Il
23 maggio 844 a Clavijo l’esercito cristiano guidato da Ramiro I, Re delle
Asturie, sconfiggeva le armate musulame dell’emiro Abd al-Rahman II ibn
al-Hakam di al-Andalus. Secondo la tradizione l’esercito cristiano godette
della presenza fra le sue fila di un soldato straordinario: l’Apostolo san
Giacomo Maggiore, Santiago per gli Spagnuoli, che patrocinò la vittoria. Questa
vittoriosa battaglia della Reconquista e
l'apparizione, che diede al Santo l’appellativo di Matamoros (Ammazzamori),
ebbero sanzione liturgica, celebrandosi ogni 23 maggio la festa dell’Apparizione
di San Giacomo, Apostolo e Patrono delle Spagne.
INTROITUS
Ps 56,
4; 75, 4; 23,8.- Il Signore ci ha inviato il suo aiuto
dal cielo e ci ha liberati: svergognò coloro che mi conculcavano. Egli ha
distrutta la potenza dei nostri nemici, lo scudo, la spada e la guerra. Il
Signore e forte e potente, il Signore è potente nella battaglia. (T.P. Alleluia,
alleluia). ~~ Ps 45, 2.- Dio
è nostro rifugio e nostra forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. ~~ Gloria ~~ Il
Signore ci ha inviato il suo aiuto dal cielo e ci ha liberati: svergognò coloro
che mi conculcavano. Egli ha distrutta la potenza dei nostri nemici, lo scudo,
la spada e la guerra. Il Signore e forte e potente, il Signore è potente nella
battaglia. (T.P. Alleluia,
alleluia).
Gloria
ORATIO
Preghiamo
O
Dio che hai misericordiosamente assegnato al tuo Santo Apostolo Giacomo la
protezione i popoli delle Spagne, e per mezzo suo li hai mirabilmente liberati
dall’imminente morte: concedici, te ne preghiamo, di godere, mercé la
sua protezione, della pace eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen
LECTIO
In
quei giorni, il Maccabeo era costantemente convinto e pienamente fiducioso di
trovare protezione da parte del Signore. Esortava i suoi uomini a non temere
l'attacco dei pagani, ma a tener fissi in mente gli aiuti che in passato erano
venuti loro dal Cielo e ad aspettare ora la vittoria che sarebbe stata loro
concessa dall'Onnipotente. Confortandoli così con le parole della legge e dei
profeti e ricordando loro le lotte che avevano gia condotte a termine, li rese
più coraggiosi. Avendo così stimolato i loro sentimenti, espose e denunziò la
malafede dei pagani e la violazione dei giuramenti. Dopo aver armato ciascuno
di loro non tanto con la sicurezza degli scudi e delle lance quanto con il
conforto delle egrege parole, li riempì di gioia, narrando loro un sogno degno
di fede, anzi una vera visione. Esortati dalle bellissime parole di Giuda,
capaci di spingere all'eroismo e di rendere virile anche l'animo dei giovani,
decisero di non restare in campo, ma di intervenire coraggiosamente e decidere
la sorte attaccando battaglia con tutto il coraggio, perché la città e le cose
sante e il tempio erano in pericolo. Minore era il loro timore per le donne e i
figli come pure per i fratelli e i parenti, poiché la prima e principale
preoccupazione era per il tempio consacrato. Anche per quelli rimasti in città
non era piccola l'angoscia, essendo tutti turbati per l'ansia del combattimento
in campo aperto. Mentre tutti erano in attesa della prova imminente e i nemici
gia avevano cominciato ad attaccare e l'esercito era in ordine di battaglia e
gli elefanti erano piazzati in posizione opportuna e la cavalleria schierata ai
lati, il Maccabeo dopo aver osservato le moltitudini presenti e la svariata
attrezzatura delle armi e la ferocia delle bestie, alzò le mani al cielo e
invocò il Signore che compie prodigi, convinto che non è possibile vincere con
le armi, ma che egli concede la vittoria a coloro che ne sono degni, secondo il
suo giudizio. Invocando il Signore, si esprimeva in questo modo: «Tu, Signore,
inviasti il tuo angelo al tempo di Ezechia re della Giudea ed egli fece perire
nel campo di Sennàcherib centottantacinquemila uomini. Anche ora, sovrano del
cielo, manda un angelo buono davanti a noi per incutere paura e tremore. Siano
atterriti dalla potenza del tuo braccio coloro che bestemmiando sono venuti qui
contro il tuo santo tempio». Con queste parole egli terminò. Gli uomini di
Nicànore avanzavano al suono delle trombe e degli inni di guerra. Invece gli
uomini di Giuda con invocazioni e preghiere si gettarono nella mischia contro i
nemici. In tal modo combattendo con le mani e pregando Dio con il cuore,
travolsero non meno di tretacinquemila uomini, rallegrandosi grandemente per la
manifesta presenza di Dio.
GRADUALE
La
tua destra, o Signore, ha dimostrato la sua sovragrande fortezza: la tua
destra, o Signore, ha percosso il nemico
Nel
tempo fra l'anno, dopo il Graduale, si dice
Alleluia,
alleluia.
Alleluia,
alleluia.
Nel
tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice
Alleluia,
alleluia.
Isai
19, 20
Alleluia,
alleluia.
EVANGELIUM
In
quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli,
e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli
rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua
sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli
soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi
sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è
stato preparato dal Padre mio».
Credo
OFFERTORIUM
Venite,
vedete le opere del Signore, egli ha fatto portenti sulla terra. Farà cessare
le guerre sino ai confini della terra . (T.P. Alleluia,
alleluia).
SECRETA
Accogli,
o Signore, i doni che ti presentiamo per venerare il tuo santo Apostolo Giacomo
e concedici propizio di essere liberati, mercé il suo perpetuo
patrocinio, dalle tutte le insidie dei nemici e di giungere alla vita
eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
COMMUNIO
Avanzerà
come un prode, come un guerriero ecciterà il suo ardore; griderà, lancerà urla
di guerra, si mostrerà forte contro i suoi nemici. (T.P. Alleluia,
alleluia).
POSTCOMMUNIO
Domine
Deus, protector noster, qui per beatum Iacobum Apostolum tuum prodigia tuæ
potentiæ contra hostes in te credentium mirabiliter ostendere dignatus es:
concede, propitius; ut, perpetuo eiusdem auxilio, omnium adversariorum
nostrorum superata nequitia, victoriam valeamus cantare. Per Dominum nostrum
Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo
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