mercoledì 31 gennaio 2018

In riparazione delle bestemmie

«La bestemmia è un orribile peccato che consiste in parole o atti di disprezzo o di maledizione contro Dio, la Vergine, i Santi, o contro le cose sante» (Catechismo di san Pio X, 374). Le parole e gli atti blasfemi e dissacratori sono sommamente peccaminosi ed occasione di scandalo per chi ascolta o vede: sono come un coltello che trafigge crudelmente il Cuore di Gesù e Maria. Questa peste mortale attira sulla terra l’ira di Dio e va riparata in quanto conculca l’onore del Signore, della sua Madre e dei suoi Santi. 
  

  

Preghiera di Pio XII in riparazione delle bestemmie

  

O augustissima Trinità - Padre, Figliolo e Spirito Santo - che, pur da tutta l'eternità in Te e per Te infinitamente felice, ti degni di accettare benignamente l'omaggio che dalla universa creazione s'innalza fino al tuo trono eccelso; distogli, Te ne preghiamo, i tuoi occhi e storna il tuo udito divino da quegli sventurati che, o accecati dalla passione o trasportati da impulso diabolico, iniquamente bestemmiano il tuo nome e quello della purissima Vergine Maria e dei Santi. Trattieni, o Signore, il braccio della tua giustizia, che potrebbe ridurre al nulla coloro che osano farsi rei di tanta empietà. Accetta l'inno di gloria, che incessantemente si leva da tutta la natura: dall'acqua della fonte che scorre limpida e silenziosa, fino agli astri che risplendono e si volgono con giro immenso, mossi dall'Amore, nell'alto dei cieli. Accogli in riparazione il coro di lodi che, come incenso innanzi agli altari, sale da tante anime sante che camminano, senza mai sviarsi, nei sentieri della tua legge e con assidue opere di carità e di penitenza si studiano di placare la tua giustizia offesa; ascolta il canto di tanti spiriti eletti che consacrano la loro vita a celebrare la tua gloria, la lode perenne che in tutte le ore e sotto tutti i cieli ti offre la Chiesa. E fa che un giorno, convertiti a Te i cuori blasfemi, tutte le lingue e tutte le labbra servano ad intonare concordi quaggiù quel cantico che risuona senza fine nei cori degli angeli: Santo, Santo, Santo è il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Così sia!


Dio sia benedetto.
Benedetto il suo Santo Nome.

Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

Benedetto il Nome di Gesù.

Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.

Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.

Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare.

Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.

Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima.

Benedetta la sua Santa e Immacolata Concezione.

Benedetta la sua gloriosa Assunzione.

Benedetto il Nome di Maria Vergine e Madre.

Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.

Benedetto Iddio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.



martedì 30 gennaio 2018

Martedì di Settuagesima : L'ORAZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO NELL'ORTO DEGLI ULIVI

Il lungo periodo che dalla Domenica di Settuagesima ci porta a Pasqua prevede la contemplazione dei misteri della Passione del Signore e la venerazione degli strumenti impiegati durante la medesima. Si inizia, il Martedì di Settuagesima, col mistero dell’Orazione e Agonia di Gesù Cristo nell’Orto di Getsemani. Così  sant'Alfonso ci fa contemplare questo mistero:
«Il nostro amante Redentore, venuta l'ora della sua morte, si portò nell'orto di Getsemani, in cui da se stesso diede principio alla sua amarissima Passione con dar licenza al timore, al tedio e alla mestizia, che venissero a tormentarlo: Coepit pavere, taedere et maestus esse (Marc. XIV, 33; Matth. XXVI, 37).1 Cominciò dunque a sentire un gran timore e tedio della morte e delle pene che doveano accompagnarla. Se gli rappresentarono allora i flagelli, le spine, i chiodi, la croce, e non già l'uno dopo l'altro, ma tutti insieme vennero ad affliggerlo, e specialmente se gli fece innanzi quella morte desolata, che dovea patire abbandonato da ogni conforto umano e divino. Sicché atterrito alla vista dell'orrido apparato di tanti strazi ed ignominie, prega l'Eterno Padre che ne lo liberi: Pater mi, si possibile est, transeat a me calix iste (Matth. XXVI, 29). Ma come? non era Gesù quegli che tanto avea desiderato di patire e morire per gli uomini, dicendo: Baptismo habeo baptizari, et quomodo coarctor usquedum perficiatur? (Luc. XII, 50). E come poi così teme queste pene e questa morte? Ah che ben egli volea morire per noi: ma acciocché non pensassimo ch'esso per virtù della sua divinità morisse senza pena, perciò fece quella preghiera al Padre, per farci conoscere che non solo moriva per nostro amore, ma moriva con una morte sì tormentosa, che grandemente lo spaventava» (Sant’Alfonso Maria de Liguori, Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo per ciascun giorno della settimana, Pel Lunedì, I).




