Santa
Rita è esempio eccellentissimo di figlia, di sposa, di madre e di vedova
cristiana. Sposatasi per obbedienza, tollerò e convertì il ribaldo marito. Dopo
che questi fu assassinato, chiese a Dio che facesse morire i figli intenzionati
a vendicarsi. Rimasta sola, fu accolta, dopo molte rimostranze spianate
dall’intervento divino - fu introdotta in volo nel chiostro dai santi Giovanni Battista, Agostino e Nicola da Tolentino - fra le Agostiniane di Cascia. Qui la sera del Venerdì
Santo 18 aprile 1432 ricevette in fronte la stimmata della Spina, il cui dolore
sopportò tutta assoggettata mirabilmente alla Divina Volontà nell’amore al Crocefisso. Spirò
l’anima beata il 22 maggio 1457, a settantasei anni. Gloriosissima per numerosi
e grandiosi miracoli - ricordati nei testi messa - fu beatificata da Urbano
VIII nel 1628 e canonizzata da Leone XIII il 24 aprile 1900. Il suo corpo
fragrante (in foto) e quasi incorrotto, si conserva nella sua basilica
di Cascia.
PROPRIUM
MISSAE
INTROITUS
Ps.
117,19 et 22.- Apritemi le porte della giustizia:
voglio entrarvi e rendere grazie al Signore. La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d'angolo. (T.P. Alleluia,
alleluia) ~~ Ps. ib., 1.- Celebrate
il Signore, perché è buono; perché eterna è la sua misericordia. ~~ Gloria ~~ Apritemi
le porte della giustizia: voglio entrarvi e rendere grazie al Signore. La
pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo. (T.P. Alleluia,
alleluia)
Gloria
ORATIO
Preghiamo
LECTIO
Io
sono il fiore del campo e il giglio delle convalli. Come il giglio fra le
spine, così la mia diletta tra le fanciulle. Come il melo fra le piante delle
selve, così il mio diletto tra i giovanetti. All'ombra di colui che avevo
desiderato io mi assisi, e il suo frutto fu dolce al mio palato. Mi condusse
nella dispensa del vino, regolò in me la carità. Sostenetemi coi fiori,
confortatemi colle mele, perché io languisco d'amore. La sua sinistra circonda
il mio capo, e la sua destra mi abbraccerà. Vi scongiuro, o fanciulle di
Gerusalemme, per le capre e i cervi campestri di non destare e di non far
svegliare la mia diletta, finché essa lo voglia. La voce del mio diletto:
eccolo egli viene saltellando per i monti, balzando per i colli. Il mio diletto
è simile a un capriolo e a un cerbiatto. Ecco egli già sta dietro alla nostra
parete, guardando per le finestre e spiando per le persiane. Ecco, il mio
diletto mi parla: Sorgi, affrettati, diletta mia, colomba mia, bella mia, e
vieni. Perché l'inverno è già passato, la pioggia è cessata e sparita,I fiori
sono apparsi nella nostra terra, il tempo della potatura è venuto, la voce
della tortorella si fa sentire nella nostra terra, Il fico fa spuntare i suoi
primaticci, le vigne in fiore mandano il loro profumo. Sorgi, diletta mia,
bella mia.
GRADUALE
Dominus
mihi adiutor: non timebo, quid faciat mihi homo.
Il
Signore è con me, non avrò timore; che cosa può farmi l'uomo?
Nel
tempo fra l'anno, dopo il Graduale si dice
Alleluia,
alleluia
Nel
tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice
Alleluia
alleluia.
EVANGELIUM
In
quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è
simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di
nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose;
trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie
ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi,
sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così
sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per
questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone
di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
OFFERTORIUM
Ecco
mi stava davanti una vite, sulla quale erano tre tralci; non appena
essa cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli
acini. (T.P. Alleluia,
alleluia)
SECRETA
Trafiggi
i nostri cuori, o Signore, con la spina di superno dolore di Santa Rita onde,
liberati per tua grazia da ogni peccato, possiamo offristi con una cuore puro
il sacrificio di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen
COMMUNIO
L’hai
prevenuta con fauste benedizioni e hai posto sul suo capo una corona
di gemme preziose. (T.P. Alleluia,
alleluia)
POSTCOMMUNIO
Preghiamo
hi, I would like to know if these images from Santa Rita de Cascia are on public domain, so I can use them for free and no rights restrictions on my documentary. Thanks a lot!
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