giovedì 1 febbraio 2018

Primo giovedì del mese : MISSA VOTIVA DE D.N.J.C. SUMMO ET ÆTERNO SACERDOTE

Il giovedì è consacrato alla memoria dell’istituzione da parte di nostro Signore Gesù Cristo dei Sacramenti della Eucaristia e dell’Ordine. 

Per questo, nel 1935, Sua Santità Pio XI, ordinò alla Sacra Congregazione dei Riti una speciale messa votiva “de D.N.J.C. summo et æterno Sacerdote” da potersi celebrare il giovedì, secondo le consuete prescrizioni liturgiche, in ringraziamento del gran dono del Sacerdozio Cattolico e per impetrare numerose e sante vocazioni sacerdotali.


INTROITUS
Ps. 109, 4.- Jurávit Dóminus, et non pœnitébit eum: Tu es sacérdos in ætérnum secúndum órdinem Melchísedech. (T.P. Allelúja, allelúja).  ~~  Ps. ibid., 1.- Dixit Dóminus Dómino meo: Sede a dextris meis.  ~~  Glória  ~~  Jurávit Dóminus, et non pœnitébit eum: Tu es sacérdos in ætérnum secúndum órdinem Melchísedech. (T.P. Allelúja, allelúja). 

Ps. 109, 4.- Il Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedech. (T.P. Alleluia, alleluia).  ~~  Ps. ibid., 1.- Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra  ~~  Glória  ~~  Il Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedech. (T.P. Alleluia, alleluia).  


Gloria


ORATIO
Oremus
Deus, quia ad maiestatis tuae gloriam et generis humani salutem, Unigenituum tuum summum atque æternum constituisti Sacerdotem: præsta; ut quos ministros et mysteriorum suorum dispensatores elegit, in accepto ministerio adimplendo fideles inveniantur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculórum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che per la gloria della tua maestà e per la salvezza del genere umano costituisti il tuo Unigenito Sommo ed Eterno Sacerdote, fa’ che coloro i quali Egli elesse suoi ministri e dispensatori dei suoi misteri, siano trovati fedeli nell’adempimento di un ministero accettevole. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Hebrǽos.
Hebr. 5, 1-11.
Fratres: Omnis pontifex ex hominibus assumptus, pro hominibus constituitur in iis quæ sunt ad Deum, ut offerat dona, et sacrificia pro peccatis: qui condolere possit iis qui ignorant et errant: quoniam et ipse circumdatus est infirmitate: et propterea debet, quemadmodum pro populo, ita etiam et pro semetipso offerre pro peccatis. Nec quisquam sumit sibi honorem, sed qui vocatur a Deo, tamquam Aaron. Sic et Christus non semetipsum clarificavit ut pontifex fieret: sed qui locutus est ad eum: Filius meus es tu, ego hodie genui te. Quemadmodum et in alio loco dicit: Tu es sacerdos in æternum, secundum ordinem Melchisedech. Qui in diebus carnis suæ preces, supplicationesque ad eum qui possit illum salvum facere a morte cum clamore valido, et lacrimis offerens, exauditus est pro sua reverentia. Et quidem cum esset Filius Dei, didicit ex iis, quæ passus est, obedientiam: et consummatus, factus est omnibus obtemperantibus sibi, causa salutis æternæ, appellatus a Deo pontifex juxta ordinem Melchisedech. De quo nobis grandis sermo, et ininterpretabilis ad dicendum

Fratelli, ogni Pontefice, preso tra gli uomini, è preposto a pro degli uomini a tutte quelle cose che riguardano Dio, onde offerisca presenti e sacrifizi pei peccati. Egli è così in grado di poter compatire gl’ignoranti e gli erranti, per il fatto stesso che egli pure è rivestito d’infermità. Pertanto per il popolo ed al contempo pure per se stesso deve offrir sacrifizi pei peccati . Né alcuno si attribuisce tale onore, ma solo chi, come Aronne, è chiamato da Dio. Così pure Cristo non glorificò se stesso per essere costituito Pontefice, ma lo glorificò Colui che gli disse: “Tu sei il mio Figliuolo, oggi io ti ho generato”. Allo stesso modo in un altro luogo dice: “Tu sei Sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedech”. Egli pertanto nei giorni di sua vita terrena offerse le sue preci e suppliche con forti grida e lagrime a Dio che poteva liberarlo dalla morte e fu esaudito in virtù della sua pietà. E pur essendo Figliuol di Dio imparò l’obbedienza mercé i patimenti e, reso perfetto, fu costituito causa d’eterna salvezza per tutti coloro che gli ubbidiscono, chiamato da Dio Pontefice giusta l’ordine di Melchisedech. Su questo argomento v’è molto dire ed è difficile a dirsi.

GRADUALE
Luc. 4,18.
Spíritus Dómini super me: propter quod unxit me.
V. Evangelizáre paupéribus misit me, sanáre contrítos corde.

