INTROITUS
Isai
63.- Torcular calcavi solus, et de gentibus non est vir mecum;
aspersus est sanguis eorum super vestimenta mea, et omnia indumenta mea
inquinavi. Circumspexi, et non erat auxiliator; quæsivi, et non fuit qui
adjuvaret. ~~ Ps 68.- Salvum me fac, Deus: quotiamo intraverunt aquæ usque as
animam meam ~~ Glória ~~ Torcular
calcavi solus, et de gentibus non est vir mecum; aspersus est sanguis eorum
super vestimenta mea, et omnia indumenta mea inquinavi. Circumspexi, et non
erat auxiliator; quæsivi, et non fuit qui adjuvaret.
Isai
63.- Da solo ho premuto il torchio e delle genti nessuno era con
me; il sangue loro è schizzato sulla mia veste e mi sono macchiato tutti gli
abiti. Mirai all’intorno e non v’era chi mi porgesse la mano; cercai e non
v’era chi mi desse aiuto. ~~ Ps 68.- Salvami,
o Signore, son penetrare le acque sino all’anima mia ~~ Gloria ~~ Da
solo ho premuto il torchio e delle genti nessuno era con me; il sangue loro è
schizzato sulla mia veste e mi sono macchiato tutti gli abiti. Mirai
all’intorno e non v’era chi mi porgesse la mano; cercai e non v’era chi mi
desse aiuto.
ORATIO
Oremus
Deus,
qui pro salute nostra in assumptæ carnis infirmitate ad columnam alligari,et
flagellis cædi voluisti:concede propitius; ut qui ejusdem columnæ solemnia
celebramus,pretiosi sanguinis tui fructum consequi mereamur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo
O
Dio, che nella debolezza della natura umana da te assunta, volesti essere
legato alla Colonna e percosso con i flagelli: a noi che celebriamo la festa
solenne della medesima Colonna concedi di meritare il conseguimento del frutto
del tuo Preziosissimo Sangue: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, in unità
con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Lectio
Isaiæ Prophetæ
Isai 53,
6-12
Omnes
nos quasi oves erravimus, unusquisque in viam suam declinavit : et posuit
Dominus in eo iniquitates
omnium nostrum. Oblatus est quia ipse voluit, et non aperuit os suum ; sicut
ovis ad occisionem ducetur, et quasi agnus coram tondente se obmutescet, et non
aperiet os suum. De angustia, et de judicio sublatus est. Generationem ejus
quis enarrabit? quia abscissus est de terra viventium : propter scelus populi
mei percussi eum. Et dabit impios pro sepultura, et divitem pro morte sua, eo
quod iniquitatem non fecerit, neque dolus fuerit in ore ejus. Et Dominus voluit
conterere eum in infirmitate. Si posuerit pro peccato animam suam, videbit
semen longævum super terram, et voluntas Domini in manu ejus dirigetur. 1 Pro
eo quod laboravit anima ejus, videbit et saturabitur. In scientia sua
justificabit ipse justus servus meus multos, et iniquitates eorum ipse
portabit. Ideo dispertiam ei plurimos, et fortium dividet spolia, pro eo quod
tradidit in mortem animam suam, et cum sceleratis reputatus est, et ipse
peccata multorum tulit, et pro transgressoribus rogavit.
Noi
tutti eravamo come pecore erranti, ognuno di noi seguiva la sua strada; il
Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. È stato offerto perché
egli lo ha voluto e non aprì la sua bocca; era come pecorella condotta al
macello, come agnello muto di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua
bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu innalzato. Chi spiegherà come
egli sia stato generato? Or egli fu eliminato dalla terra dei viventi, per le
scelleraggini del mio popolo io l’ho percosso a morte. Gli si diede sepoltura
con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso
violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore è piaciuto
prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una
discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del
Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà: con
la sua dottrina il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la
loro iniquità. Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli
farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morteed è stato annoverato
fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i
peccatori.
GRADUALE
Ezech
16, 38, 39, 42
Dabo
te in sanguinem furori set zeli, et denudabunt te vestimentiis tuis, et
auferent vasa decoris tui, et congregabo inimicos super te undique,
V. Et
requiscet indignatio mea in te, et quiescam,nec irascar amplius.
Riverserò
su di te la vendetta del furore e della gelosia; ti spoglieranno delle tue
vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti; da ogni parte radunerò
contro di te i tuoi nemici.
V. Su
di te si porrà la mia indignazione poi mi aquieterò e non mi adirerò più.
