Continuando
nella venerazione degli strumenti della Passione la Chiesa, in questo venerdì
dopo la prima domenica di Quaresima, pone davanti ai fedeli la Lancia con cui
san Longino squarciò il costato e il Cuore del Crocefisso Gesù, da cui
sgorgarono sangue ed acqua significando
la nascita della Chiesa e figurando i Sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia;
e i Chiodi che, come aveva profetizzato
il santo Profeta Davide, trafissero le mani e i piedi del nostro Redentore.
La reliquia
della Lancia (foto) fu donata dal Sultano Turco Beyezed II a papa Innocenzo VIII che
la ricevette il 31 maggio 1492. Già conservata a Santa Maria del Popolo, dal
1629 è custodita nella Basilica di san Pietro all’interno della cappella sovrastante la colossale statua di san Longino in uno dei piloni che reggono
la cupola.
I chiodi invece
uno (foto 1) è conservato a Milano, in Duomo, l’altro (foto 2) a Roma presso la Basilica di Santa
Croce in Gerusalemme.
INTROITUS
Ps 21,17-18 et 15.- Foderunt manus
meas et pedes meos: dinumeraverunt omnia ossa mea: et sicut aqua effusus sum. ~~ Ps ibid, 15.- Factum est cor
meum tamquam cera liquescens in medio ventris mei. ~~ Gloria ~~ Foderunt manus
meas et pedes meos: dinumeraverunt omnia ossa mea: et sicut aqua effusus sum.
Ps 21,17-18 et 15.- Perforarono le
mie mani ed i miei piedi; hanno contato tutte le mie ossa. Mi sono disciolto
come acqua. ~~ Ps ibid, 15.- Il mio cuore è diventato come cera, che
si liquefa in mezzo alle mie viscere. ~~ Gloria ~~ Perforarono le
mie mani ed i miei piedi; hanno contato tutte le mie ossa. Mi sono disciolto
come acqua.
ORATIO
Oremus
Deus, qui in
assumptæ carnis infirmitate Clavis affigi et Lancea vulnerari pro mundi salute
voluisti: concede propitius; ut, qui eorundem Clavorum et Lanceæ solemnia
veneramur in terris, de glorioso victoriæ tuæ triumpho gratulemur in cœlis: Qui
vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula
sæculorum. Amen.
Preghiamo
O
Dio che per la salvezza del mondo volesti, nella infermità dell’umanità assunta,
essere trafitto coi Chiodi e essere ferito con la Lancia, concedici, propizio,
di allietarci in cielo del glorioso trionfo della tua vittoria, dopo aver qui
in terra celebrato la solenne festa dei Chiodi e della Lancia: Tu che sei Dio,
e vivi e regni con Dio Padre, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
LECTIO
Lectio Zachariæ
Prophetæ
Zach 12, 10-11; 13, 6-7
Hæc dicit
Dominus: Effundam super domum Davis, et super habitatores Ierusalem spiritum
gratiæ et precum: et aspicient ad me, quem tranfixerunt: et plangent eum
planctu quasi super unigenitum, et dolebunt super eum, ut doleri solet in morte
primogeniti. In die illa magna erit planctus in Ierusale, et dicetur: Quid sunt
plagæ istæ in medio manuum tuarum? Et dicet: His plagatus sum in domo eorum,
qui diligebant me. Framea, suscitare super pastorem meum, et super virum
cohærentem mihi, dicit Dominus exercituum: percute pastorem, et dispergentur
oves: ait Dominus omnipotens.
Questo
dice il Signore: Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di
Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che
hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo
piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il
lamento in Gerusalemme e gli si dirà: «Perché quelle piaghe in mezzo alle tue
mani?», egli risponderà: «Queste le ho ricevute in casa dei miei amici».
Insorgi, spada, contro il mio pastore, contro colui che è mio compagno. Oracolo
del Signore degli eserciti. Percuoti il pastore e sia disperso il gregge.
Oracolo del Signore Iddio.
