivens mórtua est. Et hoc praecipe, ut irreprehensíbiles sint. Si quis autem suórum, et máxime domesticórum curam non habet, fidem negávit, et est infidéli detérior. Vidua eligátur non minus sexagínta annórum, quæ fúerit unius viri uxor, in opéribus bonis testimónium habens, si fílios educávit, si hospítio recépit, si sanctórum pedes lavit, si tribulatiónem patiéntibus subministrávit, si omne opus bonum subsecúta est.

Carissimo: Onora le vedove, che sono veramente tali. Ma se una vedova ha dei figli o dei nipoti, impari anzitutto a governare la sua casa, a rendere il contraccambio ai genitori, perché questo piace a Dio. La vedova invece, che è veramente sola ed abbandonata, speri in Dio e perseveri notte e giorno in suppliche e preghiere. La vedova, infatti, che vive nei piaceri, benché viva, è morta. Fa’ loro queste raccomandazioni affinché siano irreprensibili. Che se uno non pensa ai suoi, e specialmente a quelli di casa, ha rinnegata la fede, ed è peggiore di un infedele. Si scelga la vedova che non abbia meno di sessant'anni, non passata a seconde nozze, stimata per le sue buone opere, per avere cioè allevati i figliuoli, praticata l'ospitalità, lavati i piedi ai fedeli, dato soccorso agli infelici, assidua in ogni opera buona.

GRADUALE
Judith 8, 5-6
Fecit sibi secretum cubiculum in quo cum puellis suis clausa morabatur.
V. Et habens super lumbos suos cilicium, jejunabat omnibus diebus vitæ suæ.

Ella si era fatta una stanza appartata, dove se ne stava rinchiusa assieme alle sue ancelle
V. E portando ai suoi fianchi il cilizio, digiunava tutti i giorni di sua vita.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Job 31, 32
Foris non mansit peregrinus, ostium meum viatori patuit. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
All'aperto non stette lo straniero e al viandante apersi la mia porta.. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 13:44-52
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum thesáuro abscóndito in agro: quem qui invénit homo, abscóndit, et præ gáudio illíus vadit, et vendit univérsa, quæ habet, et emit agrum illum. Iterum símile est regnum coelórum homini negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem una pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et emit eam. Iterum símile est regnum coelórum sagénæ, missæ in mare et ex omni génere píscium cóngreganti. Quam, cum impléta esset educéntes, et secus litus sedéntes, elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne saeculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio iustórum, et mittent eos in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor déntium. Intellexístis hæc ómnia? Dicunt ei: Etiam. Ait illis: Ideo omnis scriba doctus in regno coelórum símilis est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «È simile il regno dei cieli ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo trovatolo, tiene celato, e, tutto giulivo dell'accaduto, va a vendere quel che ha e compra quel campo. Ancora: Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; trovatane una di gran pregio, va a vendere quanto ha e la compra. Il regno dei cieli inoltre è simile ad una rete gettata in mare, che ha preso ogni sorta di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, e sedutisi, ripongono in ceste i buoni, e buttan via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo: Verranno gli Angeli e toglieranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente: ivi sarà pianto e stridor di denti. Avete intese tutte queste cose?». Gli dicono: «Sì». Ed Egli a loro: «Per questo ogni scriba istruito nel regno dei cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dalla sua dispensa cose nuove e cose vecchie».

OFFERTORIUM
Act 10, 4
Orationes tuae, et eleemosynae tuae ascenderunt in memoriam in conspectu Dei.

Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio.

SECRETA
Munera, Domine, nostrae devotionis offerimus: ut tibi grata et nobis salutaria, beatae Elisabeth pia supplicatione, reddantur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ti offriamo, o Signore, questi doni della nostra devozione: per la pietosa supplica della beata Elisabetta, siano resi a te graditi e a noi salutari. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro S. Pontiano Papa et Martyre
Oblátis munéribus, quaesumus, Dómine, Ecclésiam tuam benígnus illúmina: ut, et gregis tui profíciat ubique succéssus, et grati fiant nómini tuo, te gubernánte, pastóres. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Per i doni che ti offriamo, o Signore, illumina benigno la tua Chiesa, affinché ovunque il tuo gregge progredisca e, docili alla tua guida, i pastori siano graditi al tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Eccli 26, 21-22
Sicut sol oriens mundo in altissimis Dei, sic muliebri bonae species in ornamentum domus ejus: lucerna splendens super candelabrum sanctum.

Quello che il sole che nasce dall’altissima dimora di Dio è per il mondo, lo è l’avvenenza della donna per l’ornamento della sua casa: lucerna che splende sul candelabro santo.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quos, Domine, salutaribus dignatus es reparare mysteriis: beatae Elisabeth, quaesumus, intercessione; coelestibus semper nutrias alimentis . Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Per l’intercessione della beata Elisabetta, ti preghiamo, o Signore, di nutrire coi celesti alimenti coloro i quali mediante i misteri della salvezza ti sei degnato di riscattare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro S. Pontiano Papa et Martyre
Refectióne sancta enutrítam gubérna, quaesumus, Dómine, tuam placátus Ecclésiam: ut, poténti moderatióne dirécta, et increménta libertátis accípiat et in religiónis integritáte persístat. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.. Amen.

Preghiamo.
Guida benevolmente, o Signore, la tua Chiesa, nutrita con questo santo ristoro: diretta dal tuo potente governo, essa goda di una crescente libertà e mantenga integra la sua fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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