domenica 26 agosto 2018

Santa Patrizia vergine, compatrona di Napoli

Patrizia, vergine di Costantinopoli, nata dalla famiglia degli Imperatori, infiammata dall'amore di Gesù Cristo dai teneri anni, decise di dedicare tutta se stessa a Dio e di consacrargli la perpetua verginità. Ella, che era stata promessa in sposa a un uomo nobilissimo, presa la decisione con la sua nutrice Aglaia e profuse suppliche a Dio, fuggendo nascostamente dalla città la celebrazione delle nozze, si ritirò malvolentieri dall'Imperatore Costantino. Quindi, si imbarcò con ancelle ed eunuchi, e aveva intenzione di entrare nei confini dei santi Apostoli, rifugio della sua verginità. Conosciuta la fuga, robuste triremi sono fatte partire dall'Imperatore, ma invano: infatti, la nave su cui Patrizia era trasportata, non di gran lunga distante, sfuggì dalla vista degli inseguitori, che la tempesta sorta costrinse a ritornare a Bisanzio. Miracolosamente tratta fuori da questo pericolo, approdò a Napoli: visitò religiosissimamente tutti i templi; con singolare pietà frequentò il cenobio Basliano dei santi Nicandro e Marciano; impresso sulla parete un segno di Croce preannunziò ai monaci che si sarebbero trasferiti altrove che proprio lì ella sarebbe stata tumulata. In seguitò, portatasi a Roma, dal Sommo Pontefice Liberio fu insignita del velo delle vergini e vi condusse, assieme ad altre vergini, una vita celeste. Messa a conoscenza della morte di Costanzo , tornata a Costantinopoli non senza la sorpresa e la venerazione dei cittadini, rinunziò per Cristo a  tutte le fortune e le pompe impiegò piamente il patrimonio domestico, riservandosi solamente quel denaro bastante alla costruzione di un cenobio per vergini. Quindi, desiderando ardentemente di visitare i luoghi santi della Palestina, colpita dalla tempesta, per la burrasca approdò a Napoli e sbarcò presso il Castrum Lucullanum, dove, sopraffatta da un grave morbo, con una felicissima fine coronò la santissima vita il 25 Agosto dell’anno 365 circa. La nutrice Aglaia, avvisata da un Angelo in sogno, pose il corpo della Vergine su un caro trainato da indomiti tori che, senza nessun conducente, lo portarono nella chiesa dei santi Nicandro e Marciano, e fu onorevolmente deposto lì dove in seguito sarebbe stato costruito un augusto tempio e un monastero di Vergini, detto di santa Patrizia. Il sangue di lei, conservato in ampolle vitree si vede bollire fino ai giorni nostri. La città di Napoli, arricchita di cotanto tesoro e difesa da cotanto patrocinio, annoverò la santa Vergine fra gli altri suoi Patroni.

Reliquie di santa Patrizia conservate in San Gregorio Armeno (Napoli)


PROPRIUM MISSAE
Proprium pro Regno Neapolitano
Duplex maius  -  Paramentis albis
  

INTROITUS
Ps 44:8.- Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiae præ consórtibus tuis.  ~~  Ps 44:2.- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi.  ~~   Glória   ~~   Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiae præ consórtibus tuis.


Ps 44,8.- Hai amato la giustizia ed hai detestato l’empietà: perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi pari  ~~   Ps 44:2.- Il mio cuore ha gettato una buona parola:  io recito le opere mie al re.  ~~   Gloria   ~~   Hai amato la giustizia ed hai detestato l’empietà: perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi pari




Gloria



ORATIO

Orémus.

Deus, qui beatam Patritiam Virginem, terrena omnia contemnentem, celesti gloriae corona decorasti: concede, ut eius exemplo, temporalia cuncta despicientes, sempiternis gaudiis perfruamur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo
O Dio, che ha decorato con la corona della gloria celeste la beata Vergine Patrizia, sprezzante delle cose terrene: concedici che, a suo esempio, sprezziamo le cose del mondo per poi fruire dei guadi sempiterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corínthios.

2 Cor 10:17-18; 11:1-2

Fratres: Qui gloriátur, in Dómino gloriétur. Non enim, qui seípsum comméndat, ille probátus est; sed quem Deus comméndat. Utinam sustinerétis módicum quid insipiéntiæ meæ, sed et supportáte me: aemulor enim vos Dei æmulatióne. Despóndi enim vos uni viro vírginem castam exhibére Christo.


