INTROITUS
Gen
12, 2.- Faciam te in gentem magnam, et benedicam tibi, et
magnificabo nomen tuum, erisque benedictus. ~~ Ps
77, 2. Attendite, popule meus, legem meam; inclinate aurem vestram in
verba oris mei. ~~ Glória ~~
Faciam te in gentem magnam, et benedicam tibi, et magnificabo nomen tuum, erisque
benedictus.
Gen
12, 2.- Farò di te un
grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una
benedizione. ~~ Ps 77, 2.- Popolo mio, porgi l'orecchio al mio
insegnamento, ascolta le parole della mia bocca. ~~ Gloria ~~ Farò di te un grande popolo e ti
benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione.
Gloria
ORATIO
Oremus
Deus,
qui in præmium fidei Filium tuum Unigenitum ex semine Abrahæ mundo nasci
promisisti: concede propitius: ut fide quam in baptismo suscepimus, in nobis
operante,cælo nasci mereamur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium
tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
O Dio che in premio della sua fede
promettesti che il tuo Figlio Unigenito nascesse al mondo dal seme d’Abramo:
concedici propizio che, operando in noi la Fede che abbiamo ricevuta nel
Battesimo, meritiamo di nascere al cielo. Per il medesimo nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Lectio
Epistolæ beati Pauli Apostoli ad Hebræos
Hebr
11, 8-19
Fratres:
Fide qui vocatur Abraham obedivit in locum exire, quem accepturus erat in
hæreditatem: et exiit, nesciens quo iret. Fide demoratus est in terra
repromissionis, tamquam in aliena, in casulis habitando cum Isaac et Iacob
cohæredibus repromissionis eiusdem. Exspectabat enim fundamenta habentem
civitatem: cuius artifex et conditor Deus. Fide et ipsa Sara sterilis virtutem
in conceptionem seminis accepit, etiam præter tempus ætatis: quoniam fidelem
credidit esse eum qui repromiserat. Propter quod et ab uno orti sunt (et hoc
emortuo) tamquam sidera cæli in multitudinem, et sicut arena, quæ est ad oram
maris, innumerabilis. Iuxta fidem defuncti sunt omnes isti, non acceptis
repromissionibus, sed a longe eas aspicientes, et salutantes, et confitentes
quia peregrini et hospites sunt super terram. Qui enim hæc dicunt, significant
se patriam inquirere. Et si quidem ipsius meminissent de qua exierunt, habebant
utique tempus revertendi: nunc autem meliorem appetunt, id est, cælestem. Ideo
non confunditur Deus vocari Deus eorum: paravit enim illis civitatem. Fide
obtulit Abraham Isaac, cum tentaretur, et unigenitum offerebat, qui susceperat
repromissiones: ad quem dictum est: Quia in Isaac vocabitur tibi semen:
arbitrans quia et a mortuis suscitare potens est Deus: unde eum et in parabolam
accepit.
Fratelli, per fede Abramo, chiamato da
Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza
sapere dove andava. Per fede soggiornò nella terra promessa come in una
regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe,
coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde
fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. Per fede anche Sara,
sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre perché
ritenne fedele colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e
inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come
le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia
del mare.Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni
promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere
stranieri e pellegrini sopra la terra. Chi dice così, infatti, dimostra di
essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano
usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a
una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non disdegna di chiamarsi
loro Dio: ha preparato infatti per loro una città. Per fede Abramo, messo alla
prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo
unico figlio, del quale era stato detto: In Isacco avrai una discendenza che
porterà il tuo nome. Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere
anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un simbolo.
GRADUALE
Ps 39,
5-6
Beatus
vir cuius est nomen Domini spes eius, et non respexit in vanitates et insanias
falsas.
V. Multa
fecisti tu, Domine Deus meus, mirabilia tua; et cogitationibus tuis non est qui
similis sit tibi.
Beato l’uomo che spera nel nome del
Signore e che non si è volto alla vanità ed alle follie dell’errore
V. Quanti prodigi tu hai fatto,
Signore Dio mio: i tuoi consigli nessuno può raggiungerli.