TRACTUS
Ps 87,
7, 17, 19
Super
me confirmatus est furor tuus, et omnes fluctus tuos induxisti super me.
V. In
me transierunt iræ tuæ, et terrores tui conturbaverunt me
V. Elongasti
a me amicum et proximum, et notos meos a miseria.
Sopra
di me si aggravò il tuo furore e mi hai investito con le tue tempeste.
V. Sopra
di me son caduti i tuoi sdegni: i tuoi terrori mi conturbano.
V. Hai
allontanato da me l’amico, il congiunto e i miei conoscenti a motivo
delle miseria.
EVANGELIUM
Sequentia ✠ sancti Evangelii secundum Joannem
Joan
18-19
In
illo tempore: Pilatus exivit ad Judæos, et dixit eis : Ego nullam invenio in eo
causam. Est autem consuetudo vobis ut unum dimittam vobis in Pascha : vultis
ergo dimittam vobis regem Judæorum ? Clamaverunt ergo rursum omnes, dicentes :
Non hunc, sed Barabbam. Erat autem Barabbas latro. Tunc ergo apprehendit
Pilatus Jesum, et flagellavit.
In
quel tempo, Pilato uscì verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui
nessuna colpa. Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete
dunque che io vi liberi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo:
«Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante. Allora Pilato fece prendere
Gesù e lo fece flagellare.
Credo
OFFERTORIUM
Job 16,
12-13
Conclusit
me Deus apud iniquum, et manibus impiorum me tradidit. Confregit me,
convulneravit lumbos meos et non pepercit, et effudit in terra viscera mea.
Iddio
mi ha posto in balia dell’iniquo: mi ha consegnato nelle mani degli empi. Egli
mi ha afferrato per la testa, ha copoerto di piaghe i miei fianchi, non mi ha
risparmiato, ha sparso per terra le mie viscere.
SECRETA
Ut
semper tibi casto corpore serviamus, et mundo corde placeamus; tribue nobis,
omnipotens Deus, hæc sacrosanta commercia illo humilitatis spiritu pertractare,
quo pro peccatis nostris ad columnam flagellari voluit Unigenitus Filius tuus
Jesus Christus Dominus noster: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia sæcula sæculorum. Amen.
Perché
possiamo servirti con corpo casto e piacerti per la purità del cuore: fa’, Dio
onnipotente, che trattiamo questi sacrosanti scambi con quello stesso spirito
di umiltà per cui volle essere flagellato alla colonna il tuo Unigenito Figlio
Gesù Cristo nostro Signore: Egli che è Dio e vive e regna con te nell’unità
dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
PRÆFATIO
DE CRUCE
Vere
dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias
ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui salútem humáni géneris
in ligno Crucis constituísti: ut, unde mors oriebátur, inde vita resúrgeret:
et, qui in ligno vincébat, in ligno quoque vincerétur: per Christum, Dóminum
nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt
Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne
concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur,
súpplici confessióne dicente
È
veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni
luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio:
Che hai procurato la salvezza del genere umano col legno della
Croce: così che da dove venne la morte, di là risorgesse la vita, e
chi col legno vinse, dal legno fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per
mezzo di Lui la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde
le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini
la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le
loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps 88,
40-42
Factus
est opprobrium vicinis suis: exaltasti dexteram deprimentium eum, lætificasti
omnes inimicos ejus: avertisti adjutorium gladii ejus, et non es auxiliatus ei
in bello.
È
divenuto obbrobrio per i suoi vicini. Hai fatto trionfare la destra dei suoi
rivali, hai fatto gioire tutti i suoi nemici. Non hai aiutato la sua spada e
non l'hai sostenuto nella battaglia.
POSTCOMMUNIO
Oremus
Respice,
Domine, de domo sancta tua, et da nobis invenire gratiam ante faciem judicii
tui: ut, qui pretioso corpore t sanguine Unigeniti tuo saginati sumus; ejus
passionis merito in æterna justorum tabernacula recipi mereamur: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula
sæculorum. Amen.
Preghiamo
Riguardaci,
o Signore, dalla tua santa casa, e dacci di trovar grazia nel tuo
giudizio: onde noi che abbiamo consumato il prezioso corpo e sangue del tuo
Unigenito per i meriti della sua passione siamo fatti degni di essere
accolti nelle eterne dimore dei giusti. Egli è Dio e vive e regna con te
nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
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