PROPRIUM MISSAE
Ex Appendice Missalis Romani pro aliquibus locis

(paramenti violacei)


INTROITUS
Ps. 54, 5-6.- Cor meum contritum est in me, et formido mortis cecidit super me. Timor et tremor venerunt super me.  ~~  Ps. 68, 2.- Salvum me fac, Deus, quoniam intraverunt aquæ usque ad animam meam.  ~~  Gloria  ~~  Cor meum contritum est in me, et formido mortis cecidit superme. Timor et tremor venerunt super me.

Ps. 54, 5-6.- Dentro di me freme il mio cuore, piombano su di me terrori di morte. Timore e spavento mi invadono.  ~~  Ps. 68, 2.-Salvami, o Signore: l'acqua è penetrata fino alla mia anima  ~~  Gloria ~~  Dentro di me freme il mio cuore, piombano su di me terrori di morte. Timore e spavento mi invadono.

ORATIO
Oremus
Domine Iesu Christe, qui in horto verbo et exemplo nos orare docuisti, ad tentationum pericula superanda: concede propitius, ut nos, orationi semper intenti, eius copiosum fructum consequi mereamur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Signore Gesù Cristo che nell’orto, con le parole e con l’esempio, ci insegasti a pregare per superare le tentazioni: concedici, propizio, che sempre intenti all’orazione, meritiamo di conseguirne il frutto: Tu che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

LECTIO
Lectio Epistolæ beati Pauli Apostoli ad Hebræos
Hebr. 5, 5-10
Fratres: Christus non semetipsum clarificavit, ut Pontifex fieret. Sed qui locutus est ad eum: Filius meus es tu, ego hodie genui te. Quæmadmodum et in alio loco dicit: Tu es Sacerdos in æternum secundum ordinem Melchisedech. Qui in diebus carnis suæ preces supplicationesque ad eum, qui possit illum salvum facere a morte, cum clamore valido et lacrimis offerens, exauditus est pro sua reverentia: et quidem, cum esset Filius Dei, didicit ex iis, quæ passust est, obœdientiam: et consummatus, factus est omnibus obtemperantibus sibi causa salutis æternæ, appellatus a Deo Pontifex iuxta ordinem Melchisedech.

Fratelli, Cristo non si attribuì la gloria di Pontefice, ma gliela conferì colui che gli disse: “Mio Figlio sei tu, oggi ti ho generato”. Come in un altro passo dice: “Tu sei Sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchisedek”. Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà; pur essendo Figlio di Dio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio Pontefice giusta l’ordine di Melchisedek.

GRADUALE
Ps. 87, 4-5
Repleta est malis anima mea, et vita mea inferno appropinquavit.
V. Æstimatus sum cum descendentibus in lacum, factus sum sicut homo sine adiutorio.

Io sono colmo di sventure, la mia vita è vicina all’inferno.
V. Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo senza aiuto.

TRACTUS
Ps. 68, 17 et 18
Exaudi me, Domine, quoniam benigna est misericordia tua.
V. Et ne avertas faciem tuam a puero tuo: quoniam tribulor, velociter exaudi me.
Ps. 21, 12
V. Ne discesseris a me: quoniam tribulatio proxima est: quoniam non est qui adiuvet.

Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; volgiti a me nella tua grande tenerezza.
V. Non nascondere il volto al tuo servo, sono in pericolo: presto, rispondimi.
V. Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina e nessuno mi aiuta.

EVANGELIUM
Sequentia  sancti Evangelii secundum Lucam
Luc. 22, 39-44
In illo tempore: Egressus Iesus ibat secundum consuetudinem in montem Olivarum. Secuti sunt autem illum et discipuli. Et cum pervenisset ad locum, dixit illis: Orate, ne intretis in tentationem. Et ipse avulsus est ab eis, quantum iactus est lapidis, et positis genibus orabat, dicens: Pater, si vis, transfer calicem istum a me: veruntamen non mea voluntas, sed tua fiat. Apparuit autem illi Angelus de cœlo, confortans eum. Et factus in agonia, prolixus orabat. Et factus est sudor eius sicut guttæ  sanguinis decurrentis in terram.

