INTROITUS
Ps.
109, 4.- Jurávit Dóminus, et non pœnitébit eum: Tu es sacérdos in ætérnum
secúndum órdinem Melchísedech. (T.P. Allelúja,
allelúja). ~~ Ps. ibid., 1.- Dixit
Dóminus Dómino meo: Sede a dextris meis.
~~ Glória
~~ Jurávit Dóminus, et non pœnitébit eum: Tu es sacérdos in ætérnum
secúndum órdinem Melchísedech. (T.P. Allelúja,
allelúja).
Ps.
109, 4.- Il Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno
secondo l’ordine di Melchisedech. (T.P. Alleluia,
alleluia). ~~ Ps. ibid., 1.- Il
Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra
~~ Glória ~~ Il
Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno secondo
l’ordine di Melchisedech. (T.P. Alleluia,
alleluia).
Gloria
ORATIO
Oremus
Deus,
quia ad maiestatis tuae gloriam et generis humani salutem, Unigenituum tuum
summum atque æternum constituisti Sacerdotem: præsta; ut quos ministros et
mysteriorum suorum dispensatores elegit, in accepto ministerio adimplendo
fideles inveniantur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum:
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula
sæculórum. Amen.
Preghiamo.
O
Dio, che per la gloria della tua maestà e per la salvezza del genere umano
costituisti il tuo Unigenito Sommo ed Eterno Sacerdote, fa’ che coloro i quali
Egli elesse suoi ministri e dispensatori dei suoi misteri, siano trovati fedeli
nell’adempimento di un ministero accettevole. Per il medesimo nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio
Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Hebrǽos.
Hebr.
5, 1-11.
Fratres:
Omnis pontifex ex hominibus assumptus, pro hominibus constituitur in iis quæ
sunt ad Deum, ut offerat dona, et sacrificia pro peccatis: qui condolere
possit iis qui ignorant et errant: quoniam et ipse circumdatus est
infirmitate: et propterea debet, quemadmodum pro populo, ita etiam et pro
semetipso offerre pro peccatis. Nec quisquam sumit sibi honorem, sed qui
vocatur a Deo, tamquam Aaron. Sic et Christus non semetipsum clarificavit ut
pontifex fieret: sed qui locutus est ad eum: Filius meus es tu, ego hodie genui
te. Quemadmodum et in alio loco dicit: Tu es sacerdos in æternum, secundum
ordinem Melchisedech. Qui in diebus carnis suæ preces, supplicationesque ad eum
qui possit illum salvum facere a morte cum clamore valido, et lacrimis
offerens, exauditus est pro sua reverentia. Et quidem cum esset Filius Dei,
didicit ex iis, quæ passus est, obedientiam: et consummatus, factus est omnibus
obtemperantibus sibi, causa salutis æternæ, appellatus a Deo pontifex juxta
ordinem Melchisedech. De quo nobis grandis sermo, et ininterpretabilis ad
dicendum
Fratelli,
ogni Pontefice, preso tra gli uomini, è preposto a pro degli uomini a tutte
quelle cose che riguardano Dio, onde offerisca presenti e sacrifizi pei
peccati. Egli è così in grado di poter compatire gl’ignoranti e gli erranti,
per il fatto stesso che egli pure è rivestito d’infermità. Pertanto per il
popolo ed al contempo pure per se stesso deve offrir sacrifizi pei peccati . Né
alcuno si attribuisce tale onore, ma solo chi, come Aronne, è chiamato da Dio.
Così pure Cristo non glorificò se stesso per essere costituito Pontefice, ma lo
glorificò Colui che gli disse: “Tu sei il mio Figliuolo, oggi io ti ho
generato”. Allo stesso modo in un altro luogo dice: “Tu sei Sacerdote in eterno
secondo l’ordine di Melchisedech”. Egli pertanto nei giorni di sua vita terrena
offerse le sue preci e suppliche con forti grida e lagrime a Dio che poteva
liberarlo dalla morte e fu esaudito in virtù della sua pietà. E pur essendo
Figliuol di Dio imparò l’obbedienza mercé i patimenti e, reso
perfetto, fu costituito causa d’eterna salvezza per tutti coloro che gli
ubbidiscono, chiamato da Dio Pontefice giusta l’ordine di Melchisedech. Su
questo argomento v’è molto dire ed è difficile a dirsi.
GRADUALE
Luc.
4,18.
Spíritus
Dómini super me: propter quod unxit me.
V. Evangelizáre
paupéribus misit me, sanáre contrítos corde.
Lo
Spirito del Signore è sopra di me per questo mi ha consacrato con l'unzione.
V. Mi
ha mandato per annunziare ai poveri la lieta novella e per sanare i contriti di
cuore
Fra
l'anno dopo il Graduale si dice l'Alleluia:
Allelúja,
allelúja.
Hebr.
7, 24.
Jesus
autem eo quod máneat in ætérnum, sempitérnum habet sacerdótium. Allelúja.
