Questa
preghiera fu composta da Sua Santità Benedetto XV per impetrare da Dio il
ritorno nel seno della Chiesa dei cosiddetti “ortodossi”, un tempo noti in casa
cattolica come Foziani.
Ricordiamoci
che al supremo governo del Romano Pontefice è stata affidata anche la Chiesa
Greca. Le comunità scismatiche ed eretiche dell'Oriente, con la ribellione al
Supremo Pastore, hanno perso la missione apostolica e son diventati predoni dei
Sacramenti che amministrano validamente ma illegittimamente e sacrilegamente.
O
Signore, che avete unito le diverse nazioni nella confessione del Vostro Nome,
Vi preghiamo per i popoli Cristiani dell’Oriente. Memori del posto eminente che
hanno tenuto nella Vostra Chiesa, Vi supplichiamo d’ispirar loro il desiderio
di riprenderlo, per formare con noi un solo ovile sotto la guida di un medesimo
Pastore. Fate che essi insieme con noi si compenetrino degl’insegnamenti dei
loro santi Dottori, che sono anche nostri Padri nella Fede. Preservateci da
ogni fallo che potrebbe allontanarli da noi. Che lo spirito di concordia e di
carità, che è indizio della Vostra presenza tra i fedeli, affretti il giorno in
cui le nostre si uniscano alle loro preghiere, affinché ogni popolo ed ogni
lingua riconosca e glorifichi il nostro Signore Gesù Cristo, Vostro Figlio.
Così sia.
INDULGENZE
“Dopo
aver udito anche i Venerabili Nostri Fratelli Cardinali di Santa Romana Chiesa
Inquisitori Generali, con la massima volontà abbiamo arricchito tale preghiera
di quei celesti tesori della Chiesa dei quali l’Altissimo ci ha costituto
dispensatori. Per questo a tutti i fedeli di ambo i sessi che ovunque, sulla
terra, reciteranno la seguente preghiera quotidianamente per un mese in
qualsiasi lingua, purché fedele al testo originale, nel giorno del mese scelto
da ognuno a proprio piacimento, veramente pentiti, dopo essersi confessati e
dopo aver ricevuto la Santa Comunione visitino devotamente una Chiesa o un
Oratorio pubblico, e qui preghino secondo la Nostra intenzione, concediamo ed
elargiamo misericordiosamente nel Signore l’indulgenza plenaria e la remissione
di tutti i loro peccati. A quei fedeli, poi, che con cuore contrito abbiano
recitato in qualsiasi giorno la stessa preghiera, concediamo secondo la forma
ordinaria della Chiesa trecento giorni da bonificare sulle penitenze comminate
o in qualunque modo dovute. Consentiamo misericordiosamente che tutte queste
indulgenze, remissioni dei peccati e riduzioni di penitenze possano essere
applicate a modo di suffragio anche alle anime dei fedeli trattenute in
Purgatorio. Ciò, nonostante il parere contrario di chicchessia. Le presenti
norme avranno valore perpetuo” (Benedetto XV, Breve “Cum Catholicae Ecclesiae”, 15 aprile 1916).
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