In quel tempo, Gesù, uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.


Credo


OFFERTORIUM
Ps. 68,2
Salvum me fac, Domine: quoniam intraverunt aquæ usque ad animam meam.

Salvami, o Signore: l'acqua è penetrata fino alla mia anima

SECRETA
Huius sancti sacrificii meritis fac nos, quæsumus, Domine, divina institutione formatos curam orationi tam efficaciter impendere: ut Iesus Christus Filius tuus, in exitu nostro vigiles nos et a culpa solutos inveniat: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Per i meriti di questo sacrificio fa’, o Signore, che noi, formati da una istruzione divina, ci applichiamo all’orazione affinché Gesù Cristo tuo Figlio ci trovi vigili e senza colpa al momento della nostra morte: Egli che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

COMMUNIO
Matth. 26, 41
Vigilate et orate, ut non intretis in tentationem: spiritus quidem promptus est, caro autem infìrma.

Vegliate e pregate per non cadere in tentazione: infatti lo spirito è pronto, ma la carne è debole

POSTCOMMUNIO
Oremus
Refecti alimonia cœlesti, supplices te rogamus, Pater omnipotens: ut, per Unigeniti Filii tui orationis virtutem, nos in tantis corporis et animæ periculis constituti, ad cœlestia regna secure pervenire mereamur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Ristorati da un celeste alimento, ti preghiamo supplichevoli, o Padre onnipotente, che noi che ci troviamo fra tanti pericoli dell’anima e del corpo, meritiamo di giungere con sicurezza al regno dei cieli mediante la forza dell’Orazione del tuo Unigenito Figlio. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.




lunedì 29 gennaio 2018

Le Quarantore


Esposizione del Santissimo Sacramento nella Cappella Sistina


Questa pratica devota di esposizione e adorazione del Santissimo Sacramento per quaranta ore consecutive vuole ricordare il tempo trascorso dal Cristo morto nel sepolcro. Sorta verso il XIV secolo, questa pratica fu diffusa durante il secolo XV dai Barnabiti, dai Cappuccini e dai Gesuiti e praticata soprattutto durante il periodo di Carnevale.  Nel 1537 Papa Paolo III concesse le prime indulgenze. San Carlo Borromeo nel 1565 diede a questa pia pratica popolare la prima organizzazione stabile. Successive approvazioni ed elargizioni d’indulgenze vennero da Giulio III, Pio IV, san Pio V, Sisto V e Clemente VIII. Paolo V, Urbano VIII, Benedetto XIII ed Innocenzo XI emanarono direttive sul modo in cui compiere la pratica.  Finalmente Clemente XII, nel 1731, stabilì definitivamente il cerimoniale con la Instusctio Clementina. Leone XIII, nel 1897, estese a tutte le chiese del mondo le indulgenze che alla pia pratica erano state concesse nella città di Roma.


Il Rituale Romanum prescrive per le Quarantore particolari litanie ed orazioni: Litaniae, prece set orationes quae dici debent in expositione XL Horarum in Alma Urbe.
Ciò non toglie che in aggiunta si possa far usare anche di altre preghiere a Gesù Sacramentato.



Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Christe, audi nos.
Christe, exaudi nos.
Pater de caelis Deus, miserere nobis.
Fili Redemptor mundi Deus, miserere nobis.
Spiritus Sancte Deus, miserere nobis.
Sancta Trinitas, unus Deus, miserere nobis.
Sancta Maria, ora pro nobis.
Sancta Dei Genetrix, ora pro nobis
Sancta Virgo virginum, ora pro nobis.
Sancte Michael, ora pro nobis.
Sancte Gabriel, ora pro nobis.
Sancte Raphael, ora pro nobis.
Omnes sancti Angeli et Archangeli, orate pro nobis.
Omnes sancti beatorum spirituum ordines, orate pro nobis.
Sancte Joannes Baptista, ora pro nobis.
Sancte Joseph, ora pro nobis.
Omnes sancti Patriarchae et Prophetae, orate pro nobis.
Sancte Petre, ora pro nobis.
Sancte Paule, ora pro nobis.
Sancte Andrea, ora pro nobis.
Sancte Jacobe , ora pro nobis.
Sancte Joannes, ora pro nobis.
Sancte Thoma, ora pro nobis.
Sancte Jacobe , ora pro nobis.
Sancte Philippe, ora pro nobis.
Sancte Bartolomaee, ora pro nobis.
Sancte Matthaee, ora pro nobis.
Sancte Simon, ora pro nobis.
Sancte Thaddaee, ora pro nobis.
Sancte Matthia, ora pro nobis.
Sancte Barnaba, ora pro nobis.
Sancte Luca, ora pro nobis.
Sancte Marce, ora pro nobis.
Omnes sancti Apostoli et Evangelistae, pro nobis.
Omnes sancti discipuli Domini, orate pro nobis.
Omnes sancti Innocentes, orate pro nobis.
Sancte Stephane, ora pro nobis.
Sancte Laurenti, ora pro nobis.
Sancte Vincenti, ora pro nobis.
Sancti Fabiane et Sebastiane, orate pro nobis.
Sancti Joannes et Paule, orate pro nobis
Sancti Cosma et Damiane, orate pro nobis.
Sancti Gervasi et Protasi, orate pro nobis.
Omnes sancti martyres, orate pro nobis.
Sancte Sylvester, ora pro nobis.
Sancte Leo, ora pro nobis
Sancte Gregori, ora pro nobis.
Sancte Ambrosi, ora pro nobis.
Sancte Augustine, ora pro nobis.
Sancte Hieronyme, ora pro nobis.
Omnes sancti Pontifices et Confessores, orate pro nobis.
Omnes sancti Doctores, orate pro nobis.
Sancte Antoni, ora pro nobis.
Sancte Benedicte, ora pro nobis.
Sancte Bernarde, ora pro nobis.
Sancte Dominice, ora pro nobis.
Sancte Francisce, ora pro nobis.
Omnes sancti Sacerdotes et Levitae, orate pro nobis.
Omnes sancti Monachi et Eremitae, orate pro nobis.
Sancta Maria Magdalena, ora pro nobis.
Sancta Agatha, ora pro nobis.
Sancta Lucia, ora pro nobis.
Sancta Agnes, ora pro nobis. .
Sancta Caecilia, ora pro nobis.
Sancta Catharina, ora pro nobis.
Sancta Anastasia, ora pro nobis.
Omnes sanctae Virgines et Viduae, orate pro nobis.
Omnes Sancti et Sanctae Dei, intercedite pro nobis.
Propitius esto, parce nos, Domine.
Propitius esto, exaudi nos, Domine.
Ab omni malo, libera nos, Domine. .
Ab omni peccato, libera nos, Domine.
Ab ira tua, libera nos, Domine.
A subitanea et improvisa morte, libera nos, Domine.
Ab insidiis diaboli, libera nos, Domine.
Ab ira et odio et omni mala voluntate, libera nos, Domine
A spiritu fornicationis, libera nos, Domine
A fulgure et tempestate, libera nos, Domine
A flagello terraemotus, libera nos, Domine. .
A peste, fame et bello, libera nos, Domine
A morte perpetua, libera nos, Domine.
Per mysterium sanctae Incarnationis tuae, libera nos, Domine.
Per adventum tuum, libera nos, Domine.
Per nativitatem tuam, libera nos, Domine.
Per baptismum et sanctum jejunium tuum, libera nos, Domine.
Per crucem et passionem tuam, libera nos, Domine.
Per mortem et sepulturam tuam, libera nos, Domine
Per sanctam resurrectionem tuam, libera nos, Domine.
Per admirabilem ascensionem tuam, libera nos, Domine.
Per adventum Spiritus Sancti Paracliti, libera nos, Domine.
In die judicii, libera nos, Domine.
Peccatores, te rogamus, audi nos.
Ut nobis parcas, te rogamus, audi nos.
Ut nobis indulgeas, te rogamus, audi nos.
Ut ad veram paenitentiam nos perducere digneris, te rogamus, audi nos.
Ut Ecclesiam tuam sanctam regere et conservare digneris, te rogamus, audi nos.
Ut domum Apostolicum et omnes ecclesiasticos ordines in sancta religione conservare digneris, te rogamus, audi nos.
Ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris, te rogamus, audi nos.
Ut regibus et principibus christianis pacem et veram concordiam donare digneris, te rogamus, audi nos.
Ut cuncto populo christiano pacem et unitatem largiri digneris, te rogamus, audi nos. .
Ut omnes errantes ad unitatem Ecclesiae revocare, et infideles universos ad Evangelii lumen perducere digneris, te rogamus, audi nos. .
Ut nosmetipsos in tuo sancto servitio confortare et conservare digneris, te rogamus, audi nos.
Ut mentes nostras ad caelestia desideria erigas, te rogamus, audi nos. 
Ut omnibus benefactoribus nostris sempiterna bona retribuas, te rogamus, audi nos. 
Ut animas nostras, fratrum, propinquorum et benefactorum nostrorum ab aeterna damnatione eripias, te rogamus, audi nos.
Ut fructus terrae dare et conservare digneris, te rogamus, audi nos. 
Ut omnibus fidelibus defunctis requiem aeternam donare digneris, te rogamus, audi nos.
Ut nos exaudire digneris, te rogamus, audi nos.
Fili Dei, te rogamus, audi nos.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, exaudi nos, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Christe, audi nos.
Christe, exaudi nos. Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.