GRADUALE
Ps 68, 21-22
Improperium
expectavi cor meum et miseriam: et sustinui, qui simul mecum contristaretur et
non fuit: consolantem me quaesivi et non inveni.
V.
Dederunt in escam meam fel, etin siti mea potaverunt me aceto
Il
cuor mio sia spettava l’oltraggio e l’afflizione. Attesi chi si duolesse meco,
ma non vi fa nessuno. Cercai chi mi consolasse, ma non lo trovai.
V. Hanno messo nel
mio cibo veleno
e
quando avevo sete mi hanno dato aceto.
TRACTUS
Is 53, 4-5
Vere languores
nostros ipse tulit et dolores nostros ipse portavit
V.
Et nos putavimus eum quasi leprosum et percussum a Deo et humiliatum.
V.
Ipse autem vulneratus est propter iniquitates nostras, attritus est propter
scelera nostra.
V.
Disciplina pacis nostræ super eum: et livore eius sanati sumus.
Egli
si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori.
V. Noi lo
giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.
V. Egli è stato
trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.
V. Il castigo che
ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati
guariti.
EVANGELIUM
Sequentia santi Evangelii
secundum Ioannem
Ioann 19, 28-35
In illo tempore:
Sciens Iesus, quia omnia consummata sunt, ut consummaretur Scriptura, dixit:
Sitio. Vas ergo erat positum aceto plenum. Illi autem spongiam plenam acero,
hyssopo circumponentes, obtulerunt ori eius. Cum ergo accepisset Iesus acetum,
dixit: Consummatum est. Et inclinato capite tradidit spirius. Iudæi ergo
(quoniam Parasceve erat), ut non remanerent in croce corpora sabbato (erat enim
magnus dies ille sabbati) rogaverunt Pilatum, ut frangerentur eorum crura et
tollerntur. Venerunt ergo milites: et primi quidem fregerunt crura et alterius,
qui crucifixus est cum eo. Ad Iesum autem venissent, ut viderunt eum iam
mortuum, non fregerunt eius crura, sed unus militum lancea latus eius aperuit,
et continuo exivit sanguis et aqua. Et qui vidit, testimoniom perhibuit: et
verum est testimonium eius.
In
quel tempo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per
adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero
perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono
alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E,
chinato il capo, spirò. Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i
corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne
quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero
portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi
all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e
vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli
colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne
dà testimonianza e la sua testimonianza è vera.
Credo
OFFERTORIUM
Insurrexerunt in
me viri iniqui: absque misericordia quæsierunt me interficere: et non
pepercerunt in faciem meam spuere: lanceis suis vulneraverunt me, et concussa
sunt omia ossa mea.
Gli
uomini iniqui insorsero contro di me: mi vollero uccidere senza misericordia
alcuna; non si astennero dallo sputarmi in faccia e mi ferirono con le loro
lance. Tutte le mio ossa sono scosse
SECRETA
Santificet nos,
quæsumus, Domine, hoc sanctum et immaculatum sacrificium vespertinum: quod
Unigenitus Filius tuus obtulit pro salute mundi: Qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Ci
santifichi, o Signore, questo santo ed immacolato sacrificio vespertino che il
tuo Unigenito Figlio offerse per la salute del mondo: Egli che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
COMMUNIO
Videbunt in quem
tranfixerunt, cum moverentur fundamenta terræ.
Mentre
trema la terra guarderanno a Colui che hanno trafitto
POSTCOMMUNIO
Oremus
Domine Iesu
Christe, qui temetipsum in Cruce holocaustum immaculatum et spontaneum Deo
Patri obtulisti: quæsumus; ut eiusdem sacrificii oblatio veneranda indulgentiam
nobis obtineat et gloriam sempiternam: Qui vivis et regnas cum eodem Deo Patre
in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo
Signore
Gesù Cristo, sulla Croce ti offristi a Dio Padre quale volontario ed immacolato
olocausto, ti preghiamo affinchè questa venerabile offerta sacrificale ci
ottenga l’indulgenza e la gloria sempiterna: Tu che sei Dio, e vivi e regni col
medesimo Dio Padre, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
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