Alleluia,
alleluia.
Gesù,
poiché rimane in eterno,possiede un Sacerdozio sempiterno Alleluia.
Dopo
la Domenica di Settagesima dopo il Graduale si dice, omessa l'Alleluia, il
Tratto:
Ps. 9,
34 et 36.
Exsúrge,
Dómine Deus, exaltétur manus tua: ne obliviscáris páuperum,
V. Vide
quóniam tu labórem et dolórem consíderas
V. Tibi
derelíctus est pauper: órphano tu eris adjútor.
Sorgi,
Signore, alza la tua mano, non dimenticare il misero.
V. Poiché
tu vedi l'affanno e il dolore
V. A
te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno.
Durante
il Tempo Pasquale, omesso il Graduale, si dice solo l'Alleluia:
Allelúja,
allelúja.
Hebr.
7, 24.
Jesus
autem eo quod máneat in ætérnum, sempitérnum habet sacerdótium. Allelúja.
Luc. 4,18.
Spíritus
Dómini super me: propter quod unxit me: evangelizare paupéribus misit me,
sanáre contrítos corde. Allelúja.
Alleluia,
alleluia.
Gesù,
poiché rimane in eterno,possiede un Sacerdozio sempiterno Alleluia.
Lo
Spirito del Signore è sopra di me per questo mi ha consacrato con l'unzione. Mi
ha mandato per annunziare ai poveri la lieta novella e per sanare i contriti di
cuore. Alleluia
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii secúndum Lucam.
Luc.
22, 14-20.
In illo
témpore: Discúbuit Jesus et duodecim apostoli cum eo. Et ait illis: Desiderio
desideravi hoc pascha manducare vobiscum, antequam patiar. Dico enim vobis,
quia ex hoc non manducabo illud, donec impleatur in regno Dei. Et accepto
calice gratias egit, et dixit : Accipite, et dividite inter vos. Dico
enim vobis quod non bibam de generatione vitis donec regnum Dei veniat.Et
accepto pane gratias egit, et fregit, et dedit eis, dicens: Hoc est corpus
meum, quod pro vobis datur: hoc facite in meam commemorationem. Similiter et
calicem, postquam cœnavit, dicens: Hic est calix novum testamentum in sanguine
meo, qui pro vobis fundetur.
In
quel tempo Gesù si mise a tavola e seco i dodici Apostoli. E disse loro: “Ho
ardentemente desiderato mangiare con voi questa Pasqua, prima di patire.
Infatti vi dico che non ne mangerò più, finché non si compia nel
regno di Dio”. E presi il calice, rese grazie e disse: “Prendete e dividetelo
fra voi. Vi dico infatti che non berrò più del frutto della vite, finché non
venga il regno di Dio”. E preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro
dicendo:” Questo è il Corpo mio, il quale è dato per voi: fate questo in mia
commemorazione”. In simigliante maniera dopo che ebbe cenato prese anche il
calice dicendo : “Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue, il quale
per voi sarà sparso” .
OFFERTORIUM
Hebr.
10, 12 et 14.
Christus
unam pro peccátis ófferens hóstiam, in sempitérnum sedet in déxtera Dei: una
enim oblatióne consummávit in ætérnum sanctificátos. (T.P. Allelúja).
Cristo,
offrendo una sola vittima, sempiternamente siede alla destra di Dio: infatti
con un'unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono
santificati. (T.P. Alleluia).
SECRETA
Hæc
múnera, Dómine, mediator noster Jesus Christus tibi reddat accépta:et
nos, una secum, hóstias tibi gratas exhíbeat: Qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen..
Il
nostro Mediatore Gesù Cristo ti renda accette, o Signore, queste offerte e, in
unione con Lui, ti presenti pure noi come vittime gradite: Egli che è Dio e
vive e regna con Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli
dei secoli. Amen
COMMUNIO
1.
Cor. 11, 24 et 25.
Hoc
Corpus, quod pro vobis tradétur: hic calix novi testamenti est in meo sánguine,
dicit Dóminus: hoc fácite, quotiescúmque súmitis, in meam commemoratiónem. (T.P. Allelúja).
Questo
è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me. Questo calice è la
nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in
memoria di me. (T.P. Alleluia).
POSTCOMMUNIO
Oremus
Vivíficet
nos, quǽsumus, Dómine, divína quam obtúlimus et súmpsimus hóstia: ut,
perpétua tibi caritáte conjúncti, fructum, qui semper máneat, afferámus. Per
Dóminum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.. Amen.
Preghiamo
Ci
vivifichi,te ne preghiamo,o Signore, la vittima divina che ti abbiamo offerto e
che abbiamo consumato: onde, congiunti a te in perpetuo amore, diamo il frutto
che mai viene meno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
Buon pomeriggio. Desidero sapere se avete la Messa: VITAE INTERIORIS D.N.J.C.
RispondiEliminaGrazie e ogni benedizione a voi e a questo sito.
Roberto da Modena