Lo Spirito del Signore è sopra di me per questo mi ha consacrato con l'unzione.
V. Mi ha mandato per annunziare ai poveri la lieta novella e per sanare i contriti di cuore

Fra l'anno dopo il Graduale si dice l'Alleluia:
Allelúja, allelúja. 
Hebr. 7, 24.
Jesus autem eo quod máneat in ætérnum, sempitérnum habet sacerdótium. Allelúja.

Alleluia, alleluia. 
Gesù, poiché rimane in eterno,possiede un Sacerdozio sempiterno Alleluia.

Dopo la Domenica di Settagesima dopo il Graduale si dice, omessa l'Alleluia, il Tratto:
Ps. 9, 34 et 36.
Exsúrge, Dómine Deus, exaltétur manus tua: ne obliviscáris páuperum,
V. Vide quóniam tu labórem et dolórem consíderas
V. Tibi derelíctus est pauper: órphano tu eris adjútor.

Sorgi, Signore, alza la tua mano, non dimenticare il misero.
V. Poiché tu vedi l'affanno e il dolore
V. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno.

Durante il Tempo Pasquale, omesso il Graduale, si dice solo l'Alleluia:
Allelúja, allelúja.
Hebr. 7, 24. 
Jesus autem eo quod máneat in ætérnum, sempitérnum habet sacerdótium. Allelúja.
Luc. 4,18.
Spíritus Dómini super me: propter quod unxit me: evangelizare paupéribus misit me, sanáre contrítos corde. Allelúja.

Alleluia, alleluia. 
Gesù, poiché rimane in eterno,possiede un Sacerdozio sempiterno Alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me per questo mi ha consacrato con l'unzione. Mi ha mandato per annunziare ai poveri la lieta novella e per sanare i contriti di cuore. Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc. 22, 14-20.
In illo témpore: Discúbuit Jesus et duodecim apostoli cum eo. Et ait illis: Desiderio desideravi hoc pascha manducare vobiscum, antequam patiar. Dico enim vobis, quia ex hoc non manducabo illud, donec impleatur in regno Dei. Et accepto calice gratias egit, et dixit : Accipite, et dividite inter vos.  Dico enim vobis quod non bibam de generatione vitis donec regnum Dei veniat.Et accepto pane gratias egit, et fregit, et dedit eis, dicens: Hoc est corpus meum, quod pro vobis datur: hoc facite in meam commemorationem. Similiter et calicem, postquam cœnavit, dicens: Hic est calix novum testamentum in sanguine meo, qui pro vobis fundetur.

In quel tempo Gesù si mise a tavola e seco i dodici Apostoli. E disse loro: “Ho ardentemente desiderato mangiare con voi questa Pasqua, prima di patire. Infatti vi dico che non ne mangerò più, finché non si compia nel regno di Dio”. E presi il calice, rese grazie e disse: “Prendete e dividetelo fra voi. Vi dico infatti che non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio”. E preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:” Questo è il Corpo mio, il quale è dato per voi: fate questo in mia commemorazione”. In simigliante maniera dopo che ebbe cenato prese anche il calice dicendo : “Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue, il quale per voi sarà sparso” .

OFFERTORIUM
Hebr. 10, 12 et 14.
Christus unam pro peccátis ófferens hóstiam, in sempitérnum sedet in déxtera Dei: una enim oblatióne consummávit in ætérnum sanctificátos.  (T.P. Allelúja).

Cristo, offrendo una sola vittima, sempiternamente siede alla destra di Dio: infatti con un'unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. (T.P. Alleluia).

SECRETA
Hæc múnera, Dómine, mediator noster Jesus Christus tibi reddat  accépta:et nos, una secum, hóstias tibi gratas exhíbeat: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen..

Il nostro Mediatore Gesù Cristo ti renda accette, o Signore, queste offerte e, in unione con Lui, ti presenti pure noi come vittime gradite: Egli che è Dio e vive e regna con Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

COMMUNIO
1. Cor. 11, 24 et 25.
Hoc Corpus, quod pro vobis tradétur: hic calix novi testamenti est in meo sánguine, dicit Dóminus: hoc fácite, quotiescúmque súmitis, in meam commemoratiónem. (T.P. Allelúja).

Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me. Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. (T.P. Alleluia).

POSTCOMMUNIO
Oremus
Vivíficet nos, quǽsumus, Dómine, divína quam obtúlimus et súmpsimus hóstia: ut, perpétua tibi caritáte conjúncti, fructum, qui semper máneat, afferámus. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.. Amen.

Preghiamo
Ci vivifichi,te ne preghiamo,o Signore, la vittima divina che ti abbiamo offerto e che abbiamo consumato: onde, congiunti a te in perpetuo amore, diamo il frutto che mai viene meno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.







1 commento:

  1. Buon pomeriggio. Desidero sapere se avete la Messa: VITAE INTERIORIS D.N.J.C.
    Grazie e ogni benedizione a voi e a questo sito.
    Roberto da Modena

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