Pater noster  si dice in segreto fino a  
V. Et ne nos inducas in tentationem.
V. Sed libera nos a malo.

Psalmus LXIX
Deus, in adjutorium meum intende * Domine, ad adjuvandum me festina.
Confundantur, et revereantur, * qui quærunt animam meam.
Avertantur retrorsum, et erubescant, * qui volunt mihi mala;
Avertantur statim erubescentes * qui dicunt mihi: Euge, euge !
Exsultent et lætentur in te omnes qui quærunt te; * et dicant semper:
Magnificetur Dominus, * qui diligunt salutare tuum.
Ego vero egenus et pauper sum; * Deus, adjuva me.
Adjutor meus et liberator meus es tu; * Domine, ne moreris.
Gloria Patri et Filio * et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper * et in saecula saeculorum. Amen.

V. Salvos fac servos tuos.
R. Deus meus, sperantes in te.    
V. Esto nobis, Domine, turris fortitudinis.
R. A facie inimici. 
V. Nihil proficiat inimicus in nobis.
R. Et filius iniquitatis non apponat nocere nobis.     
V. Domine, non secundum peccata nostra facias nobis.
R. Neque secundum iniquitates nostras retribuas nobis. 
V. Oremus pro Pontifice nostro N.
R. Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.
V. Oremus pro benefactoribus nostris.
R. Retribuere dignare, Domine, omnibus nobis bona facientibus propter nomen tuum, vitam aeternam. Amen.
V. Oremus pro fidelibus defunctis.
R. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis.      
V. Requiescant in pace.
R. Amen.
V. Pro fratribus nostris absentibus.
R. Salvos fac servos tuos.
V. Mitte eis, Domine, auxilium de sancto.
R. Et de Sion tuere eos.
V. Domine, exaudi orationem meam.
R. Et clamor meus ad te veniat.
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.

Orémus.
Deus, qui nobis sub Sacraménto mirábili passiónis tuæ memóriam reliquísti: tríbue, quǽsumus, ita nos Córporis et Sánguinis tui sacra mystéria venerári; ut redemptiónis tuæ fructum in nobis júgiter sentiámus:

Dall'Avvento alla Natività
Deus, qui de beatae Mariae Virginis utero Verbum tuum, Angelo nuntiante, carnem suscipere voluisti: praesta supplicibus tuis; ut, qui vere eam Genetricem Dei credimus, eius apud te intercessionibus adjuvemur

Dalla Natività alla Purificazione
Deus, qui salutis aeternae, beatae Mariae virginitate fecunda, humano generi praemia praestitisti: tribue, quaesumus; ut ipsam pro nobis intercedere sentiamus, per quam meruimus auctorem vitae suscipere Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum.

Dalla Purificazione a Pasqua e dopo Pasqua fino all'Avvento
Concede nos famulos tuos, quaesumus, Domine Deus, perpetua mentis et corporis sanitate gaudere: et gloriosa beatae Mariae semper Virginis intercessione, a praesenti liberari tristitia, et aeterna perfrui laetitia.

Durante il tempo pasquale
Deus, qui per resurrectionem Filii tui, Domini nostri Jesu Christi, mundum laetificare dignatus es: praesta, quaesumus: ut, per eius Genetricem Virginem Mariam, perpetuae capiamus gaudia vitae. 

