sabato 2 febbraio 2019

La benedizione delle candele e della gola nella festa di san Biagio


Il 3 febbraio, per la festa di san Biagio, vescovo e martire, si celebra la benedizione della gola. Questa piissima pratica ha origine dalla guarigione di un fanciullo che stava per morire a causa di una spina conficcataglisi nella trachea, operata da san Biagio.
L'immagine può contenere: 2 persone, persone sedute, barba e spazio al chiusoEra questi Vescovo  di Sebaste (Armenia), famoso per la vita santa per il dono dei miracoli, e versò il sangue per la fede di Gesù Cristo al tempo dell’Imperatore Licinio nel 316. Fatto arrestare dal governatore Agricolao, sorridente si consegnò ai soldati. L’empio tiranno, dopo aver compreso che a nulla servivano le blandizie,  gli fece soffrire i più aspri tormenti: bastonato, sospeso a un legno, straziato coi pettini di ferro; ma tutti li sopportò con volto ilare e gloriosamente li superò. Fatto gettare in un lago, fece il segno della croce e camminò sulle acque, invitando i pagani a camminarvi anch’essi sopra se confidavano nei loro idoli: vi entrarono e vi annegarono, mentre al Santo apparve uno spirito beato che lo elogiò: “O anima illuminata dal Signore, o Pontefice amico di Dio, esci da codesta acqua per ricevere la corona della gloria immortale”. Infatti, il confuso e irato Agricolao lo fece decapitare. Con lui furono decapitati anche due fanciulli e alcune donne che si erano esposte a raccogliere il suo sangue.


V. Adjutórium nostrum in nómine Dómini.
R. Qui fecit cælum et terram.
V. Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.

Orémus.
Omnípotens et mitíssime Deus, qui ómnium mundi rerum diversitátes solo Verbo creásti, et ad hóminum reformatiónem illud idem Verbum, per quod facta sunt ómnia, incarnári voluisti: qui magnus es et imménsus, terríbilis atque laudábilis, ac fáciens mirabília : pro cujus fidei confessióne gloriósus Martyr et Póntifex Blásius, diversórum tormentórum génera non pavéscens, martýrii palmam felíciter est adéptus : quique eídem, inter céteras grátias, hanc prærogatívam contulísti, ut, quoscúmque gútturis morbos tua virtúte curáret; maiestátem tuam supplíciter exorámus, ut non inspéctu reátus nostri, sed eius placátus méritis et précibus, hanc ceræ creatúram bene ✠ dícere, ac sancti ✠ ficáre tua venerábili pietáte dignéris, tuam grátiam infundéndo; ut omnes, quorum colla per eam ex bona fide tacta fúerint, a quocúmque gútturis morbo ipsíus passiónis méritis liberántur, et in Ecclésia sancta tua sani et hílares tibi gratiárum réferant actiónes, laudéntque nomen tuum gloriósum, quod est benedíctum in sæcula sæculórum. Per Dóminum nostrum Jesum Christum Fílium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen. 

V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
R. Egli ha fatto cielo e terra.
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.

Preghiamo
Onnipotente e mitissimo Iddio, tu per mezzo del Verbo creasti la varietà dell’universo e per la rigenerazione degli uomini volesti che il medesimo Verbo, per mezzo del quale ogni cosa fu fatta, si incarnasse. Tu sei grande e immenso, terribile e degno di lode e compi meraviglie. Per la confessione della tua fede il glorioso Biagio, Martire e Pontefice, non paventando i diversi generi di tormenti, conseguì felicemente la palma del martirio e a lui, tra le altre grazie, desti la prerogativa di sanare, per tua virtù, le malattie della gola. Laonde supplichiamo la tua maestà affinché, non guardando ai nostri peccati ma ai meriti di lui, ti degni di benedire e di santificare con la tua venerabile pietà questi ceri: coloro che li accosteranno con fede ai loro colli, siano liberati da ogni mal di gola per i meriti del suo martirio; ti rendano, sani e giulivi, azioni di grazie nella tua santa Chiesa e lodino il tuo Nome glorioso e benedetto nei secoli dei secoli. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figliuolo che con te vive e regna Dio in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Così sia.

Si aspergano i ceri con acqua benedetta
In seguito il sacerdote, terminata la Messa, ponga i ceri incrociati sulla gola di ciascun fedele che, inginocchiato davanti all’altare, voglia ricevere la benedizione e dica:

Per intercessiónem sancti Blásii, Epíscopi et Mártyris, líberet te Deus a malo gútturis, et a quólibet álio malo. In nómine Patris,  et Fílii, et Spíritus Sancti. Amen

Per l’intercessione di san Biagio,Vescovo e Martire, ti liberi Iddio dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia.


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