Il
21 gennaio tutta la Chiesa celebra una vergine di tredici anni che patì per
Gesù Cristo al tempo della persecuzione di Decio (o di Diocleziano):
sant’Agnese.
La Santa Romana Chiesa le rende ogni anno l’omaggio della sua
devozione con la benedizione, nella basilica di sant’Agnese fuori le mura, da
parte dell’Abate della Congregazione dei Canonici regolari del Laterano, di due
agnelli bianchi, provenienti dall’Abbazia delle Tre Fontane.
Concluso
il pontificale l’Abate depone i paramenti della messa e, assunto il piviale, si
siede al faldistorio. Nel frattempo i mansionari del Laterano prendono i due
candidi agnelli tutti ornati di fiori e nastri bianchi e rossi, e li pongono
sulla mensa dell’altare, uno dalla parte del Vangelo, l’altro da quella
dell’Epistola.
Quindi
si canta l’antifona:
Stat
a dextris eius Agnus nive candidior. Christus sibi sponsam et martyrem
consecravit.
Sta
alla sua destra l'Agnello più candido della neve: Cristi la consacrò sua sposa
e sua martire.
Concluso
il canto l’Abate pronunzia sui due animali le orazioni:
V. Adjutorium
nostrum in nomine Domini.
R. Qui
fecit cœlum et terram.
V. Dominus
vobiscum.
R. Et
cum spiritu tuo.
Oremus.
Omnipotens
et misericors Deus qui per Moysen famulum tuum Pontificibus tabernaculos
servientibus, indumenta instituisti: et per sanctos Apostolos tuos Sacerdotibus
et Pontificibus evangelicis vestimenta sacra providisti: effunde tuam sanctam
benedi ☩ ctionem super hos agnos, de quorum vellere sacra
Pallia pro Summis Pontificibus, Patriarchis, et Archiepiscopis conficienda
sunt: ut qui eis utuntur una cum plebe sibi commissa per intercessionem beatæ
Virginis et Martyris Agnetis, super cujus tumbam oramus, ad æternam
benedictionem perducantur. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
Preghiamo.
Onnipotente
e misericordioso Iddio, che per mezzo del tuo servo Mosè hai istituito i
paramenti per i Pontefici che avrebbero servito nel Tabernacolo e per mezzo dei
tuoi santi Apostoli hai predisposto sacre vesti per i Pontefici e i
Sacerdoti evangelici: effondi la tua santa benedizione su questi
agnelli dal cui vello saranno confezionati i sacri Pallii per i Sommi
Pontefici, i Patriarchi e gli Arcivescovi: perché, mercé l'intercessione di
sant'Agnese vergine e martire sulla cui tomba preghiamo, giungano alla eterna
benedizione coloro che ne faranno uso assieme al popolo loro affidato. Per
Cristo nostro Signore. Amen.
Oremus.
Omnipotens
sempitérne Deus, qui infírma mundi éligis, ut fórtia quæque confúndas: concéde
propítius; ut, qui beátæ Agnétis Vírginis et Mártyris tuæ sollémnia cólimus,
ejus apud te patrocínia sentiámus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium
tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
Dio
onnipotente ed eterno, che scegli le cose deboli del mondo per confondere tutte
le forti: concedi benigno, che, come celebriamo la solennità della tua beata
Vergine e Martire Agnese, così ne sperimentiamo il patrocinio presso di te. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Quindi
asperge ed incensa i due agnelli (prima quello posto in cornu Evangelii poi
quello posto in cornu Epistolæ).
Terminata
la funzione i mansionari riprendono i due agnelli e assieme alla delegazione
del Capitolo li portano al Sommo Pontefice che li benedice nuovamente e comanda
siano condotti al monastero di santa Cecilia in Trastevere perché le monache li
nutrano e li custodiscano, fino alla tosatura che avviene a Pasqua.
La lana trattata secondo antichi ed immutati procedimenti, servirà
per la tessitura dei Palli. Questi saranno portati in San Pietro alla Natività
del Battista e posti sulla tomba del Principe degli Apostoli dove alla Vigilia
dei santi Pietro e Paolo verranno benedetti dal Papa che poi li invierà ai
Patriarchi e ai Metropoliti. «Così, - commenta il Gueranger - il semplice
ornamento di lana che quei Prelati porteranno sulle spalle come simbolo della
pecora del buon Pastore, e che il Papa prende sulla tomba stessa di san Pietro
per inviarlo ad essi, recherà fino agli estremi confini della Chiesa il duplice
sentimento della forza del Principe degli Apostoli e della dolcezza virginea di
Agnese».
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