Torino «custodisce come prezioso tesoro la Santa Sindone, che
mostra a nostra commozione e conforto l'immagine del Corpo esanime e del divino
volto affranto di Gesù» (Pio XII, Radiomessaggio a per il XIV Congresso
nazionale di Torino, 13 settembre 1953). In quel telo di lino san Giuseppe
d'Arimatea ravvolse il Corpo del Cristo al momento di seppellirlo. La luce
soprannaturale che rifulse il mattino di Pasqua fissò perennemente sul lino
l’immagine del Copro morto del Redentore con tutte e singole le piaghe della
Passione. Già venerata a Gerusalemme, passò ad Edessa nel secolo VI e infine a
Costantinopoli nel secolo X. Arrivata in Europa nel secolo XIII, dopo la Quarta
Crociata del 1204, venne in possesso della Casa Savoia nel 1453. Fu custodita a
Chambery fino al 1694 quando fu traslata nella Cattedrale di Torino. Nel
1983 Umberto II di Savoia cedeva il possesso della Reliquia alla Sede
Apostolica, affidandone però la custodia agli Arcivescovi pro tempore di
Torino, Nel 1506 Giulio II ne permetteva il culto pubblico, approvandone la Messa e l'Ufficio proprii. Leone X estendeva tale festa all'intera Savoia (al di là
dei monti) e Gregorio XIII al Piemonte (al di qua dei monti). La
festa della Sacratissima Sindone si fa come devozione il Venerdì della Seconda
Settimana di Quaresima e come solennità propria il 4 maggio.
PROPRIUM MISSAE
Ex
Appendice Missalis Romani pro aliquibus locis
duplex
maius - paramentis rubeis
INTROITUS
Philipp.
2, 8-9.- Humiliavit semetipsum Dominus Iesus Christus usque ad mortem,
mortem autem crucis: propter quod et Deus exaltavit illum, et donavit illi
nomen quod est super omne nomen. (T.P. Alleluia,
alleluia) ~~ Ps 88, 2.- Misericordias
Domini in æternum cantabo: in generationem et generationem annuntiabo veritatem
tuam in ore meo. ~~ Gloria ~~ Humiliavit
semetipsum Dominus Iesus Christus usque ad mortem, mortem autem crucis: propter
quod et Deus exaltavit illum, et donavit illi nomen quod est super omne nomen. (T.P. Alleluia,
alleluia).
Philipp.
2, 8-9.- Il Signore Gesù Cristo si umiliò fino alla morte ed alla morte di
croce: per questo Iddio lo esaltò e gli diede il Nome che è al disopra di ogni
nome. (T.P. Alleluia, alleluia). ~~ Ps
88, 2.- Canterò in eterno le misericordie del Signore: di generazione in
generazione annunzierò la tua fedeltà ~~ Gloria ~~ Il
Signore Gesù Cristo si umiliò fino alla morte ed alla morte di croce: per
questo Iddio lo esaltò e gli diede il Nome che è al disopra di ogni nome. (T.P. Alleluia,
alleluia).
Gloria (non
si dice nella commemorazione durante la Quaresima)
ORATIO
Oremus
Preghiamo
LECTIO
Questo
dice il Signore Iddio: «Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo
salvatore; ecco, ha con sé la sua mercede, la sua ricompensa è davanti a lui».
Chi è costui che viene da Edom, da Bozra con le vesti tinte di rosso? Costui,
splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza?
«Io, che parlo con giustizia, sono grande nel soccorrere». Perché rossa è la
tua veste e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino? «Nel tino ho
pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me. Li ho pigiati con sdegno,
li ho calpestati con ira. Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti e mi sono
macchiato tutti gli abiti, poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore e
l'anno del mio riscatto è giunto. Guardai: nessuno aiutava; osservai stupito:
nessuno mi sosteneva. Allora mi prestò soccorso il mio braccio, mi sostenne la
mia ira. Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira, feci
scorrere per terra il loro sangue».
GRADUALE
Ps 68,
21-22
Improperium
expectavi cor meum et miseriam: et sustinui, qui simul mecum contristaretur et
non fuit: consolantem me quaesivi et non inveni.
Il
cuor mio si aspettava l’oltraggio e l’afflizione. Attesi chi si dolesse meco,
ma non vi fu nessuno. Cercai chi mi consolasse, ma non lo trovai.
In
Quaresima si dicono il Graduale e il Tratto
Is 53,
4-5
Egli
si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori.
Per
la festa del 4 maggio che cade durante il Tempo Pasquale si dice l'Alleluia.
Alleluia,
alleluia
Alleluia,
alleluia
EVANGELIUM
Sequentia ✠
sancti Evangelii secundum Marcum
Marc
15, 42-46
In
quel tempo, sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la
vigilia del sabato, Giuseppe d'Arimatea, nobile decurione, che aspettava anche
lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di
Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il
centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione,
concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprata una sindone, lo calò giù
dalla croce e, avvoltolo nella sindone, lo depose in un sepolcro scavato nella
roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro.
Credo
OFFERTORIUM
Ingressus
Aaron tabernaculum, ut holocaustum offerret super altare pro peccatis filiorum
Israel, tunica linea indutus est. (T.P. Alleluia)
Entrato
Aronne nel tabernacolo per offrire l’olocausto sull’altare per i peccati dei
figli d’Israele, si rivestì di una tunica di lino. (T.P. Alleluia)
SECRETA
Ti
siano accetti, o Signore, questi doni, come ti fu gradita la gloriosa Passione
del tuo Figlio per la salvezza del mondo: Egli che è Dio, e vive e regna con
te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Giuseppe
comprò una Sindone e dopo aver deposto Gesù dalla croce lo avvolse in quella
Sindone. (T.P. Alleluia)
POSTCOMMUNIO
Preghiamo
ARTICOLI SULLA SACRA SINDONE
Sacra Sindone, parla il Fisico dell’ENEA: ‘Vi svelo la verità’, Radio Spada, 27 aprile 2015.
La Sindone e il Sudario di Oviedo siconfermano a vicenda: ecco perché, Radio Spada, 3 maggio
2015.
Il telo della Sindone confermamillimetricamente i Vangeli, Radio Spada, 10 giugno 2015.
Ulteriori dettagli confermano che Sindone e Sudario di Oviedo avvolsero il medesimo corpo,
Radio Spada, 2 aprile 2017
La statua in 3D del Cristodella Sacra Sindone, Il Mattino di Padova, 20 marzo 2018.
L’Uomo della Sindone venne crocefisso e trafitto al costato, Radio Spada, 4 Gennaio 2019.
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