Fratelli: chi si vanta, si vanti nel Signore; perché non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda. Oh se poteste sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per presentarvi quale vergine casta a Cristo.


GRADUALE

Ps 44:5

Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna.

V. Propter veritátem et mansuetúdinem et iustítiam: et dedúcet te mirabíliter déxtera tua.


Col tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna.
V. Per la verità, la mansuetudine e la giustizia, la tua destra ti guiderà mirabilmente.


ALLELUIA

Allelúia, allelúia.

Ps 44:15-16

Adducántur Regi Vírgines post eam: próximæ eius afferéntur tibi in lætítia. Allelúia.


Alleluia, alleluia.
Altre vergini dopo di lei saranno presentate al re,  le sue compagne saranno a te condotte con letizia Alleluia.


EVANGELIUM

Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.

Matt 25:1-13

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis parábolam hanc: Simile erit regnum coelórum decem virgínibus: quæ, accipiéntes lámpades suas, exiérunt óbviam sponso et sponsæ. Quinque autem ex eis erant fátuæ, et quinque prudéntes: sed quinque fátuæ, accéptis lampádibus, non sumpsérunt óleum secum: prudéntes vero accepérunt óleum in vasis suis cum lampádibus. Horam autem faciénte sponso, dormitavérunt omnes et dormiérunt. Média autem nocte clamor factus est: Ecce, sponsus venit, exíte óbviam ei. Tunc surrexérunt omnes vírgines illæ, et ornavérunt lámpades suas. Fátuæ autem sapiéntibus dixérunt: Date nobis de óleo vestro: quia lámpades nostræ exstinguúntur. Respondérunt prudéntes, dicéntes: Ne forte non suffíciat nobis et vobis, ite pótius ad vendéntes, et émite vobis. Dum autem irent émere, venit sponsus: et quæ parátæ erant, intravérunt cum eo ad núptias, et clausa est iánua. Novíssime vero véniunt et réliquæ vírgines, dicéntes: Dómine, Dómine, aperi nobis. At ille respóndens, ait: Amen, dico vobis, néscio vos. Vigiláte ítaque, quia nescítis diem neque horam.


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo e alla sposa. Ma cinque di esse erano stolte e cinque prudenti. Le cinque stolte, nel prendere le lampade, non presero l'olio con sé; le prudenti, invece, insieme con le lampade presero anche l'olio, nei loro vasi. Tardando a venire lo sposo, si assopirono tutte e si addormentarono. Ma a mezzanotte si udì un clamore: “Ecco viene lo sposo: uscitegli incontro”. Allora tutte le vergini si alzarono e prepararono le loro lampade. E dissero le stolte alle prudenti: “Dateci un po' del vostro olio, poiché le nostre lampade stanno per spegnersi”. Risposero le prudenti dicendo: “Non basterebbe né a noi, né a voi: andate piuttosto dai rivenditori e compratevene”. Mentre esse andavano, giunse lo Sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui alla festa nuziale, e la porta fu chiusa. All'ultimo momento, vi conosco”. Vigilate, dunque, poiché non sapete né il giorno né l'ora».



Credo



OFFERTORIUM

Ps 44:10

Fíliæ regum in honóre tuo, ástitit regína a dextris tuis in vestítu deauráto, circúmdata varietate.


Figlie di re ti rendono onore. Alla tua destra sta la regina in veste d'oro con varietà di ornamenti.


SECRETA

Accépta tibi sit, Dómine, sacrátæ plebis oblátio pro tuórum honóre Sanctórum: quorum se méritis de tribulatióne percepísse cognóscit auxílium. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Ti sia gradita, o Signore, l’oblazione del popolo santo in onore dei tuoi Santi, pei meriti dei quali esso sa di ottenere aiuto nella tribolazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


COMMUNIO

Matt 25:4; 25:6

Quinque prudéntes vírgines accepérunt óleum in vasis suis cum lampádibus: média autem nocte clamor factus est: Ecce, sponsus venit: exite óbviam Christo Dómino.


Le cinque vergini prudenti, assieme alle lampade, presero seco pure l’olio nei propri vasi; a mezzanotte si udì un clamore: “Ecco, viene lo Sposo: uscite incontro a Cristo Signore”


POSTCOMMUNIO

Orémus.

Satiásti, Dómine, famíliam tuam munéribus sacris: eius, quaesumus, semper interventióne nos réfove, cuius sollémnia celebrámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo
Hai saziato, o Signore, la tua famiglia con sacri doni: ti preghiamo di rinforzarci per l’intervento di colei di cui celebriamo la solennità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



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