Omnipotens sempiterne Deus, miserere famulo tuo Pontifici nostro N., et dirige eum secundum tuam clementiam in viam salutis aeternae: ut, te donante, tibi placita cupiat, et tota virtute perficiat.

Deus, refugium nostrum et virtus: adesto piis Ecclesiae tuae precibus, auctor ipse pietatis, et praesta; ut, quod fideliter petimus, efficaciter consequamur.

Omnipotens sempiterne Deus, qui vivorum dominaris simul et mortuorum, omniumque misereris, quos tuos fide et opere futuros esse praenoscis: te supplices exoramus; ut pro quibus effundere preces decrevimus, quosque vel praesens saeculum adhuc in carne retinet vel futurum iam exutos corpore suscepit, intercedentibus omnibus Sanctis tuis, pietatis tuae clementia, omnium delictorum suorum veniam consequantur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
V. Exaudiat nos omnipotens et misericors Dominus.
R. Amen.
V. Et fidelium animae per misericordiam Dei requiescant in pace.
R. Amen.








venerdì 26 gennaio 2018

Preghiera e Messa ad ecclesiasticas vocationes petendas

In questo triste tempo di crisi vocazionale è bene intensificare le preghiere al Cuore Sacerdotale di Gesù perché voglia allietare la Chiesa e tutto il popolo cristiano di numerose e sante vocazioni. 


Ai fedeli laici proponiamo la recita delle Preghiera per le vocazioni sacerdotali di Papa Pio XII


Signore Gesù, Sacerdote sommo e Pastore universale, che c'insegnasti a pregare dicendo: « Pregate il padrone della messe che mandi operai alla sua messe » (Matth. 9, 38), ascolta benevolo le nostre suppliche e suscita molte anime generose, che, animate dal tuo esempio e sostenute dalla tua grazia, bramino di essere i ministri e continuatori del tuo vero ed unico sacerdozio. Fa che le insidie e le calunnie del nemico maligno, secondato dallo spirito indifferente e materialista del secolo, non offuschino tra i fedeli quell'eccelso splendore e quella profonda stima dovuta alla missione di coloro che, senza essere del mondo, vivono nel mondo per essere dispensatori dei divini misteri. Fa che, per preparare buone vocazioni, si continui sempre a promuovere nella gioventù l'istruzione religiosa, la pietà sincera, la purezza della vita e il culto dei più alti ideali. Fa che, per secondarle, la famiglia cristiana non cessi mai di essere semenzaio di anime candide e fervorose, cosciente dell'onore di dare al Signore alcuni dei suoi abbondanti rampolli. Fa che alla tua Chiesa stessa, in tutte le parti del mondo, non manchino i mezzi necessari per accogliere, favorire, formare e portare a maturità le buone vocazioni che le si offrono. E affinché tutto ciò divenga realtà, o Gesù amantissimo del bene e della salvezza di tutti, fa che la potenza irresistibile della tua grazia non cessi di scendere dal cielo sino ad essere in molti spiriti; prima, chiamata silenziosa, poi, generosa corrispondenza, e infine, perseveranza nel santo servizio. Non ti affligge, o Signore, il vedere tante moltitudini come greggi senza pastore, senza chi spezzi loro il pane della tua parola, chi porga loro l'acqua della tua grazia, col pericolo che rimangano alla mercé dei lupi rapaci che continuamente le insidiano? Non ti duole il contemplare tanti campi, ove non è ancora entrato il vomere dell'aratro, ove crescono, senza che alcuno disputi loro il terreno, i cardi e i pruni? Non ti dà pena il mirare tanti orti tuoi, ieri verdi e frondosi, prossimi a divenire gialli ed incolti? Permetterai che tante messi già mature si sgranellino e si perdano per mancanza di braccia che le raccolgano? O Madre purissima Maria, dalle cui mani pietose ricevemmo il più santo di tutti i sacerdoti; o glorioso Patriarca S. Giuseppe, esempio perfetto di corrispondenza alle chiamate divine; o santi sacerdoti che in cielo formate intorno all'Agnello di Dio un coro prediletto; otteneteci molte e buone vocazioni, affinché il gregge del Signore, da vigili pastori sorretto e guidato, possa giungere ai pascoli dolcissimi della eterna felicità. Così sia!
 (10 anni di indulgenza ogni volta)


Ai sacerdoti invece proponiamo il formulario speciale Ad ecclesiastica vocationes petendasIl Signore, Pontefice della Nuova Alleanza, che duemila anni fa ha chiamata gli Apostoli per farli primi sacerdoti e vescovi della Chiesa che stava per fondare, chiama anche oggi nuovi operai nella sua mistica vigna perché si annunzi il suo Vangelo e perché si offra il Sacrificio della Messa per la vita del mondo. 




