sabato 25 agosto 2018

Beata Vergine Maria "Salute degli infermi"

Il Sabato precedente l’ultima Domenica d’Agosto si venera la beatissima Vergine Maria sotto il titolo di Salute degli Infermi.
La Chiesa Romana invoca Maria Santissima con questo titolo perché Ella “concede ad essi [infermi] la sanità corporale ... dà loro la pazienza a sopportare le infermità ... dà loro una buona morte” (Padre Pasquale Grassi, Le litanie della santissima Vergine spiegate e proposte in forma di considerazioni, Napoli, 1859 pp. 200-205). 



INTROITUS
Salus pópuli ego sum: de quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos. ~~ Ps 33:2.- Benedicam Dominum in omni tempore; semper laus ejus in ore meo. ~~ Glória ~~ Salus pópuli ego sum: de quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos.


Io sono la salvezza del popolo: in qualunque calamità mi invocheranno, io li esaudirò. ~~ Ps 33:2.- Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. ~~ Gloria ~~ o sono la salvezza del popolo: in qualunque calamità mi invocheranno, io li esaudirò.







Gloria






ORATIO

Orémus.

Concéde nos fámulos tuos, quaesumus, Dómine Deus, perpátua mentis et córporis sanitáte gaudére: et, gloriósa beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, a præsénti liberári tristítia et ætérna pérfrui lætítia. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo.
Signore, te ne preghiamo, concedi ai tuoi servi perpetua salute di anima e di corpo; e, per intercessione della beata Vergine Maria, concedici di essere liberati dai mali presenti e di godere delle gioie eterne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO

Léctio libri Sapientiæ

Prov. 8,22-35
Dóminus possedit me in inítio viárum suárum, ántequam quidquam fáceret a princípio. Ab ætérno ordináta sum, et ex antíquis, ántequam terra fíeret. Nondum erant abýssi, et ego iam concépta eram: necdum fontes aquárum erúperant: necdum montes gravi mole constíterant: ante colles ego parturiébar: adhuc terram non fécerat et flúmina et cárdines orbis terræ. Quando præparábat coelos, áderam: quando certa lege et gyro vallábat abýssos: quando aethera firmábat sursum et librábat fontes aquárum: quando circúmdabat mari términum suum et legem ponébat aquis, ne transírent fines suos: quando appendébat fundaménta terræ. Cum eo eram cuncta compónens: et delectábar per síngulos dies, ludens coram eo omni témpore: ludens in orbe terrárum: et delíciæ meæ esse cum filiis hóminum. Nunc ergo, filii, audíte me: Beáti, qui custódiunt vias meas. Audíte disciplínam, et estóte sapiéntes, et nolíte abiícere eam. Beátus homo, qui audit me et qui vígilat ad fores meas cotídie, et obsérvat ad postes óstii mei. Qui me invénerit, invéniet vitam et háuriet salútem a Dómino.


Il Signore mi possedette dal principio delle sue azioni, prima delle sue opere, fin d’allora. Fui stabilita dall’eternità e fin dalle origini, prima che fosse fatta la terra. Non erano ancora gli abissi e io ero già concepita: non scaturivano ancora le fonti delle acque: i monti non posavano ancora nella loro grave mole; io ero generata prima che le colline: non era ancora fatta la terra, né i fiumi, né i càrdini del mondo. Quando preparava i cieli, io ero presente: quando cingeva con la volta gli abissi: quando in alto dava consistenza alle nubi e in basso dava forza alle sorgenti delle acque: quando fissava i confini dei mari e stabiliva che le acque non superassero i loro limiti: quando gettava le fondamenta della terra. Ero con Lui e mi dilettava ogni giorno e mi ricreavo in sua presenza e mi ricreavo nell’universo: e le mie delizie sono lo stare con i figli degli uomini. Dunque, o figli, ascoltatemi: Beati quelli che battono le mie vie. Udite l’insegnamento, siate saggi e non rigettatelo: Beato l’uomo che mi ascolta e veglia ogni giorno all’ingresso della mia casa, e sta attento sul limitare della mia porta. Chi troverà me, troverà la vita e riceverà la salvezza dal Signore.


GRADUALE

Ps 102, 1 et 3-4

Benedic, anima mea, Domino, et omnia quæ intra me sunt nomini sancto eius. Qui sanat omnes infirmitates tuas: qui redimit de interitu vitam tuam.

Ps 117, 14

Fortitudo mea et laus mea Dominus, et factus est mihi in salutem.


Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Guarisce tutte le tue malattie; salva dalla fossa la tua vita.
V. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.


ALLELUIA

Allelúia, allelúia.

Ps 59, 13

Da nobis auxilium de tribulatione, quia vana salus hominis. Allelúia.


Alleluia, alleluia.
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto perché vana è la salvezza dell'uomo. Alleluia.


EVANGELIUM

Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Joannem

Ioann 2:1-11

In illo témpore: Núptiæ factæ sunt in Cana Galilaeæ: et erat Mater Iesu ibi. Vocátus est autem et Iesus, et discípuli eius ad núptias. Et deficiénte vino, dicit Mater Iesu ad eum: Vinum non habent. Et dicit ei Iesus: Quid mihi et tibi est, mulier? nondum venit hora mea. Dicit Mater eius minístris: Quodcúmque díxerit vobis, fácite. Erant autem ibi lapídeæ hýdriæ sex pósitæ secúndum purificatiónem Iudæórum, capiéntes síngulæ metrétas binas vel ternas. Dicit eis Iesus: Implete hýdrias aqua. Et implevérunt eas usque ad summum. Et dicit eis Iesus: Hauríte nunc, et ferte architriclíno. Et tulérunt. Ut autem gustávit architriclínus aquam vinum fáctam, et non sciébat unde esset, minístri autem sciébant, qui háuserant aquam: vocat sponsum architriclínus, et dicit ei: Omnis homo primum bonum vinum ponit: et cum inebriáti fúerint, tunc id, quod detérius est. Tu autem servásti bonum vinum usque adhuc. Hoc fecit inítium signórum Iesus in Cana Galilaeæ: et manifestávit glóriam suam, et credidérunt in eum discípuli eius.


In quel tempo: Vi furono delle nozze in Cana di Galilea, e li vi era la Madre di Gesù. E alle nozze fu invitato anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la Madre di Gesù disse a Lui: Non hanno più vino. E Gesù rispose: Che ho a che fare con te, o donna? La mia ora non è ancora venuta. Disse sua Madre ai domestici: Fate tutto quello che vi dirà. Orbene, vi erano lì sei pile di pietra, preparate per la purificazione dei Giudei, ciascuna contenente due o tre metrete. Gesù disse loro: Empite d’acqua le pile. E le empirono fino all’orlo. Gesù disse: Adesso attingete e portate al maestro di tavola. E portarono. E il maestro di tavola, non appena ebbe assaggiato l’acqua mutata in vino, non sapeva donde l’avessero attinta, ma i domestici lo sapevano; chiamato lo sposo gli disse: Tutti servono da principio il vino migliore, e danno il meno buono quando sono brilli, ma tu hai conservato il vino migliore fino ad ora. Così Gesù, in Cana di Galilea dette inizio ai miracoli, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.


OFFERTORIUM

Ier 18:20

Recordáre, Virgo, Mater Dei, dum stéteris in conspéctu Dómini, ut loquáris pro nobis bona, et ut avértat indignatiónem suam a nobis.


Ricordati, o Vergine Madre di Dio, quando sarai al cospetto del Signore, di intercedere per noi presso Dio, perché distolga da noi la giusta sua collera.


SECRETA

Hæc oblatio, Domine, per salutiferam beatissimæ unigeniti Filii tui Genitricis intercessionem, nos oin tua gratia confirmet et a malis omnibus reddat immunes. Per enudem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate ejusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Questa oblazione, o Signore, per l’intercessione salutare della beatissima Madre del tuo Unigenito Figlio, ci confermi nella tua grazia e ci renda immuni da tutti i mali. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


PRÆFATIO DE SANCTA MARIA

Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Et te in Festivitate beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Iesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti iubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:


È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella Festa della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo


COMMUNIO

Isai. 46, 13

Dabo in Sion salutem, et in Israël gloriam meam.


Io dispenserò in Sion la salvezza, in Israele la mia gloria.


POSTCOMMUNIO

Orémus.

Divna libatio Corporis et Sanguinis tui, Domine Iesu Christe, quam in honorem Genitricis tuæ devote suscepimus, temporalis vitæ pariter et æternæ munera largiatur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.


Preghiamo.
Il tuo Corpo ed il tuo Sangue, che abbiamo devotamente ricevuti in onore della tua Madre, ci meritino, o Signore Gesù Cristo, aiuto per la vita presente e per quella eterna. Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.




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