ALLELUIA
Alleluia,
alleluia
Eccli
45, 14
Corona
aurea super caput eius expressa signo sanctitatis, et gloria honoris et opus
virtutis.
Alleluia
Alleluia, alleluia
Pose sul suo capo una corona d’oro,
dov’era scolpito il sigillo santo: ornamento di onorificenza, lavoro stupendo.
Alleluia
EVANGELIUM
Sequentia ✠ sancti Evangelii secundum
Ioannem
Ioan
8, 51-59
In
illo tempore: Dixit Iesus Iudæis: Amen, amen dico vobis: si quis sermonem meum
servaverit, mortem non videbit in æternum. Dixerunt ergo Iudæi : Nunc
cognovimus quia dæmonium habes. Abraham mortuus est, et prophetæ; et tu dicis:
Si quis sermonem meum servaverit, non gustabit mortem in æternum. Numquid tu
maior es patre nostro Abraham, qui mortuus est? et prophetæ mortui sunt. Quem
teipsum facis? Respondit Iesus: Si ego glorifico meipsum, gloria mea nihil est:
est Pater meus, qui glorificat me, quem vos dicitis quia Deus vester est, et
non cognovistis eum: ego autem novi eum. Et si dixero quia non scio eum, ero
similis vobis, mendax. Sed scio eum, et sermonem ejus servo. Abraham pater
vester exsultavit ut videret diem meum: vidit, et gavisus est. Dixerunt ergo
Iudæi ad eum: Quinquaginta annos nondum habes, et Abraham vidisti? Dixit eis
Iesus: Amen, amen dico vobis, antequam Abraham fieret, Ego Sum. Tulerunt ergo
lapides, ut iacerent in eum: Iesus autem abscondit se, et exivit de templo.
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In
verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la
morte». Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto,
come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà
mai la morte". Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto?
Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». Rispose Gesù: «Se io
glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il
Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!", e non lo conoscete.
Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un
mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò
nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». Gli dissero
allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose
loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e
uscì dal tempio.
OFFERTORIUM
Ps
117, 16
Dextera
Domini fecit virtutem;dextera Domini exaltavit me: dextera Domini fecit
virtutem. Non moriar, sed vivam, et narrabo opera Domini.
La destra del Signore ha fatto
meraviglie,la destra del Signore mi ha innalzato. Non morirò, resterò in vita e
annunzierò le opere del Signore.
SECRETA
Deus,
qui proprio tuo Filio Unigenito non pepercisti, sed illum pro nobis omnibus
tradisti, concede famulis tuis per oblationem patriarchæ nostri Abrahæ, ut hoc
sacrificium devotioni nostræ proficiat et saluti. Per eundem Dominum nostrum
Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus
Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
O Dio che non hai risparmiato il tuo
Unigenito Figlio e per noi tutti lo ha consegnato alla morte: concedi ai
tuoi servi, per l’oblazione del nostro Patriarca Abramo, che questo sacrificio
torni di giovamento alla nostra devozione ed alla nostra salvezza. Per il
medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
COMMUNIO
Eccli
44, 20
Abraham
magnus pater multitudinis gentium, et non est inventus similis illi in gloria:
qui conservavit legem Excelsi, et fuit in testamento cum illo.
Abramo fu il gran padre di molte genti, a
cui nessuno fu simile in gloria. Egli conservò la legge dell’Altissimo, col
quale strinse alleanza.
POSTCOMMUNIO
Oremus
Deus,
qui in Abrahæ famuli tui opere,humano generi obedientiæ exempla tribuisti;
concede: ut in diebus nostris et merito et numero populus tibi serviens
augeatur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
O Dio che nella vita del tuo servo
Abramo hai dato al genere umano un esempio di obbedienza: fa che nei nostri
giorni avanzi per numero e per merito il popolo che ti serve. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
[Il
testo della Messa è tratto dal Proprio del Patriarcato Latino di Gerusalemme]
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