INTROITUS
Ps.
20, 2-3. - In virtúte tua, Dómine, lætábitur rex, et super salutáre
tuum exsultábit veheménter: desidérium cordis eius tribuísti ei, et voluntáte
labiórum eius non fraudásti eum. ~~ Ibid.
4. - Prævenísti eum in benedictiónibus dulcédinis: posuísti in
cápite eius corónam de lápide pretióso. ~~ Glória ~~ In
virtúte tua, Dómine, lætábitur rex, et super salutáre tuum exsultábit
veheménter : desidérium cordis eius tribuísti ei, et voluntáte labiórum eius
non fraudásti eum.
Ps.
20, 2-3. - Il re si allieterà della tua potenza, o Signore, esulterà
grandemente per la tua salvezza: tu hai adempiuto il desiderio del suo cuore e
non hai reso vano il voto delle sue labbra ~~ Ibid.
4. - Lo hai prevenuto con le benedizioni della tua bontà: hai
posto sul suo capo una corona di pietre preziose ~~ Gloria ~~ Il
re si allieterà della tua potenza, o Signore, esulterà grandemente per la tua
salvezza: tu hai adempiuto il desiderio del suo cuore e non hai reso vano il
voto delle sue labbra
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus,
qui beátum Ludovícum Confessórem tuum de terréno regno ad coeléstis regni
glóriam transtulísti: eius, quaesumus, méritis et intercessióne; Regis regum
Iesu Christi, Fílii tui, fácias nos esse consórtes: Qui tecum vivit et regnat
in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O
Dio, che dal terreno trasferisti al glorioso regno celeste il tuo beato
confessore Luigi; concedici, te ne preghiamo, di divenire anche noi, per i suoi
meriti e la sua intercessione, coeredi del Re dei re, Gesù Cristo, Figlio tuo:
Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti
i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio
libri Machabæórum.
I Mach.3,
3-9.
In
diébus illis : Dilatávit Iudas glóriam pópulo suo, et índuit se lorícam sicut
gigas, et succínxit se arma béllica sua in prǽliis, et protegébat castra gládio suo. Símilis factus est leóni in
opéribus suis, et sicut cátulus leónis rúgiens in venatíóne. Et persecútus est
iníquos, perscrútans eos ; et qui conturbábant pópulum suum, eos succéndit
flammis ; et repúlsi sunt inimíci eius præ timóre eius, omnes operárii
iniquitátis conturbáti sunt ; et directa est salus in manu eius. Et exacerbábat
reges multos, et lætificábat Iacob in operibus suis, et in sǽculum memória eius in
benedictióne. Et perambulávit civitátes Iuda, et perdidit ímpios ex eis, et
avértit iram ab Israel. Et nominátus est usque ad novíssimum terræ.
In
quei giorni, Giuda accrebbe la gloria del suo popolo, rivestì la corazza come
gigante, cinse l'armatura di guerra e impegnò battaglia difendendo il campo con
la spada. Nelle sue gesta fu simile a leone, come leoncello ruggente sulla
preda. Inseguì gli empi braccandoli; i perturbatori del popolo distrusse con il
fuoco. Gli empi sbigottirono per paura di lui e tutti i malfattori furono
confusi e si avviò la salvezza per mano di lui. Inflisse amarezze a molti re,
rallegrò con le sue gesta Giacobbe; sempre la sua memoria sarà benedetta. Egli
passò per le città di Giuda e vi disperse gli empi e distolse l'ira da Israele.
Divenne celebre fino all'estremità della terra.
GRADUALE
Ps.
88.21-22
Inveni
David servum meum, óleo sancto meo unxi eum.
V. Manus
mea auxiliábitur ei, et bráchium meum confortábit eum.
Ho
trovato Davide mio servo: l’ho unto col mio olio santo.
V. La
mia mano gli sarà aiuto: il mio braccio gli sarà sostegno.
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia
Ps.
143, 1
Benedíctus
Dóminus Deus meús, qui docet manus meas ad prǽlium. Allelúia.
Alleluia,
alleluia.
Benedetto
sia il Signore mio Dio che addestra le mie mani alla battaglia. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii secúndum Lucam.
