Patrizia, vergine di Costantinopoli, nata dalla famiglia degli
Imperatori, infiammata dall'amore di Gesù Cristo dai teneri anni, decise di
dedicare tutta se stessa a Dio e di consacrargli la perpetua verginità. Ella,
che era stata promessa in sposa a un uomo nobilissimo, presa la decisione con
la sua nutrice Aglaia e profuse suppliche a Dio, fuggendo nascostamente dalla
città la celebrazione delle nozze, si ritirò malvolentieri dall'Imperatore
Costantino. Quindi, si imbarcò con ancelle ed eunuchi, e aveva intenzione di
entrare nei confini dei santi Apostoli, rifugio della sua verginità. Conosciuta
la fuga, robuste triremi sono fatte partire dall'Imperatore, ma invano:
infatti, la nave su cui Patrizia era trasportata, non di gran lunga distante,
sfuggì dalla vista degli inseguitori, che la tempesta sorta costrinse a
ritornare a Bisanzio. Miracolosamente tratta fuori da questo pericolo, approdò
a Napoli: visitò religiosissimamente tutti i templi; con singolare pietà frequentò
il cenobio Basliano dei santi Nicandro e Marciano; impresso sulla parete un
segno di Croce preannunziò ai monaci che si sarebbero trasferiti altrove che
proprio lì ella sarebbe stata tumulata. In seguitò, portatasi a Roma, dal Sommo
Pontefice Liberio fu insignita del velo delle vergini e vi condusse, assieme ad
altre vergini, una vita celeste. Messa a conoscenza della morte di Costanzo ,
tornata a Costantinopoli non senza la sorpresa e la venerazione dei cittadini,
rinunziò per Cristo a tutte le fortune e le pompe impiegò piamente
il patrimonio domestico, riservandosi solamente quel denaro bastante alla
costruzione di un cenobio per vergini. Quindi, desiderando ardentemente di
visitare i luoghi santi della Palestina, colpita dalla tempesta, per la burrasca
approdò a Napoli e sbarcò presso il Castrum Lucullanum,
dove, sopraffatta da un grave morbo, con una felicissima fine coronò la
santissima vita il 25 Agosto dell’anno 365 circa. La nutrice Aglaia, avvisata
da un Angelo in sogno, pose il corpo della Vergine su un caro trainato da
indomiti tori che, senza nessun conducente, lo portarono nella chiesa dei santi
Nicandro e Marciano, e fu onorevolmente deposto lì dove in seguito sarebbe
stato costruito un augusto tempio e un monastero di Vergini, detto di santa
Patrizia. Il sangue di lei, conservato in ampolle vitree si vede bollire fino
ai giorni nostri. La città di Napoli, arricchita di cotanto tesoro e difesa da
cotanto patrocinio, annoverò la santa Vergine fra gli altri suoi Patroni.
Reliquie
di santa Patrizia conservate in San Gregorio Armeno (Napoli)
|
PROPRIUM MISSAE
Proprium pro Regno Neapolitano
Duplex maius - Paramentis albis
INTROITUS
Ps
44:8.- Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te
Deus, Deus tuus, óleo lætítiae præ consórtibus tuis. ~~ Ps
44:2.- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. ~~ Glória ~~ Dilexísti
iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo
lætítiae præ consórtibus tuis.
Ps
44,8.- Hai amato la giustizia ed hai detestato l’empietà: perciò Dio, il
tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi pari ~~ Ps
44:2.- Il mio cuore ha gettato una buona parola: io recito le opere
mie al re. ~~ Gloria ~~ Hai
amato la giustizia ed hai detestato l’empietà: perciò Dio, il tuo Dio, ti ha
consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi pari
Gloria
ORATIO
Preghiamo
LECTIO
Fratelli:
chi si vanta, si vanti nel Signore; perché non colui che si raccomanda da sé viene
approvato, ma colui che il Signore raccomanda. Oh se poteste sopportare un po'
di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi
una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per
presentarvi quale vergine casta a Cristo.
GRADUALE
Col
tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna.
ALLELUIA
Alleluia,
alleluia.
EVANGELIUM
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli
sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro
allo sposo e alla sposa. Ma cinque di esse erano stolte e cinque prudenti. Le
cinque stolte, nel prendere le lampade, non presero l'olio con sé; le prudenti,
invece, insieme con le lampade presero anche l'olio, nei loro vasi. Tardando a
venire lo sposo, si assopirono tutte e si addormentarono. Ma a mezzanotte si
udì un clamore: “Ecco viene lo sposo: uscitegli incontro”. Allora tutte le
vergini si alzarono e prepararono le loro lampade. E dissero le stolte alle
prudenti: “Dateci un po' del vostro olio, poiché le nostre lampade stanno per
spegnersi”. Risposero le prudenti dicendo: “Non basterebbe né a noi, né a voi:
andate piuttosto dai rivenditori e compratevene”. Mentre esse andavano, giunse
lo Sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui alla festa nuziale, e la
porta fu chiusa. All'ultimo momento, vi conosco”. Vigilate, dunque, poiché non
sapete né il giorno né l'ora».
Credo
OFFERTORIUM
Figlie
di re ti rendono onore. Alla tua destra sta la regina in veste d'oro con
varietà di ornamenti.
SECRETA
Ti
sia gradita, o Signore, l’oblazione del popolo santo in onore dei tuoi Santi,
pei meriti dei quali esso sa di ottenere aiuto nella tribolazione. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Le
cinque vergini prudenti, assieme alle lampade, presero seco pure l’olio nei
propri vasi; a mezzanotte si udì un clamore: “Ecco, viene lo Sposo: uscite
incontro a Cristo Signore”
POSTCOMMUNIO
Preghiamo
Nessun commento:
Posta un commento