INTROITUS

Mt. 4, 18-19.- Dominus secus mare Galilææ, vidit duos fratres, Simonem, qui vocatur Petrus, et Andream, et vocavit eos: faciam vos fieri piscatores hominum. (T.P. Allelúja, allelúja).  ~~  Ps. 18, 2.- Cæli enarrant gloriam Dei, et opera manuum ejus annuntiat firmamentum.  ~~  Glória  ~~  Dominus secus mare Galilææ, vidit duos fratres, Simonem, qui vocatur Petrus, et Andream, et vocavit eos: faciam vos fieri piscatores hominum. (T.P. Allelúja, allelúja).  


Mt. 4, 18-19.- Camminando il Signore lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Pietro e Andrea, e li chiamò: «Vi farò pescatori d’uomini». (T.P. Alleluia, alleluia).  ~~  Ps. 18, 2.- I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani.  ~~  Gloria  ~~  Camminando il Signore lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Pietro e Andrea, e li chiamò: «Vi farò pescatori d’uomini». (T.P. Alleluia, alleluia).  



ORATIO

Orémus.

Mitte, quaesumus, Domine, operarios in messem tuam: ut Unigeniti Filii tui et praecepta augite serventur, et ubique sacrificium innoventur :Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo.

Manda, o Signore, operai nella tua messe, perché siano osservati i precetti del tuo Figlio Unigenito e sia rinnovato il suo sacrificio. Egli è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO

Léctio libri Regum

1 Reg. 3, 1-10

In diebus illis ministrabat puer Samuel ministrabat Domino coram Heli, et sermo Domini erat pretiosus in diebus illis: non erat visio manifesta. Factum est ergo in die quadam, Heli jacebat in loco suo, et oculi ejus caligaverant, nec poterat videre: lucerna Dei antequam extingueretur, Samuel dormiebat in templo Domini, ubi erat arca Dei. Et vocavit Dominus Samuel. Qui respondens, ait: Ecce ego. Et cucurrit ad Heli, et dixit: Ecce ego: vocasti enim me. Qui dixit: Non vocavi: revertere, et dormi. Et abiit, et dormivit. Et adjecit Dominus rursum vocare Samuelem. Consurgensque Samuel, abiit ad Heli, et dixit: Ecce ego, quia vocasti me. Qui respondit: Non vocavi te, fili mi: revertere et dormi. Porro Samuel necdum sciebat Dominum, neque revelatus fuerat ei sermo Domini. Et adjecit Dominus, et vocavit adhuc Samuelem tertio. Qui consurgens abiit ad Heli, et ait: Ecce ego, quia vocasti me. Intellexit ergo Heli quia Dominus vocaret puerum: et ait ad Samuelem: Vade, et dormi: et si deinceps vocaverit te, dices: Loquere, Domine, quia audit servus tuus. Abiit ergo Samuel, et dormivit in loco suo. Et venit Dominus, et stetit: et vocavit, sicut vocaverat secundo: Samuel, Samuel. Et ait Samuel: Loquere, Domine, quia audit servus tuus.


In quei giorni, il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».


GRADUALE

Ps. 26, 4

Unam petii a Domino, hanc requiram, ut inhabitem in domo Domini omnibus diebus vitæ meæ

V. Ut videam voluptatem Domini, et visitem templum ejus.


Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signoretutti i giorni della mia vita.

V.  Per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario.


Fra l'anno dopo il Graduale si dice l'Alleluia:

Allelúja, allelúja.

Ps. 83, 5

Beati qui habitant in domo tua, Domine: in ssecula sseculorum laudabunt te. Allelúja.


Alleluia, alleluia

Beati coloro che abitano la tua casa, o Signore: ti loderanno in eterno. Alleluia


Dopo la Domenica di Settagesima dopo il Graduale si dice, omessa l'Alleluia, il Tratto:

Ps. 83, 2-4.

Quam dilecta tabernacula tua, Domine virtutum! Concupiscit, et deficit anima mea in atria Domini

V. Cor meum et caro mea exsultaverunt in Deum vivum.

V. Etenim passer invenit sibi domum, et turtur nidum sibi, ubi ponat pullos suos: altaria tua, Domine virtutum, rex meus, et Deus meus.


Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L'anima mia languisce  e brama gli atri del Signore.

V. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.

V. Anche il passero trova la casa, la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.


Durante il Tempo Pasquale, omesso il Graduale, si dice solo l'Alleluia:

Allelúja, allelúja.

Ps. 83, 5

Beati qui habitant in domo tua, Domine: in ssecula sseculorum laudabunt te. Allelúja.

Eccli. 39, 19

Florete flores quasi lilium: et date odorem, et frondete in gratiam: et collaudate canticum, et benedicite Dominum in operibus suis. Allelúja.


Alleluia, alleluia

Beati coloro che abitano la tua casa, o Signore: ti loderanno in eterno. Alleluia

Fiorite, come gigli, o fiori, date profumo, spandetevi in bellezza: cantate in coro la lode divina e benedite Dio nelle sue opere. Alleluia


EVANGELIUM

Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Joannem.

Jo. 1, 35-51

In illo témpore: stabat Joannes, et ex discipulis ejus duo. Et respiciens Jesum ambulantem, dicit: Ecce agnus Dei. Et audierunt eum duo discipuli loquentem, et secuti sunt Jesum. Conversus autem Jesus, et videns eos sequentes se, dicit eis: Quid quæritis? Qui dixerunt ei: Rabbi (quod dicitur interpretatum Magister), ubi habitas? Dicit eis: Venite et videte. Venerunt, et viderunt ubi maneret, et apud eum manserunt die illo : hora autem erat quasi decima. Erat autem Andreas, frater Simonis Petri, unus ex duobus qui audierant a Joanne, et secuti fuerant eum. Invenit hic primum fratrem suum Simonem, et dicit ei: Invenimus Messiam (quod est interpretatum Christus). Et adduxit eum ad Jesum. Intuitus autem eum Jesus, dixit: Tu es Simon, filius Jona; tu vocaberis Cephas, quod interpretatur Petrus. In crastinum voluit exire in Galilæam, et invenit Philippum. Et dicit ei Jesus: Sequere me. Erat autem Philippus a Bethsaida, civitate Andreæ et Petri. Invenit Philippus Nathanaël, et dicit ei: Quem scripsit Moyses in lege, et prophetæ, invenimus Jesum filium Joseph a Nazareth. Et dixit ei Nathanaël: A Nazareth potest aliquid boni esse? Dicit ei Philippus: Veni et vide. Vidit Jesus Nathanaël venientem ad se, et dicit de eo: Ecce vere Israëlita, in quo dolus non est. Dicit ei Nathanaël: Unde me nosti? Respondit Jesus, et dixit ei: Priusquam te Philippus vocavit, cum esses sub ficu, vidi te. Respondit ei Nathanaël, et ait: Rabbi, tu es Filius Dei, tu es rex Israël. Respondit Jesus, et dixit ei: Quia dixi tibi : Vidi te sub ficu, credis; majus his videbis. Et dicit ei: Amen, amen dico vobis, videbitis cælum apertum, et angelos Dei ascendentes, et descendentes supra Filium hominis.


In quel tempo, Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)». Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaele esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».


OFFERTORIUM

Ps. 15, 5

Dominus pars hæreditatis meæ, et calicis mei: tu es qui restitues hæreditatem meam mihi. (T.P. Allelúja).


Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: Tu sei colui che mi renderà la mia eredità. (T.P. Alleluia).


SECRETA

Munus quod offerimus, Domine, vitale populo tuo perfice sacramentum: ut in circuitu mensae tuae preces et hostias multiplicati ministri committant. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Questo dono che ti offriamo, rendilo, o Signore, sacramento di vita per il tuo popolo: perché attorno alla tua mensa sempre più aumentino i ministri che ti rivolgono preci e sacrifici. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


COMMUNIO

Ps. 65, 16

Venite, audite, et narrabo, omnes qui timetis Deum, quanta fecit animæ meæ. (T.P. Allelúja).


Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. (T.P. Alleluia).


POSTCOMMUNIO

Orémus.

Caelestibus repleti mysteriis, quaesumus, omnipotens Deus: ut ministros tuo et numero augeas et caritate sanctifices. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo.

Saziati dai misteri celesti, ti preghiamo, o Signore, di aumentare per numero i tuoi ministri e di santificarli nella carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...