Luc
19:12-26
In
illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis parábolam hanc: Homo quidam nóbilis
ábiit in regionem longínquam accípere sibi regnum, et revérti. Vocátis autem
decem servis suis, dedit eis decem mnas, et ait ad illos: Negotiámini, dum
vénio. Cives autem eius óderant eum: et misérunt legatiónem post illum,
dicéntes: Nólumus hunc regnáre super nos. Et factum est, ut redíret accépto
regno: et iussit vocári servos, quibus dedit pecúniam, ut sciret, quantum
quisque negotiátus esset. Venit autem primus, dicens: Dómine, mna tua decem
mnas acquisívit. Et ait illi: Euge, bone serve, quia in módico fuísti fidélis,
eris potestátem habens super decem civitátes. Et alter venit, dicens: Dómine,
mna tua fecit quinque mnas. Et huic ait: Et tu esto super quinque civitátes. Et
alter venit, dicens: Dómine, ecce mna tua, quam hábui repósitam in sudário:
tímui enim te, quia homo austérus es: tollis, quod non posuísti, et metis, quod
non seminásti. Dicit ei: De ore tuo te iúdico, serve nequam. Sciébas, quod ego
homo austérus sum, tollens, quod non pósui, et metens, quod non seminávi: et
quare non dedísti pecúniam meam ad mensam, ut ego véniens cum usúris útique
exegíssem illam? Et astántibus dixit: Auferte ab illo mnam et date illi, qui
decem mnas habet. Et dixérunt ei: Dómine, habet decem mnas. Dico autem vobis:
Quia omni habénti dábitur, et abundábit: ab eo autem, qui non habet, et, quod
habet, auferétur ab eo.
In
quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli questa parabola: «Un nobil uomo partì
per un lontano paese a ricevere l'investitura d'un regno, e ritornare. Perciò
chiamati a sé i suoi dieci servi, diede loro dieci mine e disse loro:
“Negoziatele sino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini gli volevano male: e gli
spedirono dietro un'ambasciata, dicendo: “Non vogliamo che costui regni su di
noi". E avvenne che, tornato dopo preso il regno, fece chiamare a sé i
suoi servi ai quali aveva dato il danaro, per sapere che traffico ne avessero
fatto. E il primo venne a dire: “Signore, la tua mina ne ha fruttate dieci”. Ed
egli disse: “Bravo, servo fedele, perché sei stato fedele nel poco abbi potere
su dieci città”. Poi venne il secondo e disse: “Signore, la tua mina ne ha
fruttate cinque". E rispose. anche a questo; “Anche tu comanda a cinque
città”. Poi venne un altro a dirgli: “Signore, eccoti la tua mina che ho tenuta
involta in una pezzuola, perché ho avuto paura di te che sei uomo duro: prendi
quello che non hai messo e mieti quello che non hai seminato". Ed il
padrone a lui: “Dalla tua bocca ti giudico, servo iniquo! Sapevi che sono uomo
severo, che prendo quel che non ho messo, e mieto quello che non ho seminato; e
perché allora non hai messo il mio danaro alla banca: ed io, al ritorno,
l'avrei riscosso coi frutti?". E disse agli astanti: “Toglietegli la mina
e datela a colui che ne ha dieci". Ma gli fecero osservare: “Signore, ne
ha dieci". E io vi dico: “A chi ha, sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto
anche quello che ha”».
Credo
OFFERTORIUM
Eccli.
47, 10 et 12
De
omni corde suo laudávit Dóminum, et diléxit Deum qui fecit illum : dedit in
celebratiónibus decus, ut laudárent nomen sanctum Dómini, et amplificárent mane
Dei sanctitátem.
Con
tutto il cuor suo celebrò il Signore e amò Dio, suo Creatore. Aggiunse maestà
alle sacre funzioni, onde si lodasse il santo nome del Signore e si celebrasse
al mattino la santità di Dio.
SECRETA
Súscipe,
quǽsumus,
Dómine, gratas maiestáti tuæ oblatiónes: et præsta ; ut, in amplificándo divíni
cultus splendóre, beáti Ludovíci sollicitúdinem imitámur. Per eundem Dominum
nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Accetta
e gradisci, o Signore, le oblazioni che presentiamo alla maestà tua e concedici
che, imitiamo la sollecitudine di San Luigi, nell’aumentare lo splendore del
culto divino, Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive
e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
COMMUNIO
Ps. 5,
8 ; 137, 2
Introíbo
in domum tuum, Dómine ; adorábo ad templum sanctum tuum : et confitébor nómini
tuo.
Entrerò
nella tua casa, o Signore: adorerò presso il tuo santo tempio e loderò il tuo
nome.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Deus,
qui beáto Ludovíco, inter falláces temporális regni delícias, veram ætérni
regni felicitátem toto corde concupíscere tribuísti : fac nos, quǽsumus ; eiúsdem felicitátis
amatóres, cuius in hoc sacramento pignus accépimus. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Dio,
che fra le fallaci delizie del regno terreno hai concesso a San Luigi di amare
ardentemente e con tutto il cuore la vera felicità del tuo regno eterno:
rendici amatori della medesima felicità,il cui pegno abbiamo ricevuto in questo
sacramento. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
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